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Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
5 partecipanti
Pagina 1 di 1
Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
Salve a tutti,
sarebbe una bella idea confrontarci su quello che pensiamo sia utile o meno fare o portare quando si va in vacanza, sempre più spesso chi si appresta a partire per destinazioni come il Kenya cerca su internet cosa portare dall'Italia, quali sono le cose che potrebbero essere più utili per evitare di portare materiali che potrebbero rivelarsi inutili al nostro arrivo.
Un esempio, quando siamo stati in Kenya mentre ci recavamo allo Tsavo per fare il Safari, uno dei nostri compagni di viaggio durante il tragitto vedendo dei bambini che si avvicinavano alla macchina mentre questa rallentava per far passare delle persone diede loro un pacchetto di gomme; l'autista del pulmino lo sgridò in malo modo spiegandogli che i bambini che stavano per strada non dovevano essere aiutati (a parte che dargli gomme e caramelle non è certo un modo per aiutarli) in quanto i genitori non li mandavano a scuola per fargli chiedere le elemosina per strada, quindi dando loro delle cose da portare a casa non si faceva certo il loro interesse, anzi tutt'altro, se i turisti avessero smesso con questa usanza sicuramente quei bambini sarebbero tornati a scuola!
Questo è solo un esempio di come a volta credendo di fare del bene, il turismo faccia solo del male alle popolazioni locali...
Aspetto che ognuno di voi dica la vostra...
sarebbe una bella idea confrontarci su quello che pensiamo sia utile o meno fare o portare quando si va in vacanza, sempre più spesso chi si appresta a partire per destinazioni come il Kenya cerca su internet cosa portare dall'Italia, quali sono le cose che potrebbero essere più utili per evitare di portare materiali che potrebbero rivelarsi inutili al nostro arrivo.
Un esempio, quando siamo stati in Kenya mentre ci recavamo allo Tsavo per fare il Safari, uno dei nostri compagni di viaggio durante il tragitto vedendo dei bambini che si avvicinavano alla macchina mentre questa rallentava per far passare delle persone diede loro un pacchetto di gomme; l'autista del pulmino lo sgridò in malo modo spiegandogli che i bambini che stavano per strada non dovevano essere aiutati (a parte che dargli gomme e caramelle non è certo un modo per aiutarli) in quanto i genitori non li mandavano a scuola per fargli chiedere le elemosina per strada, quindi dando loro delle cose da portare a casa non si faceva certo il loro interesse, anzi tutt'altro, se i turisti avessero smesso con questa usanza sicuramente quei bambini sarebbero tornati a scuola!
Questo è solo un esempio di come a volta credendo di fare del bene, il turismo faccia solo del male alle popolazioni locali...
Aspetto che ognuno di voi dica la vostra...
Re: Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
L'africa ed il Kenya in particolare sono paesi complessi che spesso noi occidentali, acculturati e "ricchi", cerchiamo di comprendere e di conseguenza ci sentiamo immediatamente pronti ad aiutare.
Dopo diversi anni di Kenya alle spalle, e dopo aver aiutato in prima persona la popolazione locale con abiti, cibo denaro, ho capito che tutto questo, a parte un senso di sollievo personale, serve a ben poco.
Credo che ci si debba rivolgere ad associazioni serie che sappiano come destinare gli aiuti, che conoscano il territorio e le persone a cui destinarle..
Dare vestiti od oggetti ai bambini per strada o in spiaggia è sicuramente l'errore piu' grosso che si possa fare.
Se poi non si ha voglia di far parte di un'associazione, basta andare in una delle tante parrocchie di cui il kenya ne è pieno..
Si troveranno sacerdoti disponibili e grati del nostro aiuto
Marco 72
Dopo diversi anni di Kenya alle spalle, e dopo aver aiutato in prima persona la popolazione locale con abiti, cibo denaro, ho capito che tutto questo, a parte un senso di sollievo personale, serve a ben poco.
Credo che ci si debba rivolgere ad associazioni serie che sappiano come destinare gli aiuti, che conoscano il territorio e le persone a cui destinarle..
Dare vestiti od oggetti ai bambini per strada o in spiaggia è sicuramente l'errore piu' grosso che si possa fare.
Se poi non si ha voglia di far parte di un'associazione, basta andare in una delle tante parrocchie di cui il kenya ne è pieno..
Si troveranno sacerdoti disponibili e grati del nostro aiuto
Marco 72
marco72- Moderatore
- Numero di messaggi : 155
Data d'iscrizione : 05.07.09
Età : 52
Località : mariano comense
Re: Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
Faccio un appello "medicine":
invece di portare medicine dall'Italia, è possibile, se ci si reca ad esempio nei paraggi di Malindi, farsi accompagnare in una farmacia di Malindi (chiederò il nome di una che fa anche sconti) e comprare lì ciò che può servire dopo aver parlato con medici locali o con parrocchie/asili/orfanotrofi ecc...
Ad ogni modo, ho potuto constatare che i medicinali più usati sono:
- antimalarici
- entipiretici (paracetamolo)
- sciroppi mucolitici
- antibiotici (amoxicillina+acido clavulanico - l'augmentin praticamente)
- creme antimicotiche
Tutti questi farmaci meglio in sospensione orale/sciroppo (soprattutto il paracetamolo e l'antibiotico) se per uso pediatrico, in compresse se per adulti.
Credo inoltre che sia inutile e insensato consegnare medicine alla popolazione. Piuttosto chiedere di un punto salute/ambulatorio e chiedere a chi poter consegnare il tutto.
Una chicca per voi: ho trovato tantissime confezioni di ANTIEPILETTICI, ANTIDEPRESSI, FARMACI TIROIDEI E ANTITIROIDEI, ANTIIPERTENSIVI, DIURETICI, FARMACI PER L'ASMA e PER LA PROSTATA!!!, donate ad un ORFANOTROFIO... La cosa fa ridere, me ne rendo conto....ma forse fa più piangere! Ahahahahahahah!!! Ma come siamo messi??
Ah inutile dire che tutti i farmaci in questione sono stati donati da italiani...
invece di portare medicine dall'Italia, è possibile, se ci si reca ad esempio nei paraggi di Malindi, farsi accompagnare in una farmacia di Malindi (chiederò il nome di una che fa anche sconti) e comprare lì ciò che può servire dopo aver parlato con medici locali o con parrocchie/asili/orfanotrofi ecc...
Ad ogni modo, ho potuto constatare che i medicinali più usati sono:
- antimalarici
- entipiretici (paracetamolo)
- sciroppi mucolitici
- antibiotici (amoxicillina+acido clavulanico - l'augmentin praticamente)
- creme antimicotiche
Tutti questi farmaci meglio in sospensione orale/sciroppo (soprattutto il paracetamolo e l'antibiotico) se per uso pediatrico, in compresse se per adulti.
Credo inoltre che sia inutile e insensato consegnare medicine alla popolazione. Piuttosto chiedere di un punto salute/ambulatorio e chiedere a chi poter consegnare il tutto.
Una chicca per voi: ho trovato tantissime confezioni di ANTIEPILETTICI, ANTIDEPRESSI, FARMACI TIROIDEI E ANTITIROIDEI, ANTIIPERTENSIVI, DIURETICI, FARMACI PER L'ASMA e PER LA PROSTATA!!!, donate ad un ORFANOTROFIO... La cosa fa ridere, me ne rendo conto....ma forse fa più piangere! Ahahahahahahah!!! Ma come siamo messi??
Ah inutile dire che tutti i farmaci in questione sono stati donati da italiani...
ele_jambo- Simpatizzante
- Numero di messaggi : 83
Data d'iscrizione : 26.05.09
Età : 36
Località : Terra
Re: Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
>"COME AIUTARE LA POPOLAZIONE QUANDO SI VA IN VACANZA"<
Titolo roboante come apertura di questo argomento,ma è consuetudine per chi si reca in vacanza sulle coste del Kenya, riempire le valige di articoli vari e abbigliamento usato da regalare alla popolazione "indigente" del paese, un sistema questo che spesso è sbagliato e nel pezzo che sto scrivendo cerco di spiegare il perchè, ovvio che si tratta di mie opinioni personali per cui ognuno è libero di interpretarle come vuole.
E' anche ovvio che qui si parla della costa del Kenya, zona a vocazione turistica, il Kenya quello vero si trova da tutt'altra parte.
Si deve partire innanzi tutto da un presupposto basilare per entrare nel contesto dell'argomento perché per i turisti che vanno una volta sola questo discorso può valere relativamente, essi si fanno trasportare dall’emozione e da sentimenti di aiuto, si sentono quasi tutti benefattori e si sbizzarriscono nella distribuzione di roba portata da casa senza un senso logico e senza sapere il piu delle volte che tale roba va a incrementare un mercato che è tutt'altro il fabbisogno della popolazione.
Proprio per la loro cultura che è meglio l’uovo oggi che la gallina domani,la gran parte della roba regalata va a incrementare le bancarelle dei mercati locali, che espongono in bella vista tutto quello che i turisti hanno regalato a pseudo personaggi bisognosi i quali con il ricavato della vendita dei regali, passano le serate nei vari locali bevendo birra, masticando marunghi e sfoggiando celulari di primordine, in questo i Beach Boys insegnano.
Provate a chiedervi perchè nonostante le valigiate di abbigliamento regalato
i bambini sono sempre scalzi e poco vestiti. O meglio, vestiti non con abiti occidental e questo vale anche per gli adulti.
Con questo sistema si incrementa solo la cultura della carità e su questo la popolazione della costa si è altamente specializzata,non avendo stimoli per cambiare!
Penso che comunque la verità e la ragione stà sempre nel mezzo,credo che andando lì non ci si deve sempre sentire in colpa, importante è dare gli aiuti giusti, specialmente da parte di chi ci va spesso e ne conosce le esigenze.
Fio
Titolo roboante come apertura di questo argomento,ma è consuetudine per chi si reca in vacanza sulle coste del Kenya, riempire le valige di articoli vari e abbigliamento usato da regalare alla popolazione "indigente" del paese, un sistema questo che spesso è sbagliato e nel pezzo che sto scrivendo cerco di spiegare il perchè, ovvio che si tratta di mie opinioni personali per cui ognuno è libero di interpretarle come vuole.
E' anche ovvio che qui si parla della costa del Kenya, zona a vocazione turistica, il Kenya quello vero si trova da tutt'altra parte.
Si deve partire innanzi tutto da un presupposto basilare per entrare nel contesto dell'argomento perché per i turisti che vanno una volta sola questo discorso può valere relativamente, essi si fanno trasportare dall’emozione e da sentimenti di aiuto, si sentono quasi tutti benefattori e si sbizzarriscono nella distribuzione di roba portata da casa senza un senso logico e senza sapere il piu delle volte che tale roba va a incrementare un mercato che è tutt'altro il fabbisogno della popolazione.
Proprio per la loro cultura che è meglio l’uovo oggi che la gallina domani,la gran parte della roba regalata va a incrementare le bancarelle dei mercati locali, che espongono in bella vista tutto quello che i turisti hanno regalato a pseudo personaggi bisognosi i quali con il ricavato della vendita dei regali, passano le serate nei vari locali bevendo birra, masticando marunghi e sfoggiando celulari di primordine, in questo i Beach Boys insegnano.
Provate a chiedervi perchè nonostante le valigiate di abbigliamento regalato
i bambini sono sempre scalzi e poco vestiti. O meglio, vestiti non con abiti occidental e questo vale anche per gli adulti.
Con questo sistema si incrementa solo la cultura della carità e su questo la popolazione della costa si è altamente specializzata,non avendo stimoli per cambiare!
Penso che comunque la verità e la ragione stà sempre nel mezzo,credo che andando lì non ci si deve sempre sentire in colpa, importante è dare gli aiuti giusti, specialmente da parte di chi ci va spesso e ne conosce le esigenze.
Fio
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
Partendo dal presupposto, che il mio pezzo postato sopra, sia servito a chiarire come effettivamente è la situazione, dei regali o aiuti che dirsivoglia
distribuiti dai turisti in vacanza, sempre con beneficio di inventario da parte vostra, accovi, se posso permettermi, qualche consiglio per aiutare veramente chi ha bisogno.
Innanzi tutto bisogna scindere tra l'aiuto personale e l'aiuto alle comunità.
L'aiuto personale non è cosa facile, per farlo senza incorrere in errore bisogna conoscere molto bene le persone alle quali è diretto, anche perchè sempre considerando l'arte di arrangiarsi da parte loro, spesso e volentieri
si và a foraggiare gente che non ha bisogno di alcun aiuto.
Quindi dovesse capitare di avere qualche richiesta cercate di sapere il più possibile della reale necessità, certo non compito facile, per chi scarseggia di conoscenze,
causa la poca frequentazione dell'ambiente.
Quindi secondo la mia discutibilissima opinione, è sempre meglio fare capo a qualche organizzazione, ai direttori delle scuole, ai responsabili degli orfanotrofi, ai direttori dei villaggi turistici, alle parrocchie, ai preti.Fare questo non è difficile basta un po' di buona volontà.
Contattate queste istituzioni, sarete in grado di avere un quadro più o meno esatto delle varie situazioni di fabbisogno, e soprattutto sarete in grado di quantificare veramente di cosa essi hanno bisogno, avendo la possibilità di acquistare per loro il giusto e non rischiando di riempire la dispense o i magazzini dei suddetti enti con doppioni o roba che non serve. Gli acquisti di qualsiasi genere conviene farli sul posto eviterete cosi di partire da casa con il sovrappeso delle valige e pagare la tassa, risparmierete senz'altro anche perchè la roba in Kenya costa veramente poco.
Questo per quanto riguarda gli aiuti generici.
Per quanto riguarda l'aiuto personalizzato, il campo della scuola offre un ventaglio di possibilità, che và dalla sponsorizzazione di un bambino per l'acquisto del materiale didattico, pagare la retta della mensa, pagare la divisa, questo per un periodo limitato oppure per tutto l'arco della scuola primaria o secondaria, il top è anche sponsorizzare uno studente meritevole fino al raggiungimento delle scuole superiori e dell'università.
Altro campo dovè c'è da sbizzarrirsi è l'agricoltura, l'arredamento,l'edilizia le chiese ec ec, tutto questo ovvio nel campo del sociale e fatto con cognizione di causa, concordato con le persone preposte.
Come potete capire di possibilità per fare del bene aiutando gli altri ve ne sono a iosa.
Ricordate una cosa importante: Per quanto riguarda i soldi, non mollateli mai, qualsivoglia richiesta vi viene fatta andate voi di persona a saldare i conti, è risaputo che di furbi il mondo è pieno e la Costa del Kenya non si sottrae a questo malvezzo.
Fio
distribuiti dai turisti in vacanza, sempre con beneficio di inventario da parte vostra, accovi, se posso permettermi, qualche consiglio per aiutare veramente chi ha bisogno.
Innanzi tutto bisogna scindere tra l'aiuto personale e l'aiuto alle comunità.
L'aiuto personale non è cosa facile, per farlo senza incorrere in errore bisogna conoscere molto bene le persone alle quali è diretto, anche perchè sempre considerando l'arte di arrangiarsi da parte loro, spesso e volentieri
si và a foraggiare gente che non ha bisogno di alcun aiuto.
Quindi dovesse capitare di avere qualche richiesta cercate di sapere il più possibile della reale necessità, certo non compito facile, per chi scarseggia di conoscenze,
causa la poca frequentazione dell'ambiente.
Quindi secondo la mia discutibilissima opinione, è sempre meglio fare capo a qualche organizzazione, ai direttori delle scuole, ai responsabili degli orfanotrofi, ai direttori dei villaggi turistici, alle parrocchie, ai preti.Fare questo non è difficile basta un po' di buona volontà.
Contattate queste istituzioni, sarete in grado di avere un quadro più o meno esatto delle varie situazioni di fabbisogno, e soprattutto sarete in grado di quantificare veramente di cosa essi hanno bisogno, avendo la possibilità di acquistare per loro il giusto e non rischiando di riempire la dispense o i magazzini dei suddetti enti con doppioni o roba che non serve. Gli acquisti di qualsiasi genere conviene farli sul posto eviterete cosi di partire da casa con il sovrappeso delle valige e pagare la tassa, risparmierete senz'altro anche perchè la roba in Kenya costa veramente poco.
Questo per quanto riguarda gli aiuti generici.
Per quanto riguarda l'aiuto personalizzato, il campo della scuola offre un ventaglio di possibilità, che và dalla sponsorizzazione di un bambino per l'acquisto del materiale didattico, pagare la retta della mensa, pagare la divisa, questo per un periodo limitato oppure per tutto l'arco della scuola primaria o secondaria, il top è anche sponsorizzare uno studente meritevole fino al raggiungimento delle scuole superiori e dell'università.
Altro campo dovè c'è da sbizzarrirsi è l'agricoltura, l'arredamento,l'edilizia le chiese ec ec, tutto questo ovvio nel campo del sociale e fatto con cognizione di causa, concordato con le persone preposte.
Come potete capire di possibilità per fare del bene aiutando gli altri ve ne sono a iosa.
Ricordate una cosa importante: Per quanto riguarda i soldi, non mollateli mai, qualsivoglia richiesta vi viene fatta andate voi di persona a saldare i conti, è risaputo che di furbi il mondo è pieno e la Costa del Kenya non si sottrae a questo malvezzo.
Fio
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
Fiorenzo concordo pienamente quello che hai scritto !
Hai dato tutte le spiegazioni in modo molto corretto
Chissà se mai una volta per tutte i turisti riusciranno a capire come stanno veramente le cose !
Asante sana
Hai dato tutte le spiegazioni in modo molto corretto
Chissà se mai una volta per tutte i turisti riusciranno a capire come stanno veramente le cose !
Asante sana
mammussi- Amico del forum
- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 17.04.09
Età : 78
Località : Milano
Re: Come aiutare la popolazione quando si va in vacanza
Grazie, vedi secondo mè ci vuole buona volontà, e sopratutto non farsi sopraffare dalla emozione e commiserazione, che spesso aiuta ad incrementare i mercanti del tempio.Il Vangelo insegna.
Fio
Fio
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
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