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Kenya, e il quarto vien da sè..
2 partecipanti
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Kenya, e il quarto vien da sè..
Agosto 2010
.. e il 4° vien da sè. Già.. perchè prima del terzo viaggio, avevo già prenotato il quarto! Ero sicura che il ritorno sarebbe stato meno duro, con il biglietto successivo in tasca! Anche.. se.. arrivarci.. non è comunque stato facile.
Pensieri
Domenica 7 Giugno
..la mia anima stanca, disidratata, ha tanta sete.. sete di purezza. Mi sento nauseata, e disarmata, e vittima di una società in cui i principi sani e i valori fondamentali dell'esistenza, hanno ceduto completamente il loro spazio all'apparenza e al consumismo, nonché alla falsità e all'opportunismo. E' arrivato il sole, e con il suo tepore, la natura ha ripreso vita ed è compagna, inseparabile, della mia sopravvivenza. Vedo in essa la forza, che mi dà speranza.
Il progetto al Sabaki (Dama & Il Grey Village) sta prendendo forma e colore, e il mio cuore trabocca di gioia. Il legame con Dama è più solido che mai, e il rispetto e la stima reciproca mi fanno credere che davvero vale ancora la pena di sperare. Mi sto circondando di persone splendide, dove l'unica bellezza che importa è quella interiore.
Custodisco un segreto che mi carica ogni giorno di più di emozione, e temo che al culmine della sorpresa che proverà Dama nel rivedermi, sfocerà tutta quanta in un felice pianto liberatorio. Ci sono troppe cose belle che stanno accadendo e non posso fare a meno di festeggiare assieme a lei, e tornare di nuovo al Sabaki, dopo soli 4 mesi. Al solo pensiero, mi sento esplodere.. Rivedere le donne giriama, dagli sguardi profondi e gli abiti sgargianti, stupite ed interrogative, ma sorridenti, ed estremamente felici della nostra visita. Immersi in quella natura rigogliosa, che regala panorami mozzafiato, avvolti da una brezza fresca, e il fruscio delle foglie di acacia, di fronte a maestosi baobab che svettano verso il cielo. Solo otto settimane e il mio cuore ricomincerà a battere forte, a quel ritmo che lo fa sentire vivo.
Domenica 20 Giugno
Al mio ritorno, il 28 Marzo, feci qualche calcolo. Dovevano trascorrere soli 123 giorni ed ero assolutamente certa che sarebbe stato molto semplice. Forse troppo. Faticosamente oggi ne conto 38 e mi rendo conto che sempre più spesso avverto la necessità di ricorrere a carta e penna, per alleggerirmi di un peso sulla coscienza, che non ascolta il cuore ma la mente, e l'anima ne risente. Il richiamo, da quella terra ostile ma così meravigliosa, si fa sempre più intenso, e per la prima volta nella mia esistenza, anima e corpo non sono mai stati così lontani. Leggo libri pieni di Africa in pochi giorni, e crollo addormentata con le pagine tra le dita. Precipito in sonni profondi e sogni che vivo leggera. E al mattino mi risveglio spaesata nella mia camera, con la sensazione di provenire da un posto lontanissimo. Un battito di ciglia, un occhio speranzoso verso il futuro, una lacrima libratoria e il forte senso del dovere, mi lasciano andare ad un profondo sospiro e mi preparano all'inizio di una nuova giornata, che porta sempre buoni stimoli per il progetto e tanta gioia, che però sembra non bastarmi più e non essere mai sufficiente, per colmare il mio vuoto. Rifletto invano su qualche soluzione ma, di nuovo, il vuoto. Riprendo la lettura del mio libro per viaggiare lontana.
Domenica 25 Luglio
Ho l'impressione che la vita stia cominciando a sorridermi. Probabilmente è vero che chi semina raccoglie. Mancano soli 4 giorni alla partenza, e 6 soli giorni alla sorpresa a Dama. E' fatta. Ce l'ho fatta!!! Più indaffarata che mai per far sì che non manchi nulla.. e interrogativa su quanto nuovamente saprà regalarmi questo viaggio.
Stavolta oltre a mamma, verrà per la prima volta papà. Desidera conoscere il progetto a cui dedico tutte le mie energie. Ne sono contenta! ..le valige sono pronte, ed io sono euforica perchè non avrei mai pensato di riuscire a portare così tanti aiuti al Sabaki.. 400 capsule per i vasi di marmellata e miele, e ben 61 confezioni di medicinali. Poi, tante scarpe, ciabatte e vestiti, sia per adulti che per bambini. Noi tre siamo riusciti a caricare le nostre cose personali nei bagagli a mano (che purtroppo hanno un limite di soli 5 kg) e in una sola valigia (che ha invece il limite di 20 kg). Le altre due valige, sono state destinate interamente agli aiuti. Ben 40 kg, non me lo sarei mai aspettata di riuscire a fare tanto. Ne sono proprio orgogliosa. Immagino già l'espressione di Dama quando si sarà ripresa dal ns arrivo imprevisto e le consegneremo tutto quanto.. Ci dirà: “E voi, con che cosa siete venuti?? Così come siete??
;-))“
Venerdì 30 Luglio
Alle 8 del mattino atterro a Mombasa, il primo respiro fuori dall'aereo mi riempie il cuore e mi fa sentire a casa. Dopo tanta frenesia, sono improvvisamente assalita da un totale senso di tranquillità che spegne ogni mia agitazione. Sarò già invasa dal pole pole d'africa? Le due ore di viaggio per raggiungere Watamu mi regalano paesaggi grandiosi: è Agosto e la natura rigogliosa esplode in tutta la sua forza. Wow. Sono distrutta ma non posso davvero permettermi di chiudere occhio. Arriviamo al Sun Palm, ci assegnano la camera, ha le dimensioni di un appartamento! ma non solo, c'è un terrazzo enorme, ma non solo, è vista mare, o meglio, vista “isola dell'amore!” non ci credo..
Per un momento riprendo la concentrazione per estrarre dalle valige i 20 kg di roba nostra per lasciarvi i rimanenti 40 kg per Dama & Il Grey Village. Domani gran sorpresa a Dama, non me ne rendo ancora conto. E' già ora di pranzo, il buffet è così ricco da farmi sentire in imbarazzo, ma è veramente risanatorio. All'ultimo boccone di mango, alle 2 in punto, tra me e me dico.. ma Thoya.. il ns taxista.. mi risulta non abiti lontano da qui.. voglio uscire e provare a cercarlo.. al gate tentiamo un “destra” e poco dopo sulla sinistra vedo un gruppo di casupole che mi sembra famigliare. “He lives here even if he's not here now!” mi dice un ragazzo. Evvai, abita qui! Gli lascio un biglietto. Rientro in hotel e mezz'ora dopo me lo trovo davanti agli occhi, non riesco a trattenere il mio stupore con uno strillo acuto! ..che carino, mi ha già cercata.. Ci accordiamo sull'orario per andare da Dama l'indomani, due chiacchiere e sono già le 3,30 e ho appuntamento con Deborah & Simone in Aquarius, due miei carissimi amici con cui sognamo questo viaggio da mesi! Andiamo all'agenzia di Kivuli, saldiamo i ns safari, ci consegnano il ns numero kenyota per queste due settimane e poi ci precipiatiamo nella gelateria di Anna & Andrea.. mmm.. che buono il gelato al mango.. Per Deborah scatta l'SMS a Dama, che effettivamente attende loro l'indomani.. e Dama tempestivamente telefona.. io sento la sua voceeee.. ma devo stare mutaaa!! Ma che emozione.. Si sta facendo buio e dobbiamo rientrare.. Come prima giornata in Africa direi che.. è stata proprio intensa!!
Sabato 31 Luglio
Sono le 3,30 am e io mi trovo nel mio letto con gli occhi sbarrati. Sono emozionatissima. Attendo con ansia le 5,30 per prepararmi, e alle 6 in punto sono già in spiaggia per godermi lo spettacolo dell'alba. Eccezionale. Colazione puntualissima all'apertura e attesa del taxi.. Thoya termina un servizio per altri clienti e nel frattempo ci raggiungono sua moglie e le loro quattro bimbe. Preleviamo Deborah & Simone e partiamo! Il viaggio mi sembra infinito e intanto pianifichiamo l'arrivo.. La sorpresa riesce perfettamente.. Scendono i miei amici, incontrano Dama e la salutano. Come da programma Deborah invita a Dama ad aiutarli a scaricare i bagagli e in quell'occasione Dama si accorge delle bimbe di Thoya sul pulmino e le invita a scendere. Scesa l'ultima, sbuco fuori anche io e Dama è sbalordita. Poi scende Mamma e rimane a bocca aperta, e addirittura mio padre e lì davvero non sta nella pelle. Era un anno e mezzo che lo aspettava, perchè era restio a venire in Africa, e oggi è addirittura al Sabaki!
Ci mostra tutte le novità del Grey Village: il pozzo completamente ristrutturato, il punto vendita pieno dei nostri gadgets, e da ora, oltre a borse e cappelli, anche collanine, bracciali e quadernini! E non con perline maasai facilmente reperibili anche sulla costa, bensì materiali giriama. E infine, il vivaio, splendido, esploso dopo la stagione delle piogge.. Andiamo all'interno della capanna e vuotiamo i ns 3 bagagli interamente: Mama Kitsao, Mama Lewis, Mama Charro e Mary sono tutte sedute in fila ad osservare come fossero al cinema! Apprezzano ogni cosa che abbiamo portato.. Poi ci rilassiamo nel salotto esterno e Dama ci porta il pane appena preparato da Mama Kitsao e il thè. E una macedonia di banane e cocomero.. Wow! Purtroppo è già l'una e dobbiamo rientrare, Thoya ha un appuntamento con altri clienti. Arriviamo al Resort per il pranzo, e c'è un cuoco che mi ricorda qualcuno.. Sì! E' Boniface! Lavorava in Aquarius l'anno prima insieme a Peter, un ragazzo che mi ha portato alla scoperta della vita quotidiana nel villaggio di Jimba, poco lontano da Timboni, ma dove di “wazungu” non ne passa uno.. Boniface mi conferma che Peter lavora al Crystal Bay, come già sapevo, dalla metà di Luglio, ma ora si è tagliato ed è casa.. Sigh..! Gli invio un messaggio, magari riuscirà comunque a passare.. E così giunge l'ora del pomeriggio in spiaggia, e che spiaggia.. Watamu Beach! Mentre passeggio sulla spiaggia incontro diversi ragazzi di Timboni, chiedo se conoscono Jose Kasena, il mio beach boy dell'anno scorso e mi lasciano il suo numero.. Gli invio un messaggio e tempestivamente mi chiama.. Lavora al Coral Key a Malindi, gli prometto che andremo a trovarlo! Squilla di nuovo il mio telefono, è Peter! E' già qui, a pochi metri dalla spiaggia.. Lo raggiungo.. E' sempre il solito ragazzone grande e scolpito, dagli occhioni inconfondibili, che tuttora non nasconde la sua giovane età.. Passeggiamo fino al tramonto e ci aggiorniamo su tutto.. tutto quanto.. Si fa buio e un'altra giornata volge al termine.. Prima di salutarci gli chiedo se sa dove si trova l'orfanotrofio Tunda a Timboni e mi dice che ci accompagnerà lui! E' proprio vero che in Kenya è tutto HAKUNA MATATA!
Domenica 1°Agosto
Sono le 4,30 am e io non riesco già più a dormire. Ogni minuto in meno di sonno mi consente di rivivere i momenti piacevoli e tutte le gioie vissute in queste poche ore qui. Alle 5,45 sono in spiaggia di fronte al Crystal Bay in pole position per l'alba. Mi guardo intorno a 360° perchè questo cielo è davvero spettacolare. Dura in tutto un'ora e non manco di scattare una foto regolarmente ad ogni cambio di scena. Verso le 7 sopraggiunge Abdul, ha già soddisfatto la mia richiesta, trattata durante l'alba di ieri! Volevo un cuore di ebano, con il mio nome da un lato, e l'Africa dall'altro, da regalare ad una persona speciale, e lui è stato davvero bravissimo. E sapeva che anche stamattina sarei stata in spiaggia così presto.. E' ora della colazione poi ci aspetta il passaggio per la spiaggia Garoda, tanto sole fino a che non arriviamo a meta, e poi pioggia, tanta pioggia. Attendiamo ben tre ore speranzosi correndo continuamente ai ripari, fino a che ci arrendiamo. Ritorniamo al Resort per una doccia calda e un meritato pranzo. Al pomeriggio il tempo migliora leggermente ma non c'è traccia del sole. Mi stendo comunque su un lettino all'aperto, stanchissima, dopo queste due sole giornate ma così intense.. Anche attraverso le nuvole riesco ad avvertire il tepore del sole e crollo in un sonno profondo. Ne avevo proprio bisogno.
Lunedì 2 Agosto
Per la prima volta riesco a dormire seriamente e mi alzo alle 6 in punto con la sveglia. E' ora dell'alba! Stamattina c'è piuttosto nuvolo, non è necessario che io fissi il cielo e mi concedo una lunga passeggiata fino a che il sole è alto su di me, e mi scalda. Mi gusto la colazione, poi, crema, bikini, e tanto relax..! Squilla il telefono e Peter è qua vicino, ci accordiamo per il pomeriggio, verrà alle 2,30 e passeremo da Daborah & Simone, poi andremo all'orfanotrofio. Mi dice che al Tunda ci sono stati dei problemi e al momento non è operativo. Potremmo tornare al God Our Father ma non a Timboni, bensì a Jimba, ci addentreremo ancora un pò di più nel bush, wow! Mezz'ora di cammino tra una fitta vegetazione di palme da cocco, piante di mango, piantagioni di mais e manioca, dove personalmente non vedo il minimo elemento col quale qua in mezzo ci si possa orientare. Fantastico. Non so se sono sprovveduta, ma tutto ciò mi trasmette un senso di libertà totale, e allo stesso tempo, di protezione e sicurezza. Peter è di Jimba, quindi ne approfitta per mostrarci la sua casa, un insieme di capanne, case di terra e in muratura in cui vive tutta la sua grande famiglia. Salutiamo la sua nonna, la sua mamma, e intanto Peter ci porta 3 grosse noci di cocco e ci gustiamo questa bibita rinfrescante. Intanto ci raggiunge Kelvin, il suo vicino, nonché grande amico, che avevo conosciuto già l'anno scorso.. Mi ricordo di lui, gli dico: “Ah, Peter's twin brother!” E lui scoppia a ridere, era ciò che mi aveva detto lui l'anno prima, di essere il fratello gemello di Peter! Deborah & Simone hanno un'espressione gioiosa, stanno apprezzando tanto, e io ne sono felice. Andiamo tutti insieme all'orfanotrofio, c'è una bimba che si attacca a me, un'altra che si incolla a Deborah, e le teniamo in braccio per tutta la durata della visita. Lasciamo tutto ciò che abbiamo portato per i bimbi, vestiti, scarpe, cappellini ed essendo buio, ci congediamo. Peter e Kelvin chiamano per noi un tuk tuk, ci salutiamo, proponiamo di trascorrere una serata insieme nel prox weekend, e noi tre wazungu ce ne torniamo in hotel..
Martedì 3 Agosto
Sono le 5,30 am e io sono già sveglia. Sono in partenza per il Maasai Mara e ancora non mi sembra vero. Mi allontano dalla costa sempre con un pizzico di nostalgia, ma so che la savana e tutte le sue creature riusciranno a colmare qualsiasi mancanza.. Entriamo in aeroporto a Malindi, ecco il ns aereo, Blu Sky Aviation, 19 posti, mi chiedo che effetto farà! Decolliamo, e non ci alzeremo mai più i tanto e durante tutto il percorso mi sembra di vivere in un film! ..riusciamo anche a scorgere il Kilimanjaro! Atterriamo niente poco di meno che in mezzo a decine di gnu e zebre, che spettacolo. Lentumo Ole Sumare è la nostra guida Maasai e, a bordo della Land Rover dell'African Migration Safari, si rivelerà eccezionale. Inizia il Safari già sul percorso verso il nostro Ol Moran Tented Camp, appena all'esterno del Mara Gate e immerso tra i villaggi Maasai, eccezionale.
Prima di raggiungere il campo, abbiamo già la fortuna di trovare un leone adulto, che si gusta una zebra.. Incredibile.. Nel pomeriggio oltre ad elefanti, giraffe, impala, antilopi, marabù, struzzi, e tanti gnu e zebre, troviamo altri leoni, e leonesse, e addirittura, i loro cuccioli! Ho la pelle d’oca, sembrano meravigliosi peluche, riesce difficile pensare che accarezzarli possa essere pericoloso.. Poco dopo incontriamo anche i cuccioli d’elefante, che dolci!, sempre nascosti tra le zampone della mamma.. Ciliegina sulla torta, sul far della sera prima di rientrare, avvistiamo anche un ghepardo.. e non solo.. si sta preparando all’attacco di due gazzelle.. prende di mira una delle due, ma questa riesce a fuggire.. che adrenalina!!!
Rientriamo al campo per la cena e il pernottamento.
Mercoledì 4 Agosto
Sveglia alle 6,30 per l’ultimo game drive prima del volo di ritorno. Peccato che mi sento malissimo, ho una tonsillita acuta, e ho trascorso la notte in bianco a stirarmi gambe e braccia e schiena in continuazione dai dolori della febbre a 39°.. Sarò fortunata in tutto, ma in salute proprio zero!!! Racimolo le due energie che mi sono rimaste e si parte.
Ci riteniamo già troppo fortunati per vivere altri colpi di scena, invece.. troviamo un leone che si pulisce leccandosi con le sue zampone, a pochissimi metri da noi, e sembra proprio un grande gattone. E infine, a voler essere fortunati al massimo, incontriamo un altro ghepardo.. questa voltà è una mamma, e.. ci sono anche i suoi quattro cuccioli! Quanto sono piccoli, la fantasia del loro pelo è ancora molto sfumata ma sono così carini.. Saltellano qua e là intorno alla loro mamma.. Ringrazio il nostro Maasai: “Asante sana Lentumo, it has been really amazing!” Grazie a lui è stato un safari indimenticabile!
Arriva il nostro aereo e decolliamo, che forte un aeroporto nel mezzo della savana senza check-in e nessun controllo! Due ore dopo atterriamo a Malindi e raggiungiamo Watamu. Wow, il mare e il cielo assumono i colori del tramonto, che bello essere di nuovo in riva all’oceano, con le sue maree che si alternano, tra il rumore del vento, e delle onde..
Cerco di mangiare qualcosa.. e per fortuna riesco a dormire, nonostante la febbre ancora a 39°..
Giovedì 5 Agosto
Stamattina sarei dovuta andare a trovare Dama, ma mi sento ancora molto male.. Mi dispiace perchè sarei andata in matatu e mi avrebbe accompagnata Peter, che è ancora a casa dal lavoro dopo l’infortunio.. Trascorro il mattino in spiaggia, all’ombra di una palma.. ma mi annoio tremendamente.. Io in questo posto non riesco proprio a stare ferma.. sebbene dall’ufficio sogno tutti i giorni di poter stare su un lettino al sole in spiaggia!!! Alla mezza squilla il telefono ed è Peter, è appena stato dal medico, andrà al Crystal Bay per aggiornarli sul suo stato, e passerà a salutarmi. Poco dopo arriva, mi dice la ferita si sta rimarginando, gli hanno tolto i punti, e gli hanno confermato che il cicatrene che gli ho dato sarà utilissimo fino alla completa guarigione. Ne sono contenta. Per caso avevo con me qualcosa di utile. Domani riprende finalmente a lavorare e ne è felice. Io mi sento un pò meglio e gli chiedo se è troppo tardi per andare al Sabaki... effettivamente è già l’una, dovremmo fermarci a mangiare, cambiare due matatu, e trovare un mezzo che ci porti dal ponte fino al Grey Village, e rientrare prima che sia buio.. Impossibile.. Mi chiede se ho voglia di andare a Malindi a guardare qualche forno, per l’attività di pasticcere che sta intraprendendo come secondo lavoro, vuole che veda con i miei occhi i prezzi sbalorditivi di cui mi ha parlato qualche giorno fa..
Rientro in hotel per una doccia e un boccone, e all’1:30, matatu per Malindi!
Nel frattempo inizia a piovere, le stradine nei dintorni di Malindi diventano presto fiumiciattoli di fango, e noi dobbiamo saltare qua e là per evitarli.. Nel primo negozio i prezzi effettivamente sono alti quanto li ha trovati a Mombasa.. Nel secondo la situazione migliora leggermente, ma.. ci sono forni enormi, e minuscoli, e non esistono mezze misure.. Nel frattempo si guarda intorno, tra tutti gli strumenti da cucina, li paragona con quelli che ha in hotel, e gli piacciono un sacco.. Ogni tanto io scoppio a ridere e lui mi chiede perchè.. Beh, non mi sono mai trovata in un posto simile a guardare ‘ste cose.. e poi sinceramente.. di fianco a lui, a cui mi lega solo tanto affetto e amicizia dai viaggi scorsi, e mi sembra di esser qui a dover arredare a casa!!!
Al terzo ed ultimo negozio, finalmente, un barlume di speranza! Tra i forni minuscoli e le cucine intere, c’è anche un gran bel forno a mio parere di medie dimensioni.. scalda sia dal basso che dall’alto ed è ventilato.. Ottimo.. Ovviamente il prezzo per lui è insostenibile.. Gli chiedo se gli piace e lui lo osserva come un oggetto del desiderio. Non posso fare a meno di fargli questo regalo. Non accettano gli Euro e andiamo a cambiare al Dollars vicino a Mulla, ottimo cambio. Torniamo a ritirare il forno, e lui è così serio.. Gli chiedo se gli piace ed è convinto.. Mi dice di sì.. Mah.. che strana reazione.. penso tra me e me.. Ma, appena usciamo dal negozio inizia a stra-parlare, ridere, strillare.. Non sta nella pelle.. Mi dice che non riusciva a dire una sola parola dalla felicità. Andiamo verso il matatu e ogni tanto urla una pietanza che potrà fare.. e ogni cinque minuti gliene sovviene un’altra.. Che ridere.. Assieme ai biglietti da visita e volantini che abbiamo già ideato, aver un forno elettrico gli garantisce l’opportunità di poter rispondere a quantitativi di gran lunga maggiori rispetto ad una cucina di tipo tradizionale, con tre pietre, legna e fuoco. In questo momento esce anche il sole, quasi a voler festeggiare insieme a noi questo momento. Per arrivare alla rotonda dove prendere il matatu, come al solito percorriamo uno shortcut! e passeggiamo tra mercati di frutta e verdura, e donne coi kanga, wow.. è davvero un’esplosione di colore.. e l’emozione è alle stelle. Troviamo posto sul primo matatu e siamo letteralmente incastrati con il forno! Scendiamo a Jimba e passiamo da casa ad appoggiarlo. Incontriamo la sua mamma che ha gli occhi spalancati e non smette di ringraziarmi, sia in swahili che in inglese, poi sopraggiunge anche la sua nonna, ed è commossa. ..io sono davvero orgogliosa di aver reso felice una famiglia intera al posto di un paio di scarpe..!
Attraverso il bush raggiungiamo Watamu, il cielo si sta colorando di lilla.. poi rosso.. wow, che tramonto fantastico.. mezz’oretta di cammino e sono di fronte all’ingresso del Sun Palm. Mi dispiace sempre quando si fa sera, almeno tanto quanto mi rende felice un’alba e con essa l’inizio di una nuova giornata.. Inoltre, in occasione di questo viaggio, entrare dal cancello del Resort, che si chiude immediatamente alle mie spalle, mi dà l’effetto di allontanarmi e separarmi da tanto meraviglioso mondo esterno, e mi rende triste. Stasera ci sarà la cena swahili, e sarà bello, ma quanto sarebbe divertente condividerla con i miei amici africani?
Sul matatu oggi siamo passati davanti al Kalahari, una disco di Watamu, è il locale in cui probabilmente nel weekend andremo tutti insieme! Quindi mi dico “hakuna matata..” anche se mi accorgo davvero che davvero il Kenya non mi basta mai.. Lala Salama.
Venerdì 6 Agosto
Stamattina mi sveglio alle 7, pole pole.. temo una ricaduta.
Il tempo è nuvolo, ma “pole kidogo”, aspettiamo un pò, intanto che mi gusto la mia crepe al cioccolato come d’abitudine. Mi sento fiduciosa e non capisco se sono solo speranzosa, oppure se sono stata contagiata dall’esasperato ottimismo kenyota, che.. anche mentre piove, si usa dire: “No Rain, No Rain Today!!” ma io mi dico: “Mah! It’s already raining!!!”
Esce il sole e mi fiondo in spiaggia, mi stendo e vorrei rilassarmi, ma ieri è stata una giornata così emozionante che a pensarci oggi mi scendono le lacrime. Mia madre mi guarda e mi dice che avrei dovuto fare la missionaria.... ahahahah.. che ridere.. Ma chi lo sa, so solo che sono sul lettino da mezz’ora e mi sto già annoiando.. e quindi penso.. Avevo grandi aspettative da questo viaggio, e pretendevo davvero che tutto fosse perfetto, e mi rendo conto invece che tutto ciò che sta succedendo è veramente straordinario, e supera alla grande qualsiasi mia aspettativa.. Squilla il telefono! Stanno arrivando Deborah & Simone! Passeggiamo lungo Watamu Beach e ci aggiorniamo sui ns safari e sulle novità degli ultimi tre giorni. Poi guardiamo il cielo, e decidiamo cosa fare nel pomeriggio, visto che non promette molto bene, optiamo per un giro a Malindi! Ci salutiamo per andare a pranzo e prepararci e alle 2,30 si parte! Nel tragitto squilla il telefono, è Kasena! Mitico, mi ha letto nel pensiero, ne approfittiamo di passare anche dal Coral Key, più tardi! Arriviamo in centro e tentiamo di fare un pò di shopping, nonostante il fastidioso ed assillante assalto al muzungu.. Resistiamo un paio d’ore poi andiamo a salutare Kasena! E’ carichissimo, felice di non essere più un beach boy, e mi racconta della sua nuova vita.
Sulla strada del ritorno ci accordiamo per l’indomani. Andremo per l’intero pomeriggio all’orfanotrofio di Mayungu, mentre la sera, con Peter Boniface e Kelvin al Kalahari!
Sabato 7 Agosto
Stamattina mi sveglio con i colori dell’alba guardando dalla finestra, ed esco sul balcone. Wow.. che bella giornata.. Mi preparo e dopo la colazione sono già in spiaggia.. Che brezza leggera.. si sta benissimo.. Le palme che ondeggiano.. in poco tempo mi addormento e mi sento lontana lontana.. Al risveglio mi sembra di trovarmi in un caos assurdo, questi wazungu fanno davvero un rumore clamoroso. Che ansia, ma nessuno ha il minimo interesse nel contemplare questo panorama mozzafiato, ascoltare il soffio del vento che muove le foglie, o delle leggere onde del maree..?? Ma all’una in punto corrono tutti in massa a pranzo, e di nuovo regna la pace.. Mi trattengo, sebbene per poco. Oggi pomeriggio ci aspettano i bimbi di Mayungu, e Luisa & Renato, due persone meravigliose che si prendono cura di 55 bambini, una struttura enorme e numeroso personale africano.
Sulla strada del ritorno ci accompagna un tramonto meraviglioso. Uffa, è di nuovo sera. Ma per fortuna stasera esco.. Già.. In mezzo ai wazungu stavolta ci sto proprio stretta!!
Alle 9,30 passano da me Peter e Kelvin, e andiamo a prendere Deborah & Simone in Aquarius! Poi.. Kalahari!! Il locale è veramente carino, stile africanissimo, bella musica, buon servizio ai tavoli, e ottimi cocktail!! Scattiamo tante foto e ci divertiamo davvero tanto. Purtroppo all’una dobbiamo già rientrare, i ns amici domani si alzano all’alba per lavorare.. Dimentico di puntare la sveglia e dormo pesantemente, fino a tardi..
Domenica 8 Agosto
Uhhh, le 7! Stamattina si dorme!! Guardo il cielo dalla finestra, è limpido e sereno e il sole è accecante. Dopo la colazione corro in spiaggia. La bassa marea ci regala atolli splenidi, non posso fare a meno di girare tutta la spiaggia per due volte.. che foto!! Purtroppo ricevo una brutta notizia, Dama non riesce a venire a pranzo, ha avuto un imprevisto. Verrà martedì. Ma Ruben riesce a venire, il mitico Ruben di Scandiano, anzi, di Mambrui!!! Al Sun Palm ci preparano un bel tavolo all’aperto, vicino alle palme, e come al solito il buffet è eccezionale.. Oggi non mi faccio proprio mancare nulla, e dopopranzo crollo come un sasso sul lettino e dormo fino a sera..
Lunedì 9 Agosto
Stamattina dormo fino alle 7,30 inoltrate. Purtroppo è molto nuvolo e siamo costretti a rimandare la gita alla spiaggia del Jacaranda. Facciamo un giro per il centro di Watamu, guardando il cielo in modo interrogativo e al bar chi vedo? Pier61 di PortaleKenya! Ci porta a casa sua e facciamo tante tante chiacchiere.. fino ad ora di pranzo! Al pomeriggio il tempo peggiora ulteriormente. Io, in hotel, non ci sto!! Esco con i miei amici africani, facciamo il nostro solito bush tour da Watamu, attraverso Timboni, fino a Jimba, e ci fermiamo a casa della cugina di Peter perchè c’è una mega festa di compleanno. Wow.. Quanti bimbi, e quante persone, e musica e salti e balli. Che bell’atmosfera.. Scatto qualche foto e riprendiamo la passeggiata sulla via del ritorno.. Domani speriamo vivamente che ci sia bello, così da passare un pomeriggio in spiaggia tutti insieme!
Martedì 10 Agosto
Stamattina dormo come un sasso fino all’ora della colazione e mi sveglio affamata. Il sole è già abbagliante e mi preparo per la spiaggia. C’è bassissima marea, gli atolli sono splendidi, e l’acqua è di un colore magnifico. Passeggio, passeggio, passeggio, guardandomi intorno a 360° e quasi mi gira la testa! Ritorno alla base perchè a breve dovrebbe arrivare Dama.. Eccola!!! Wow.. Ha uno zaino grosso quanto Babbo Natale ed è piena di regalini per noi, fatti a mano dalle sue donne.. La invitiamo a rimanere assieme a noi per il pranzo e davanti al buffet rimane a bocca aperta.. Facciamo una chiaccheratona infinita, e quando ci congediamo, mi dice: “Alla prossima sorpresa allora..!” Già, quando tornerò, ovvio che non glielo dirò!”
Boniface mi aspetta al gate alle 3, passiamo a prendere Deborah & Simone, e raggiungiamo Peter e Kelvin al Marina Cafè. Ovviamente sempre a piedi, sul ciglio della strada, insieme a tutti i kenyoti che si spostano qua e là. Che bello..
Saliamo nella terrazza al secondo piano, ed è tutta nostra. Vista splendida su palme e tetti in makuti, divani enormi e comodissimi, davanti ad una birra fresca. C’è musica, e un pò si canta, un pò si balla, sempre si scherza e si ride, fino al tramonto.. che segna la fine di un’altra giornata, una bellissima giornata africana.
Mercoledì 11 Agosto
Anche stamattina dormo fino all’ora della colazione, fortunatamente c’è il sole e si parte per la spiaggia del Jacaranda! La prima ora non spiaccico parola e faccio foto ovunque, la bassa marea è stupenda, e la lingua di sabbia è infinita. Ci tratteniamo fino alla mezza tra passeggiate, chiacchiere e foto di gruppo. Rientro al resort, pranzo in pochi minuti e mi ributto in spiaggia.. è il penultimo giorno e ho le ore contate! Alle 5 ci aspetta Thoya a casa sua, le sue bimbe sono curatissime, appena uscite dal saloon, solo per la nostra visita.. Che emozione.. Cantano e ballano per più di mezz’ora, ci ricevono davvero calorosamente, poi, ci invitano a bere il thè. Passano a sciaquarci ed asciugarci le mani, pregano, dopodichè, si può gustare il chai. Ci mostrano la loro casa, la casa della nonna, e quella che un tempo era la classe in cui insegnava la nonna. Come al solito si fa buio e frettolosamente dobbiamo salutarci. Salutiamo anche Deborah & Simone, che partiranno domattina. Sono veramente tristi di abbandonare questo bel mondo, proprio ora, dopo aver vissuto questi momenti così intensi. Ma ci rivedremo a casa, e rivivremo insieme queste emozioni indimenticabili.
Domani sarà l’ultimo giorno anche per me. Da una parte sono felice perchè a casa ho voglia di rivedere una persona speciale. Ma dall’altra.. so quanto mi mancheranno le lunghe passeggiate nel bush, le camminate nella bassa marea, le ore di chiacchiere e risate con i miei amici africani, gli incontri con Dama, e i giri al Grey Village.. e infine, ciò che mi mancherà tremendamente, sarà l’opportunità di girare ovunque con due kanga e le infradito.. e sentirmi infinitamente libera, provando allo stesso tempo una sensazione di estrema sicurezza e protezione mai provati prima..
Giovedì 12 Agosto
Oggi è l’ultimo giorno. La giornata è davvero grigia, non solo nuvole, ma anche pioggia, e addirittura bufera. Solo la mia sete d’Africa mi spinge a mettermi berretto e k-way e partire a piedi. Al pomeriggio giunge l’ora di salutare i miei amici. Peter passa a prendermi al gate e andiamo a Jimba, ormai le gambe ci vanno da sole!, e ci fermiamo da Kelvin che oggi sta lavorando nei campi, sta piantando pomodori. Si occupa di riparazioni di strumenti elettronici, e abbiamo ideato anche il suo biglietto da visita, gliene faremo avere diversi. Gli auguro buona fortuna, e.. all the best. Mi mancherà la sua simpatia eccezionale. Sulla via del ritorno ci fermiamo a Timboni, presso lo studio di registrazione di Mr. Bado che mi masterizza un cd con la sua musica che a me fa davvero impazzire e mi ricorda quel pomeriggio a Malindi durante la festa dopo le votazioni. Ci incamminiamo verso Watamu, Peter deve rientrare al lavoro, e ci congediamo. Lo ringrazio perchè grazie a lui e ai suoi amici ho vissuto davvero a contatto con la realtà locale, e ciò ha reso questo viaggio SPECIALE.
Mi concedo l’ultimo giro sul ciglio della strada tra bici, tuktuk, gente a piedi, donne con kanga coloratissimi, e penso a quanto mi mancherà tutto questo.. Peter non manca di urlarmi “Be careful!!!” ..sa che sono un pò matta, e lui è sempre molto attento e premuroso.
Stanotte all’early breakfast saluterò Boniface e poi.. sarà veramente giunto il momento di partire. Mi dispiace sempre lasciare questo posto, in cui mi sento così bene. Al solo pensiero di prendere la strada per Mombasa e allontanarmi sempre di più, mi sento il cuore in gola.
Stasera c’è la cena swahili, e nonostante lo stomaco un pò chiuso riesco ad assaggiare quasi tutto. Ripenso alle passeggiate tra le capanne di terra rossa, le piantagioni di Jimba, e all’ultimo giro in questo mondo così colorato, e mi scendono le lacrime. Quando ripenso agli abbracci di congedo, beh, io qui non vorrei tornare mai più perchè è troppa la sofferenza nell’andarsene via. Tra poche ore parte il bus per Mombasa, e lasciare questo posto mentre si farà giorno sarà veramente come strapparmi con forza via di qua.
Venerdì 13 Agosto
Apro gli occhi alle 4 am per la partenza. Appena mi sveglio e realizzo, ho un colpo al cuore. La prima lacrima si tramuta in un pianto disperato che non riesco a fermare. Vado all’early breakfast, e tutti mi guardano, che vergogna. Ma io non riesco a trattenermi e mi devo assolutamente sfogare. Saluto Boniface in quelle condizioni pietose, gli lascio un messaggio collettivo per tutti loro, e lui mi dice “Don’t be sad..” e io gli rispondo: “Goodbye Boniface.. Greet all your friends and tell them that I will never come back again. Leaving this place makes me suffering really to much.”
Ora sono a casa, mi sto riambientando, e per fortuna i miei ricordi non me li porterà via nessuno. Abbiamo tantissime foto ricordo che sono meravigliose. Asante sana Kenya.
.. e il 4° vien da sè. Già.. perchè prima del terzo viaggio, avevo già prenotato il quarto! Ero sicura che il ritorno sarebbe stato meno duro, con il biglietto successivo in tasca! Anche.. se.. arrivarci.. non è comunque stato facile.
Pensieri
Domenica 7 Giugno
..la mia anima stanca, disidratata, ha tanta sete.. sete di purezza. Mi sento nauseata, e disarmata, e vittima di una società in cui i principi sani e i valori fondamentali dell'esistenza, hanno ceduto completamente il loro spazio all'apparenza e al consumismo, nonché alla falsità e all'opportunismo. E' arrivato il sole, e con il suo tepore, la natura ha ripreso vita ed è compagna, inseparabile, della mia sopravvivenza. Vedo in essa la forza, che mi dà speranza.
Il progetto al Sabaki (Dama & Il Grey Village) sta prendendo forma e colore, e il mio cuore trabocca di gioia. Il legame con Dama è più solido che mai, e il rispetto e la stima reciproca mi fanno credere che davvero vale ancora la pena di sperare. Mi sto circondando di persone splendide, dove l'unica bellezza che importa è quella interiore.
Custodisco un segreto che mi carica ogni giorno di più di emozione, e temo che al culmine della sorpresa che proverà Dama nel rivedermi, sfocerà tutta quanta in un felice pianto liberatorio. Ci sono troppe cose belle che stanno accadendo e non posso fare a meno di festeggiare assieme a lei, e tornare di nuovo al Sabaki, dopo soli 4 mesi. Al solo pensiero, mi sento esplodere.. Rivedere le donne giriama, dagli sguardi profondi e gli abiti sgargianti, stupite ed interrogative, ma sorridenti, ed estremamente felici della nostra visita. Immersi in quella natura rigogliosa, che regala panorami mozzafiato, avvolti da una brezza fresca, e il fruscio delle foglie di acacia, di fronte a maestosi baobab che svettano verso il cielo. Solo otto settimane e il mio cuore ricomincerà a battere forte, a quel ritmo che lo fa sentire vivo.
Domenica 20 Giugno
Al mio ritorno, il 28 Marzo, feci qualche calcolo. Dovevano trascorrere soli 123 giorni ed ero assolutamente certa che sarebbe stato molto semplice. Forse troppo. Faticosamente oggi ne conto 38 e mi rendo conto che sempre più spesso avverto la necessità di ricorrere a carta e penna, per alleggerirmi di un peso sulla coscienza, che non ascolta il cuore ma la mente, e l'anima ne risente. Il richiamo, da quella terra ostile ma così meravigliosa, si fa sempre più intenso, e per la prima volta nella mia esistenza, anima e corpo non sono mai stati così lontani. Leggo libri pieni di Africa in pochi giorni, e crollo addormentata con le pagine tra le dita. Precipito in sonni profondi e sogni che vivo leggera. E al mattino mi risveglio spaesata nella mia camera, con la sensazione di provenire da un posto lontanissimo. Un battito di ciglia, un occhio speranzoso verso il futuro, una lacrima libratoria e il forte senso del dovere, mi lasciano andare ad un profondo sospiro e mi preparano all'inizio di una nuova giornata, che porta sempre buoni stimoli per il progetto e tanta gioia, che però sembra non bastarmi più e non essere mai sufficiente, per colmare il mio vuoto. Rifletto invano su qualche soluzione ma, di nuovo, il vuoto. Riprendo la lettura del mio libro per viaggiare lontana.
Domenica 25 Luglio
Ho l'impressione che la vita stia cominciando a sorridermi. Probabilmente è vero che chi semina raccoglie. Mancano soli 4 giorni alla partenza, e 6 soli giorni alla sorpresa a Dama. E' fatta. Ce l'ho fatta!!! Più indaffarata che mai per far sì che non manchi nulla.. e interrogativa su quanto nuovamente saprà regalarmi questo viaggio.
Stavolta oltre a mamma, verrà per la prima volta papà. Desidera conoscere il progetto a cui dedico tutte le mie energie. Ne sono contenta! ..le valige sono pronte, ed io sono euforica perchè non avrei mai pensato di riuscire a portare così tanti aiuti al Sabaki.. 400 capsule per i vasi di marmellata e miele, e ben 61 confezioni di medicinali. Poi, tante scarpe, ciabatte e vestiti, sia per adulti che per bambini. Noi tre siamo riusciti a caricare le nostre cose personali nei bagagli a mano (che purtroppo hanno un limite di soli 5 kg) e in una sola valigia (che ha invece il limite di 20 kg). Le altre due valige, sono state destinate interamente agli aiuti. Ben 40 kg, non me lo sarei mai aspettata di riuscire a fare tanto. Ne sono proprio orgogliosa. Immagino già l'espressione di Dama quando si sarà ripresa dal ns arrivo imprevisto e le consegneremo tutto quanto.. Ci dirà: “E voi, con che cosa siete venuti?? Così come siete??
;-))“
Venerdì 30 Luglio
Alle 8 del mattino atterro a Mombasa, il primo respiro fuori dall'aereo mi riempie il cuore e mi fa sentire a casa. Dopo tanta frenesia, sono improvvisamente assalita da un totale senso di tranquillità che spegne ogni mia agitazione. Sarò già invasa dal pole pole d'africa? Le due ore di viaggio per raggiungere Watamu mi regalano paesaggi grandiosi: è Agosto e la natura rigogliosa esplode in tutta la sua forza. Wow. Sono distrutta ma non posso davvero permettermi di chiudere occhio. Arriviamo al Sun Palm, ci assegnano la camera, ha le dimensioni di un appartamento! ma non solo, c'è un terrazzo enorme, ma non solo, è vista mare, o meglio, vista “isola dell'amore!” non ci credo..
Per un momento riprendo la concentrazione per estrarre dalle valige i 20 kg di roba nostra per lasciarvi i rimanenti 40 kg per Dama & Il Grey Village. Domani gran sorpresa a Dama, non me ne rendo ancora conto. E' già ora di pranzo, il buffet è così ricco da farmi sentire in imbarazzo, ma è veramente risanatorio. All'ultimo boccone di mango, alle 2 in punto, tra me e me dico.. ma Thoya.. il ns taxista.. mi risulta non abiti lontano da qui.. voglio uscire e provare a cercarlo.. al gate tentiamo un “destra” e poco dopo sulla sinistra vedo un gruppo di casupole che mi sembra famigliare. “He lives here even if he's not here now!” mi dice un ragazzo. Evvai, abita qui! Gli lascio un biglietto. Rientro in hotel e mezz'ora dopo me lo trovo davanti agli occhi, non riesco a trattenere il mio stupore con uno strillo acuto! ..che carino, mi ha già cercata.. Ci accordiamo sull'orario per andare da Dama l'indomani, due chiacchiere e sono già le 3,30 e ho appuntamento con Deborah & Simone in Aquarius, due miei carissimi amici con cui sognamo questo viaggio da mesi! Andiamo all'agenzia di Kivuli, saldiamo i ns safari, ci consegnano il ns numero kenyota per queste due settimane e poi ci precipiatiamo nella gelateria di Anna & Andrea.. mmm.. che buono il gelato al mango.. Per Deborah scatta l'SMS a Dama, che effettivamente attende loro l'indomani.. e Dama tempestivamente telefona.. io sento la sua voceeee.. ma devo stare mutaaa!! Ma che emozione.. Si sta facendo buio e dobbiamo rientrare.. Come prima giornata in Africa direi che.. è stata proprio intensa!!
Sabato 31 Luglio
Sono le 3,30 am e io mi trovo nel mio letto con gli occhi sbarrati. Sono emozionatissima. Attendo con ansia le 5,30 per prepararmi, e alle 6 in punto sono già in spiaggia per godermi lo spettacolo dell'alba. Eccezionale. Colazione puntualissima all'apertura e attesa del taxi.. Thoya termina un servizio per altri clienti e nel frattempo ci raggiungono sua moglie e le loro quattro bimbe. Preleviamo Deborah & Simone e partiamo! Il viaggio mi sembra infinito e intanto pianifichiamo l'arrivo.. La sorpresa riesce perfettamente.. Scendono i miei amici, incontrano Dama e la salutano. Come da programma Deborah invita a Dama ad aiutarli a scaricare i bagagli e in quell'occasione Dama si accorge delle bimbe di Thoya sul pulmino e le invita a scendere. Scesa l'ultima, sbuco fuori anche io e Dama è sbalordita. Poi scende Mamma e rimane a bocca aperta, e addirittura mio padre e lì davvero non sta nella pelle. Era un anno e mezzo che lo aspettava, perchè era restio a venire in Africa, e oggi è addirittura al Sabaki!
Ci mostra tutte le novità del Grey Village: il pozzo completamente ristrutturato, il punto vendita pieno dei nostri gadgets, e da ora, oltre a borse e cappelli, anche collanine, bracciali e quadernini! E non con perline maasai facilmente reperibili anche sulla costa, bensì materiali giriama. E infine, il vivaio, splendido, esploso dopo la stagione delle piogge.. Andiamo all'interno della capanna e vuotiamo i ns 3 bagagli interamente: Mama Kitsao, Mama Lewis, Mama Charro e Mary sono tutte sedute in fila ad osservare come fossero al cinema! Apprezzano ogni cosa che abbiamo portato.. Poi ci rilassiamo nel salotto esterno e Dama ci porta il pane appena preparato da Mama Kitsao e il thè. E una macedonia di banane e cocomero.. Wow! Purtroppo è già l'una e dobbiamo rientrare, Thoya ha un appuntamento con altri clienti. Arriviamo al Resort per il pranzo, e c'è un cuoco che mi ricorda qualcuno.. Sì! E' Boniface! Lavorava in Aquarius l'anno prima insieme a Peter, un ragazzo che mi ha portato alla scoperta della vita quotidiana nel villaggio di Jimba, poco lontano da Timboni, ma dove di “wazungu” non ne passa uno.. Boniface mi conferma che Peter lavora al Crystal Bay, come già sapevo, dalla metà di Luglio, ma ora si è tagliato ed è casa.. Sigh..! Gli invio un messaggio, magari riuscirà comunque a passare.. E così giunge l'ora del pomeriggio in spiaggia, e che spiaggia.. Watamu Beach! Mentre passeggio sulla spiaggia incontro diversi ragazzi di Timboni, chiedo se conoscono Jose Kasena, il mio beach boy dell'anno scorso e mi lasciano il suo numero.. Gli invio un messaggio e tempestivamente mi chiama.. Lavora al Coral Key a Malindi, gli prometto che andremo a trovarlo! Squilla di nuovo il mio telefono, è Peter! E' già qui, a pochi metri dalla spiaggia.. Lo raggiungo.. E' sempre il solito ragazzone grande e scolpito, dagli occhioni inconfondibili, che tuttora non nasconde la sua giovane età.. Passeggiamo fino al tramonto e ci aggiorniamo su tutto.. tutto quanto.. Si fa buio e un'altra giornata volge al termine.. Prima di salutarci gli chiedo se sa dove si trova l'orfanotrofio Tunda a Timboni e mi dice che ci accompagnerà lui! E' proprio vero che in Kenya è tutto HAKUNA MATATA!
Domenica 1°Agosto
Sono le 4,30 am e io non riesco già più a dormire. Ogni minuto in meno di sonno mi consente di rivivere i momenti piacevoli e tutte le gioie vissute in queste poche ore qui. Alle 5,45 sono in spiaggia di fronte al Crystal Bay in pole position per l'alba. Mi guardo intorno a 360° perchè questo cielo è davvero spettacolare. Dura in tutto un'ora e non manco di scattare una foto regolarmente ad ogni cambio di scena. Verso le 7 sopraggiunge Abdul, ha già soddisfatto la mia richiesta, trattata durante l'alba di ieri! Volevo un cuore di ebano, con il mio nome da un lato, e l'Africa dall'altro, da regalare ad una persona speciale, e lui è stato davvero bravissimo. E sapeva che anche stamattina sarei stata in spiaggia così presto.. E' ora della colazione poi ci aspetta il passaggio per la spiaggia Garoda, tanto sole fino a che non arriviamo a meta, e poi pioggia, tanta pioggia. Attendiamo ben tre ore speranzosi correndo continuamente ai ripari, fino a che ci arrendiamo. Ritorniamo al Resort per una doccia calda e un meritato pranzo. Al pomeriggio il tempo migliora leggermente ma non c'è traccia del sole. Mi stendo comunque su un lettino all'aperto, stanchissima, dopo queste due sole giornate ma così intense.. Anche attraverso le nuvole riesco ad avvertire il tepore del sole e crollo in un sonno profondo. Ne avevo proprio bisogno.
Lunedì 2 Agosto
Per la prima volta riesco a dormire seriamente e mi alzo alle 6 in punto con la sveglia. E' ora dell'alba! Stamattina c'è piuttosto nuvolo, non è necessario che io fissi il cielo e mi concedo una lunga passeggiata fino a che il sole è alto su di me, e mi scalda. Mi gusto la colazione, poi, crema, bikini, e tanto relax..! Squilla il telefono e Peter è qua vicino, ci accordiamo per il pomeriggio, verrà alle 2,30 e passeremo da Daborah & Simone, poi andremo all'orfanotrofio. Mi dice che al Tunda ci sono stati dei problemi e al momento non è operativo. Potremmo tornare al God Our Father ma non a Timboni, bensì a Jimba, ci addentreremo ancora un pò di più nel bush, wow! Mezz'ora di cammino tra una fitta vegetazione di palme da cocco, piante di mango, piantagioni di mais e manioca, dove personalmente non vedo il minimo elemento col quale qua in mezzo ci si possa orientare. Fantastico. Non so se sono sprovveduta, ma tutto ciò mi trasmette un senso di libertà totale, e allo stesso tempo, di protezione e sicurezza. Peter è di Jimba, quindi ne approfitta per mostrarci la sua casa, un insieme di capanne, case di terra e in muratura in cui vive tutta la sua grande famiglia. Salutiamo la sua nonna, la sua mamma, e intanto Peter ci porta 3 grosse noci di cocco e ci gustiamo questa bibita rinfrescante. Intanto ci raggiunge Kelvin, il suo vicino, nonché grande amico, che avevo conosciuto già l'anno scorso.. Mi ricordo di lui, gli dico: “Ah, Peter's twin brother!” E lui scoppia a ridere, era ciò che mi aveva detto lui l'anno prima, di essere il fratello gemello di Peter! Deborah & Simone hanno un'espressione gioiosa, stanno apprezzando tanto, e io ne sono felice. Andiamo tutti insieme all'orfanotrofio, c'è una bimba che si attacca a me, un'altra che si incolla a Deborah, e le teniamo in braccio per tutta la durata della visita. Lasciamo tutto ciò che abbiamo portato per i bimbi, vestiti, scarpe, cappellini ed essendo buio, ci congediamo. Peter e Kelvin chiamano per noi un tuk tuk, ci salutiamo, proponiamo di trascorrere una serata insieme nel prox weekend, e noi tre wazungu ce ne torniamo in hotel..
Martedì 3 Agosto
Sono le 5,30 am e io sono già sveglia. Sono in partenza per il Maasai Mara e ancora non mi sembra vero. Mi allontano dalla costa sempre con un pizzico di nostalgia, ma so che la savana e tutte le sue creature riusciranno a colmare qualsiasi mancanza.. Entriamo in aeroporto a Malindi, ecco il ns aereo, Blu Sky Aviation, 19 posti, mi chiedo che effetto farà! Decolliamo, e non ci alzeremo mai più i tanto e durante tutto il percorso mi sembra di vivere in un film! ..riusciamo anche a scorgere il Kilimanjaro! Atterriamo niente poco di meno che in mezzo a decine di gnu e zebre, che spettacolo. Lentumo Ole Sumare è la nostra guida Maasai e, a bordo della Land Rover dell'African Migration Safari, si rivelerà eccezionale. Inizia il Safari già sul percorso verso il nostro Ol Moran Tented Camp, appena all'esterno del Mara Gate e immerso tra i villaggi Maasai, eccezionale.
Prima di raggiungere il campo, abbiamo già la fortuna di trovare un leone adulto, che si gusta una zebra.. Incredibile.. Nel pomeriggio oltre ad elefanti, giraffe, impala, antilopi, marabù, struzzi, e tanti gnu e zebre, troviamo altri leoni, e leonesse, e addirittura, i loro cuccioli! Ho la pelle d’oca, sembrano meravigliosi peluche, riesce difficile pensare che accarezzarli possa essere pericoloso.. Poco dopo incontriamo anche i cuccioli d’elefante, che dolci!, sempre nascosti tra le zampone della mamma.. Ciliegina sulla torta, sul far della sera prima di rientrare, avvistiamo anche un ghepardo.. e non solo.. si sta preparando all’attacco di due gazzelle.. prende di mira una delle due, ma questa riesce a fuggire.. che adrenalina!!!
Rientriamo al campo per la cena e il pernottamento.
Mercoledì 4 Agosto
Sveglia alle 6,30 per l’ultimo game drive prima del volo di ritorno. Peccato che mi sento malissimo, ho una tonsillita acuta, e ho trascorso la notte in bianco a stirarmi gambe e braccia e schiena in continuazione dai dolori della febbre a 39°.. Sarò fortunata in tutto, ma in salute proprio zero!!! Racimolo le due energie che mi sono rimaste e si parte.
Ci riteniamo già troppo fortunati per vivere altri colpi di scena, invece.. troviamo un leone che si pulisce leccandosi con le sue zampone, a pochissimi metri da noi, e sembra proprio un grande gattone. E infine, a voler essere fortunati al massimo, incontriamo un altro ghepardo.. questa voltà è una mamma, e.. ci sono anche i suoi quattro cuccioli! Quanto sono piccoli, la fantasia del loro pelo è ancora molto sfumata ma sono così carini.. Saltellano qua e là intorno alla loro mamma.. Ringrazio il nostro Maasai: “Asante sana Lentumo, it has been really amazing!” Grazie a lui è stato un safari indimenticabile!
Arriva il nostro aereo e decolliamo, che forte un aeroporto nel mezzo della savana senza check-in e nessun controllo! Due ore dopo atterriamo a Malindi e raggiungiamo Watamu. Wow, il mare e il cielo assumono i colori del tramonto, che bello essere di nuovo in riva all’oceano, con le sue maree che si alternano, tra il rumore del vento, e delle onde..
Cerco di mangiare qualcosa.. e per fortuna riesco a dormire, nonostante la febbre ancora a 39°..
Giovedì 5 Agosto
Stamattina sarei dovuta andare a trovare Dama, ma mi sento ancora molto male.. Mi dispiace perchè sarei andata in matatu e mi avrebbe accompagnata Peter, che è ancora a casa dal lavoro dopo l’infortunio.. Trascorro il mattino in spiaggia, all’ombra di una palma.. ma mi annoio tremendamente.. Io in questo posto non riesco proprio a stare ferma.. sebbene dall’ufficio sogno tutti i giorni di poter stare su un lettino al sole in spiaggia!!! Alla mezza squilla il telefono ed è Peter, è appena stato dal medico, andrà al Crystal Bay per aggiornarli sul suo stato, e passerà a salutarmi. Poco dopo arriva, mi dice la ferita si sta rimarginando, gli hanno tolto i punti, e gli hanno confermato che il cicatrene che gli ho dato sarà utilissimo fino alla completa guarigione. Ne sono contenta. Per caso avevo con me qualcosa di utile. Domani riprende finalmente a lavorare e ne è felice. Io mi sento un pò meglio e gli chiedo se è troppo tardi per andare al Sabaki... effettivamente è già l’una, dovremmo fermarci a mangiare, cambiare due matatu, e trovare un mezzo che ci porti dal ponte fino al Grey Village, e rientrare prima che sia buio.. Impossibile.. Mi chiede se ho voglia di andare a Malindi a guardare qualche forno, per l’attività di pasticcere che sta intraprendendo come secondo lavoro, vuole che veda con i miei occhi i prezzi sbalorditivi di cui mi ha parlato qualche giorno fa..
Rientro in hotel per una doccia e un boccone, e all’1:30, matatu per Malindi!
Nel frattempo inizia a piovere, le stradine nei dintorni di Malindi diventano presto fiumiciattoli di fango, e noi dobbiamo saltare qua e là per evitarli.. Nel primo negozio i prezzi effettivamente sono alti quanto li ha trovati a Mombasa.. Nel secondo la situazione migliora leggermente, ma.. ci sono forni enormi, e minuscoli, e non esistono mezze misure.. Nel frattempo si guarda intorno, tra tutti gli strumenti da cucina, li paragona con quelli che ha in hotel, e gli piacciono un sacco.. Ogni tanto io scoppio a ridere e lui mi chiede perchè.. Beh, non mi sono mai trovata in un posto simile a guardare ‘ste cose.. e poi sinceramente.. di fianco a lui, a cui mi lega solo tanto affetto e amicizia dai viaggi scorsi, e mi sembra di esser qui a dover arredare a casa!!!
Al terzo ed ultimo negozio, finalmente, un barlume di speranza! Tra i forni minuscoli e le cucine intere, c’è anche un gran bel forno a mio parere di medie dimensioni.. scalda sia dal basso che dall’alto ed è ventilato.. Ottimo.. Ovviamente il prezzo per lui è insostenibile.. Gli chiedo se gli piace e lui lo osserva come un oggetto del desiderio. Non posso fare a meno di fargli questo regalo. Non accettano gli Euro e andiamo a cambiare al Dollars vicino a Mulla, ottimo cambio. Torniamo a ritirare il forno, e lui è così serio.. Gli chiedo se gli piace ed è convinto.. Mi dice di sì.. Mah.. che strana reazione.. penso tra me e me.. Ma, appena usciamo dal negozio inizia a stra-parlare, ridere, strillare.. Non sta nella pelle.. Mi dice che non riusciva a dire una sola parola dalla felicità. Andiamo verso il matatu e ogni tanto urla una pietanza che potrà fare.. e ogni cinque minuti gliene sovviene un’altra.. Che ridere.. Assieme ai biglietti da visita e volantini che abbiamo già ideato, aver un forno elettrico gli garantisce l’opportunità di poter rispondere a quantitativi di gran lunga maggiori rispetto ad una cucina di tipo tradizionale, con tre pietre, legna e fuoco. In questo momento esce anche il sole, quasi a voler festeggiare insieme a noi questo momento. Per arrivare alla rotonda dove prendere il matatu, come al solito percorriamo uno shortcut! e passeggiamo tra mercati di frutta e verdura, e donne coi kanga, wow.. è davvero un’esplosione di colore.. e l’emozione è alle stelle. Troviamo posto sul primo matatu e siamo letteralmente incastrati con il forno! Scendiamo a Jimba e passiamo da casa ad appoggiarlo. Incontriamo la sua mamma che ha gli occhi spalancati e non smette di ringraziarmi, sia in swahili che in inglese, poi sopraggiunge anche la sua nonna, ed è commossa. ..io sono davvero orgogliosa di aver reso felice una famiglia intera al posto di un paio di scarpe..!
Attraverso il bush raggiungiamo Watamu, il cielo si sta colorando di lilla.. poi rosso.. wow, che tramonto fantastico.. mezz’oretta di cammino e sono di fronte all’ingresso del Sun Palm. Mi dispiace sempre quando si fa sera, almeno tanto quanto mi rende felice un’alba e con essa l’inizio di una nuova giornata.. Inoltre, in occasione di questo viaggio, entrare dal cancello del Resort, che si chiude immediatamente alle mie spalle, mi dà l’effetto di allontanarmi e separarmi da tanto meraviglioso mondo esterno, e mi rende triste. Stasera ci sarà la cena swahili, e sarà bello, ma quanto sarebbe divertente condividerla con i miei amici africani?
Sul matatu oggi siamo passati davanti al Kalahari, una disco di Watamu, è il locale in cui probabilmente nel weekend andremo tutti insieme! Quindi mi dico “hakuna matata..” anche se mi accorgo davvero che davvero il Kenya non mi basta mai.. Lala Salama.
Venerdì 6 Agosto
Stamattina mi sveglio alle 7, pole pole.. temo una ricaduta.
Il tempo è nuvolo, ma “pole kidogo”, aspettiamo un pò, intanto che mi gusto la mia crepe al cioccolato come d’abitudine. Mi sento fiduciosa e non capisco se sono solo speranzosa, oppure se sono stata contagiata dall’esasperato ottimismo kenyota, che.. anche mentre piove, si usa dire: “No Rain, No Rain Today!!” ma io mi dico: “Mah! It’s already raining!!!”
Esce il sole e mi fiondo in spiaggia, mi stendo e vorrei rilassarmi, ma ieri è stata una giornata così emozionante che a pensarci oggi mi scendono le lacrime. Mia madre mi guarda e mi dice che avrei dovuto fare la missionaria.... ahahahah.. che ridere.. Ma chi lo sa, so solo che sono sul lettino da mezz’ora e mi sto già annoiando.. e quindi penso.. Avevo grandi aspettative da questo viaggio, e pretendevo davvero che tutto fosse perfetto, e mi rendo conto invece che tutto ciò che sta succedendo è veramente straordinario, e supera alla grande qualsiasi mia aspettativa.. Squilla il telefono! Stanno arrivando Deborah & Simone! Passeggiamo lungo Watamu Beach e ci aggiorniamo sui ns safari e sulle novità degli ultimi tre giorni. Poi guardiamo il cielo, e decidiamo cosa fare nel pomeriggio, visto che non promette molto bene, optiamo per un giro a Malindi! Ci salutiamo per andare a pranzo e prepararci e alle 2,30 si parte! Nel tragitto squilla il telefono, è Kasena! Mitico, mi ha letto nel pensiero, ne approfittiamo di passare anche dal Coral Key, più tardi! Arriviamo in centro e tentiamo di fare un pò di shopping, nonostante il fastidioso ed assillante assalto al muzungu.. Resistiamo un paio d’ore poi andiamo a salutare Kasena! E’ carichissimo, felice di non essere più un beach boy, e mi racconta della sua nuova vita.
Sulla strada del ritorno ci accordiamo per l’indomani. Andremo per l’intero pomeriggio all’orfanotrofio di Mayungu, mentre la sera, con Peter Boniface e Kelvin al Kalahari!
Sabato 7 Agosto
Stamattina mi sveglio con i colori dell’alba guardando dalla finestra, ed esco sul balcone. Wow.. che bella giornata.. Mi preparo e dopo la colazione sono già in spiaggia.. Che brezza leggera.. si sta benissimo.. Le palme che ondeggiano.. in poco tempo mi addormento e mi sento lontana lontana.. Al risveglio mi sembra di trovarmi in un caos assurdo, questi wazungu fanno davvero un rumore clamoroso. Che ansia, ma nessuno ha il minimo interesse nel contemplare questo panorama mozzafiato, ascoltare il soffio del vento che muove le foglie, o delle leggere onde del maree..?? Ma all’una in punto corrono tutti in massa a pranzo, e di nuovo regna la pace.. Mi trattengo, sebbene per poco. Oggi pomeriggio ci aspettano i bimbi di Mayungu, e Luisa & Renato, due persone meravigliose che si prendono cura di 55 bambini, una struttura enorme e numeroso personale africano.
Sulla strada del ritorno ci accompagna un tramonto meraviglioso. Uffa, è di nuovo sera. Ma per fortuna stasera esco.. Già.. In mezzo ai wazungu stavolta ci sto proprio stretta!!
Alle 9,30 passano da me Peter e Kelvin, e andiamo a prendere Deborah & Simone in Aquarius! Poi.. Kalahari!! Il locale è veramente carino, stile africanissimo, bella musica, buon servizio ai tavoli, e ottimi cocktail!! Scattiamo tante foto e ci divertiamo davvero tanto. Purtroppo all’una dobbiamo già rientrare, i ns amici domani si alzano all’alba per lavorare.. Dimentico di puntare la sveglia e dormo pesantemente, fino a tardi..
Domenica 8 Agosto
Uhhh, le 7! Stamattina si dorme!! Guardo il cielo dalla finestra, è limpido e sereno e il sole è accecante. Dopo la colazione corro in spiaggia. La bassa marea ci regala atolli splenidi, non posso fare a meno di girare tutta la spiaggia per due volte.. che foto!! Purtroppo ricevo una brutta notizia, Dama non riesce a venire a pranzo, ha avuto un imprevisto. Verrà martedì. Ma Ruben riesce a venire, il mitico Ruben di Scandiano, anzi, di Mambrui!!! Al Sun Palm ci preparano un bel tavolo all’aperto, vicino alle palme, e come al solito il buffet è eccezionale.. Oggi non mi faccio proprio mancare nulla, e dopopranzo crollo come un sasso sul lettino e dormo fino a sera..
Lunedì 9 Agosto
Stamattina dormo fino alle 7,30 inoltrate. Purtroppo è molto nuvolo e siamo costretti a rimandare la gita alla spiaggia del Jacaranda. Facciamo un giro per il centro di Watamu, guardando il cielo in modo interrogativo e al bar chi vedo? Pier61 di PortaleKenya! Ci porta a casa sua e facciamo tante tante chiacchiere.. fino ad ora di pranzo! Al pomeriggio il tempo peggiora ulteriormente. Io, in hotel, non ci sto!! Esco con i miei amici africani, facciamo il nostro solito bush tour da Watamu, attraverso Timboni, fino a Jimba, e ci fermiamo a casa della cugina di Peter perchè c’è una mega festa di compleanno. Wow.. Quanti bimbi, e quante persone, e musica e salti e balli. Che bell’atmosfera.. Scatto qualche foto e riprendiamo la passeggiata sulla via del ritorno.. Domani speriamo vivamente che ci sia bello, così da passare un pomeriggio in spiaggia tutti insieme!
Martedì 10 Agosto
Stamattina dormo come un sasso fino all’ora della colazione e mi sveglio affamata. Il sole è già abbagliante e mi preparo per la spiaggia. C’è bassissima marea, gli atolli sono splendidi, e l’acqua è di un colore magnifico. Passeggio, passeggio, passeggio, guardandomi intorno a 360° e quasi mi gira la testa! Ritorno alla base perchè a breve dovrebbe arrivare Dama.. Eccola!!! Wow.. Ha uno zaino grosso quanto Babbo Natale ed è piena di regalini per noi, fatti a mano dalle sue donne.. La invitiamo a rimanere assieme a noi per il pranzo e davanti al buffet rimane a bocca aperta.. Facciamo una chiaccheratona infinita, e quando ci congediamo, mi dice: “Alla prossima sorpresa allora..!” Già, quando tornerò, ovvio che non glielo dirò!”
Boniface mi aspetta al gate alle 3, passiamo a prendere Deborah & Simone, e raggiungiamo Peter e Kelvin al Marina Cafè. Ovviamente sempre a piedi, sul ciglio della strada, insieme a tutti i kenyoti che si spostano qua e là. Che bello..
Saliamo nella terrazza al secondo piano, ed è tutta nostra. Vista splendida su palme e tetti in makuti, divani enormi e comodissimi, davanti ad una birra fresca. C’è musica, e un pò si canta, un pò si balla, sempre si scherza e si ride, fino al tramonto.. che segna la fine di un’altra giornata, una bellissima giornata africana.
Mercoledì 11 Agosto
Anche stamattina dormo fino all’ora della colazione, fortunatamente c’è il sole e si parte per la spiaggia del Jacaranda! La prima ora non spiaccico parola e faccio foto ovunque, la bassa marea è stupenda, e la lingua di sabbia è infinita. Ci tratteniamo fino alla mezza tra passeggiate, chiacchiere e foto di gruppo. Rientro al resort, pranzo in pochi minuti e mi ributto in spiaggia.. è il penultimo giorno e ho le ore contate! Alle 5 ci aspetta Thoya a casa sua, le sue bimbe sono curatissime, appena uscite dal saloon, solo per la nostra visita.. Che emozione.. Cantano e ballano per più di mezz’ora, ci ricevono davvero calorosamente, poi, ci invitano a bere il thè. Passano a sciaquarci ed asciugarci le mani, pregano, dopodichè, si può gustare il chai. Ci mostrano la loro casa, la casa della nonna, e quella che un tempo era la classe in cui insegnava la nonna. Come al solito si fa buio e frettolosamente dobbiamo salutarci. Salutiamo anche Deborah & Simone, che partiranno domattina. Sono veramente tristi di abbandonare questo bel mondo, proprio ora, dopo aver vissuto questi momenti così intensi. Ma ci rivedremo a casa, e rivivremo insieme queste emozioni indimenticabili.
Domani sarà l’ultimo giorno anche per me. Da una parte sono felice perchè a casa ho voglia di rivedere una persona speciale. Ma dall’altra.. so quanto mi mancheranno le lunghe passeggiate nel bush, le camminate nella bassa marea, le ore di chiacchiere e risate con i miei amici africani, gli incontri con Dama, e i giri al Grey Village.. e infine, ciò che mi mancherà tremendamente, sarà l’opportunità di girare ovunque con due kanga e le infradito.. e sentirmi infinitamente libera, provando allo stesso tempo una sensazione di estrema sicurezza e protezione mai provati prima..
Giovedì 12 Agosto
Oggi è l’ultimo giorno. La giornata è davvero grigia, non solo nuvole, ma anche pioggia, e addirittura bufera. Solo la mia sete d’Africa mi spinge a mettermi berretto e k-way e partire a piedi. Al pomeriggio giunge l’ora di salutare i miei amici. Peter passa a prendermi al gate e andiamo a Jimba, ormai le gambe ci vanno da sole!, e ci fermiamo da Kelvin che oggi sta lavorando nei campi, sta piantando pomodori. Si occupa di riparazioni di strumenti elettronici, e abbiamo ideato anche il suo biglietto da visita, gliene faremo avere diversi. Gli auguro buona fortuna, e.. all the best. Mi mancherà la sua simpatia eccezionale. Sulla via del ritorno ci fermiamo a Timboni, presso lo studio di registrazione di Mr. Bado che mi masterizza un cd con la sua musica che a me fa davvero impazzire e mi ricorda quel pomeriggio a Malindi durante la festa dopo le votazioni. Ci incamminiamo verso Watamu, Peter deve rientrare al lavoro, e ci congediamo. Lo ringrazio perchè grazie a lui e ai suoi amici ho vissuto davvero a contatto con la realtà locale, e ciò ha reso questo viaggio SPECIALE.
Mi concedo l’ultimo giro sul ciglio della strada tra bici, tuktuk, gente a piedi, donne con kanga coloratissimi, e penso a quanto mi mancherà tutto questo.. Peter non manca di urlarmi “Be careful!!!” ..sa che sono un pò matta, e lui è sempre molto attento e premuroso.
Stanotte all’early breakfast saluterò Boniface e poi.. sarà veramente giunto il momento di partire. Mi dispiace sempre lasciare questo posto, in cui mi sento così bene. Al solo pensiero di prendere la strada per Mombasa e allontanarmi sempre di più, mi sento il cuore in gola.
Stasera c’è la cena swahili, e nonostante lo stomaco un pò chiuso riesco ad assaggiare quasi tutto. Ripenso alle passeggiate tra le capanne di terra rossa, le piantagioni di Jimba, e all’ultimo giro in questo mondo così colorato, e mi scendono le lacrime. Quando ripenso agli abbracci di congedo, beh, io qui non vorrei tornare mai più perchè è troppa la sofferenza nell’andarsene via. Tra poche ore parte il bus per Mombasa, e lasciare questo posto mentre si farà giorno sarà veramente come strapparmi con forza via di qua.
Venerdì 13 Agosto
Apro gli occhi alle 4 am per la partenza. Appena mi sveglio e realizzo, ho un colpo al cuore. La prima lacrima si tramuta in un pianto disperato che non riesco a fermare. Vado all’early breakfast, e tutti mi guardano, che vergogna. Ma io non riesco a trattenermi e mi devo assolutamente sfogare. Saluto Boniface in quelle condizioni pietose, gli lascio un messaggio collettivo per tutti loro, e lui mi dice “Don’t be sad..” e io gli rispondo: “Goodbye Boniface.. Greet all your friends and tell them that I will never come back again. Leaving this place makes me suffering really to much.”
Ora sono a casa, mi sto riambientando, e per fortuna i miei ricordi non me li porterà via nessuno. Abbiamo tantissime foto ricordo che sono meravigliose. Asante sana Kenya.
Ospite- Ospite
Per MalaikaMlinzi, Angelo di guardia, Ilaria
Carissima, passami il termine confidenziale, innanzitutto benarrivata su Passionekenya.
Ho letto diciamo quasi tutto d'un fiato quanto hai scritto,, ma non è così, dico non è così in quanto durante la lettura mi sono soffermato spesso cercando di immaginarti impegnata nei tuoi progetti tra l'altro pianemente riusciti ed ho la certezza che non si fermeranno nel tempo.
Leggendo il tuo racconto diario mi è venuto facile ritornare indietro negli anni per rivedere me quando per le prime volte mi approcciavo con l'Africa e poi il Kenya in particolare, ora di anni ne sono passati un bel po, ma i bei ricordi sono vivi nella ma mente.
Ora per me vecchia volpe, è giunto il momento di mollare un po', dico un po', perchè nonostante non sono piu giovane, il Kenya e i miei cioccolatini sono sempre nel mio cuore ed io sempre pronto a dare loro un aiuto e un mare di affetto.
Fa piacere leggere di queste cose, il modo di vivere il Kenya non solo dal lato turistico e consumistico e questo non fa altro che avvalorare certe mie tesi e convinzioni, che si si vuole fare del bene per i fratelli africani, non sono necessari proclami associativi e roboanti progetti, basta avere nel cuore un angolino, un piccolo spazio che in qualsiasi momento ci ricordi che loro hanno bisogno i noi e che che noi cercando di soddisfare questi bisogni, alimentiamo quella fiammella che accesa tanti anni fa, continua a brillare.
Grazie MalaikaMlinzi, asante sana tamu Ilaria.
Fio
Ho letto diciamo quasi tutto d'un fiato quanto hai scritto,, ma non è così, dico non è così in quanto durante la lettura mi sono soffermato spesso cercando di immaginarti impegnata nei tuoi progetti tra l'altro pianemente riusciti ed ho la certezza che non si fermeranno nel tempo.
Leggendo il tuo racconto diario mi è venuto facile ritornare indietro negli anni per rivedere me quando per le prime volte mi approcciavo con l'Africa e poi il Kenya in particolare, ora di anni ne sono passati un bel po, ma i bei ricordi sono vivi nella ma mente.
Ora per me vecchia volpe, è giunto il momento di mollare un po', dico un po', perchè nonostante non sono piu giovane, il Kenya e i miei cioccolatini sono sempre nel mio cuore ed io sempre pronto a dare loro un aiuto e un mare di affetto.
Fa piacere leggere di queste cose, il modo di vivere il Kenya non solo dal lato turistico e consumistico e questo non fa altro che avvalorare certe mie tesi e convinzioni, che si si vuole fare del bene per i fratelli africani, non sono necessari proclami associativi e roboanti progetti, basta avere nel cuore un angolino, un piccolo spazio che in qualsiasi momento ci ricordi che loro hanno bisogno i noi e che che noi cercando di soddisfare questi bisogni, alimentiamo quella fiammella che accesa tanti anni fa, continua a brillare.
Grazie MalaikaMlinzi, asante sana tamu Ilaria.
Fio
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Kenya, e il quarto vien da sè..
.....non ti conosco, ma devo ringraziarti, perchè attraverso i tuoi occhi ho iniziato a sognare, ho iniziato a ricordare quello che, con trepidazione, mi aspetterà fra 1 mese e mezzo!!!
Non mi vergogno ma sei riuscita a farmi scendere una lacrima ( una per modo di dire, perchè erano molte di più). Sei una ragazza molto giovane, ma sei piena di vita, di energia, di positività...riconsoco in te la mia stessa voglia di "donare", di amare incondizionatamente un posto, chiamato africa, che una volta entrato dentro, difficilmente se ne andrà, anzi, più si va avanti e più mi accorgo che non posso stare senza di "lui", il mal d'africa esiste, eccome se esiste.
Ora che ho il biglietto in mano.....mi sento meno lontana, mi sento più vicina a questa terra che mi regala ogni volte emozioni forti, a volte difficile da spiegare, o da far capire a chi ti sta vicino, ma solo chi, come noi, le vive in prima persona, sa di cosa parlo.
Asante Kenya!!!!
Cinzia.
Non mi vergogno ma sei riuscita a farmi scendere una lacrima ( una per modo di dire, perchè erano molte di più). Sei una ragazza molto giovane, ma sei piena di vita, di energia, di positività...riconsoco in te la mia stessa voglia di "donare", di amare incondizionatamente un posto, chiamato africa, che una volta entrato dentro, difficilmente se ne andrà, anzi, più si va avanti e più mi accorgo che non posso stare senza di "lui", il mal d'africa esiste, eccome se esiste.
Ora che ho il biglietto in mano.....mi sento meno lontana, mi sento più vicina a questa terra che mi regala ogni volte emozioni forti, a volte difficile da spiegare, o da far capire a chi ti sta vicino, ma solo chi, come noi, le vive in prima persona, sa di cosa parlo.
Asante Kenya!!!!
Cinzia.
dolcemagic- Sostenitore
- Numero di messaggi : 1817
Data d'iscrizione : 23.10.09
Età : 51
Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
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