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Haiti, l'Africa non sta a guardare
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Haiti, l'Africa non sta a guardare
NAIROBI, 17 gennaio 2010 - L'Africa non è sta a guardare per fornire aiuti internazionali ad Haiti.
Di seguito è riportato un elenco dei contributi riferito agli aiuti promessi dai governi africani a seguito del terremoto del 12 gennaio.
Sud Africa - Il governo ha annunciato un pacchetto di assistenza di tre fasi: la distribuzione dei medici per una ricerca e la squadra di soccorso guidata da Rescue Sud Africa, una società non profit; dispiegamento di patologi forensi per aiutare a identificare gli organismi, la fornitura di aiuti umanitari in collaborazione con le ONG del Sud Africa.
Ruanda - US $ 100.000, come scrive il Ruanda New Times.
Senegal - Il presidente Abdoulaye Wade ha promesso terra libera agli haitiani che desiderano essere "rimpatriati". Il portavoce Mamadou Ndiaye Bemba ha detto che: "Il Senegal è pronto ad offrire appezzamenti di terreno - anche un'intera regione. Tutto dipende da quanti haitiani vogliono venire".
Liberia - Independent Radio Star ha riferito che il governo ha contribuito con 50.000 dollari.
Nigeria - Il contingente di polizia in servizio presso la missione delle Nazioni Unite ad Haiti sta lavorando con le squadre di soccorso nella capitale, Port-au-Prince, secondo giornale Day. Il vice-presidente del paese Goodluck Jonathan ha detto in una dichiarazione: "Mentre la comunità internazionale si mobilita, Haiti, può contare sul sostegno della Nigeria."
Fonte: IRIS
Di seguito è riportato un elenco dei contributi riferito agli aiuti promessi dai governi africani a seguito del terremoto del 12 gennaio.
Sud Africa - Il governo ha annunciato un pacchetto di assistenza di tre fasi: la distribuzione dei medici per una ricerca e la squadra di soccorso guidata da Rescue Sud Africa, una società non profit; dispiegamento di patologi forensi per aiutare a identificare gli organismi, la fornitura di aiuti umanitari in collaborazione con le ONG del Sud Africa.
Ruanda - US $ 100.000, come scrive il Ruanda New Times.
Senegal - Il presidente Abdoulaye Wade ha promesso terra libera agli haitiani che desiderano essere "rimpatriati". Il portavoce Mamadou Ndiaye Bemba ha detto che: "Il Senegal è pronto ad offrire appezzamenti di terreno - anche un'intera regione. Tutto dipende da quanti haitiani vogliono venire".
Liberia - Independent Radio Star ha riferito che il governo ha contribuito con 50.000 dollari.
Nigeria - Il contingente di polizia in servizio presso la missione delle Nazioni Unite ad Haiti sta lavorando con le squadre di soccorso nella capitale, Port-au-Prince, secondo giornale Day. Il vice-presidente del paese Goodluck Jonathan ha detto in una dichiarazione: "Mentre la comunità internazionale si mobilita, Haiti, può contare sul sostegno della Nigeria."
Fonte: IRIS
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Località : Como-Malindi-Africa
HAITI, AFRICA IN SOCCORSO POPOLAZIONE TERREMOTATA
HAITI, AFRICA IN SOCCORSO POPOLAZIONE TERREMOTATA
Brazzaville, 21 gen. - Una mobilitazione senza precedenti dell'Africa per i terremotati di Haiti. Subito dopo la catastrofe che ha colpito l'isola caraibica, i Paesi africani, a vario titolo, hanno messo a disposizione somme di denaro e generi di prima necessita' per andare in soccorso degli haitiani. Il Gabon e il Marocco hanno annunciato aiuti d'urgenza per un milione di dollari in prodotti medici e farmaceutici. Il presidente del Togo, Faure Gnassingbe', ha inviato un messaggio di condoglianze al suo omologo haitiano Rene' Preval e ha assicurato che l'Africa "fara' tutto cio' che e' possibile per aiutare Haiti e i suoi abitanti". Durante la riunione settimanale il consiglio dei ministri di Mauritius ha annunciato una aiuto finanziario di 500mila dollari. Il Sudafrica ha stanziato una somma di 1,5 milioni di dollari e l'invio di un equipe di soccorso composta da nove persone e da nove tonnellate di aiuti. La Repubblica del Congo ha stanziato un milione di dollari, mentre l'esecutivo del Mali ha messo a disposizione 200mila dollari. L'Angola, attraverso un messaggio del presidente Eduardo Dos Santos, ha detto che il suo Paese "secondo le sue possibilita' insieme ad altri governi, organismi e associazioni umanitarie internazionali che sono sul posto fara' tutti gli sforzi necessari per attenuare gli effetti drammatici del terremoto che ha colpito Haiti". Altri Stati hanno seguito questi esempi, ma la proposta piu' suggestiva e anche provocatoria e' arrivata dal presidente del Senegal, Abdoulaye Wade, che ha offerto un tetto e un pezzo di terra da coltivare agli haitiani che vogliono tornare in Africa: "Se volete tornate a casa - ha detto Wade - vi accogliamo a braccia aperte: avrete un riparo e un lavoro".
Wade parla si soluzione radicale e, sentito da radio France Info, spiega: "Il ripetersi di calamita' naturali mi spinge a proporre una soluzione radicale: creare in Africa, con gli africani e con l'Unione africana, un luogo dove gli haitiani possano tornare. Non hanno scelto loro di andare su quell'isola e non sarebbe la prima volta che ex schiavi o loro discendenti possono ritornare in Africa. E' gia' successo in Liberia, dove gli ex schiavi si sono integrati con la popolazione locale e hanno formato la nazione liberiana". Gli schiavi haitiani, deportati sull'isola caraibica dagli europei, nel '700 diedero vita alla prima vittoriosa rivolta della storia contro gli schiavisti.
Fonte AGI
Brazzaville, 21 gen. - Una mobilitazione senza precedenti dell'Africa per i terremotati di Haiti. Subito dopo la catastrofe che ha colpito l'isola caraibica, i Paesi africani, a vario titolo, hanno messo a disposizione somme di denaro e generi di prima necessita' per andare in soccorso degli haitiani. Il Gabon e il Marocco hanno annunciato aiuti d'urgenza per un milione di dollari in prodotti medici e farmaceutici. Il presidente del Togo, Faure Gnassingbe', ha inviato un messaggio di condoglianze al suo omologo haitiano Rene' Preval e ha assicurato che l'Africa "fara' tutto cio' che e' possibile per aiutare Haiti e i suoi abitanti". Durante la riunione settimanale il consiglio dei ministri di Mauritius ha annunciato una aiuto finanziario di 500mila dollari. Il Sudafrica ha stanziato una somma di 1,5 milioni di dollari e l'invio di un equipe di soccorso composta da nove persone e da nove tonnellate di aiuti. La Repubblica del Congo ha stanziato un milione di dollari, mentre l'esecutivo del Mali ha messo a disposizione 200mila dollari. L'Angola, attraverso un messaggio del presidente Eduardo Dos Santos, ha detto che il suo Paese "secondo le sue possibilita' insieme ad altri governi, organismi e associazioni umanitarie internazionali che sono sul posto fara' tutti gli sforzi necessari per attenuare gli effetti drammatici del terremoto che ha colpito Haiti". Altri Stati hanno seguito questi esempi, ma la proposta piu' suggestiva e anche provocatoria e' arrivata dal presidente del Senegal, Abdoulaye Wade, che ha offerto un tetto e un pezzo di terra da coltivare agli haitiani che vogliono tornare in Africa: "Se volete tornate a casa - ha detto Wade - vi accogliamo a braccia aperte: avrete un riparo e un lavoro".
Wade parla si soluzione radicale e, sentito da radio France Info, spiega: "Il ripetersi di calamita' naturali mi spinge a proporre una soluzione radicale: creare in Africa, con gli africani e con l'Unione africana, un luogo dove gli haitiani possano tornare. Non hanno scelto loro di andare su quell'isola e non sarebbe la prima volta che ex schiavi o loro discendenti possono ritornare in Africa. E' gia' successo in Liberia, dove gli ex schiavi si sono integrati con la popolazione locale e hanno formato la nazione liberiana". Gli schiavi haitiani, deportati sull'isola caraibica dagli europei, nel '700 diedero vita alla prima vittoriosa rivolta della storia contro gli schiavisti.
Fonte AGI
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