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Samburu National Reserve
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PASSIONE KENYA :: Kenya : safari ed escursioni :: Altri parchi e riserve :: Samburu National Reserve
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Samburu National Reserve
SAMBURU NATIONAL RESERVE
Il Samburu sorge nel centro del Kenya in una zona molto arida e secca. Il fiume Ewaso Nyiro gli dona la vita e in certi punti lo fa diventare una vera e propria oasi.E' una visione quando dopo ore di tragitto spese a guardate il deserto roccioso dal finestrino della macchina, all'improvviso ti appare davanti un prato verde con la forma strana della montagna Ol Olokwe sullo sfondo.
Dal Samburu puoi raggiungere in un attimo anche altri due parchi che si estendono lungo il fiume: il Buffalo Springs e lo Shaba.
Inizialmente il territorio era un'unica riserva ma per problemi relativi alla gestione, dato che il parco si estendeva su tre provincie, fu diviso in zone distinte ognuna assegnata ai rispettivi comuni.
- Lo Shaba è il meno visitato dei tre ma è anche quello più vasto con i suoi 240 Kmq di estensione.
- Il Samburu e il Buffalo Springs hanno invece dimensioni simili: 165 Kmq per il primo e 128 per il secondo.
I tre parchi safari, a confronto con le altre riserve del Kenya, sono una zona remota e inaccessibile e sono anche l'unico habitat per diverse specie di animali tipiche della zona equatoriale, come la zebra di Grevy e la giraffa reticolata.
zebra di Grevy
Lo Shaba con le sue basse colline è molto meno arido del Samburu e del Buffalo Springs: durante la stagione delle piogge le sue piste sono addirittura riservate ai veicoli con quattro ruote motrici (4WD) data la mole di fango che si forma. La riserva è meno sviluppata delle altre due e di conseguenza ancora meno frequentata e più tranquilla.Questa regione è notoriamente popolata dall'omonima tribu dei Samburu, etnia antichissima di origine nilotica per certi versi simile a quella Masai: durante un safari potrai vederli spesso mentre vanno al fiume per far abbeverare i loro cammelli o quando portano il bestiame a pascolare. Una volta che vedrai il nord del paese non ti sorprenderai del paesaggio che offre il Samburu: a dispetto dell'altitudine, sopra i 1000 metri è molto caldo, e il senso di desolazione che trasmette è tipico del fascino di questa parte del Kenya, spesso considerata come una delle zone meno ospitali dell'Africa. Le pianure polverose sono intervallate da docili colline, dove la savana cespugliosa si alterna a boschetti di acacia dalla caratteristica cima piatta. Come ti ho già accennato la spina dorsale del parco è il fiume Ewaso Nyiro: attraversa le tre riserve dando origine alle cascate di Chanler e finisce la sua corsa a sud nella palude di Lorian.
Il fiume attrae gli animali anche durante la stagione secca: quando il sole comincia a prosciugare il letto del fiume, gli elefanti scavano nel fango alla ricerca di acqua formando grosse pozzanghere, fonte idrica preziosissima anche per tutte le altre specie della zona. E' divertente, ad esempio, vedere decine di babbuini che litigano tra loro per una pozza d'acqua quando vicino ce ne sono altre quattro o cinque "libere".
Fonte Safari in Kenya
foto:www.stlzoo.org
Il Samburu sorge nel centro del Kenya in una zona molto arida e secca. Il fiume Ewaso Nyiro gli dona la vita e in certi punti lo fa diventare una vera e propria oasi.E' una visione quando dopo ore di tragitto spese a guardate il deserto roccioso dal finestrino della macchina, all'improvviso ti appare davanti un prato verde con la forma strana della montagna Ol Olokwe sullo sfondo.
Dal Samburu puoi raggiungere in un attimo anche altri due parchi che si estendono lungo il fiume: il Buffalo Springs e lo Shaba.
Inizialmente il territorio era un'unica riserva ma per problemi relativi alla gestione, dato che il parco si estendeva su tre provincie, fu diviso in zone distinte ognuna assegnata ai rispettivi comuni.
- Lo Shaba è il meno visitato dei tre ma è anche quello più vasto con i suoi 240 Kmq di estensione.
- Il Samburu e il Buffalo Springs hanno invece dimensioni simili: 165 Kmq per il primo e 128 per il secondo.
I tre parchi safari, a confronto con le altre riserve del Kenya, sono una zona remota e inaccessibile e sono anche l'unico habitat per diverse specie di animali tipiche della zona equatoriale, come la zebra di Grevy e la giraffa reticolata.
zebra di Grevy
Lo Shaba con le sue basse colline è molto meno arido del Samburu e del Buffalo Springs: durante la stagione delle piogge le sue piste sono addirittura riservate ai veicoli con quattro ruote motrici (4WD) data la mole di fango che si forma. La riserva è meno sviluppata delle altre due e di conseguenza ancora meno frequentata e più tranquilla.Questa regione è notoriamente popolata dall'omonima tribu dei Samburu, etnia antichissima di origine nilotica per certi versi simile a quella Masai: durante un safari potrai vederli spesso mentre vanno al fiume per far abbeverare i loro cammelli o quando portano il bestiame a pascolare. Una volta che vedrai il nord del paese non ti sorprenderai del paesaggio che offre il Samburu: a dispetto dell'altitudine, sopra i 1000 metri è molto caldo, e il senso di desolazione che trasmette è tipico del fascino di questa parte del Kenya, spesso considerata come una delle zone meno ospitali dell'Africa. Le pianure polverose sono intervallate da docili colline, dove la savana cespugliosa si alterna a boschetti di acacia dalla caratteristica cima piatta. Come ti ho già accennato la spina dorsale del parco è il fiume Ewaso Nyiro: attraversa le tre riserve dando origine alle cascate di Chanler e finisce la sua corsa a sud nella palude di Lorian.
Il fiume attrae gli animali anche durante la stagione secca: quando il sole comincia a prosciugare il letto del fiume, gli elefanti scavano nel fango alla ricerca di acqua formando grosse pozzanghere, fonte idrica preziosissima anche per tutte le altre specie della zona. E' divertente, ad esempio, vedere decine di babbuini che litigano tra loro per una pozza d'acqua quando vicino ce ne sono altre quattro o cinque "libere".
Fonte Safari in Kenya
foto:www.stlzoo.org
Ultima modifica di Federica il Mar Giu 30, 2009 2:51 pm - modificato 2 volte.
Federica- ADMIN
- Numero di messaggi : 1935
Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
Località : Uboldo
SAMBURU NATIONAL RESERVE
La specie dominante, qui, è l'elefante che svolge un ruolo fondamentale nel plasmare l'ecosistema: strappa la corteccia degli alberi o li sradica del tutto, mantenendo la savana sgombra.
Qui gli elefanti intimidiscono persino i leoni.
Vanno e vengono a loro piacimento attraversando i confini della riserva, sfruttandola come rifugio dai pericoli legati alla presenza umana all'interno di un contesto molto più vasto e imprevedibile.
Il territorio degli elefanti abbraccia tutto il distretto di Samburu (all'interno del quale si estende la riserva) e parte di altri tre distretti, in particolare quello di Laikipia, un mosaico d'alta quota di tenute pribate, risereve, aree di conservazione comunitaria, campi di grano, ecc...
I Samburu, che parlano un dialetto della lingua maa, hanno dismostrato poca propensione a rinunciare alle loro usanze - badare alle capre e al bestiame, vestirsi in maniera sgargiante (specialmente gli uomini più giovani) con perline, piume e shuka (coperte) rosse, effettuare incursioni contro i loro antichi nemici - a favore di pratiche moderne e "poco onorevoli" come la coltivazione dei campi.
L'ecosistema Samburu - Laikipia si estende per circa 28.500 chilometri quadrati e ospita circa 5.400 elefanti: la più grande popolazione di Loxodonta africana in tutto il Kenya che vive principalmente al di fuori delle aree protette.
Tra gli stimoli principali che influenzano il comportamento degli elefanti - le tre esse - sesso, sostentamento e sicurezza - il più difficile da determinare è il terzo.
Trovare il cibo, acqua e opportunità riproduttive può essere complicato, ma non è nulla in confronto della sicurezza.
A volte un esemplare viene ucciso da un agricoltore adirato perchè gli è stato distrutto il raccolto, o da un mandriano furioso che ha trovato una preziosa mucca ferita da una zannata e si vendica sul primo elefante che gli capita a tiro.
Gli elefanti sono animali intelligenti, sanno di cosa hanno bisogno e in genere dove procurarselo; se non lo sanno, sarà la mamma o la nonna a insegnarglielo. Sembra siano in grado di calcolare i rischi. Possono essere pericolosi, ma preferiscono evitare contrasti con altre creature grandi e minacciose, come leoni o esseri umani.
Sono erbivoti, dopotutto, e non hanno motivo di uccidere se non per difesa, confusione, panico e disperazione, quando le loro esigenze non vengono soddisfatte.
Nell'ecosistema Samburi - Laikipia riescono a vivere negli spazi tra le fattorie e gli insediamenti umani con livelli di conflitto molto più bassi e livelli di tolleranza reciproca ben più elevati esistenti in gran parte delle aree abitate dagli elefanti.
Tratto da un articolo su : National Geographic
Qui gli elefanti intimidiscono persino i leoni.
Vanno e vengono a loro piacimento attraversando i confini della riserva, sfruttandola come rifugio dai pericoli legati alla presenza umana all'interno di un contesto molto più vasto e imprevedibile.
Il territorio degli elefanti abbraccia tutto il distretto di Samburu (all'interno del quale si estende la riserva) e parte di altri tre distretti, in particolare quello di Laikipia, un mosaico d'alta quota di tenute pribate, risereve, aree di conservazione comunitaria, campi di grano, ecc...
I Samburu, che parlano un dialetto della lingua maa, hanno dismostrato poca propensione a rinunciare alle loro usanze - badare alle capre e al bestiame, vestirsi in maniera sgargiante (specialmente gli uomini più giovani) con perline, piume e shuka (coperte) rosse, effettuare incursioni contro i loro antichi nemici - a favore di pratiche moderne e "poco onorevoli" come la coltivazione dei campi.
L'ecosistema Samburu - Laikipia si estende per circa 28.500 chilometri quadrati e ospita circa 5.400 elefanti: la più grande popolazione di Loxodonta africana in tutto il Kenya che vive principalmente al di fuori delle aree protette.
Tra gli stimoli principali che influenzano il comportamento degli elefanti - le tre esse - sesso, sostentamento e sicurezza - il più difficile da determinare è il terzo.
Trovare il cibo, acqua e opportunità riproduttive può essere complicato, ma non è nulla in confronto della sicurezza.
A volte un esemplare viene ucciso da un agricoltore adirato perchè gli è stato distrutto il raccolto, o da un mandriano furioso che ha trovato una preziosa mucca ferita da una zannata e si vendica sul primo elefante che gli capita a tiro.
Gli elefanti sono animali intelligenti, sanno di cosa hanno bisogno e in genere dove procurarselo; se non lo sanno, sarà la mamma o la nonna a insegnarglielo. Sembra siano in grado di calcolare i rischi. Possono essere pericolosi, ma preferiscono evitare contrasti con altre creature grandi e minacciose, come leoni o esseri umani.
Sono erbivoti, dopotutto, e non hanno motivo di uccidere se non per difesa, confusione, panico e disperazione, quando le loro esigenze non vengono soddisfatte.
Nell'ecosistema Samburi - Laikipia riescono a vivere negli spazi tra le fattorie e gli insediamenti umani con livelli di conflitto molto più bassi e livelli di tolleranza reciproca ben più elevati esistenti in gran parte delle aree abitate dagli elefanti.
Tratto da un articolo su : National Geographic
mammussi- Amico del forum
- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 17.04.09
Età : 78
Località : Milano
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