La corruzione, cattiva gestione dei Bacini Idrografici del Kenya

La corruzione, cattiva gestione dei Bacini Idrografici del Kenya

Nakuru, Kenya - Il crinale boscoso in aumento ad ovest di questa movimentata capitale di provincia è la patria di uno delle più grandi risorse naturali del Kenya.

Il Mau Forest Complex comprende quasi 1 milione di ettari di deserto, intervallati da piccole aziende agricole e piantagioni di tè. Il bacino alimenta 12 fiumi e dighe idroelettriche e a valle e riempie alcuni dei laghi più famosi d'Africa.

Il Kenya non può permettersi di perdere i Mau, ma questo è quello che succede. Un lascito di corruzione, clientelismo e gestione inetta minaccia di far deragliare un nuovo sforzo del governo per trapiantare le foreste e tutelare la riserva di acqua.

In quasi 50 anni da quando il Kenya ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna, spazi enormi della Mau sono state sradicate per espandere le piantagioni di tè.

Si continuano ad abbattere le foreste. Attivisti avvertono di attività di disboscamento illegale su terreni pubblici,e lo stesso succede in altre parti boschive del paese, in particolare la Aberdare Range e attorno al Monte Kenya.

Le invasioni hanno ridotto la copertura forestale del Kenya dal 12 per cento al 1,2 per cento oggi, secondo le Nazioni Unite. Fiumi e laghi si sono ridotti, e la siccità record dello scorso anno ha portato a un razionamento di energia e acqua. I funzionari governativi sono desiderosi di invertire la tendenza e riabilitare i Mau.
"Non possiamo lasciare che i fiumi che alimentano il lago Vittoria, il lago Nakuru, il lago Naivasha e il Lago Turkana morire», il vice primo ministro Musalia Mudavadi ha dichiarato in una recente conferenza delle Nazioni Unite.Il ripristino del complesso Mau è quindi una questione di tutela della umanità ".

Alla fine dell'anno scorso, il primo ministro Raila Odinga ha lanciato una speciale commissione con il compito di ripristinare la Mau. L'organico pubblico e funzionari del settore privato, devono trovare un modo per trasferire i coloni illegali e ripiantare alberi nella loro scia. Potenti interessi politici ed economici, frenano le procedure.
Qualcosa deve essere fatto, e presto. Il degrado del suolo costa al Kenya circa 390 milioni dollari all'anno - è circa il 3 per cento del prodotto interno lordo, secondo il governo.

"E 'diventato uno dei problemi principali nella politica nella società keniota, la foresta Mau", ha detto nel programma ambientale delle Nazioni Unite Achim Steiner, Direttore Esecutivo.
Fonte: The New York Times