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Animali al seguito,Visto.Burocrazia.Disorganizzazione
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Animali al seguito,Visto.Burocrazia.Disorganizzazione
Kenya - Animali al seguito,Visto.Burocrazia.Disorganizzazione
Cronaca semiseria delle vicissitudini passate per portare Giotto in Kenya
Necessitano prima alcune premesse:
Giotto barbone toy color silver di quattro anni regolarmente registrato nel libro Enci,tatuato, vaccinato e gode di ottima salute, è un cane molto educato e ci segue sempre in qualunque posto andiamo: al ristorante, negli alberghi, al cinema, a teatro ai concerti ec ec praticamente dove andiamo noi c'è lui, tutto questo ovviamente dopo ever chiesto nei luoghi interessati la possibilità di averlo con noi, non da nessun fastidio, solo un volta ha abbaiato un pochino ad un concerto di musica jazz, ma aveva ragione suonavano male e cosi siamo usciti.
Nella mia famiglia abbiamo sempre avuto cani barboni silver in più altre razze, ora abbiamo anche un pastore tedesco, Zoe femmina di tre anni, che si spaccia per fidanzata di Giotto.
Giotto gia lo scorso anno è stato in Kenya tre mesi.
Sul sito del Consolato del Kenya a Roma non vi è nessun argomento e nessuna prassi per quanto riguarda l'importazione di piccoli animali in Kenya.
Il visto per il cane si puo ottenere a Roma o Mombasa airport all'arrivo,io lo sempre fatto a Roma onde evitare lungaggini all'arrivo a Mombasa.
Fatte queste premesse arriviamo al clou della vicenda:
in previsione del viaggio in Kenya,come sempre a tempo debito ho provveduto a fare il richiamo della vaccinazione antirabbia e la visita per ottenere il certificato di buona salute presso la sede ASL veterinaria di Como, quindi presso la prefettura l'autenticazione della firma del medico veterinario, nel frattempo mi guardo attorno per trovare l'aereo che imbarcasse Giotto in cabina viste le nuove disposizioni in merito dettate da non si sa bene chi, ma probabilmente da un tizio di Nairobi che un bel giorno si è alzato male,(piu avanti vi dico anche il perchè)per farla breve nessuna compagnia aerea diretta in Kenya imbarca animali in cabina, quindi a casa mia panico ovviamente non avremmo mai imbarcato Giotto ne in stiva ne via cargo avremmo rinunciato al viaggio, troviamo invece dopo un po di telefonate AirItaly l'unica che imbarca i cani in cabina, prenotazione immediata tramite agenzia raccomandandosi di avere il biglietto anche per Giotto, anche perchè con le voci che giravano qualora a Malpensa non l'avessero imbarcato non saremmo partiti neanche noi, ma vremmo chiesto il rimborso del costo dei biglietti, infatti papale papale presso l'agenzia sono pervenuti i biglietti quello di Giotto compreso, AirItaly ci è costata un po ma non fa nulla:costo del biglietto di Giotto 160 euro AR.
Con tutti i documenti pronti chiamo quindi il Consolato e parlo con la signora Barbara comunico che avrei mandato i documenti per ottenere il visto di Giotto via TNT con preghiera di comunicarmi il giorno per il ritiro sempre tramite TNT, tale Barbara mi dice,(ma lo avevo gia fatto) di allegare la copia del vaglia postale di euro 20+40 costo del visto.
Gia che ero al telefono chiedo lumi sulla vicenda del non trasporto degli animali in cabina e le motivazioni, lei mi risponde che non sa niente che si tratta di una disposizione datata 2009 ma mai osservata e che quindi hanno sollecitato tutte le compagnie aeree a osservarla, faccio presente che sarebbe stato opportuno saperlo anche per pubblicare tale disposizione sui siti in cui si scrive di Kenya, mi suggerisce di mandare un email all'ambasciatrice per sapere del perchè di tale disposizione, email che mando immediatamente ed ottengo risposta nel giro di pochi giorni, l'ambasciatrice dice chiaramente che la disposizione è partita da Nairobi ma che sino a quel momento nessuno da Nairobi è stato in grado di spiegarne la ragione, avrebbe sollecitato la risposta in modo da darmene comunicazione e pubblicarla sul loro sito (a tutt'oggi nessuna comunicazione ne a me ne sul loro sito)
Dopo qualche giorno contatto di nuovo Barbara per sapere quando mandare TNT a ritirare i documenti e lei fresca fresca mi dice che il visto non viene concesso perchè nella documentazione manca il certificato di Titolazione dell'antirabbia, ho gia scritto in altra parte del trean di cosa si tratta, comunque mi preme aggiungere che è un documento che interessa esclusivamente per il rientro dell'animale al paese di origine nel nostro caso l'ufficiale veterinario in aereoporto in Italia, qualora dovessero chiederlo al rientro e non lo si ha si paga una sanzione e il cane viene dichiarato in quarantena, da passare presso l'abitazione del proprietario.
Anche qui alla mia richiesta del perchè di questa nuova disposizione Barbara mi dice che lei non sa niente, di mandare un'email all'ambasciatrice che lei mi avrebbe illuminato in merito, email inviata ma
sto ancora aspettando di essere illuminato e nemmeno sul loro sito non hanno pubblicato niente.
Mi viene rispedito il tutto, documenti e vaglia.Quando apro la busta trovo che il certificato di buona salute timbrato a metà in pratica c'era il timbro lineare di colore blu dove viene attestata la firma del veterinario e il pagamento di euro 20,ma mancava il timbro circolare rosso dell'autorità keniota con l'attestazione del relativo pagamento di 40 euro.
In pratica il solo timbro applicato non serviva a niente, penso che abbiano cominciato a timbrare prima di decidere per il si o per il no.
Vado dal mio veterinario per vedere se era possibile fare qualche cosa per sta cacchio di titolazione antirabbia, ovvio che anche lui si meraviglia di tale richiesta mi dice che a questo punto non si puo fare niente a meno che....... Un " a meno che" innominabile.
Ho passato un paio di giorni difficili, la partenza era vicina e mi son detto che forse il "a meno che" innominabile si poteva tentare con Mombasa, dove tutte le volte che sono sbarcato con i cani mai nessuno mi ha chiesto niente chissà che forse la và anche questa volta....
Al limite conoscendo l'andazzo e con i documenti di Giotto che sono scritti in italiano pago il visto senza problemi, in più mi sono confezionato un bel tarocco di certificato della famosa titolazione antirabbia.
Partiamo con Giotto il sabato sera a Malpensa nessun problema, l'aereo strapieno Giotto è stato bravissimo,scendiamo e ci avviamo con il cane al guinzaglio all'immigrazione per il nostro visto eravamo tra i primi, passato quello ritiro le valige e nel mentre si avvicina un tizio che si qualifica come veterinario aereoportuale e invita mia moglie con Giotto a seguirlo in ufficio, ebbè un po di panico c'era, nel mentre aspetto le valige arriva un mio carissimo amico, i tanti che frequentano l'aereoporto di Mombasa lo avranno visto è quel funzionario alto alto e nero nero, dopo i saluti e abbracci convenevoli mi chiede dove era mamma gli dico "dal veterinario vai per favore a vedere che succede" dopo neanche due minuti tornano tutti con larghi sorrisi, Giotto che si pavoneggiava tenuto al guinzaglio dal veterinario, siamo usciti tutti ell'atrio, dogana passata senza problemi e siamo andati a prendere il caffè, il veterinario ha guardato i documenti di Giotto del famoso certificato ha detto che lui non ne sa niente e non ha nessuna disposizione in merito ha timbrato il tutto e non abbiamo dovuto pagare nulla, in più ha telefonato al nostro veterinario di Malindi chiedendo di fare un certificato che dovremo poi lasciare a lui quando torniamo a casa.
Le favole finiscono con "Stretta la foglia larga......ec ec ec"
Questa più che una favola è un farsa che hai tempi di Totò poteva far ridere.
Invece c'è da piangere, per l'ennesima volta il Kenya si è dimostrato per quello che è, un paese male organizzato,dagli inglesi hanno ottenuto la libertà non hanno imparato niente.
Giotto è qui che mi guarda mentre scrivo e sembra sorridere....chissà se potesse parlare....
Cronaca semiseria delle vicissitudini passate per portare Giotto in Kenya
Necessitano prima alcune premesse:
Giotto barbone toy color silver di quattro anni regolarmente registrato nel libro Enci,tatuato, vaccinato e gode di ottima salute, è un cane molto educato e ci segue sempre in qualunque posto andiamo: al ristorante, negli alberghi, al cinema, a teatro ai concerti ec ec praticamente dove andiamo noi c'è lui, tutto questo ovviamente dopo ever chiesto nei luoghi interessati la possibilità di averlo con noi, non da nessun fastidio, solo un volta ha abbaiato un pochino ad un concerto di musica jazz, ma aveva ragione suonavano male e cosi siamo usciti.
Nella mia famiglia abbiamo sempre avuto cani barboni silver in più altre razze, ora abbiamo anche un pastore tedesco, Zoe femmina di tre anni, che si spaccia per fidanzata di Giotto.
Giotto gia lo scorso anno è stato in Kenya tre mesi.
Sul sito del Consolato del Kenya a Roma non vi è nessun argomento e nessuna prassi per quanto riguarda l'importazione di piccoli animali in Kenya.
Il visto per il cane si puo ottenere a Roma o Mombasa airport all'arrivo,io lo sempre fatto a Roma onde evitare lungaggini all'arrivo a Mombasa.
Fatte queste premesse arriviamo al clou della vicenda:
in previsione del viaggio in Kenya,come sempre a tempo debito ho provveduto a fare il richiamo della vaccinazione antirabbia e la visita per ottenere il certificato di buona salute presso la sede ASL veterinaria di Como, quindi presso la prefettura l'autenticazione della firma del medico veterinario, nel frattempo mi guardo attorno per trovare l'aereo che imbarcasse Giotto in cabina viste le nuove disposizioni in merito dettate da non si sa bene chi, ma probabilmente da un tizio di Nairobi che un bel giorno si è alzato male,(piu avanti vi dico anche il perchè)per farla breve nessuna compagnia aerea diretta in Kenya imbarca animali in cabina, quindi a casa mia panico ovviamente non avremmo mai imbarcato Giotto ne in stiva ne via cargo avremmo rinunciato al viaggio, troviamo invece dopo un po di telefonate AirItaly l'unica che imbarca i cani in cabina, prenotazione immediata tramite agenzia raccomandandosi di avere il biglietto anche per Giotto, anche perchè con le voci che giravano qualora a Malpensa non l'avessero imbarcato non saremmo partiti neanche noi, ma vremmo chiesto il rimborso del costo dei biglietti, infatti papale papale presso l'agenzia sono pervenuti i biglietti quello di Giotto compreso, AirItaly ci è costata un po ma non fa nulla:costo del biglietto di Giotto 160 euro AR.
Con tutti i documenti pronti chiamo quindi il Consolato e parlo con la signora Barbara comunico che avrei mandato i documenti per ottenere il visto di Giotto via TNT con preghiera di comunicarmi il giorno per il ritiro sempre tramite TNT, tale Barbara mi dice,(ma lo avevo gia fatto) di allegare la copia del vaglia postale di euro 20+40 costo del visto.
Gia che ero al telefono chiedo lumi sulla vicenda del non trasporto degli animali in cabina e le motivazioni, lei mi risponde che non sa niente che si tratta di una disposizione datata 2009 ma mai osservata e che quindi hanno sollecitato tutte le compagnie aeree a osservarla, faccio presente che sarebbe stato opportuno saperlo anche per pubblicare tale disposizione sui siti in cui si scrive di Kenya, mi suggerisce di mandare un email all'ambasciatrice per sapere del perchè di tale disposizione, email che mando immediatamente ed ottengo risposta nel giro di pochi giorni, l'ambasciatrice dice chiaramente che la disposizione è partita da Nairobi ma che sino a quel momento nessuno da Nairobi è stato in grado di spiegarne la ragione, avrebbe sollecitato la risposta in modo da darmene comunicazione e pubblicarla sul loro sito (a tutt'oggi nessuna comunicazione ne a me ne sul loro sito)
Dopo qualche giorno contatto di nuovo Barbara per sapere quando mandare TNT a ritirare i documenti e lei fresca fresca mi dice che il visto non viene concesso perchè nella documentazione manca il certificato di Titolazione dell'antirabbia, ho gia scritto in altra parte del trean di cosa si tratta, comunque mi preme aggiungere che è un documento che interessa esclusivamente per il rientro dell'animale al paese di origine nel nostro caso l'ufficiale veterinario in aereoporto in Italia, qualora dovessero chiederlo al rientro e non lo si ha si paga una sanzione e il cane viene dichiarato in quarantena, da passare presso l'abitazione del proprietario.
Anche qui alla mia richiesta del perchè di questa nuova disposizione Barbara mi dice che lei non sa niente, di mandare un'email all'ambasciatrice che lei mi avrebbe illuminato in merito, email inviata ma
sto ancora aspettando di essere illuminato e nemmeno sul loro sito non hanno pubblicato niente.
Mi viene rispedito il tutto, documenti e vaglia.Quando apro la busta trovo che il certificato di buona salute timbrato a metà in pratica c'era il timbro lineare di colore blu dove viene attestata la firma del veterinario e il pagamento di euro 20,ma mancava il timbro circolare rosso dell'autorità keniota con l'attestazione del relativo pagamento di 40 euro.
In pratica il solo timbro applicato non serviva a niente, penso che abbiano cominciato a timbrare prima di decidere per il si o per il no.
Vado dal mio veterinario per vedere se era possibile fare qualche cosa per sta cacchio di titolazione antirabbia, ovvio che anche lui si meraviglia di tale richiesta mi dice che a questo punto non si puo fare niente a meno che....... Un " a meno che" innominabile.
Ho passato un paio di giorni difficili, la partenza era vicina e mi son detto che forse il "a meno che" innominabile si poteva tentare con Mombasa, dove tutte le volte che sono sbarcato con i cani mai nessuno mi ha chiesto niente chissà che forse la và anche questa volta....
Al limite conoscendo l'andazzo e con i documenti di Giotto che sono scritti in italiano pago il visto senza problemi, in più mi sono confezionato un bel tarocco di certificato della famosa titolazione antirabbia.
Partiamo con Giotto il sabato sera a Malpensa nessun problema, l'aereo strapieno Giotto è stato bravissimo,scendiamo e ci avviamo con il cane al guinzaglio all'immigrazione per il nostro visto eravamo tra i primi, passato quello ritiro le valige e nel mentre si avvicina un tizio che si qualifica come veterinario aereoportuale e invita mia moglie con Giotto a seguirlo in ufficio, ebbè un po di panico c'era, nel mentre aspetto le valige arriva un mio carissimo amico, i tanti che frequentano l'aereoporto di Mombasa lo avranno visto è quel funzionario alto alto e nero nero, dopo i saluti e abbracci convenevoli mi chiede dove era mamma gli dico "dal veterinario vai per favore a vedere che succede" dopo neanche due minuti tornano tutti con larghi sorrisi, Giotto che si pavoneggiava tenuto al guinzaglio dal veterinario, siamo usciti tutti ell'atrio, dogana passata senza problemi e siamo andati a prendere il caffè, il veterinario ha guardato i documenti di Giotto del famoso certificato ha detto che lui non ne sa niente e non ha nessuna disposizione in merito ha timbrato il tutto e non abbiamo dovuto pagare nulla, in più ha telefonato al nostro veterinario di Malindi chiedendo di fare un certificato che dovremo poi lasciare a lui quando torniamo a casa.
Le favole finiscono con "Stretta la foglia larga......ec ec ec"
Questa più che una favola è un farsa che hai tempi di Totò poteva far ridere.
Invece c'è da piangere, per l'ennesima volta il Kenya si è dimostrato per quello che è, un paese male organizzato,dagli inglesi hanno ottenuto la libertà non hanno imparato niente.
Giotto è qui che mi guarda mentre scrivo e sembra sorridere....chissà se potesse parlare....
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Animali al seguito,Visto.Burocrazia.Disorganizzazione
Mi scuso se vi ho annoiato con questo scritto, qualcuno potrà anche pensare:"tutto questo casino per un cane", chi è proprietario di animali mi avrà capito senz'altro.
Io mi auguro solamente che il Kenya sull'argomento si chiarisca le idee, certamente il paese è loro e quindi sono liberissimi di fare ciò che vogliono, basta solo saperlo, basta solo che vi siano leggi e disposizioni chiare in merito, poi chi si deve recare in Kenya agirà come meglio crede.
Certamente per chi ama questo paese, lo frequenta da tanti anni, vi ha dedicato passione e tempo, tutto questo è disarmante.
Io mi auguro solamente che il Kenya sull'argomento si chiarisca le idee, certamente il paese è loro e quindi sono liberissimi di fare ciò che vogliono, basta solo saperlo, basta solo che vi siano leggi e disposizioni chiare in merito, poi chi si deve recare in Kenya agirà come meglio crede.
Certamente per chi ama questo paese, lo frequenta da tanti anni, vi ha dedicato passione e tempo, tutto questo è disarmante.
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Animali al seguito,Visto.Burocrazia.Disorganizzazione
Non ho animali ora ma li ho avuti in passato e posso forse capirti un pò. E' davvero una brutta sensazione, si vogliono di rispettare le regole, e naturalmente si vuole anche capire per quale motivo e quali sono queste regole. ma purtroppo come tu ci ha descritto sopra è spesso un gran casot... tutti sanno per sentito dire e poi spesso capita che il lavoro che si deve svolgere viene fatto anche male.....mah
Federica- ADMIN
- Numero di messaggi : 1935
Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
Località : Uboldo
Re: Animali al seguito,Visto.Burocrazia.Disorganizzazione
La ciliegina sulla torta
Il solito Kenya, la sua burocrazia incomprensibile e inspiegabile da parte loro, fa si che ora vogliono anche un documento sanitario
che accompagni l'animale all'uscita del paese, (certificato di buona salute).
Tale documento va richiesto al veterinario presente nel paese di soggiorno, nel mio caso a Malindi veterinario che gia conosco, tale documento redatto dal veterinario viene inviato da parte sua a Mombasa per il VISTO di uscita, costo dell'operazione 3500 kes.
Per inciso all'aereoporto di Mombasa alla partenza nessun veterinario presente, quindi nessuna richiesta neanche da parte di altri di tale documento.
E la farsa è continuata fino all'ultimo, da parte di un potere composto da: un branco di inetti, scansafatiche, lazzaroni, accattoni e questuanti.
Fio
Il solito Kenya, la sua burocrazia incomprensibile e inspiegabile da parte loro, fa si che ora vogliono anche un documento sanitario
che accompagni l'animale all'uscita del paese, (certificato di buona salute).
Tale documento va richiesto al veterinario presente nel paese di soggiorno, nel mio caso a Malindi veterinario che gia conosco, tale documento redatto dal veterinario viene inviato da parte sua a Mombasa per il VISTO di uscita, costo dell'operazione 3500 kes.
Per inciso all'aereoporto di Mombasa alla partenza nessun veterinario presente, quindi nessuna richiesta neanche da parte di altri di tale documento.
E la farsa è continuata fino all'ultimo, da parte di un potere composto da: un branco di inetti, scansafatiche, lazzaroni, accattoni e questuanti.
Fio
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
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