Umoja, un posto per sole donne

Umoja, un posto per sole donne

Si tratta di un piccolo villaggio in Kenya. La sua particolarità è che è proibito l’accesso agli uomini. Ma c’è un motivo, legato alla violenza che queste donne hanno subito.
Umoja è un posto per sole donne. L’ha fondato Rebecca Lolosoli e per 21 anni ha raccolto donne fuggite da matrimoni forzati o da mutilazioni genitali, cacciate da casa dopo aver subito violenza. Insomma, Umoja è un rifugio per tante. Gli unici maschi che possono entrare sono i figli, ma possono restare solo se non cercano di imporre le loro regole né alcuna sorta di egemonia. Ora Umoja, che significa Unione, oltre a rappresentare una piccola isola di matriarcato, è anche un centro d’artigianato specializzato in bigiotteria etnica. Le collane e i copricapi delle donne di Umoia da un anno sono nella collezione primavera estate della stilista Diane Von Furstenberg, che ha incontrato Rebecca nel 2009 e si è innamorata dei gioielli prodotti dalle donne di Umoja.

DIVORATE DALLE IENE – Attualmente sono 64 e molte di loro sono state vittime di stupro da parte dei soldati inglesi che per 50 anni hanno occupato la zona. “Le violentavano ogni volta che le trovavano in giro nei campi a cercare legna.” Racconta Rebecca. “Per loro era un gioco.” Lei stessa è sfuggita a un tentativo di violenza, anni fa. All’inizio, le donne violentate stanno zitte, per paura. Quando la cosa viene scoperta dai mariti, vengono mandate via di casa, perché ciò che hanno subito è vissuto come una vergogna. Alcune, epr sopravvivere, producono birre casalinghe, ma gli alcolici sono illegali e loro finiscono in prigione. Alcune vengono divorate dalle iene.

UN DIRITTO CHE SIA UNO -Vent’anni fa Rebecca, che aveva subito l’infibulazione a 15 anni e a 18 era stata comprata dal marito per 18 mucche, decise che era ora di dire basta e di parlare dei problemi delle donne. Per fermarla era stata picchiata e ridotta in fin di vita durante un’asssenza del marito, ma il marito, tornato, non l’aveva difesa. Così Rebecca aveva capito che avrebbero potuto ucciderla, e lui non avrebbe fatto nulla, perché “una donna Samburu non ha un diritto che sia uno.”

ARTIGIANATO FASHION -Le donne Samburu non possono avere proprietà, non possono divorziare né lavorare né fare tutta una serie di altre cose. Rebecca Lolosoli ha fondato un centro in cui vengono insegnati alle donne i loro diritti, dove esse vengono educate e istruite. Per mantenersi gestiscono un campeggio e un sito culturale afferente al Samburu National Reserve. Con il turismo hanno guadagnato abbastanza per comprarsi la terra in cui è situato il loro villaggio. E adesso producono anche artigianato fashion, e lo esportano. Ma la cosa fondamentale per Lolosoli è lo studio, soprattutto per le nuove generazioni. “L’educazione è la cosa più importante, così loro non saranno nel buio come siamo state noi.” Le donne di Umoja sono state aggredite e minacciate, perché danno fastidio allo status quo. Ma Rebecca non cede. Rebecca ha lasciato il marito, e lui ha cercato di spararle. Ma lei ce l’ha fatta. Due mesi fa ha ottenuto il divorzio e ha festeggiato con le donne di Umoja. L’anno prossimo sarà la prima donna a presentarsi come candidato alle elezioni locali. “Malgrado i pericoli, non mi sono mai fermata.” Dice. Mitica. Rebecca for president..
Fonte:Giornalettismo

....bell'articolo Fio, grazie per averlo postato qui sul forum!!!

Cinzia.

Complimenti a Rebecca per tutto quello che fa per le donne. Se trovo qualche info in più la inserisco.
Federica