L'Alto Commissario elogia il Kenya per l'apertura del campo profughi

Somalia: L'Alto Commissario elogia il Kenya per l'apertura del campo profughi

L’Alto Commissario ONU per i Rifugiati, António Guterres, ha accolto con favore l’annuncio del primo Ministro del Kenya, Raila Odinga, elogia il Kenya per l'apertura del campo profugh nel complesso di campi di rifugiati di Dadaab, vicino al confine con la Somalia.

In due diverse lettere indirizzate al Presidente e al Primo Ministro del Kenya, Guterres ha elogiato la decisione e ha garantito il pieno sostegno da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). L’Agenzia infatti considera l’estensione importante per alleviare il congestionamento di Dadaab, dove ogni giorno arrivano in media circa 1.300 rifugiati somali, in fuga dalla guerra e dalla siccità nel proprio paese.

Se si contano anche coloro che vivono accampati ai margini del campo, il numero di rifugiati somali a Dadaab adesso sfiora quota 440.000. E per questo fine settimana l’UNHCR ha in programma di avviare un imponente ponte aereo con il quale trasporterà tende e altri aiuti nella remota regione di frontiera.

Dadaab è un complesso composto da 3 diversi campi - già sovraffollati prima del recente afflusso - che si estende su oltre 50 chilometri quadrati di deserto, a circa 80 chilometri dal confine con la Somalia. L’arrivo quest’anno di altre 60.000 persone in fuga da conflitto, siccità e carestia non fa che accrescere la pressione sugli insediamenti. Ogni giorno in media 1.300 somali affamati ed esausti arrivano al complesso, che già ospita un numero di rifugiati più di quattro volte superiore a quello per cui era stato progettato.

Fino a mercoledì scorso la popolazione totale di rifugiati presenti a Dadaab si attestava a quota 439.000, dei quali 380.000 registrati e 59.000 nuovi arrivi insediati ai margini dei tre campi. Il complesso di campi è stato costruito nel 1991 con lo scopo di accogliere 90.000 persone. Nel 2008 è stato ufficialmente dichiarato completo. Oggi è il più esteso, il più congestionato e uno dei più remoti campi di rifugiati al mondo, dove fino a 5 famiglie condividono spazi progettati per una.
Fonte:Headlines