CORTE DELL’AIA, PROCESSO RUTO POTREBBE SPOSTARSI IN AFRICA

CORTE DELL’AIA, PROCESSO RUTO POTREBBE SPOSTARSI IN AFRICA

Sarebbe “auspicabile che il processo venisse inizialmente aperto in Kenya o, in alternativa, in Tanzania, così come le fasi successive da determinare in un secondo tempo”: a pronunciarsi è stata la camera preliminare della Corte penale internazionale (Cpi) in merito al processo a carico del vicepresidente William Ruto e dell’ex presentatore radiofonico Joshua Arap Sang.

I membri della V camera preliminare hanno raccomandato lo spostamento del dibattito fuori dalla sede dell’Aia, accogliendo una richiesta della difesa avanzata lo scorso gennaio. Nel comunicato diffuso all’Aia, la camera ha inoltre precisato che la decisione finale verrà presa dei giudici nel corso di una prossima sessione plenaria, ricordando alle parti che “Corte si esprimerà tenendo conto degli interessi della giustizia, e pertanto potrebbe decidere di celebrare il processo fuori dai Paesi Bassi”.

D’altro canto, è stata comunque stabilita al 10 settembre la nuova data del processo dopo il rinvio dell’udienza dello scorso 28 maggio. Gli avvocati di Ruto avevano chiesto tempo fino a novembre per preparare meglio la difesa del vicepresidente. I tre giudici della camera preliminare hanno inoltre concesso al procuratore di aggiungere due testimoni alla lista di quelli già iscritti per deporre.

Ruto e Sang sono accusati di aver orchestrato la campagna di violenze post-elettorali che tra il 2007 e il 2008, per circa tre mesi tenne in scacco il paese provocando oltre 1300 vittime e 300.000 sfollati. Nonostante il procedimento giudiziario aperto dalla Cpi, Ruto, 46 anni, è stato eletto vicepresidente del Kenya in alleanza con Uhuru Kenyatta attuale capo di Stato, anche’egli sotto inchiesta all’Aia per un presunto coinvolgimento nei fatti di cinque anni fa. Il processo di Kenyatta, accusato di crimini contro l’umanità, dovrebbe aprirsi il 9 luglio.

Il mese scorso, in una lettera presentata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il governo di Nairobi ha chiesto ufficialmente la cancellazione dei procedimenti giudiziari in corso alla Cpi nei confronti di Kenyatta e Ruto. Nei giorni scorsi il presidente di turno dell’Unione Africana, il primo ministro etiopico Hailemariam Desalegn, ha accusato la Cpi di “aver messo in atto una sorta di caccia razziale, poiché persegue solo africani”.
Fonte:Misna