KENYA: VESCOVI, PRETI SPOSATI NON SONO PIU' CATTOLICI. E SPUNTA MILINGO

KENYA: VESCOVI, PRETI SPOSATI NON SONO PIU' CATTOLICI. E SPUNTA MILINGO
19/06/2009
ASCA) - Citta' del Vaticano, 19 giu - La Chiesa cattolica in Africa ha a che fare in queste settimane con numerose ''Chiese'' scismatiche, fondate da preti che non accettano l'obbligo del celibato per i sacerdoti. Risale ad appena tre giorni fa la Lettera pastorale scritta dai vescovi del Kenya ''sul dono del sacerdozio e del celibato'', che invita i fedeli alla ''cautela'' nei confronti dei cosiddetti ''preti ribelli'', preti sposati responsabili di uno scisma che sta avendo ampia diffusione nel Paese africano. La Lettera, firmata dall'arcivescovo di Nairobi, card. John Njue, lo scorso 16 giugno per conto dei 25 vescovi del Kenya e ripresa dall'agenzia della Cei 'Sir', arriva dopo l'ordinazione a vescovo di un prete sposato, Geoffrey Shiundu, da parte del 'Primate' della ''Reformed Roman Catholic and Apostolic Church'', mons. Karl Rodig. La Chiesa ha base a Miami e avrebbe circa 400mila fedeli in tutto il mondo. La cerimonia si e' svolta in uno stadio di Nairobi alla presenza di moltissimi cattolici, un fatto che ha destato grande preoccupazione tra i vescovi del Paese. Shiundu, durante la stessa cerimonia, si e' anche sposato con una ex-suora, da cui aveva gia' avuto tre figli durante 14 anni di sacerdozio.

Nella sua lettera, il card. Njue, ha ricordato ai fedeli che, a causa ''della loro diserzione, questi preti non sono piu' cattolici''. ''Siamo dispiaciuti dal fatto che questi sfortunati preti siano stati infedeli all'obbligo del celibato che hanno accettato al momento dell'ordinazione'', ha aggiunto, precisando che rinunciare al celibato per costruirsi una famiglia ''e' come abbandonare la Chiesa per aderire ad un'altra Chiesa o fondarne una nuova''. ''I cosiddetti 'preti ribelli' - ha proseguito - sfidano l'autorita' della Chiesa... quindi una dichiarazione di scomunica deriva da una scomunica che si sono imposti da soli''.

Pochi giorni dopo, il 9 giugno, da Roma e' arrivata la notizia della scomunica da parte della Congergazione della Dottrina della Fede di mons. Luciano Mbewe, sacerdote dello Zambia e fondatore nel 2007 della ''Catholic Apostolic National Church of Zambia'', collegata con il movimento ''Married Priests Now'' fondato da mons. Emmanuel Milingo dopo la sua rottura con la Chiesa cattolica. Mons. Mbewe era stato ordinato 'vescovo' dallo stesso Milingo nel 2006.

Quanto all'ex-arcivescovo di Lusaka, la stampa africana ne riporta l'imminente arrivo proprio in Kenya, dove dovrebbe ordinare cinque preti sposati come nuovi vescovi del suo movimento.

Alla vigilia dell'apertura dell'anno dedicato dai sacerdoti voluto da papa Benedetto XVI, lo stesso pontefice ha concesso alla Congregazione per il clero e ad altri dicasteri vaticani maggiori poter per ridurre allo stato laicale i preti che vivono in 'concubinaggio'. Ed e' di appena poche settimane fa lo ''sciopero'' dei preti della Repubblica Centrafricana per la rimozione del loro vescovo, accusato di convivere da anni con una donna da una ispezione vaticana. Lo stesso pontefice ha ribadito il valore centrale del celibato, in occasione dei colloqui avuti all'inizio di questa settimana con una delegazioni di vescovi austriaci, dove una petizione di influenti laici cattolici ha chiesto ne ha chiesto l'abolizione.

asp/cam/rob
Tratto da www.asca.it