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AFRICA/KENYA - “Rispettiamo l’esito del referendum. Lavoriamo insieme per correggere gli errori della nuova Costituzione” affermano i Vescovi.
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AFRICA/KENYA - “Rispettiamo l’esito del referendum. Lavoriamo insieme per correggere gli errori della nuova Costituzione” affermano i Vescovi.
AFRICA/KENYA - “Rispettiamo l’esito del referendum. Lavoriamo insieme per correggere gli errori della nuova Costituzione” affermano i Vescovi.
Nairobi (Agenzia Fides)- “Rispettiamo l'esito del referendum, in cui la maggior parte dei keniani ha votato sì alla nuova Costituzione, tuttavia, la verità e la giustizia non sono numeri. Perciò, come pastori incaricati di dare una guida morale al nostro popolo, ribadiamo ancora una volta la necessità di pensare ai temi etici, mancanti in questa nuova Costituzione. Questo argomento non può essere messo a tacere” afferma una dichiarazione dei Vescovi del Kenya, a firma di Sua Eminenza il Cardinale Njue, Arcivescovo di Nairobi e Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya, pubblicata all’indomani del referendum che ha approvato la nuova Costituzione del Paese (vedi Fides 6/8/2010).
“Abbiamo esortato il popolo del Kenya a pregare per una buona Costituzione, per una Costituzione che rispetti il diritto alla vita, salvaguardi la libertà religiosa nelle sue legittime manifestazioni e sostenga la famiglia come l'istituzione più importante della società. Ripetiamo questo appello a tutto il popolo del Kenya. Uniamoci nella preghiera per una buona Costituzione” continua il messaggio, inviato a Fides dall’Agenzia CISA di Nairobi.
Il Cardinale Njue invita a riformare il nuovo testo costituzionale nelle parti che hanno suscitato l’opposizione delle comunità cristiane, in particolare per quel che concerne l’aborto.
“La Chiesa desidera e resterà in prima linea per sostenere la Costituzione e il processo di riforma del diritto in questo Paese. Questo processo di riforma non può finire, non deve finire, visto che tutti aspiriamo a costruire una società migliore che rispetti i diritti di tutti e faciliti il nostro sviluppo economico, sociale e morale. Molti keniani in effetti hanno riconosciuto che la Costituzione proposta, che abbiamo votato a favore o contro il 4 agosto 2010, aveva errori che dovevano essere corretti. La principale divergenza di opinione era tra coloro che ritenevano che questi cambiamenti dovessero effettuati prima o dopo il voto”.
“Riconosciamo e lodiamo assai il modo pacifico con il quale i keniani si sono comportati durante il voto referendario. Chiediamo ai keniani d’intensificare gli sforzi per sostenere la necessità di pace, amore e unità nelle nostre relazioni come fratelli e sorelle” conclude il messaggio del Cardinale Njue che ha annunciato la pubblicazione di una dichiarazione più completa nei prossimi giorni. (L.M.) (Agenzia Fides 7/8/2010).
Fonte: Agenzia Fides
Nairobi (Agenzia Fides)- “Rispettiamo l'esito del referendum, in cui la maggior parte dei keniani ha votato sì alla nuova Costituzione, tuttavia, la verità e la giustizia non sono numeri. Perciò, come pastori incaricati di dare una guida morale al nostro popolo, ribadiamo ancora una volta la necessità di pensare ai temi etici, mancanti in questa nuova Costituzione. Questo argomento non può essere messo a tacere” afferma una dichiarazione dei Vescovi del Kenya, a firma di Sua Eminenza il Cardinale Njue, Arcivescovo di Nairobi e Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya, pubblicata all’indomani del referendum che ha approvato la nuova Costituzione del Paese (vedi Fides 6/8/2010).
“Abbiamo esortato il popolo del Kenya a pregare per una buona Costituzione, per una Costituzione che rispetti il diritto alla vita, salvaguardi la libertà religiosa nelle sue legittime manifestazioni e sostenga la famiglia come l'istituzione più importante della società. Ripetiamo questo appello a tutto il popolo del Kenya. Uniamoci nella preghiera per una buona Costituzione” continua il messaggio, inviato a Fides dall’Agenzia CISA di Nairobi.
Il Cardinale Njue invita a riformare il nuovo testo costituzionale nelle parti che hanno suscitato l’opposizione delle comunità cristiane, in particolare per quel che concerne l’aborto.
“La Chiesa desidera e resterà in prima linea per sostenere la Costituzione e il processo di riforma del diritto in questo Paese. Questo processo di riforma non può finire, non deve finire, visto che tutti aspiriamo a costruire una società migliore che rispetti i diritti di tutti e faciliti il nostro sviluppo economico, sociale e morale. Molti keniani in effetti hanno riconosciuto che la Costituzione proposta, che abbiamo votato a favore o contro il 4 agosto 2010, aveva errori che dovevano essere corretti. La principale divergenza di opinione era tra coloro che ritenevano che questi cambiamenti dovessero effettuati prima o dopo il voto”.
“Riconosciamo e lodiamo assai il modo pacifico con il quale i keniani si sono comportati durante il voto referendario. Chiediamo ai keniani d’intensificare gli sforzi per sostenere la necessità di pace, amore e unità nelle nostre relazioni come fratelli e sorelle” conclude il messaggio del Cardinale Njue che ha annunciato la pubblicazione di una dichiarazione più completa nei prossimi giorni. (L.M.) (Agenzia Fides 7/8/2010).
Fonte: Agenzia Fides
dolcemagic- Sostenitore
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Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
Quando la religione ci mette lo zampino
dolcemagic ha scritto:AFRICA/KENYA - “Rispettiamo l’esito del referendum. Lavoriamo insieme per correggere gli errori della nuova Costituzione” affermano i Vescovi.
Nairobi (Agenzia Fides)- “Rispettiamo l'esito del referendum, in cui la maggior parte dei keniani ha votato sì alla nuova Costituzione, tuttavia, la verità e la giustizia non sono numeri. Perciò, come pastori incaricati di dare una guida morale al nostro popolo, ribadiamo ancora una volta la necessità di pensare ai temi etici, mancanti in questa nuova Costituzione. Questo argomento non può essere messo a tacere” afferma una dichiarazione dei Vescovi del Kenya, a firma di Sua Eminenza il Cardinale Njue, Arcivescovo di Nairobi e Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya, pubblicata all’indomani del referendum che ha approvato la nuova Costituzione del Paese (vedi Fides 6/8/2010).
(omissis)
“Riconosciamo e lodiamo assai il modo pacifico con il quale i keniani si sono comportati durante il voto referendario. Chiediamo ai keniani d’intensificare gli sforzi per sostenere la necessità di pace, amore e unità nelle nostre relazioni come fratelli e sorelle” conclude il messaggio del Cardinale Njue che ha annunciato la pubblicazione di una dichiarazione più completa nei prossimi giorni. (L.M.) (Agenzia Fides 7/8/2010).
Fonte: Agenzia Fides
I votanti cattolici devono mantenere la lotta contro la nuova Costituzioe
La Chiesa cattolica ha promesso di non cedere nella lotta contro la nuova Costituzione, interessi stranieri hanno tratto in inganno i keniani che hanno approvato il documento.
La Chiesa cattolica è stata chiara la nuova costituzione è difettosa in quanto consente l'aborto e riconosce i tribunali Kadhis .
Kenioti scoprirete troppo tardi che siete stati usati come carta velina .
La nuova Costituzione è un documento estero per i kenioti fino a quando alcune questioni non verranno risolte.
Queste riportate sopra sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dal Cardinale John Njue, subito dopo i risultati del referendum.
Forse secondo il mio modesto parere il Cardinale John Njue, poteva risparmiare certe affermazioni, in netto contrasto con quanto riportato dai suoi comunicati ufficiali.
Il Kenya si accinge grazie alla nuova Costituzione ad una svolta decisiva nella sua storia dopo l'indipendenza, diamo quindi ai kenyoti il tempo necessario per l'applicazione delle nuove norme.
La storia ci ha insegnato che la chiesa in tantissime occasioni ha creato problemi non indifferenti,quando si è messa di mezzo nelle vicende politico-sociali in tanti paesi, quindi forse sarebbe opportuno che si preoccupasse di svolgere i propri compiti, senza interferire l'addove il popolo di una nazione con voto democratico e senza forzature ha detto SI a una nuova Costituzione.
Fio
fio- Sostenitore
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Re: AFRICA/KENYA - “Rispettiamo l’esito del referendum. Lavoriamo insieme per correggere gli errori della nuova Costituzione” affermano i Vescovi.
.......è vero che la storia ci ha insegnato che la Chiesa in tempi passati ha creato problemi non indifferenti, ma non è giusto considerare la Chiesa solo in funzione del passato......ognuno è libero di credere, o non credere, di avere fede o meno, ma bisogna darle atto che ha fatto passi da giganti, e....come istituzione "Chiesa" è legittimo che lei vada praticando idee che si allineano al proprio pensiero e spesso contraddittorie ai pensieri "comuni di molte persone", me compresa, che nonostante sia cattolica non approvo a pieno!!!!
Non c'è dubbio che quello che è successo in questi giorni in Kenya, con la nuova costituzione, sia un'occasione da non sprecare, ma piano piano snocciolare ogni problema e dare al popolo Kenyota la possibilità di crescere.........in funzione di una nuova generazione che verrà!!!
AUGURI KENYA...........
Cinzia.
Non c'è dubbio che quello che è successo in questi giorni in Kenya, con la nuova costituzione, sia un'occasione da non sprecare, ma piano piano snocciolare ogni problema e dare al popolo Kenyota la possibilità di crescere.........in funzione di una nuova generazione che verrà!!!
AUGURI KENYA...........
Cinzia.
dolcemagic- Sostenitore
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Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
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