Wilbroda Wandera, "Non dormo affamata quando ho 40 scellini"

Wilbroda Wandera, "Non dormo affamata quando ho 40 scellini"


Kibera, il 18 maggio - Vedova 16 anni fa, Wilbroda Aoko Wandera, 48 anni, ha dovuto diventare creativa con il poco che ha, a volte deve fare la spesa con soli 40 scellini (US $ 0.50) per sfamare la sua famiglia di 10 persone. Non ha lavoro fisso e vende spinaci, fa treccine ai capelli e lava i vestiti degli altri.

"Mio marito era malato da tempo, ma i suoi parenti mi hanno cacciato via con i miei figli e demolito la nostra casa quando è morto, dicendo che avevo qualcosa a che fare con la sua morte. Da allora la vita è stata una lunga lotta.

"Mia madre mi ha mandato il biglietto dell'autobus quando seppe che eravamo stati cacciati via e sono tornata a Nairobi dove ci avevo vissuto prima.

"Ho provato molte cose per sfamare la mia famiglia e mandare i bambini a scuola, adesso ho due ragazzi nella scuola secondaria.

"Ho venduto ciambelle e ho lavorato come addetta alle pulizie presso la Chiesa cattolica nelle vicinanze. Una volta ho avuto fortuna quando il capo locale mi ha permesso di costruire un chiosco vicino alla strada, ho usato la parte anteriore come un salone dove ho intrecciato i capelli della gente e vissuto nella parte posteriore con i miei figli. Tuttavia, questo è stato demolito nel 2007 per spianare la strada, ora vivo vicino al fiume, dove ho costruito una struttura di fango.

"E' dura mettere assieme al giorno, questo è difficile, soprattutto per bambini. Ho imparato a fare i pasti per tutta la famiglia anche con solo 40 scellini. Con questo, mi compro farina di mais per 20 scellini , lo zucchero per cinque, paraffina per 10, un limone e acqua due o tre litri. Ciò fornirà un piatto di porridge e tutti possono prendere una tazza di limonata, che ci porta al giorno dopo.

"Quando ho 50 scellini, compro sukuma wiki per 10 scellini, farina di mais per 30, olio da cucina per cinque e paraffina per cinque. Con questo, cucino ugali e wiki Sukuma così tutti avranno almeno un caldo pasto.

"In una buona giornata, quando faccio almeno 100 scellini, la dieta è meglio; posso comprare la farina di mais per 45, Omena (sardine] per 20, i pomodori per 10, 10 di paraffina e olio da cucina per 10. Questo è sufficiente per due pasti per tutta la famiglia. Ma i giorni che faccio 100 scellini sono rari. E poi, quando faccio più di 100, metto via i soldi per le tasse scolastiche ed affitto.

"Mi sento benedetta perchè ho il sostegno di altre vedove. Abbiamo formato un gruppo di auto-aiuto nel 2007. Prepariamo i pasti insieme, ci aiutiamo a vicenda per far crescere i nostri figli. La vita a Kibera è difficile, ma è 10 volte più difficile per una vedova con figli ".
Fonte: IRIN

Non voglio che questo mio pezzo fosse considerato retorico, ma stamani leggendo sulla pagina di IRIN quanto ho riportato sopra mi sono reso conto, che un segno della vecchiaia è anche la facile commozione, è quella che mi ha preso dopo evere letto e fatto alcune considerazioni su quanto ho vissuto domenica scorsa.
Con il mio gruppo alpini abbiamo organizzato una visita guidata al Parco della Spina Verde, la parte che compete al mio gruppo per quanto riguarda la manutenzione e la cura di un percorso vita allestito sempre da noi e gratuitamente donato al parco.
Bene, domenica vi erano circa una trentina di bambini di terza elementare accompagnati dalle maestre e da alcuni genitori, oltre alla visita li abbiamo poi ospitati presso la nostra sede per il pranzo di mezzogiorno, dove i nostri cuochi hanno preparato tagliatelle al ragù, arrosto con insalata e patatine, macedonia e dessert.
Ci siamo trovati subito in difficoltà in quanto presso la sede non avevamo la coca cola
bevanda super gettonata dai bambini, e cacchio non ci avevamo pensato, la pasta è andata via liscia salvo qualche richiesta di averla in bianco, l'arrosto che era buonissimo e per essere buonissimo ha bisogno di avere al suo interno qualche filo di grasso è stato accolto arricciando il naso da parte di alcuni bambini e relativi genitori,
la macedonia è piaciuta a tutti era al limone per i bambini e qualche genitore ha gradito l'aggiunta di limoncello, il dessert torta della nonna non è stata da tutti apprezzata. Normale vien da dire, i tempi cambiano, i bambini non sono più quelli di una volta e i genitori in qualche caso ancora peggio, ma che mi ha lasciato con l'amaro in bocca, sopratutto stamani leggendo la storia della vedova di Kibera, è che domenica sparecchiando la tavola la gran parte dei piatti non erano vuoti in ognuno vi erano avanzi, se cosi si possono chiamare, ora si potrebbe pensare che le razioni erano troppo abbondanti, ma non è così, questo è purtroppo il malvezzo comune che si riscontra ai giorni nostri nella gran parte delle famiglie. E questo non so se considerarlo troppa abbondanza o troppo poca educazione.
Vuoi vedere che se dovesse capitare un'altra volta e serviamo un pasto valore 40 schellini i piatti alla fine li troveremmo vuoti e puliti?
Fio

Fio...la tua sfortunatamente è una giusta riflessione, ma non darei la colpa ai bambini, quanto a i genitori! Talmente abituati a vivere nel benessere da dimenticare il buon senso e la buona educazione! Dovremmo ricordar loro spesso quanto sono fortunati, e fargli imparare ad apprezzare di più quello che hanno... Sfortunatamente con gli sprechi che si fanno nei paesi sviluppati credo che sfameremmo l'Africa tutti i giorni....

....e pensare che in Italia molte volte si lascia il piatto mezzo pieno che regolarmente viene buttato via, che prendendo un caffè in meno al giorno si potrebbe sfamare un'intera famiglia..., che molte volte, sapendo già di perderli, si inseriscono monete nelle slot machine nei bar..., che il costo di un pacchetto di sigarette basterebbe a sfamare per una settimana tutta la famiglia di Wilbroda Wandera......
questo è quello che fa male.....