Kenya: Va in missione, muore di malaria.

Va in missione, muore di malaria


Savona - Era partita per donarsi al mondo. L’Uganda, la sua ultima casa. Nairobi, la capitale del Kenya, la città che ha visto i suoi occhi chiudersi per sempre in una notte d’agosto, quando la febbre non le ha più dato scampo. Questa volta Clara Giuliano non tornerà più sotto la Torretta come faceva sempre, con gli occhi pieni di ricordi e con nuovi amici ai quali raccontare delle sue avventure e delle vite che aveva salvato dall’altra parte del mondo.

Viaggiava per piacere ma era il piacere di aiutare, il suo, di impegnarsi a fondo per gli altri nelle zone più remote e sfortunate del pianeta. Clara Giuliano, quarantanove anni, savonese, è morta nel giorno del suo compleanno, dopo sette giorni di febbre in un ospedale di Nairobi e la notizia è arrivata solo ieri come un fulmine a ciel sereno che ha scosso a fondo ieri sera anche il pronto soccorso del San Paolo, dove la donna aveva prestato servizio. La dottoressa Fiorella Robba direttrice dell’osservazione breve intensiva è partita per l’Africa due giorni fa per provare a salutarla. La conferma è arrivata anche dal sito internet dell’Ipasvi, l’ordine provinciale di infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari. Poche parole postate sul sito che però non lasciano purtroppo spazio a dubbi:
«E’ con grande tristezza che vi comunico la perdita di Clara Giuliano... Clara se ne andata stanotte alle due, dopo un’improvviso e fulminante problema di salute, mentre stava facendo ciò che amava di più... l’infermiera in luoghi estremi...»
L’infermiera Giuliano aveva lavorato in ospedale sino a un anno fa circa. Poi, anche a seguito della morte del marito Giancarlo Rodino, anche lui infermiere, era partita per l’Africa. Per portare le sue mani esperte e la sua voglia di dare se stessa in zone di guerra e carestia. Pochi e scarni i dettagli sui suoi ultimi giorni, pare lavorasse per una Ong specializzata proprio in zone di guerra, forse Emergency. Clara Giuliano lascia una ragazza di sedici anni, sua figlia, ora orfana di padre e di madre. Perché il marito, Giancarlo, era mancato a gennaio del 2010 all’età di 54 anni. Rodino era stato caposala di Traumatologia al San Paolo e anche lui, con la moglie, condivideva la passione per la professione nei teatri più difficili del mondo: era stato l’ultimo cooperante italiano a lasciare l’Iraq, dove si trovava per conto di Movimondo, nel turbolento periodo seguito al rapimento di Simona Pari e Simona Torretta, nel settembre del 2004. «Non vi dico quando né come ma di sicuro tornerò a Bagdad, diventa difficile fare i cooperanti a distanza per troppo tempo», aveva detto al settimanale “Vita”.
Era proprio quella passione che bruciava dentro anche a Clara e che l’aveva portata da Savona a Bihanda, Kisoro, la città in cui appare nel suo “status” su Facebook. Così lontano da Savona, così vicino al suo cuore inquieto.

Fonte: Ilsecoloxix.it

ke notizia triste!! ma possibile che non ci fosse maniera per salvarla?
mi dispiace molto anche per la figlia che ora è rimasta senza entrambi i genitori!!