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Caritas Somalia: quattro milioni di somali in condizioni critiche, 250.000 a rischio fame
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Caritas Somalia: quattro milioni di somali in condizioni critiche, 250.000 a rischio fame
Caritas Somalia: quattro milioni di somali in condizioni critiche, 250.000 a rischio fame
Mogadiscio - Secondo la FSNAU (Food Security Analysis Unit, organizzazione promossa dalla Commissione Europea e da USAID), quattro milioni di persone rimangono in condizioni di insicurezza alimentare in Somalia; di queste, tre milioni di persone si trovano nel sud del Paese. Circa 250.000 persone sono in condizioni di fame incombente. Si stima che oltre due terzi di questi 250.000 somali vivano in ambienti urbani mentre il resto si trova in aree rurali. È quanto riporta il sesto Situational Report di Caritas Somalia, inviato all’Agenzia Fides.
Nel documento si ricorda che la carestia in Somalia ha due cause principali: la scarsità di piogge nelle due stagioni precedenti (ottobre-dicembre 2010 e aprile-giugno 2011) e la mancanza di una pronta risposta umanitaria nel sud a settembre-ottobre 2011. Quest’ultimo fattore deriva dalla combinazione di una risposta inadeguata da parte della comunità internazionale e dall’accesso pesantemente limitato agli aiuti umanitari nell’area a causa della politica degli Shabaab.
La Somalia meridionale è attualmente teatro di combattimenti tra gli Shabaab e le truppe del Kenya, intervenute ufficialmente per porre fine alle incursioni di banditi somali nel proprio territorio. Il 28 novembre gli Shabaab hanno espulso 16 agenzie umanitarie e alcuni uffici sono stati saccheggiati. A causa di questa politica, tra 400.000 e 600.000 persone dell’area non saranno più assistite dalle organizzazioni umanitarie.
Dopo la siccità, forti piogge e inondazioni hanno colpito alcune parti della Somalia. Le zone più colpite si trovano nel bacino del fiume Juba, nel sud della Somalia (Gedo e Basso Juba). Le piogge hanno provocato gravi inondazioni che hanno invaso i terreni agricoli causando la perdita dei raccolti.
La situazione della Somalia rimane quindi particolarmente difficile. La Caritas per il 2012 intende concentrare le proprie attività, tra l’altro, nei seguenti settori: trattamento e prevenzione di malattie come il colera; invio di derrate alimentari o di denaro per comprare cibo nei mercati locali; fornitura di acqua potabile e di servizi igienici; sostegno medico e psicologico specie per donne e bambini vittime di violenze sessuali. Tra i partner di Caritas Somalia vi sono: Caritas Germany e Diakonia Germany; Caritas Svizzera/Lussemburgo; Trocaire e CRS.
Fonte: (L.M.) (Agenzia Fides 11/1/2012)
Mogadiscio - Secondo la FSNAU (Food Security Analysis Unit, organizzazione promossa dalla Commissione Europea e da USAID), quattro milioni di persone rimangono in condizioni di insicurezza alimentare in Somalia; di queste, tre milioni di persone si trovano nel sud del Paese. Circa 250.000 persone sono in condizioni di fame incombente. Si stima che oltre due terzi di questi 250.000 somali vivano in ambienti urbani mentre il resto si trova in aree rurali. È quanto riporta il sesto Situational Report di Caritas Somalia, inviato all’Agenzia Fides.
Nel documento si ricorda che la carestia in Somalia ha due cause principali: la scarsità di piogge nelle due stagioni precedenti (ottobre-dicembre 2010 e aprile-giugno 2011) e la mancanza di una pronta risposta umanitaria nel sud a settembre-ottobre 2011. Quest’ultimo fattore deriva dalla combinazione di una risposta inadeguata da parte della comunità internazionale e dall’accesso pesantemente limitato agli aiuti umanitari nell’area a causa della politica degli Shabaab.
La Somalia meridionale è attualmente teatro di combattimenti tra gli Shabaab e le truppe del Kenya, intervenute ufficialmente per porre fine alle incursioni di banditi somali nel proprio territorio. Il 28 novembre gli Shabaab hanno espulso 16 agenzie umanitarie e alcuni uffici sono stati saccheggiati. A causa di questa politica, tra 400.000 e 600.000 persone dell’area non saranno più assistite dalle organizzazioni umanitarie.
Dopo la siccità, forti piogge e inondazioni hanno colpito alcune parti della Somalia. Le zone più colpite si trovano nel bacino del fiume Juba, nel sud della Somalia (Gedo e Basso Juba). Le piogge hanno provocato gravi inondazioni che hanno invaso i terreni agricoli causando la perdita dei raccolti.
La situazione della Somalia rimane quindi particolarmente difficile. La Caritas per il 2012 intende concentrare le proprie attività, tra l’altro, nei seguenti settori: trattamento e prevenzione di malattie come il colera; invio di derrate alimentari o di denaro per comprare cibo nei mercati locali; fornitura di acqua potabile e di servizi igienici; sostegno medico e psicologico specie per donne e bambini vittime di violenze sessuali. Tra i partner di Caritas Somalia vi sono: Caritas Germany e Diakonia Germany; Caritas Svizzera/Lussemburgo; Trocaire e CRS.
Fonte: (L.M.) (Agenzia Fides 11/1/2012)
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