Cerca
Migliori postatori
fio (3168) | ||||
Federica (1935) | ||||
dolcemagic (1817) | ||||
Amministratore (1043) | ||||
SaraJua (491) | ||||
mammussi (434) | ||||
Denise (400) | ||||
Iaiaa (306) | ||||
frab (239) | ||||
Many (233) |
Chi è online?
In totale ci sono 59 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 59 Ospiti :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 354 il Sab Ott 05, 2024 9:47 am
Ultimi argomenti attivi
Pesca da record
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
Pesca da record
E' sempre una grande emozione immergere le lenze nel magico Oceano Indiano, al
largo delle coste keniane.
Ma come in tutti i luoghi che ho pescato la pesca sarà fruttuosa solo se mirata e niente deve essere lasciato al caso, come ad esempio avere un equipaggio competente; è il caso del mio pilota Mohamed e dei fedeli Jonson e Francy.
Quello che vi sto per raccontare e' il resoconto di una uscita di pesca sicuramente indimenticabile per la dimensione delle prede ricercate e catturate. Accompagnato dal mio amico Bruno si parte dalla baia di Malindi verso le 6:30 di mattina nel pieno
dell'alta marea alla ricerca del Bonito.
Bonito, esca per eccellenza in quelle acque vista l'abbondanza della specie e la selezione nella taglia delle catture. Dopo circa mezz'ora di navigazione a non più di 4 miglia dalla costa caliamo le nostre canne armate di polipetti alla ricerca dei tunnidi di circa 1 kg di peso e senza tanti complimenti ad ogni passaggio sul branco (visibile come sempre dalla cacciata dei gabbiani) le nostre 6 canne partono in contemporanea: è molto divertente questa fase della pesca e anche complicata perché non è facile gestire la raccolta delle lenze con cinque o sei tonnetti allamati senza ingavinare il tutto con relativa perdita degli stessi.
Fatto sta che verso le 9 di mattina abbiamo un numero sufficiente di esche e ci avviciniamo al punto prescelto, una secca di circa 40 mt. di profondità che è frequentata da splendidi carangidi quali il mitico Carambesi, incredibilmente potente, e da pesci di passo di tutti i generi come gli ambiti Kingfish, Whaoo, Cobia e squali di
tutte le dimensioni e specie.
Io, in particolare, prediligo il Barracuda perché mi affascina la sua forma e il modo "cattivo" con cui attacca le esche anche se sportivamente non è classificato tra i più tenaci da combattere…sempre se non hai la fortuna di allamare il " Big Fish" e li la
storia cambia.In previsione di questa evenienza, raggiunta la zona prescelta, caliamo una canna con l'affondatore sui 25-28 mt. di profondità con un Bonito innescato in modo doppio: un amo da 8/00 cucito sulla bocca e una grossa ancoretta tripla nella zona caudale in modo tale che, vista la dimensione dell'esca, il pesce si ferri con sicurezza cercando di dare al predatore la sensazione che si trovi davanti ad un pesce ferito che si muove con difficoltà ma sempre in modo naturale.
Altre tre canne, da 30 a 50 lb, vengono invece trainate in superficie con il pesce che entra ed esce dall'onda, filate tramite i divergenti a distanze diverse per impedire che durante le varie manovre di traina non si possano intrecciare. Dopo appena venti minuti, ad una velocità di 2-3 nodi, abbiamo il primo strike sulla canna centrale a galla ed è Bruno ad avere l'onore (e l'onere) di dare inizio alle danze; fughe nervose e potenti ci fanno pensare ad un grosso Whaoo ma dopo momenti di pura adrenalina sotto la banda si ingrandisce la sagoma di un grosso Kingfish che dopo la raffiata viene prontamente issato a bordo niente male davvero.
Ora è il mio turno e divento impaziente, la marea comincia a calare e la corrente cambia, il pesce si fa più schizzinoso e due strike vanno a vuoto, di cui uno particolarmente violento tanto da farci pensare all'allamata del Marlin.
Tutto Ok, mi vedo sfortunato, ma si sa com'è, nella pesca bisogna sempre "piangere" e all'ennesima imprecazione la canna a mezz'acqua si inarca di colpo e il cicalino del Tiagra si mette a cantare…colpo di motore e brusca accelerata per una maggiore penetrazione dell'amo, questa volta non si deve slamare! Credo proprio che sia quello che cercavo, testate regolari e possenti, un quarto d'ora di intensa emozione e la sagoma è proprio la sua: il Barracuda, una via di mezzo tra un coccodrillo e un luccio, che solo negli ultimi istanti mi fa intravedere le sue dimensioni e fa sobbalzare pure Mohamed che di pesci, credetemi, ne ha visti parecchi più di tutti noi!Raffiato e fatto scivolare a bordo ci appare nella sua particolare mole, un vero gigante che a detta del comandante rappresenta un' eccezione anche per quelle acque.
Ora il morale è alle stelle e già appagati continuiamo la pesca con la cattura di altri King notevoli e svariati strike andati a vuoto, ma a noi non importa, non siamo in Italia dove di pesce ce n'è sempre meno e ci si arrabbia con i pesciolini persi, qui siamo in Africa, il paese dell'abbondanza, dove mai la pesca indiscriminata, le reti di circuizione e i tecnologici pescherecci potranno rovinare la fauna di questi generosi fondali…ci spero sennò è proprio finita!
FONTE: La mia Africa, di Zeta Effe
largo delle coste keniane.
Ma come in tutti i luoghi che ho pescato la pesca sarà fruttuosa solo se mirata e niente deve essere lasciato al caso, come ad esempio avere un equipaggio competente; è il caso del mio pilota Mohamed e dei fedeli Jonson e Francy.
Quello che vi sto per raccontare e' il resoconto di una uscita di pesca sicuramente indimenticabile per la dimensione delle prede ricercate e catturate. Accompagnato dal mio amico Bruno si parte dalla baia di Malindi verso le 6:30 di mattina nel pieno
dell'alta marea alla ricerca del Bonito.
Bonito, esca per eccellenza in quelle acque vista l'abbondanza della specie e la selezione nella taglia delle catture. Dopo circa mezz'ora di navigazione a non più di 4 miglia dalla costa caliamo le nostre canne armate di polipetti alla ricerca dei tunnidi di circa 1 kg di peso e senza tanti complimenti ad ogni passaggio sul branco (visibile come sempre dalla cacciata dei gabbiani) le nostre 6 canne partono in contemporanea: è molto divertente questa fase della pesca e anche complicata perché non è facile gestire la raccolta delle lenze con cinque o sei tonnetti allamati senza ingavinare il tutto con relativa perdita degli stessi.
Fatto sta che verso le 9 di mattina abbiamo un numero sufficiente di esche e ci avviciniamo al punto prescelto, una secca di circa 40 mt. di profondità che è frequentata da splendidi carangidi quali il mitico Carambesi, incredibilmente potente, e da pesci di passo di tutti i generi come gli ambiti Kingfish, Whaoo, Cobia e squali di
tutte le dimensioni e specie.
Io, in particolare, prediligo il Barracuda perché mi affascina la sua forma e il modo "cattivo" con cui attacca le esche anche se sportivamente non è classificato tra i più tenaci da combattere…sempre se non hai la fortuna di allamare il " Big Fish" e li la
storia cambia.In previsione di questa evenienza, raggiunta la zona prescelta, caliamo una canna con l'affondatore sui 25-28 mt. di profondità con un Bonito innescato in modo doppio: un amo da 8/00 cucito sulla bocca e una grossa ancoretta tripla nella zona caudale in modo tale che, vista la dimensione dell'esca, il pesce si ferri con sicurezza cercando di dare al predatore la sensazione che si trovi davanti ad un pesce ferito che si muove con difficoltà ma sempre in modo naturale.
Altre tre canne, da 30 a 50 lb, vengono invece trainate in superficie con il pesce che entra ed esce dall'onda, filate tramite i divergenti a distanze diverse per impedire che durante le varie manovre di traina non si possano intrecciare. Dopo appena venti minuti, ad una velocità di 2-3 nodi, abbiamo il primo strike sulla canna centrale a galla ed è Bruno ad avere l'onore (e l'onere) di dare inizio alle danze; fughe nervose e potenti ci fanno pensare ad un grosso Whaoo ma dopo momenti di pura adrenalina sotto la banda si ingrandisce la sagoma di un grosso Kingfish che dopo la raffiata viene prontamente issato a bordo niente male davvero.
Ora è il mio turno e divento impaziente, la marea comincia a calare e la corrente cambia, il pesce si fa più schizzinoso e due strike vanno a vuoto, di cui uno particolarmente violento tanto da farci pensare all'allamata del Marlin.
Tutto Ok, mi vedo sfortunato, ma si sa com'è, nella pesca bisogna sempre "piangere" e all'ennesima imprecazione la canna a mezz'acqua si inarca di colpo e il cicalino del Tiagra si mette a cantare…colpo di motore e brusca accelerata per una maggiore penetrazione dell'amo, questa volta non si deve slamare! Credo proprio che sia quello che cercavo, testate regolari e possenti, un quarto d'ora di intensa emozione e la sagoma è proprio la sua: il Barracuda, una via di mezzo tra un coccodrillo e un luccio, che solo negli ultimi istanti mi fa intravedere le sue dimensioni e fa sobbalzare pure Mohamed che di pesci, credetemi, ne ha visti parecchi più di tutti noi!Raffiato e fatto scivolare a bordo ci appare nella sua particolare mole, un vero gigante che a detta del comandante rappresenta un' eccezione anche per quelle acque.
Ora il morale è alle stelle e già appagati continuiamo la pesca con la cattura di altri King notevoli e svariati strike andati a vuoto, ma a noi non importa, non siamo in Italia dove di pesce ce n'è sempre meno e ci si arrabbia con i pesciolini persi, qui siamo in Africa, il paese dell'abbondanza, dove mai la pesca indiscriminata, le reti di circuizione e i tecnologici pescherecci potranno rovinare la fauna di questi generosi fondali…ci spero sennò è proprio finita!
FONTE: La mia Africa, di Zeta Effe
Ultima modifica di fio il Mar Gen 28, 2014 3:35 pm - modificato 2 volte.
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Pesca da record
Fio....racconto stupendo!!!!
Ora toglimi una curiosità....quanto era grosso il barracuda? Una bella foto ce la metti?
Un abbraccio
Ora toglimi una curiosità....quanto era grosso il barracuda? Una bella foto ce la metti?
Un abbraccio
Re: Pesca da record
Sia il kingfish che il barracuda erano due gran belli esemplari, anche gli altri pesci pescati in quella giornata sono stati di grande soddisfazione, inoltre siamo rientrati con a bordo una decina di tonno pinnagialla, con i quali alla sera con un gruppo di amici e un manica di bambini schiamazzanti dell'orfanotrofio, ci siamo fatti una gran mangiata, cucinati dal cuoco del Tropical.
La foto c'è devo solo scannerizzarla poi la mettiamo.
La foto c'è devo solo scannerizzarla poi la mettiamo.
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Pesca da record
Fio, bello davvero il tuo racconto! Aspettiamo la foto!!
Federica- ADMIN
- Numero di messaggi : 1935
Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
Località : Uboldo
Argomenti simili
» Pesca d'altura
» Rete da pesca ad anello illegale
» dove pescare in kenya? non pesca d'altura!!
» Consigli utili - Pesca d'altura a Malindi
» Pesca d'altura vince 'Black Widow' a Watamu
» Rete da pesca ad anello illegale
» dove pescare in kenya? non pesca d'altura!!
» Consigli utili - Pesca d'altura a Malindi
» Pesca d'altura vince 'Black Widow' a Watamu
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Sab Mag 27, 2017 9:11 am Da Cultural Heritage
» Presentazione
Gio Lug 02, 2015 7:15 am Da andrea corsi
» Presentarsi al forum
Lun Mag 25, 2015 5:56 pm Da giulio
» Kenya: Malindi, morto console onorario Marco Vancini.
Ven Mar 06, 2015 7:34 am Da dolcemagic
» Kenyani ospiti in Italia-Procedura
Ven Mar 06, 2015 7:19 am Da dolcemagic
» KENYA. Morta Amalia Rosso, cofondatrice FrancorossoInternational
Gio Gen 08, 2015 3:35 pm Da fio
» Kenya - Video orfanatrofio Timboni
Ven Dic 26, 2014 4:45 pm Da virginia ciaravolo
» Nuova mattanza islamica in Kenya: trucidate e decapitate 36 persone
Dom Dic 07, 2014 6:56 am Da fio
» Kenya, niente processo per presidente Kenyatta: ritirate le accuse
Dom Dic 07, 2014 6:51 am Da fio
» Kenya. Maasai – La nascita di un bimbo
Dom Dic 07, 2014 6:46 am Da fio