Kenia - Polizia di frontiera accusata di estorsione e violenze a profughi somali

Kenia - Polizia di frontiera accusata di estorsione e violenze a profughi somali

Nairobi 17 giugno-“Uso della violenza, arresti arbitrari, detenzione illegale in condizioni inumane e degradanti, minacce di deportazione, estorsione di denaro e, in alcuni casi, stupro”: sono alcune delle accuse mosse alla polizia keniana dispiegata lungo la frontiera con la Somalia da una nota organizzazione umanitaria internazionale. In un rapporto diffuso oggi, intitolato “Benvenuti in Kenya: gli abusi della polizia sui rifugiati somali”, l’associazione con sede negli Stati Uniti, Human Rights Watch, denuncia un racket di estorsioni ben organizzato ai danni dei profughi somali e gestito da esponenti della polizia keniana lungo i 200 chilometri di frontiera che dividono i due paesi. Secondo la denuncia, “solo nei primi mesi del 2010 centinaia, forse migliaia, di somali sono stati respinti al confine perché non erano in grado di pagare l’estorsione richiesta, in flagrante violazione della legge keniana e internazionale”. Secondo stime della stessa associazione, nel solo 2010 almeno 40.000 somali hanno attraversato il confine con il Kenya. Ufficialmente la frontiera tra i due paesi è chiusa dal 2007, ovvero dall’aggravarsi del conflitto interno in Somalia. Il governo keniano ha fatto sapere di aver creato una commissione per indagare sulle accuse contenute nel rapporto dell’associazione internazionale e realizzato dopo aver intervistato i rifugiati somali presenti in Kenya.
Fonte:Misna