Il primo vaccino salva uomini per il cancro della prostata

Il primo vaccino salva uomini per il cancro della prostata

Il primo vaccino per il cancro della prostata - uno dei principali tumori che colpiscono gli uomini del Kenya di mezza età e anziani - potrebbe essere sul mercato entro poche settimane.

Il vaccino, Provenge, è in grado di ottenere l'approvazione dalla Federal Agency droga prima della fine di questo mese.
Le prove hanno dimostrato che sebbene la maggior parte degli uomini ai quali è stato somministrato il vaccino ha vissuto solo quattro mesi e mezzo più a lungo, alcuni casi hanno guadagnato un extra 2-3 anni di vita.

Tumori orali
La malattia colpisce circa 1.000 uomini in Kenya annualmente ed è il cancro più mortale per gli uomini dopo i tumori orali. Il cancro è stimato a uccidere 850 uomini in Kenya, ogni anno e la cifra sta salendo in tandem con altri tipi di tumore.

I tumori del labbro, della bocca, della lingua e della gola, chiamati anche tumori orali, sono più alte negli uomini a livello locale, secondo i dati del Registro Tumori Nairobi.

Uno studio condotto dal Medical Research Institute Kenya lo scorso anno ha rilevato che delle morti 2.292 connessi con il cancro registrati a Nairobi durante un periodo di due anni, i tumori orali hanno sostenuto la maggior parte.

Studi sul nuovo vaccino, sviluppato da Dendreon Corp degli Stati Uniti, ha migliorato la sopravvivenza del 38 per cento. A differenza dei vaccini tradizionali per prevenire le malattie.

È prodotto prendendo le cellule tumorali da un paziente, inserendole in un vaccino, poi ritorno a un medico per essere iniettato nel paziente. La FDA ha previsto di decidere entro il 1 Maggio se approvare Provenge per il trattamento del cancro alla prostata.

Per due motivi: il vaccino può essere buono per il Kenya, in primo luogo, i keniani si presentano di solito dal medico durante le fasi avanzate, e, il cancro della prostata dimostrato di essere più alto tra gli africani rispetto ad altre razze.

Gli africani e gli uomini di estrazione africana si pensa siano più inclini alla malattia a causa del loro patrimonio genetico. Il gene responsabile si chiama ODC con una variante si trovano in maggiore frequenza in indigeni africani e gli uomini di origini africane rispetto ad altre razze.

Scrivendo in un supplemento speciale della East African Medical Journal, il prof Giorgio Magoha, un urologo che è anche vice-rettore dell'Università di Nairobi, ha detto che studi avevano stabilito che in effetti gli africani sono più inclini alla malattia.

"L'incidenza del cancro della prostata e la mortalità è più elevata per gli africani della diaspora di tutte le altre razze del mondo", ha scritto il prof Magoha in un numero passato della rivista.
Fonte: Daily Nation