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Euphrase Kezilahabi, popolare scrittore swahili
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Euphrase Kezilahabi, popolare scrittore swahili
LA VITA DI EUPHRASE KEZILAHABI
Euphrase Kezilahabi è uno dei più giovani e più importanti scrittori contemporanei swahili ed è relativamente prolifico. Già il suo primo romanzo lo impose subito come scrittore popolare: i suoi libri sono stampati in numerose copie e sono molto letti nei villaggi. E' uno scrittore profondo e controverso con cui vale la pena confrontarsi sia per le tematiche - in particolare per l'accento che pone su problemi, crisi interiori dell'individuo -, sia per la forma delle sue poesie: il suo è stato il primo tentativo per liberare la poesia swahili da vecchie regole prosodiche.
Euphrase Kezilahabi nasce il 13 aprile del 1944 nel piccolo villaggio di Namagondo sull'isola Ukerewe. L'isola si trova nel lago Nyanza (o Vittoria), nella Tanzania nordoccidentale. Frequenta il seminario dove si svolgono i suoi studi primari e secondari. Qui, durante l'ultimo anno di studio, comincia a scrivere il suo primo libro, Rosa Mistika, pubblicato nel 1971, in cui tratta il problema del ruolo dell'ambiente sociale nella formazione della personalità dell'individuo.
Dopo un periodo di insegnamento in alcune scuole, si iscrive all'Università di Dar es Salaam, dove nel 1970 prende il titolo accademico di B.A. Nel frattempo, termina il romanzo Rosa Mistika e comincia a scrivere le prime poesie, inizialmente in inglese poi esclusivamente in swahili.
Terminati gli studi universitari, insegna per alcuni anni nelle scuole secondarie. è nella scuola "Mkwawa" quando pubblica, nel 1971, la poesia Vipanya (Topolini) nella rivista dell'Istituto di Ricerca per il Swahili. è la prima poesia swahili in versi liberi che attacca la classica prosodia swahili imputata all'influsso arabo. Con questa poesia ha inizio il dibattito culturale sul verso libero nella letteratura swahili.
E' anche di questi anni la pubblicazione di Dakika 15 za Uzalendo (Quindici minuti di Patriottismo) e la composizione di due romanzi.
In Kichwamaji (Lo spostato) lo scrittore intende descrivere gli effetti del colonialismo sull'intellettualità tanzana e la separazione di questa dalla società nonostante la presunzione di essere la guida. Il titolo ed epiteto del personaggio principale richiama il soprannome con cui Kezilahabi firmò la poesia Vipanya ed è a sua volta richiamato dal nome del sacerdote americano, Emptyhead, di Gamba la nyoka (Pelle di serpente).
Contemporaneamente a Kichwamaji esce, nel 1974, la raccolta di poesie, incluse quelle originariamente scritte in inglese e qui presentate nella versione swahili. Le poesie di Kichomi (Fitta) sono i primi esperimenti di verso libero e sono di contenuto esistenzialista - su questo termine sarà necessario ritornare per chiarire il senso di certe scelte e il modo in cui la critica ha valutato il suo lavoro - e divulgatore dell'Ujamaa (Socialismo) del Presidente della Repubblica Tanzana, J.K.Nyerere.
L'altro romanzo è Dunia uwanja wa fujo (Il mondo è un posto in subbuglio), pubblicato nel 1975, in cui si occupa del posto dell'individuo nella società e delle conseguenze della Dichiarazione di Arusha. Nel 1944 Euphrase Kezilahabi entra a far parte, quale lettore di letteratura swahili del Dipartimento di Swahili dell'Università di Dar es Salaam.
Il 1975 è un anno denso di attività.
Con una tesi su Shaaban Robert, Mwandishi wa Hadithi (Shaaban Robert, Scrittore di Racconti) riceve il titolo accademico di M.A.; pubblica un articolo in cui prende in esame le caratteristiche dei romanzi polizieschi - tecniche che egli stesso abilmente utilizza nelle sue opere narrative - Riwaya za Upelelezi katika Fasihi ya Kiswahili (I romanzi polizieschi nella letteratura Swahili) e termina il suo ultimo romanzo, Gamba la nyoka (Pelle di serpente), che apparirà solo nel 1979, quando ha avuto già modo di scrivere un racconto, Mayai - Waziri wa Maradhi (Mayai - Ministro delle Malattie).
Gamba la nyoka, secondo quanto l'autore stesso ha dichiarato, è un romanzo politico su quanto avviene nei villaggi ujamaa. Ad una prima lettura, invece, appare un volgare libello di propaganda politica, tuttavia, se si inquadra il romanzo nel discorso narrativo complessivo dello scrittore - confrontandolo in particolare con il racconto in cui Kezilahabi denuncia il tradimento della classe politica - questo acquista un significato di forte critica alla politica tanzana e di proposta alternativa.`
Nel 1980 Kezilahabi propone una chiave di lettura della sua opera con il saggio The Swahili Novel and the Common Man in East Africa che completa e precisa quanto precedentemente dichiarato in una intervista a Bernarnder.
Dichiara, in breve, di rivolgersi agli abitanti dei villaggi e all'uomo medio tanzano o Common Man. Per questo egli, di lingua kerewe, ha fatto la precisa scelta di scrivere in swahili piuttosto che in inglese - lingua in cui ha compiuto tutti i suoi studi e scritto i primi versi. Posizione in contrasto con quella di altri scrittori dell'Africa certamente più universali anche per questo motivo linguistico.
Kezilahabi è una delle figure più rappresentative del mondo tanzano contemporaneo; romanziere, ma anche poeta, critico e saggista, si è sempre preoccupato di riprodurre un'immagine esatta della realtà sociale. In manifesto sostegno della politica socialista del Governo, o meglio di Nyerere, si è mosso su posizioni sempre più critiche nei confronti dell'apparato burocratico e della corruzione dilagante fra coloro che si servono di questa ideologia per la caccia al denaro e al successo personale.
Oggi Kezilahabi insegna all'Università di Dar es Salaam.
LE OPERE LETTERARIE
-Rosa Mistika
-Kichwamaji [Lo spostato, lett. "Testa di acqua"],
-Wasubiri kifo [Coloro che attendono la morte],
-Dunia uwanja wa fujo [Il mondo è una grossa confusione],
-Gamba la nyoka [La pelle del serpente],
-Mayai, Waziri wa Maradhi [Mayai, Ministro della Malattia],
-Cha mnyonge utakitapika hadharani [Il cibo dei poveri lo vomiterai in pubblico"].
Fonte: www.swahili.it
Euphrase Kezilahabi è uno dei più giovani e più importanti scrittori contemporanei swahili ed è relativamente prolifico. Già il suo primo romanzo lo impose subito come scrittore popolare: i suoi libri sono stampati in numerose copie e sono molto letti nei villaggi. E' uno scrittore profondo e controverso con cui vale la pena confrontarsi sia per le tematiche - in particolare per l'accento che pone su problemi, crisi interiori dell'individuo -, sia per la forma delle sue poesie: il suo è stato il primo tentativo per liberare la poesia swahili da vecchie regole prosodiche.
Euphrase Kezilahabi nasce il 13 aprile del 1944 nel piccolo villaggio di Namagondo sull'isola Ukerewe. L'isola si trova nel lago Nyanza (o Vittoria), nella Tanzania nordoccidentale. Frequenta il seminario dove si svolgono i suoi studi primari e secondari. Qui, durante l'ultimo anno di studio, comincia a scrivere il suo primo libro, Rosa Mistika, pubblicato nel 1971, in cui tratta il problema del ruolo dell'ambiente sociale nella formazione della personalità dell'individuo.
Dopo un periodo di insegnamento in alcune scuole, si iscrive all'Università di Dar es Salaam, dove nel 1970 prende il titolo accademico di B.A. Nel frattempo, termina il romanzo Rosa Mistika e comincia a scrivere le prime poesie, inizialmente in inglese poi esclusivamente in swahili.
Terminati gli studi universitari, insegna per alcuni anni nelle scuole secondarie. è nella scuola "Mkwawa" quando pubblica, nel 1971, la poesia Vipanya (Topolini) nella rivista dell'Istituto di Ricerca per il Swahili. è la prima poesia swahili in versi liberi che attacca la classica prosodia swahili imputata all'influsso arabo. Con questa poesia ha inizio il dibattito culturale sul verso libero nella letteratura swahili.
E' anche di questi anni la pubblicazione di Dakika 15 za Uzalendo (Quindici minuti di Patriottismo) e la composizione di due romanzi.
In Kichwamaji (Lo spostato) lo scrittore intende descrivere gli effetti del colonialismo sull'intellettualità tanzana e la separazione di questa dalla società nonostante la presunzione di essere la guida. Il titolo ed epiteto del personaggio principale richiama il soprannome con cui Kezilahabi firmò la poesia Vipanya ed è a sua volta richiamato dal nome del sacerdote americano, Emptyhead, di Gamba la nyoka (Pelle di serpente).
Contemporaneamente a Kichwamaji esce, nel 1974, la raccolta di poesie, incluse quelle originariamente scritte in inglese e qui presentate nella versione swahili. Le poesie di Kichomi (Fitta) sono i primi esperimenti di verso libero e sono di contenuto esistenzialista - su questo termine sarà necessario ritornare per chiarire il senso di certe scelte e il modo in cui la critica ha valutato il suo lavoro - e divulgatore dell'Ujamaa (Socialismo) del Presidente della Repubblica Tanzana, J.K.Nyerere.
L'altro romanzo è Dunia uwanja wa fujo (Il mondo è un posto in subbuglio), pubblicato nel 1975, in cui si occupa del posto dell'individuo nella società e delle conseguenze della Dichiarazione di Arusha. Nel 1944 Euphrase Kezilahabi entra a far parte, quale lettore di letteratura swahili del Dipartimento di Swahili dell'Università di Dar es Salaam.
Il 1975 è un anno denso di attività.
Con una tesi su Shaaban Robert, Mwandishi wa Hadithi (Shaaban Robert, Scrittore di Racconti) riceve il titolo accademico di M.A.; pubblica un articolo in cui prende in esame le caratteristiche dei romanzi polizieschi - tecniche che egli stesso abilmente utilizza nelle sue opere narrative - Riwaya za Upelelezi katika Fasihi ya Kiswahili (I romanzi polizieschi nella letteratura Swahili) e termina il suo ultimo romanzo, Gamba la nyoka (Pelle di serpente), che apparirà solo nel 1979, quando ha avuto già modo di scrivere un racconto, Mayai - Waziri wa Maradhi (Mayai - Ministro delle Malattie).
Gamba la nyoka, secondo quanto l'autore stesso ha dichiarato, è un romanzo politico su quanto avviene nei villaggi ujamaa. Ad una prima lettura, invece, appare un volgare libello di propaganda politica, tuttavia, se si inquadra il romanzo nel discorso narrativo complessivo dello scrittore - confrontandolo in particolare con il racconto in cui Kezilahabi denuncia il tradimento della classe politica - questo acquista un significato di forte critica alla politica tanzana e di proposta alternativa.`
Nel 1980 Kezilahabi propone una chiave di lettura della sua opera con il saggio The Swahili Novel and the Common Man in East Africa che completa e precisa quanto precedentemente dichiarato in una intervista a Bernarnder.
Dichiara, in breve, di rivolgersi agli abitanti dei villaggi e all'uomo medio tanzano o Common Man. Per questo egli, di lingua kerewe, ha fatto la precisa scelta di scrivere in swahili piuttosto che in inglese - lingua in cui ha compiuto tutti i suoi studi e scritto i primi versi. Posizione in contrasto con quella di altri scrittori dell'Africa certamente più universali anche per questo motivo linguistico.
Kezilahabi è una delle figure più rappresentative del mondo tanzano contemporaneo; romanziere, ma anche poeta, critico e saggista, si è sempre preoccupato di riprodurre un'immagine esatta della realtà sociale. In manifesto sostegno della politica socialista del Governo, o meglio di Nyerere, si è mosso su posizioni sempre più critiche nei confronti dell'apparato burocratico e della corruzione dilagante fra coloro che si servono di questa ideologia per la caccia al denaro e al successo personale.
Oggi Kezilahabi insegna all'Università di Dar es Salaam.
LE OPERE LETTERARIE
-Rosa Mistika
-Kichwamaji [Lo spostato, lett. "Testa di acqua"],
-Wasubiri kifo [Coloro che attendono la morte],
-Dunia uwanja wa fujo [Il mondo è una grossa confusione],
-Gamba la nyoka [La pelle del serpente],
-Mayai, Waziri wa Maradhi [Mayai, Ministro della Malattia],
-Cha mnyonge utakitapika hadharani [Il cibo dei poveri lo vomiterai in pubblico"].
Fonte: www.swahili.it
Iaiaa- Utente
- Numero di messaggi : 306
Data d'iscrizione : 18.05.09
Età : 34
Località : na
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