I pirati somali rilasciano due navi

Rimane nelle mani dei sequestratori il rimorchiatore d’altura italiano Buccaneer
PAGATO UN RISCATTO PER LIBERARE UNA PORTACONTAINER TEDESCA, E UN RIMORCHIATORE MALESE

Due navi nelle mani dei pirati somali, la portacontainer tedesca, l’Hansa Stavanger, e il rimorchiatore malese, il Masindra, sono state rilasciate nelle ultime 48 ore. Per la prima, catturata il 4 aprile, è stato pagato un riscatto di 2,7 milioni di dollari, per la seconda, rimasta prigioniera per quasi otto mesi, «solo» 900 mila. A bordo della nave battente bandiera della Germania, 20 mila tonnellate e di proprietà della compagnia di Amburgo Leonhardt and Blumberg, acciuffata a 400 miglia al largo del porto meridionale somalo di Chisimaio, nel tratto di mare che va dal Kenya alle Seycelles, ci sono 14 filippini, cinque tedeschi, tre russi e due ucraini.
IL DENARO PARACADUTATO - «Appena uscita dalle acque di fronte al villaggio di Harardhere (nella Somalia centrale) è stata presa in consegna, per essere scortata, da una nave militare tedesca della missione europea Atalanta», ha raccontato per telefono al Corriere Andrew Mwangura, responsabile dell’ East African Seafarer's Association che da Mombasa, in Kenya, monitora le acque dell’Oceano Indiano. Il riscatto è stato paracadutato da un piccolo aereo partito dal Kenya. Il pilota, contattato dal Corriere, ha chiesto l’anonimato: «Questo tipo di operazioni – ha spiegato – devono restare segrete, altrimenti non possono essere ripetute». Poi ha scherzato: «Sono talmente ricco che getto il denaro dal finestrino». Poche ore prima era stato liberato il rimorchiatore malese, con il suo equipaggio, 11 marittimi indonesiani.

I PIRATI - Nelle scorse settimane l’attività dai pirati si è rarefatta, ma solo a causa dei monsoni, che rendono difficile la navigazione dei barchini utilizzati per gli arrembaggi. Da qualche giorno i venti sono cambiati e gli attacchi sono ricominciati, nonostante la presenza al largo delle coste somale di una settantina di navi da guerra. Il nostro Paese in questo momento nell’area ha ben tre battelli militari, la Maestrale, il Libeccio e la San Giorgio. Quest’ultima è ferma al largo delle coste del nord della Somalia, ancorata a poca distanza dal rimorchiatore d’altura italiano Buccaneer, catturato dai pirati somali l’11 aprile scorso. A bordo ci sono 10 connazionali, cinque rumeni e un croato. Una quarta nave, la comandante Borsini, ha lasciato la zona qualche giorno fa.

Massimo A. Alberizzi

Fonte : Corriere della sera