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NON SUCCEDE SOLO IN KENYA
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NON SUCCEDE SOLO IN KENYA
NON SUCCEDE SOLO IN KENYA (post mortem del referendum)
di Georg Von Eisen
Scrive Rasna Warah, la nota giornalista indiana: la vigilanza è cruciale, il Kenya deve imparare dall'India prima che sia troppo tardi.
"Ora che la nuova costituzione è in vigore Il popolo, non deve credere che automaticamente ci sarà prosperità per tutti. Rimangono due demoni da eliminare: la corruzione e il patrocinio politico.
Nessun paese più dell'India è un esempio di come il patronato di pochi può negare il progresso a molti.
L'India - in termini numerici - é la più grande democrazia del mondo dove i diritti di tutti i cittadini sono garantiti. Ma la realtà è diversa.
Il rigido sistema delle caste, che relega quelle basse alla servitù, fa si che larga parte della popolazione rimanga in fondo della scala economica e sociale, specialmente per donne e bambine. Costituzionalmente l'India è un paese "laico" invece le religioni dominano tutti gli aspetti della vita giornaliera tanto che certi partiti politici sono strettamente legati ad una e condonano l'intolleranza verso le altre.
Il governo fa quello che può per migliorare la situazione. Metà dei posti di lavoro governativi sono riservati alle tre caste minori principali, ovvero a circa la metà della popolazione.
Queste quote dovrebbero servire ad eliminare l'elitismo delle classi alte, ma in pratica è vero l'opposto.
I posti riservati sono distribuiti dai capi delle caste e i loro sostenitori che li mettono in vendita ai migliori offerenti. Per esempio un autista - per ottenere il posto di lavoro in un ufficio governativo - deve sborsare almeno l'equivalente di 160 mila scellini del Kenya (euro 1.600)
Non solo i posti di lavoro sono messi in vendita ma anche i servizi sociali specialmente nelle province abitate dalla gente di "casta inferiore" Nello stato del Bihar solo il 10% delle abitazioni hanno la corrente elettrica, con l'aspettativa della vita la più bassa del paese.
I contadini sono comunemente maltrattati o picchiati dai latifondisti e le loro donne violentate. Ogni anno decine di agricoltori si suicidano perché ridotti alla disperazione dai debiti incorsi con i padroni delle terre. Tutto questo capita in una nazione dove l'economia - sin dal 2004 - cresce del 7% l'anno."
Fonte: Malindikenya.net
Ndr. Anche il Kenya ha le sue "caste inferiori" non classificate per ragioni religiose o culturali ma per motivi di depressione economica e di scarsa importanza politica. Tra queste si annoverano i Turkana, El Molo, Samburu, Pokot, Rendile, Gabra, Borana e altre. Sono costantemente afflitte da disastri naturali come siccità, alluvioni, carestie, mancanza di servizi medici e sanitari e - nelle regioni di frontiera - soggette a continue razzie di bestiame da oltre confine, la loro unica fonte di sopravvivenza, specialmente dall’Etiopia, con scarsa protezione da parte delle "forze dell'ordine".
Ho ritenuto opportuno postare il pezzo sopra, in quanto la giornalista indiana facendo l'analisi della situazione in India, centra perfettamente la situazione di alcune tribù del Kenya.
Fio
di Georg Von Eisen
Scrive Rasna Warah, la nota giornalista indiana: la vigilanza è cruciale, il Kenya deve imparare dall'India prima che sia troppo tardi.
"Ora che la nuova costituzione è in vigore Il popolo, non deve credere che automaticamente ci sarà prosperità per tutti. Rimangono due demoni da eliminare: la corruzione e il patrocinio politico.
Nessun paese più dell'India è un esempio di come il patronato di pochi può negare il progresso a molti.
L'India - in termini numerici - é la più grande democrazia del mondo dove i diritti di tutti i cittadini sono garantiti. Ma la realtà è diversa.
Il rigido sistema delle caste, che relega quelle basse alla servitù, fa si che larga parte della popolazione rimanga in fondo della scala economica e sociale, specialmente per donne e bambine. Costituzionalmente l'India è un paese "laico" invece le religioni dominano tutti gli aspetti della vita giornaliera tanto che certi partiti politici sono strettamente legati ad una e condonano l'intolleranza verso le altre.
Il governo fa quello che può per migliorare la situazione. Metà dei posti di lavoro governativi sono riservati alle tre caste minori principali, ovvero a circa la metà della popolazione.
Queste quote dovrebbero servire ad eliminare l'elitismo delle classi alte, ma in pratica è vero l'opposto.
I posti riservati sono distribuiti dai capi delle caste e i loro sostenitori che li mettono in vendita ai migliori offerenti. Per esempio un autista - per ottenere il posto di lavoro in un ufficio governativo - deve sborsare almeno l'equivalente di 160 mila scellini del Kenya (euro 1.600)
Non solo i posti di lavoro sono messi in vendita ma anche i servizi sociali specialmente nelle province abitate dalla gente di "casta inferiore" Nello stato del Bihar solo il 10% delle abitazioni hanno la corrente elettrica, con l'aspettativa della vita la più bassa del paese.
I contadini sono comunemente maltrattati o picchiati dai latifondisti e le loro donne violentate. Ogni anno decine di agricoltori si suicidano perché ridotti alla disperazione dai debiti incorsi con i padroni delle terre. Tutto questo capita in una nazione dove l'economia - sin dal 2004 - cresce del 7% l'anno."
Fonte: Malindikenya.net
Ndr. Anche il Kenya ha le sue "caste inferiori" non classificate per ragioni religiose o culturali ma per motivi di depressione economica e di scarsa importanza politica. Tra queste si annoverano i Turkana, El Molo, Samburu, Pokot, Rendile, Gabra, Borana e altre. Sono costantemente afflitte da disastri naturali come siccità, alluvioni, carestie, mancanza di servizi medici e sanitari e - nelle regioni di frontiera - soggette a continue razzie di bestiame da oltre confine, la loro unica fonte di sopravvivenza, specialmente dall’Etiopia, con scarsa protezione da parte delle "forze dell'ordine".
Ho ritenuto opportuno postare il pezzo sopra, in quanto la giornalista indiana facendo l'analisi della situazione in India, centra perfettamente la situazione di alcune tribù del Kenya.
Fio
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Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
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