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"In viaggio con Erodoto" nella baraccopoli di Nairobi
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"In viaggio con Erodoto" nella baraccopoli di Nairobi
"In viaggio con Erodoto" nella baraccopoli di Nairobi.
“In viaggio con Erodoto”, racconti dal Kenya
Arriva dal Kenya, il racconto a più voci scritto da Giuseppe Gambazza, Enrico Croci, Marianna Quartieri e Chiara Cantoni, che accompagnati da Gianluca Sebastiani della Ong Overseas stanno vivendo l’esperienza di viaggio conseguente al percorso formativo “In viaggio con Erodoto”.
Ecco il loro primo articolo, in forma di reportage, da Nairobi e dintorni:
Kevin mostra con orgoglio il suo tesserino di “reporter per un giorno” e ci dice: “Kibera è la seconda baraccopoli più grande dell’Africa”. Quasi a voler sottolineare “almeno un primato ce lo abbiamo anche noi”.
E’ iniziata così l’avventura dei cinque piacentini che il progetto “In Viaggio con Erodoto”, promosso da Comune di Piacenza e Svep, ha condotto insieme ad altri undici ragazzi fino in Kenya, con il coordinamento dell’ong Overseas, che a Nairobi e dintorni gestisce progetti educativi e di reinserimento sociale in un carcere minorile femminile e in alcune baraccopoli, tra le oltre 200 che congestionano la città.
In questo viaggio di esperienza e formazione, i ragazzi hanno raccolto fondi e materiale utili al sostegno dei progetti incontrati e alla realizzazione di laboratori educativi. Tra questi l’iniziativa “Foto di Gruppo”, fortemente sostenuta da Coop Consumatori Nordest, che ha donato 100 macchine fotografiche usa-e-getta; le prime 30 sono già state distribuite a un gruppo di altrettanti ex ragazzi di strada della baraccopoli di Kibera, unitamente a un tesserino che li nominava reporter di “Kibera Life”.
Grande l’entusiasmo di questi ragazzi, troppo abituati ad essere oggetto di attenzioni e fotografie, che per una volta hanno invece potuto prendere per mano i volontari italiani e guidarli attraverso i vicoli ed i meandri di questa immensa baraccopoli che ospita oltre mezzo milione di persone, alla ricerca dell’immagine che meglio rappresenta la sua quotidianità: dalle venditrici ambulanti, ai carretti stracarichi di cose, dai bambini che giocano per strada alle case dai tetti in lamiera.
Seconda tappa è stata il Dagoretti Girls Rehabilitation School, un riformatorio minorile femminile dove Overseas gestisce, in collaborazione con il governo, un programma di riabilitazione e inserimento sociale. E’ stato possibile incontrare le educatrici del programma e sentire da alcune ragazze il racconto del loro vissuto per la strada, nonché di come il programma educativo abbia dato loro nuove prospettive e possibilità.
“Sono ragazze” spiega Jane Wanjiru, responsabile del settore educativo per Overseas, “che sono state condannate per reati commessi. Ma perchè sono finite giovanissime sulla strada, costrette a furti o a prostituzione? Sono colpevoli oppure vittime?”. Da qui le attività educative, l’approccio del peer-to-peer, e il lavoro con la famiglia per il reintegro stabile delle ragazze.
“Quella che stiamo vivendo è un’esperienza molto importante” racconta Giuseppe Gambazza, uno dei piacentini presenti al viaggio. “Stiamo conoscendo educatori seri e preparati, abbiamo momenti di incontro e di confronto con nostri coetanei keniani, ci divertiamo a giocare con i bambini, stiamo vedendo posto che, nel bene e nel male, le parole e l’immaginazione non possono spiegare, e ho avuto pure l’occasione di frequentare un corso di percussioni ed imparare nuovi stili. Tutto davvero nuovo ed arricchente”.
Il viaggio di gruppo continuerà altre 2 settimane. Al ritorno, tra le storie e i ricordi da raccontare, ce ne saranno alcuni davvero speciali: le foto scattate dai bambini stessi incontrati giorno dopo giorno. Per renderli non solo reporter, ma anche orgoglio e futuro del loro stesso continente.
Fonte: PiacenzaSera.it
“In viaggio con Erodoto”, racconti dal Kenya
Arriva dal Kenya, il racconto a più voci scritto da Giuseppe Gambazza, Enrico Croci, Marianna Quartieri e Chiara Cantoni, che accompagnati da Gianluca Sebastiani della Ong Overseas stanno vivendo l’esperienza di viaggio conseguente al percorso formativo “In viaggio con Erodoto”.
Ecco il loro primo articolo, in forma di reportage, da Nairobi e dintorni:
Kevin mostra con orgoglio il suo tesserino di “reporter per un giorno” e ci dice: “Kibera è la seconda baraccopoli più grande dell’Africa”. Quasi a voler sottolineare “almeno un primato ce lo abbiamo anche noi”.
E’ iniziata così l’avventura dei cinque piacentini che il progetto “In Viaggio con Erodoto”, promosso da Comune di Piacenza e Svep, ha condotto insieme ad altri undici ragazzi fino in Kenya, con il coordinamento dell’ong Overseas, che a Nairobi e dintorni gestisce progetti educativi e di reinserimento sociale in un carcere minorile femminile e in alcune baraccopoli, tra le oltre 200 che congestionano la città.
In questo viaggio di esperienza e formazione, i ragazzi hanno raccolto fondi e materiale utili al sostegno dei progetti incontrati e alla realizzazione di laboratori educativi. Tra questi l’iniziativa “Foto di Gruppo”, fortemente sostenuta da Coop Consumatori Nordest, che ha donato 100 macchine fotografiche usa-e-getta; le prime 30 sono già state distribuite a un gruppo di altrettanti ex ragazzi di strada della baraccopoli di Kibera, unitamente a un tesserino che li nominava reporter di “Kibera Life”.
Grande l’entusiasmo di questi ragazzi, troppo abituati ad essere oggetto di attenzioni e fotografie, che per una volta hanno invece potuto prendere per mano i volontari italiani e guidarli attraverso i vicoli ed i meandri di questa immensa baraccopoli che ospita oltre mezzo milione di persone, alla ricerca dell’immagine che meglio rappresenta la sua quotidianità: dalle venditrici ambulanti, ai carretti stracarichi di cose, dai bambini che giocano per strada alle case dai tetti in lamiera.
Seconda tappa è stata il Dagoretti Girls Rehabilitation School, un riformatorio minorile femminile dove Overseas gestisce, in collaborazione con il governo, un programma di riabilitazione e inserimento sociale. E’ stato possibile incontrare le educatrici del programma e sentire da alcune ragazze il racconto del loro vissuto per la strada, nonché di come il programma educativo abbia dato loro nuove prospettive e possibilità.
“Sono ragazze” spiega Jane Wanjiru, responsabile del settore educativo per Overseas, “che sono state condannate per reati commessi. Ma perchè sono finite giovanissime sulla strada, costrette a furti o a prostituzione? Sono colpevoli oppure vittime?”. Da qui le attività educative, l’approccio del peer-to-peer, e il lavoro con la famiglia per il reintegro stabile delle ragazze.
“Quella che stiamo vivendo è un’esperienza molto importante” racconta Giuseppe Gambazza, uno dei piacentini presenti al viaggio. “Stiamo conoscendo educatori seri e preparati, abbiamo momenti di incontro e di confronto con nostri coetanei keniani, ci divertiamo a giocare con i bambini, stiamo vedendo posto che, nel bene e nel male, le parole e l’immaginazione non possono spiegare, e ho avuto pure l’occasione di frequentare un corso di percussioni ed imparare nuovi stili. Tutto davvero nuovo ed arricchente”.
Il viaggio di gruppo continuerà altre 2 settimane. Al ritorno, tra le storie e i ricordi da raccontare, ce ne saranno alcuni davvero speciali: le foto scattate dai bambini stessi incontrati giorno dopo giorno. Per renderli non solo reporter, ma anche orgoglio e futuro del loro stesso continente.
Fonte: PiacenzaSera.it
dolcemagic- Sostenitore
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Data d'iscrizione : 23.10.09
Età : 51
Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
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