FMI mette in guardia sul percorso di recupero

FMI mette in guardia sugli ostacoli nel percorso di recupero del Kenya

Nairobi 9 marzo-Per il Kenya strada per la ripresa economica è lastricata da numerosi posti di blocco e il governo deve trovare strategie per superarle,lo ha detto il Fondo Monetario Internazionale (FMI),per bocca dell'amministratore delegato.

Il Sig. Dominique Strauss-Kahn ha detto ieri che la ripresa economica del Paese e la sostenibilità della crescita dipenderà dalla capacità innovativa dei politici, a causa di vulnerabilità causa le calamità naturali,e l'eccessiva dipendenza in materia di aiuti.

"I responsabili politici devono studiare le strategie per rilanciare una forte crescita e rafforzare la resistenza agli shock", ha detto nel corso di una tavola rotonda ad alto livello presso l'Università di Nairobi.

Ha detto che alcune strategie potrebbero includere i prestiti non agevolati con i termini di pagamento flessibili, la negoziazione di strumenti di copertura,e venire trovare i meccanismi per prevenire le calamità.

La discussione, alla quale hanno partecipato il Primo Ministro Raila Odinga e il suo vice Uhuru Kenyatta, era a tema "Africa Economic Transformation: The Road Ahead".

Strauss-Kahn ha detto che sebbene il Fondo monetario internazionale è stato determinante per aiutare il Paese a superare le sfide economiche globali e la crisi finanziariai, il recupero è ancora lento e quindi necessità di politiche che sostengono il recupero.

Il FMI ha prorogato un prestito di $ 200 milioni per il Kenya per far fronte alla crisi, mentre l'Africa in generale, ha ricevuto 6 miliardi di dollari dal Fondo lo scorso anno.

"Abbiamo prestato in linea con le esigenze dei paesi africani, con meno condizionamenti principalmente per la crescita e la riduzione della povertà", ha detto.

Uhuru, che è anche il ministro delle Finanze, ha chiesto al Fondo di allineare il proprio sostegno e aiuto al Kenya per raggiungere l'ambizioso progetto Vision 2030.

Ha detto che il governo sta effettuando le necessarie riforme nel processo di bilancio, nel settore finanziario, nei mercati dei capitali, la gestione del debitoi, e ha richiesto l'assistenza del Fondo monetario internazionale per contrastare la povertà e il ritorno alla crescita sostenibile.

"Crediamo che FMI possa lavorare con noi, in linea con il tema di trasformare la nostra economia", ha detto Uhuru.

Ha aggiunto che l'Africa ha sofferto a causa delle sovvenzioni che i paesi sviluppati hanno dato agli agricoltori. "Ostacoli e scambi che devono essere rimossi per promuovere il commercio in un mondo libero", ha osservato.

Secondo Strauss-Kahn, l'Africa è stata una vittima innocente della crisi globale, con calo massiccio nel commercio, le rimesse, il flusso di capitali e le perdite di posti di lavoro.

La crescita economica nell'Africa sub-Sahara è sceso da una media del sei per cento prima della crisi, al due per cento l'anno scorso, mentre il reddito pro capite è diminuita per la prima volta in due decenni.

Ha detto che anche se l'Africa è tornato sui suoi piedi, il continente ha ancora bisogno di assistenza per lo sviluppo di capacità, l'organizzazione di mercati regionali e la creazione di mercati internazionali.

I progetti del Fondo che quest'anno aiuteranno la crescita economica in Africa sub-sahariana dovrebbe raggiungere il 4,5 per cento.

Kahn ha esortato l'Africa ad essere cauti quando si tratta con la Cina.
Fonte: The Standars