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Kenya: Quattro kenioti contro il governo britannico
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Kenya: Quattro kenioti contro il governo britannico
Quattro kenioti contro il governo britannico.
Vogliono essere risarciti per le torture subite quando il Kenya era ancora una colonia britannica. Circa 150mila kenioti furono incarcerati negli anni della lotta contro il colonialismo britannico.
Quattro cittadini kenioti hanno deciso di ricorrere all’Alta Corte di Londra per essere risarciti delle violenze che sostengono di avere subito negli anni Cinquanta, quando il Kenya era ancora una colonia britannica. Hanno tutti tra i settanta e gli ottanta anni e hanno affrontato il viaggio dai loro villaggi in Africa fino a Londra per sostenere la loro causa in tribunale. Chiedono di essere risarciti per le torture che avrebbero subito negli anni della rivoluzione guidata dal movimento anti-colonialista Mau Mau.
I loro avvocati sostengono che tutti e quattro hanno subito feroci atti di violenza – tra cui castrazione e abusi sessuali – da parte degli ufficiali britannici che li avevano arrestati. Il caso potrebbe costituire un precedente estremamente importante: se gli abusi dovessero essere riconosciuti, molti altri cittadini che un tempo furono soggetti al dominio britannico potrebbero decidere di chiedere a loro volta un risarcimento.
Tra il 1952 e il 1961, circa 150mila kenioti furono arrestati e incarcerati per anni perché accusati o anche solo sospettati di essere membri del movimento di resistenza che lottava contro il dominio britannico. Tra questi anche il nonno del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. «Siamo qui per ottenere giustizia per tutti i nostri colleghi», ha detto uno dei quattro sopravvissuti arrivati a londra «molti sono morti ma molti altri sono ancora vivi e costretti in condizioni di assoluta povertà a causa delle ingiustizie commesse dal colonialismo britannico. È loro responsabilità risarcirci». Il Kenya ottenne l’indipendenza dal Regno Unito nel 1963 e l’anno seguente fu proclamata la Repubblica del Kenya.
Fonte: il Post
Vogliono essere risarciti per le torture subite quando il Kenya era ancora una colonia britannica. Circa 150mila kenioti furono incarcerati negli anni della lotta contro il colonialismo britannico.
Quattro cittadini kenioti hanno deciso di ricorrere all’Alta Corte di Londra per essere risarciti delle violenze che sostengono di avere subito negli anni Cinquanta, quando il Kenya era ancora una colonia britannica. Hanno tutti tra i settanta e gli ottanta anni e hanno affrontato il viaggio dai loro villaggi in Africa fino a Londra per sostenere la loro causa in tribunale. Chiedono di essere risarciti per le torture che avrebbero subito negli anni della rivoluzione guidata dal movimento anti-colonialista Mau Mau.
I loro avvocati sostengono che tutti e quattro hanno subito feroci atti di violenza – tra cui castrazione e abusi sessuali – da parte degli ufficiali britannici che li avevano arrestati. Il caso potrebbe costituire un precedente estremamente importante: se gli abusi dovessero essere riconosciuti, molti altri cittadini che un tempo furono soggetti al dominio britannico potrebbero decidere di chiedere a loro volta un risarcimento.
Tra il 1952 e il 1961, circa 150mila kenioti furono arrestati e incarcerati per anni perché accusati o anche solo sospettati di essere membri del movimento di resistenza che lottava contro il dominio britannico. Tra questi anche il nonno del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. «Siamo qui per ottenere giustizia per tutti i nostri colleghi», ha detto uno dei quattro sopravvissuti arrivati a londra «molti sono morti ma molti altri sono ancora vivi e costretti in condizioni di assoluta povertà a causa delle ingiustizie commesse dal colonialismo britannico. È loro responsabilità risarcirci». Il Kenya ottenne l’indipendenza dal Regno Unito nel 1963 e l’anno seguente fu proclamata la Repubblica del Kenya.
Fonte: il Post
dolcemagic- Sostenitore
- Numero di messaggi : 1817
Data d'iscrizione : 23.10.09
Età : 51
Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
Re: Kenya: Quattro kenioti contro il governo britannico
Documenti inediti rivelano brutalità colonialismo britannico.
Nuovi inquietanti documenti inediti, da poco giunti all'Alta Corte di Giustizia di Londra, rivelano inquietanti retroscena del colonialismo britannico in Kenya, specialmente in riferimento alla repressione della rivolta Mau-Mau negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Alcuni stralci delle carte documentarie rivelano brutalità impressionanti adottate con sorprendente mancanza di umanità da parte del regime britannico in terra d'Africa, che vanno dai pestaggi a morte, alle più sofisticate violenze violenze psicologiche, e fino a torture che prevedevano prigionieri arrostiti vivi.
Fonte: Edizioni OGGI
Nuovi inquietanti documenti inediti, da poco giunti all'Alta Corte di Giustizia di Londra, rivelano inquietanti retroscena del colonialismo britannico in Kenya, specialmente in riferimento alla repressione della rivolta Mau-Mau negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Alcuni stralci delle carte documentarie rivelano brutalità impressionanti adottate con sorprendente mancanza di umanità da parte del regime britannico in terra d'Africa, che vanno dai pestaggi a morte, alle più sofisticate violenze violenze psicologiche, e fino a torture che prevedevano prigionieri arrostiti vivi.
Fonte: Edizioni OGGI
dolcemagic- Sostenitore
- Numero di messaggi : 1817
Data d'iscrizione : 23.10.09
Età : 51
Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
Re: Kenya: Quattro kenioti contro il governo britannico
Davvero da rabbrividire.....a leggere questi articoli mi è venuto in mente un film che ho visto diversi anni fa "RADICI"...e già allora sono stata male dalle torture che hanno subito i "neri", ma mai pensavo che a distanza di anni mi avrebbe toccato di persona, e ora, a maggior ragione, sono orgogliosa di avere un ragazzo di colore.
A volte si parla, anche fin troppo, di questo paese e dei modi che alcuni dei loro abitanti ( BB ) si comportano.
Mi soffermo a pensare e l'unica cosa che mi viene in mente è che l’essere umano è uguale in ogni parte del mondo. Ciò che ci distingue è la nostra storia personale e le condizioni di vita, presente, ma soprattutto anche il vissuto passato. Penso che per stare con gli africani bisogna essere disposti a capire le loro difficoltà, il vissuto di povertà e miseria, la mancanza di senso del futuro, la bassa scolarizzazione, le usanze tribali e i rapporti basati sulla forza. Bisogna comprendere e non giudicare».
Scusate...ma solo sono mie personali opinioni!!!
Cinzia.
A volte si parla, anche fin troppo, di questo paese e dei modi che alcuni dei loro abitanti ( BB ) si comportano.
Mi soffermo a pensare e l'unica cosa che mi viene in mente è che l’essere umano è uguale in ogni parte del mondo. Ciò che ci distingue è la nostra storia personale e le condizioni di vita, presente, ma soprattutto anche il vissuto passato. Penso che per stare con gli africani bisogna essere disposti a capire le loro difficoltà, il vissuto di povertà e miseria, la mancanza di senso del futuro, la bassa scolarizzazione, le usanze tribali e i rapporti basati sulla forza. Bisogna comprendere e non giudicare».
Scusate...ma solo sono mie personali opinioni!!!
Cinzia.
dolcemagic- Sostenitore
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