I cattolici dicono No alla proposta di legge Kenya

I cattolici dicono No alla proposta di legge Kenya

Nairobi 18 apr.-Il presidente della Conferenza Episcopale del Kenya Cardinale John Njue nel corso di una conferenza stampa al St Mary's Centro Pastorale a Nakuru il 16 Aprile 2010. I vescovi cattolici hanno detto che respingeranno il progetto di Costituzione se gli articoli in materia di aborto e tribunali vengono mantenute.

La Chiesa cattolica si oppone al progetto di Costituzione nella sua forma attuale e ha detto che vi è ancora tempo per apportare modifiche su questioni controverse.

Essa ha quindi fatto appello al presidente Kibaki e il Primo Ministro Raila Odinga di avviare iniziative per modificare le clausole in materia di aborto e 'tribunali.

Il loro messaggio è stato consegnato dal presidente della Conferenza Episcopale del Kenya Cardinale John Njue, dopo una riunione di quattro giorni della Conferenza Episcopale, l'organo decisionale della Chiesa cattolica, al St Mary's Pastoral Centre di Molo Venerdì.

"Se questo articolo (aborto) è mantenuto nel progetto di Costituzione proposto, saremo costretti basati su motivi morali a informare i cittadini del Kenya a dire No", ha detto il cardinale Njue in una dichiarazione letta a nome di 25 vescovi da tutto il paese.

Ha aggiunto che inviterà tutti i fedeli cattolici a pregare per la questione a tempo debito.

"Tutti i cattolici si terranno una giornata di preghiera in difesa della vita umana. La data, modalità e contenuti per questa giornata di preghiera saranno comunicate in un secondo momento."

Gli oggetti in discussione della Chiesa riguardano la sezione di cui all'articolo 26, che autorizza i medici a porre termine una gravidanza solo se mette in pericolo la vita della donna o lei ha bisogno di cure d'emergenza.

"L'aborto non è consentito a meno che, a parere di un professionista sanitario addestrato, non vi è necessità di un trattamento di emergenza, o la vita o la salute della madre è in pericolo, o se consentito da qualsiasi altra legge."

I leader cristiani si oppongono anche alla conservazione dei tribunali kadhis 'nella Costituzione proposta ai sensi dell'articolo 169 e 170, che limitano la loro autorità per le controversie sullo status personale, il matrimonio, il divorzio o di successione, se tutte le parti sono musulmani e decidono di portare il caso a un Kadhi (giudice).
Fonte:Daily Nation