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Il basket è gioco, educazione, riscatto: Slums Dunk sbarca in Kenya
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Il basket è gioco, educazione, riscatto: Slums Dunk sbarca in Kenya
Il basket è gioco, educazione, riscatto: Slums Dunk sbarca in Kenya
Bruno Cerella e Tommaso Marino. Segnatevi questi nomi, ma non solo perché si tratta di due ottimi giocatori di pallacanestro. Il primo è recentemente diventato campione d’Italia con la maglia dell’Olimpia Milano, il secondo gioca in DNA Silver con quella di Treviglio. Ma sono soprattutto le attività che i due svolgono fuori dal campo di basket che in questo periodo meritano di stare sotto le luci della ribalta.
Già, perché mentre molti giocatori sono in vacanza a godersi il meritato riposo, Bruno e Tommaso si trovano in Kenya per dare nuovo impulso al progetto denominato Slums Dunk. Un progetto che merita grande attenzione da parte di tutti, che siano amanti della pallacanestro oppure no.<br /> <br />Conosciamo tutti la slam dunk, termine inglese che indica la schiacciata, uno dei gesti più spettacolari del gioco del basket. Slums Dunk, invece, prende spunto dalla parola slum, che significa baraccopoli, e lontano da sfarzi e comodità, punta a migliorare le condizioni di vita dei giovani che abitano in aree economicamente e socialmente degradate.
E così Bruno Cerella e Tommaso Marino si trovano ora a Mathare, baraccopoli nei pressi di Nairobi, in Kenya, e attraverso il basket cercano di coinvolgere i bambini e i più giovani in un’opera che non è solo divertimento, ma anche educazione. Il tutto attorno a un campo da basket, sistemato proprio per l’occasione, che è il fulcro delle attività sportive e non del progetto Slums
Venti le scuole coinvolte nel progetto, tanti i giovani interessati a prendersi cura del loro nuovo campo da basket e, ovviamente, a giocare e divertirsi. Non da soli, ma con l’aiuto di un gruppo di allenatori, dieci tra uomini e donne, che attraverso le attività della Basketball Academy del Slum Dunk saranno debitamente formati per prendere il testimone di Cerella e Marino quando questi torneranno in Italia e continuare a insegnare pallacanestro ai giovani di Mathare.
Bruno Cerella e Tommaso Marino, ideatori del progetto Slums Dunk, sono in Kenya assieme a Giuseppe Di Paolo, responsabile del settore giovanile della Pallacanestro Chieti (DNA Silver), al fotografo Simone Raso e a Federico Cappelli, responsabile di MSB Siena Tv, autore dei video che cercano di raccontare a chi è in Italia le attività del progetto, del quale fa parte anche Michele Carrea, capo allenatore del settore giovanile e assistente in prima squadra dell’Assigeco Casalpusterlengo (DNA Silver).
Fonte:SportPress
Bruno Cerella e Tommaso Marino. Segnatevi questi nomi, ma non solo perché si tratta di due ottimi giocatori di pallacanestro. Il primo è recentemente diventato campione d’Italia con la maglia dell’Olimpia Milano, il secondo gioca in DNA Silver con quella di Treviglio. Ma sono soprattutto le attività che i due svolgono fuori dal campo di basket che in questo periodo meritano di stare sotto le luci della ribalta.
Già, perché mentre molti giocatori sono in vacanza a godersi il meritato riposo, Bruno e Tommaso si trovano in Kenya per dare nuovo impulso al progetto denominato Slums Dunk. Un progetto che merita grande attenzione da parte di tutti, che siano amanti della pallacanestro oppure no.<br /> <br />Conosciamo tutti la slam dunk, termine inglese che indica la schiacciata, uno dei gesti più spettacolari del gioco del basket. Slums Dunk, invece, prende spunto dalla parola slum, che significa baraccopoli, e lontano da sfarzi e comodità, punta a migliorare le condizioni di vita dei giovani che abitano in aree economicamente e socialmente degradate.
E così Bruno Cerella e Tommaso Marino si trovano ora a Mathare, baraccopoli nei pressi di Nairobi, in Kenya, e attraverso il basket cercano di coinvolgere i bambini e i più giovani in un’opera che non è solo divertimento, ma anche educazione. Il tutto attorno a un campo da basket, sistemato proprio per l’occasione, che è il fulcro delle attività sportive e non del progetto Slums
Venti le scuole coinvolte nel progetto, tanti i giovani interessati a prendersi cura del loro nuovo campo da basket e, ovviamente, a giocare e divertirsi. Non da soli, ma con l’aiuto di un gruppo di allenatori, dieci tra uomini e donne, che attraverso le attività della Basketball Academy del Slum Dunk saranno debitamente formati per prendere il testimone di Cerella e Marino quando questi torneranno in Italia e continuare a insegnare pallacanestro ai giovani di Mathare.
Bruno Cerella e Tommaso Marino, ideatori del progetto Slums Dunk, sono in Kenya assieme a Giuseppe Di Paolo, responsabile del settore giovanile della Pallacanestro Chieti (DNA Silver), al fotografo Simone Raso e a Federico Cappelli, responsabile di MSB Siena Tv, autore dei video che cercano di raccontare a chi è in Italia le attività del progetto, del quale fa parte anche Michele Carrea, capo allenatore del settore giovanile e assistente in prima squadra dell’Assigeco Casalpusterlengo (DNA Silver).
Fonte:SportPress
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