Kenya : Si "puliscono" le spiagge

È capitato ieri in quel di Watamu. Una banda di residenti locali, guidati da due consiglieri comunali, armati con spranghe e una moto-sega, distruggevano una baracca e un paio d'ombrelloni sulla spiaggia, dichiarando di essere usati da "stranieri bianchi" per abusare sessualmente ragazze minorili. Davanti alle telecamere mama rebecca Nanga diceva:"siamo stufi di questi bianchi che abusano le nostre bambine per pochi spiccioli"

Tratto da Mal di Malindi

A perpetuare questo tipo di reato non sono sono i turisti bianchi ma anche i cittadini Kenioti. Un dato dell'unicef risalente al 2006 rivela infatti che il 38% dei clienti sarebbero uomini kenioti.
Credo inoltre che reaggire al problema con la violenza e accusando solo una parte in causa non risolva la situazione. Cosi facendo rischiano solo di provocare altri scontri e passare dalla parte del torto.
Inoltre non tutti i turisti vanno in Kenya per scopi così orribbili ed è sbagliato generalizzare e criminalizzare tutti quelli che vanno in Kenya.
Sarebbe bello che i kenyoti e gli stranieri, uniti, lottassero insieme contro questo tipo di reato orribile. Con l'nformazione e non con la violenza.
Voglio ricordare inoltre che esiste una legge italiana, secondo la quale è possibile punire gli abusi sui bambini anche se compiuti all'estero!!
L'Italia in questo cerca di fare la sua parte, anche se non è facile individuare questo tipo di reato compiuto all'estero. Infatti è difficile venirne a conoscenza. A questo scopo esistono però alcune associazioni in altri pasi del mondo, come in Brasile, che raccolgono testimonianze su chi commette reati del genere per consentire alla legge italiana di punirli...