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Religione e sangue
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Religione e sangue
Religione e sangue
Facciamo pure di tutta l'erba un fascio, la guerra di religione che in Nigeria sta mietendo tante vite umane è un retaggio della retrogrità dell'Africa, 50 anni indietro che non recupererà mai.
Il paese è vicino alla guerra civile è auspicabile che i paesi evoluti intervengano drasticamente per fermare quanto sta succedendo, questo senza schierarsi da nessuna parte ma picchiando forte laddove è necessario.
Non mi va di fare un distinguo tra mussulmani e cristiani, quando si entra in guerra le colpe sono al 50%.
Fio
Facciamo pure di tutta l'erba un fascio, la guerra di religione che in Nigeria sta mietendo tante vite umane è un retaggio della retrogrità dell'Africa, 50 anni indietro che non recupererà mai.
Il paese è vicino alla guerra civile è auspicabile che i paesi evoluti intervengano drasticamente per fermare quanto sta succedendo, questo senza schierarsi da nessuna parte ma picchiando forte laddove è necessario.
Non mi va di fare un distinguo tra mussulmani e cristiani, quando si entra in guerra le colpe sono al 50%.
Fio
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Religione e sangue
Uhm...sul 50% io avrei da obiettare, mah......ognuno abbiamo i nostri pensieri, liberi!!!
Cinzia
Cinzia
dolcemagic- Sostenitore
- Numero di messaggi : 1817
Data d'iscrizione : 23.10.09
Età : 51
Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
Re: Religione e sangue
non conosco bene la situazione in Nigeria.......fatto sta che chi è al potere fa sì che questo Stato (ma non è l'unico) venga sfruttato per il petrolio senza beneficio per i Nigeriani.
Leggo su internet: "I sentimenti di rabbia ed odio stanno crescendo giorno dopo giorno, raggiungendo un livello pericoloso. Dobbiamo tutti agire subito e con decisione per fermare e disinnescare la tensione». Riferendosi alla comunità islamica i vescovi notano «con soddisfazione che molti dei leader musulmani riconosciuti hanno chiaramente condannato queste azioni violente e criminali. Ma la condanna verbale non è sufficiente. C'è bisogno di un'azione concreta e pro-attiva per far desistere i responsabili delle violenza da continuare a provocare il caos nella nostra nazione in nome della religione». «È triste - puntualizzano - che alcuni media e commentatori considerino la crisi nel nord della Nigeria in termini di conflitto tra musulmani e cristiani, invece di guardare ad essa come ad una serie di misfatti commessi da pochi elementi, che pretendono di agire in nome della religione portando caos e distruzione tra nigeriani innocenti». (Sir)
qui sotto l'articolo completo
Leggo su internet: "I sentimenti di rabbia ed odio stanno crescendo giorno dopo giorno, raggiungendo un livello pericoloso. Dobbiamo tutti agire subito e con decisione per fermare e disinnescare la tensione». Riferendosi alla comunità islamica i vescovi notano «con soddisfazione che molti dei leader musulmani riconosciuti hanno chiaramente condannato queste azioni violente e criminali. Ma la condanna verbale non è sufficiente. C'è bisogno di un'azione concreta e pro-attiva per far desistere i responsabili delle violenza da continuare a provocare il caos nella nostra nazione in nome della religione». «È triste - puntualizzano - che alcuni media e commentatori considerino la crisi nel nord della Nigeria in termini di conflitto tra musulmani e cristiani, invece di guardare ad essa come ad una serie di misfatti commessi da pochi elementi, che pretendono di agire in nome della religione portando caos e distruzione tra nigeriani innocenti». (Sir)
qui sotto l'articolo completo
Federica- ADMIN
- Numero di messaggi : 1935
Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
Località : Uboldo
26/06/2012 - 15:09 - VESCOVI NIGERIA: «GOVERNO AGISCA SUBITO PER FERMARE VIOLENZE»
26/06/2012 - 15:09 - VESCOVI NIGERIA: «GOVERNO AGISCA SUBITO PER FERMARE VIOLENZE»
Un appello al governo nigeriano perché garantisca «la sicurezza della vita e delle proprietà dei cittadini di tutta la nazione» e alla comunità musulmana perché intervenga «concretamente» presso i responsabili delle violenze perché «desistano dal provocare altra distruzione in nome della religione». È la dichiarazione diffusa oggi dai vescovi nigeriani sulla situazione della sicurezza nel Paese, che denunciano un «palpabile pericolo nell'aria». I vescovi chiedono al governo di agire per fermare l'ondata di violenza scatenata in diverse aree del Paese dalla setta islamica Boko Haram, che ha colpito molti cristiani. «Sono giorni tristi per la Nigeria e tutti i nigeriani - scrivono mons. Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente della Conferenza episcopale nigeriana e mons. Alfred Martins, nuovo arcivescovo di Lagos -. Siamo molto addolorati per gli eventi violenti, che stanno diventando quasi quotidiani. Il tempo passa e la situazione provocata dall'insicurezza non è migliorata, al contrario, sembra peggiorare, visto che i terroristi colpiscono cittadini innocenti in tutto il nord della Nigeria». «È un compito primario del governo - sottolineano - garantire la sicurezza della vita e delle proprietà dei cittadini di tutta la nazione. Non ci sono scuse per non adempiere a questo compito primario».
«Le persone morte nelle esplosioni delle bombe e negli attacchi di rappresaglia - ricordano i vescovi nigeriani - sono tutti figli innocenti di Dio, uomini, donne e bambini, cristiani e musulmani, di tribù differenti, tutti nigeriani, tutti egualmente creati e amati da Dio». «Ci sia o meno una strategia - proseguono -, queste azioni sottopongono ad una forte pressione i già fragili rapporti tra le comunità cristiane e musulmane della Nigeria. I sentimenti di rabbia ed odio stanno crescendo giorno dopo giorno, raggiungendo un livello pericoloso. Dobbiamo tutti agire subito e con decisione per fermare e disinnescare la tensione». Riferendosi alla comunità islamica i vescovi notano «con soddisfazione che molti dei leader musulmani riconosciuti hanno chiaramente condannato queste azioni violente e criminali. Ma la condanna verbale non è sufficiente. C'è bisogno di un'azione concreta e pro-attiva per far desistere i responsabili delle violenza da continuare a provocare il caos nella nostra nazione in nome della religione». «È triste - puntualizzano - che alcuni media e commentatori considerino la crisi nel nord della Nigeria in termini di conflitto tra musulmani e cristiani, invece di guardare ad essa come ad una serie di misfatti commessi da pochi elementi, che pretendono di agire in nome della religione portando caos e distruzione tra nigeriani innocenti». (Sir)
Fonte: /www.toscanaoggi.it
Un appello al governo nigeriano perché garantisca «la sicurezza della vita e delle proprietà dei cittadini di tutta la nazione» e alla comunità musulmana perché intervenga «concretamente» presso i responsabili delle violenze perché «desistano dal provocare altra distruzione in nome della religione». È la dichiarazione diffusa oggi dai vescovi nigeriani sulla situazione della sicurezza nel Paese, che denunciano un «palpabile pericolo nell'aria». I vescovi chiedono al governo di agire per fermare l'ondata di violenza scatenata in diverse aree del Paese dalla setta islamica Boko Haram, che ha colpito molti cristiani. «Sono giorni tristi per la Nigeria e tutti i nigeriani - scrivono mons. Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente della Conferenza episcopale nigeriana e mons. Alfred Martins, nuovo arcivescovo di Lagos -. Siamo molto addolorati per gli eventi violenti, che stanno diventando quasi quotidiani. Il tempo passa e la situazione provocata dall'insicurezza non è migliorata, al contrario, sembra peggiorare, visto che i terroristi colpiscono cittadini innocenti in tutto il nord della Nigeria». «È un compito primario del governo - sottolineano - garantire la sicurezza della vita e delle proprietà dei cittadini di tutta la nazione. Non ci sono scuse per non adempiere a questo compito primario».
«Le persone morte nelle esplosioni delle bombe e negli attacchi di rappresaglia - ricordano i vescovi nigeriani - sono tutti figli innocenti di Dio, uomini, donne e bambini, cristiani e musulmani, di tribù differenti, tutti nigeriani, tutti egualmente creati e amati da Dio». «Ci sia o meno una strategia - proseguono -, queste azioni sottopongono ad una forte pressione i già fragili rapporti tra le comunità cristiane e musulmane della Nigeria. I sentimenti di rabbia ed odio stanno crescendo giorno dopo giorno, raggiungendo un livello pericoloso. Dobbiamo tutti agire subito e con decisione per fermare e disinnescare la tensione». Riferendosi alla comunità islamica i vescovi notano «con soddisfazione che molti dei leader musulmani riconosciuti hanno chiaramente condannato queste azioni violente e criminali. Ma la condanna verbale non è sufficiente. C'è bisogno di un'azione concreta e pro-attiva per far desistere i responsabili delle violenza da continuare a provocare il caos nella nostra nazione in nome della religione». «È triste - puntualizzano - che alcuni media e commentatori considerino la crisi nel nord della Nigeria in termini di conflitto tra musulmani e cristiani, invece di guardare ad essa come ad una serie di misfatti commessi da pochi elementi, che pretendono di agire in nome della religione portando caos e distruzione tra nigeriani innocenti». (Sir)
Fonte: /www.toscanaoggi.it
Federica- ADMIN
- Numero di messaggi : 1935
Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
Località : Uboldo
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