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La favola di Jimmy - Il bambino che sognava gli elefanti
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La favola di Jimmy - Il bambino che sognava gli elefanti
C'era una volta, un rè direte voi, tante favole che ci leggevano da piccoli iniziavano così.
La nostra favola invece inizia con:C'era una volta un bambino di nome Jimmi che vendeva arachidi sulle spiaggia di Silversand a Malindi in Kenya.
Il nostro Jimmi tutti i pomeriggi verso il tramonto, percorreva la spiaggia, da Vasco De Gama fino al parco marino e ritorno, con in testa un cesto pieno di sacchettini di arachidi che vendeva a 10 scellini al sacchetto; un mzungu che era solito fare una passeggiata a quell'ora incontrando sempre Jimmi, si fermava spesso a parlare con lui, poi gli comprava un po di sacchettini di arachidi e si salutavano; con il passare del tempo tra il mzungo e Jimmy era nata una sorta di amicizia tantè che era diventata consuetudine l'incontro di Jimmi con il mzungu, l'argomento delle loro chiaccherate andavano sempre a finire sulla savana e sugli elefanti e Jimmi nonostante la giovane età in quel campo gia ne sapeva abbastanza,Jimmi portava sempre con sè un vecchio libro dove erano raffigurati degli elefanti nel loro habitat naturale la savana del Kenya.
Il mzungo si rendeva anche conto che Jimmi per fermarsi a parlare con lui perdeva del tempo e questo gli impediva di andare a vendere le noccioline, cosi al termine della chiaccherata era consuetudine che egli acquistasse tutte le noccioline; quindi lo accompagnava per un tratto di strada fino alla gelateria Oasis, dove, a Jimmi gli prendeva un gelato e lui si beveva una birra.
Il mzungo parlando con Jimmi seppe che abitava a Majengo con mama,baba e tre fratellini più piccoli, frequentava l'ultimo anno di scuola primaria e le arachidi che vendeva le coltivava baba, lui andava in giro a venderle per contribuire al bilancio della famiglia, cosi facendo avrebbe potuto poi frequentare la scuola secondaria.
Ma il suo pensiero fisso che ripeteva spesso al mzungo, era quello di poter continuare gli studi dopo avere superato la scuola secondaria, ma era anche consapevole che purtroppo le possibilità della famiglia non gli avrebbero permesso di coronare il suo sogno.
Jimmi aveva 10 anni era un bambino molto intelligente, parlava lo swahili, l'inglese e se la cavava bene anche con l'italiano.
Il mzungo, che nel frattempo si era fatto una scorta di arachidi, che poi finivano all'orfanotrofio di suor Maria, una sera dopo avere incontrato Jimmi lo accompagnò a casa voleva conoscere i suoi genitori, raggiunsero così Majengo e la casa di jimmi, era una casa tipica kenyana in mattoni di corallo due camere senza luce e l'acqua la prendevano dal pozzo comune, un pezzo di terra, qualche capretta, alcune galline e una mucca, era una casa dignitosa e ben tenuta, babu e mama di età indefinita e i fratellini che assomigliavano a Jimmi.
Al muzungo fecero una bella accoglienza,per l'occasione mama aveva preparato samosa e chapati e spuntarono anche due birre, Jimmi aveva raccontato loro del mzungo e delle chiaccherate, il mzungo era però curioso di sentire quello che avrebbero detto i genitori, infatti il padre disse che Jimmi era un bravo bambino in tutti i sensi, con tanta voglia di studiare, che sognava gli elefanti e la savana che aveva visto comunque solo sui libri, ma che purtroppo non vi erano possibilità per lui di continuare gli studi,lo stipendio da askari del suo babu e la vendita delle arachidi servivano appena per le spese necessarie a mantenere la famiglia e quindi per Jimmi nessuna speranza di continuare negli studi.
Dopo evere chiacchierato un bel un po il mzungo si congedò e rientro a casa.
Quella sera il mzungo, non mangiò,aveva nella testa un chiodo fisso pensava a Jimmi il bambino che sognava gli elefanti, ci pensò per un paio di giorni,
non si fece neanche trovare da Jimmi per il solito appuntamento, venne la domenica
il mzungo andò a messa, non è un grande credente, ma la Messa cattolica in lingua swahili che si tiene a Malindi nella chiesa principale sede vescovile dedicata a San Antonio spesso celebrata dal Vescovo ha un che di particolare, lunghissima ma non stanca, musica canti e balli come solo in Africa sanno fare accompagnano il rito.
Al termine si recò a casa di Jimmi caricò tutta la famiglia sulla macchina e li portò a casa sua per il pranzo, durante il quale il mzungo disse a baba "tuo figlio merita di andare avanti con la scuola, se mi autorizzi ci penso io a tutto, sento che Jimmi non ci deluderà", baba rimasto senza parole abbracciò a lungo il mzungo chiamandolo
fratello, Jimmy che seguiva attentamente i discorsi mostrò al mzungo il solito libro che si era portato e guardandolo con gli occhi in lacrime disse "studierò perchè voglio fare qualcosa per gli elefanti che sono il mio sogno.
Da quel giorno, di anni ne sono passati, il mzungo si preoccupò di tutto quello che è servito a Jimmi per lo studio dalla scuola secondaria all'università a Nairobi, dove si è laureato.
Ora Jimmi è un uomo, si è sposato con Alina hanno un figlio di nome Jonson, il mzungo è invecchiato, e quando pensa a Jimmi lo fa con gioia e commozione.
La favola, potrebbe finire qui con:"E vissero felici e contenti."
Ma c'è, come si dice, un'appendice.
Jimmi ha coronato il suo sogno, sono anni che non vende più arachidi, vive a Nairobi e con gli elefanti ha stabilito un rapporto di grande amore. Jimmi è veterinario, all'orphanage degli elefanti "Daphne Sheldrick" di Nairobi, dove vengono curati i cuccioli di elefante abbandonati o rimasti senza madre causa il bracconaggio per poi essere reinseriti in savana
E il mzungo? Chiederete.....Il mzungo quando è in Kenya, se vi capita di passare per Majengo, lo potete incontrare a casa del baba di Jimmi, mentre tra una Tusker baridi (birra fresca) e l'altra parlano di arachidi e di un bambino che sognava gli elefanti.
Fonte: La mia Africa, di ZetaEffe
La nostra favola invece inizia con:C'era una volta un bambino di nome Jimmi che vendeva arachidi sulle spiaggia di Silversand a Malindi in Kenya.
Il nostro Jimmi tutti i pomeriggi verso il tramonto, percorreva la spiaggia, da Vasco De Gama fino al parco marino e ritorno, con in testa un cesto pieno di sacchettini di arachidi che vendeva a 10 scellini al sacchetto; un mzungu che era solito fare una passeggiata a quell'ora incontrando sempre Jimmi, si fermava spesso a parlare con lui, poi gli comprava un po di sacchettini di arachidi e si salutavano; con il passare del tempo tra il mzungo e Jimmy era nata una sorta di amicizia tantè che era diventata consuetudine l'incontro di Jimmi con il mzungu, l'argomento delle loro chiaccherate andavano sempre a finire sulla savana e sugli elefanti e Jimmi nonostante la giovane età in quel campo gia ne sapeva abbastanza,Jimmi portava sempre con sè un vecchio libro dove erano raffigurati degli elefanti nel loro habitat naturale la savana del Kenya.
Il mzungo si rendeva anche conto che Jimmi per fermarsi a parlare con lui perdeva del tempo e questo gli impediva di andare a vendere le noccioline, cosi al termine della chiaccherata era consuetudine che egli acquistasse tutte le noccioline; quindi lo accompagnava per un tratto di strada fino alla gelateria Oasis, dove, a Jimmi gli prendeva un gelato e lui si beveva una birra.
Il mzungo parlando con Jimmi seppe che abitava a Majengo con mama,baba e tre fratellini più piccoli, frequentava l'ultimo anno di scuola primaria e le arachidi che vendeva le coltivava baba, lui andava in giro a venderle per contribuire al bilancio della famiglia, cosi facendo avrebbe potuto poi frequentare la scuola secondaria.
Ma il suo pensiero fisso che ripeteva spesso al mzungo, era quello di poter continuare gli studi dopo avere superato la scuola secondaria, ma era anche consapevole che purtroppo le possibilità della famiglia non gli avrebbero permesso di coronare il suo sogno.
Jimmi aveva 10 anni era un bambino molto intelligente, parlava lo swahili, l'inglese e se la cavava bene anche con l'italiano.
Il mzungo, che nel frattempo si era fatto una scorta di arachidi, che poi finivano all'orfanotrofio di suor Maria, una sera dopo avere incontrato Jimmi lo accompagnò a casa voleva conoscere i suoi genitori, raggiunsero così Majengo e la casa di jimmi, era una casa tipica kenyana in mattoni di corallo due camere senza luce e l'acqua la prendevano dal pozzo comune, un pezzo di terra, qualche capretta, alcune galline e una mucca, era una casa dignitosa e ben tenuta, babu e mama di età indefinita e i fratellini che assomigliavano a Jimmi.
Al muzungo fecero una bella accoglienza,per l'occasione mama aveva preparato samosa e chapati e spuntarono anche due birre, Jimmi aveva raccontato loro del mzungo e delle chiaccherate, il mzungo era però curioso di sentire quello che avrebbero detto i genitori, infatti il padre disse che Jimmi era un bravo bambino in tutti i sensi, con tanta voglia di studiare, che sognava gli elefanti e la savana che aveva visto comunque solo sui libri, ma che purtroppo non vi erano possibilità per lui di continuare gli studi,lo stipendio da askari del suo babu e la vendita delle arachidi servivano appena per le spese necessarie a mantenere la famiglia e quindi per Jimmi nessuna speranza di continuare negli studi.
Dopo evere chiacchierato un bel un po il mzungo si congedò e rientro a casa.
Quella sera il mzungo, non mangiò,aveva nella testa un chiodo fisso pensava a Jimmi il bambino che sognava gli elefanti, ci pensò per un paio di giorni,
non si fece neanche trovare da Jimmi per il solito appuntamento, venne la domenica
il mzungo andò a messa, non è un grande credente, ma la Messa cattolica in lingua swahili che si tiene a Malindi nella chiesa principale sede vescovile dedicata a San Antonio spesso celebrata dal Vescovo ha un che di particolare, lunghissima ma non stanca, musica canti e balli come solo in Africa sanno fare accompagnano il rito.
Al termine si recò a casa di Jimmi caricò tutta la famiglia sulla macchina e li portò a casa sua per il pranzo, durante il quale il mzungo disse a baba "tuo figlio merita di andare avanti con la scuola, se mi autorizzi ci penso io a tutto, sento che Jimmi non ci deluderà", baba rimasto senza parole abbracciò a lungo il mzungo chiamandolo
fratello, Jimmy che seguiva attentamente i discorsi mostrò al mzungo il solito libro che si era portato e guardandolo con gli occhi in lacrime disse "studierò perchè voglio fare qualcosa per gli elefanti che sono il mio sogno.
Da quel giorno, di anni ne sono passati, il mzungo si preoccupò di tutto quello che è servito a Jimmi per lo studio dalla scuola secondaria all'università a Nairobi, dove si è laureato.
Ora Jimmi è un uomo, si è sposato con Alina hanno un figlio di nome Jonson, il mzungo è invecchiato, e quando pensa a Jimmi lo fa con gioia e commozione.
La favola, potrebbe finire qui con:"E vissero felici e contenti."
Ma c'è, come si dice, un'appendice.
Jimmi ha coronato il suo sogno, sono anni che non vende più arachidi, vive a Nairobi e con gli elefanti ha stabilito un rapporto di grande amore. Jimmi è veterinario, all'orphanage degli elefanti "Daphne Sheldrick" di Nairobi, dove vengono curati i cuccioli di elefante abbandonati o rimasti senza madre causa il bracconaggio per poi essere reinseriti in savana
E il mzungo? Chiederete.....Il mzungo quando è in Kenya, se vi capita di passare per Majengo, lo potete incontrare a casa del baba di Jimmi, mentre tra una Tusker baridi (birra fresca) e l'altra parlano di arachidi e di un bambino che sognava gli elefanti.
Fonte: La mia Africa, di ZetaEffe
Ultima modifica di fio il Sab Nov 17, 2012 7:43 pm - modificato 5 volte.
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: La favola di Jimmy - Il bambino che sognava gli elefanti
Bellissima amicizia tra un uomo ed un ragazzino nata dall'amore per il Kenya. Ora devi continuare con il tuo racconto Fio.
maisha marefu
maisha marefu
Denise- Amico del forum
- Numero di messaggi : 400
Data d'iscrizione : 19.04.09
Età : 61
Località : bergamo/watamu
Re: La favola di Jimmy - Il bambino che sognava gli elefanti
Fio...riesci sempre a farmi commuovere...
Asante sana
Asante sana
Re: La favola di Jimmy - Il bambino che sognava gli elefanti
Bellissimo finale Fio come solo poche persone riescono a raggiungere.
maisha marefu
maisha marefu
Denise- Amico del forum
- Numero di messaggi : 400
Data d'iscrizione : 19.04.09
Età : 61
Località : bergamo/watamu
Re: La favola di Jimmy - Il bambino che sognava gli elefanti
Un racconto emozionante...... grazie Fio.
Asante.
Federica.
Asante.
Federica.
Federica- ADMIN
- Numero di messaggi : 1935
Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
Località : Uboldo
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