Kenya, crimini contro l’umanità: indagini al via

Kenya, crimini contro l’umanità: indagini al via

Arrivata l'autorizzazione della Corte penale internazionale. Sono 20 i leader accusati di aver orchestrato mesi di violenze post-elettorali che nel 2008 hanno causato la morte di 1.500 persone e oltre 600 mila profughi, dopo la vittoria di Kibaki

NAIROBI 7 apr. – La camera istruttoria della Corte penale internazionale (Cpi) ha autorizzato il procuratore capo Luis Moreno-Ocampo ad avviare le indagini sui presunti crimini contro l'umanità commessi in Kenya dopo le discusse elezioni del dicembre 2007. La camera, con una maggioranza di 2 a 1, ha ritenuto che “le informazioni disponibili forniscono una base ragionevole per credere che nel territorio keniano siano stati commessi crimini contro l'umanità,” ha dichiarato la corte. Moreno-Ocampo aveva presentato richiesta di dare inizio ad un indagine a novembre e il 3 marzo ha consegnato ai giudici della corte i nomi di 20 leader politici ed economici accusati di aver orchestrato due mesi di violenze post-elettorali nel 2008 che hanno causato la morte di 1.500 persone e più di 600 mila profughi.

Gli scontri erano stati scatenati dall'elezione che aveva riconfermato in carica il presidente Mwai Kibaki, mentre il suo avversario politico Raila Odinga aveva dichiarato che le stesse erano state manipolate. Lo spargimento di sangue era terminato con la firma di un accordo per la condivisione del potere, con la mediazione dell'ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, che aveva lasciato la presidenza a Kibaki e insediato Odinga nel nuovo posto creato di primo ministro. “E' un giorno importante per la giustizia in Kenya,” ha affermato Annan in un’e-mail. “La giustizia per le vittime appare improvvisamente più vicina. Esorto tutti gli interessati a collaborare con la Cpi”. L'accordo di condivisione del potere aveva impegnato la nuova amministrazione nella scrittura di una nuova costituzione, il cambiamento della polizia e dei tribunali e l'avviamento di azioni giudiziarie locali per consegnare alla giustizia gli istigatori degli scontri.

Moreno-Ocampo ha richiesto il permesso della Cpi per avviare indagini sulle violenze nella più grande potenza economica dell'Africa Orientale dopo che i legislatori keniani lo scorso anno fallirono nel tentativo di creare dei tribunali nazionali speciali. “La decisione oggi può aiutare il Kenya a voltare pagina,” ha affermato in un’e-mail Elizabeth Evenson, avvocato presso il Programma per la giustizia internazionale di Human Rights Watch a New York. “Un'indagine completa in possibili crimini contro l'umanità può contribuire a restituire alla popolazione del Kenia la speranza che le elezioni non debbano tramutarsi in un bagno di sangue.” Il procuratore della Cpi è atteso in Kenia a Maggio per l'inizio delle indagini. Il governo ha promesso di cooperare con la Cpi.
Fonte: Affari Italia