Kenya: strage di elefanti, dal 1980 è il peggior episodio di bracconaggio.

Un triste quanto assurdo fenomeno è stato rilevato all'interno del parco nazionale di Tsavo East, a sud del Kenya. Undici elefanti sono stati trovati dai rangers del Kenya Wildlife Service, uccisi e privi di zanne.

L'episodio passa alla cronaca come la più crudele mattanza di pachidermi registrata nel paese negli ultimi tre decenni. Lo ha riferito il responsabile del Programma nazionale per la difesa degli elefanti, Patrick Omondi. Dal 1980 non si registrava in una riserva protetta l'uccisione di un numero così alto di elefanti in una sola battuta di caccia, "Questo è un chiaro segnale che la situazione sta peggiorando", ha spiegato Omondi. Tra gli animali uccisi figurano due cuccioli di soli due mesi; gli undici elefanti sono stati rinvenuti nel corso di una operazione di controllo sul territorio dopo una segnalazione sulla presenza di gruppi di bracconieri. I rangers hanno trovato le carcasse abbandonate a poca distanza l'una dall'altra e con evidenti le mutilazioni per il distacco delle zanne. Almeno dieci i bracconieri che hanno preso parte alla triste operazione, per ucciderli avrebbero usato dei kalashnikov.

Pur essendo l'episodio più violento degli ultimi anni, il bracconaggio è un fenomeno tutt'altro che sporadico, nel 2012, in Kenya ha provocato la morte di almeno 360 elefanti (nel 2011 furono 289), mentre quasi 40 predoni sono rimasti uccisi in scontri a fuoco con le guardie dei parchi. Una crescita del fenomeno dettata soprattutto dall'aumento del mercato nero asiatico dove l'avorio viene utilizzato specialmente nelle medicine tradizionali.
Fonte:Corriere di informazione

SELVAGGI

Selvaggi i governi dei paesi dove ancora è permesso l'uso dell'avorio.
L'uccisione indiscriminata degli elefanti in Kenya, un paese che si ritiene tra i capofila in Africa, è una cosa vergognosa.
Il governo del Kenya dovrebbe potenziare le forze del Kenya Wildlife Service, anche perchè i parchi nazionali del paese sono fonte di introito non indifferente per il paese stesso, quindi investire di più per la protezione della fauna mi sembra una cosa ovvia.