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Africa - Violenza donne: Actionaid, una battaglia ancora da vincere
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Africa - Violenza donne: Actionaid, una battaglia ancora da vincere
Africa - Violenza donne: Actionaid, una battaglia ancora da vincere
La battaglia per l'uguaglianza di genere "e' lontana dall'essere vinta". Lo sottolinea, nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la ong internazionale ActionAid. Quest'anno la Giornata cade nel trentesimo anniversario dell'approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne. La Convenzione, ha spiegato Beatrice Costa di ActionAid, "e' stata ratificata da 186 Paesi tra cui l'Italia ed e' considerata uno dei trattati internazionali piu' completi sui diritti delle donne". La realta', ha osservato, "dimostra pero' che anche se al 2006 erano 89 gli Stati che avevano approvato leggi che affrontano la violenza domestica, questo non e' bastato a prevenire il fenomeno o a facilitare l'accesso alla giustizia e ai servizi sanitari e psico-sociali per le vittime". Situazioni di violenza drammatica, ha raccontato l'attivista, "continuano a riscontrarsi in Paesi africani o teatro di conflitti decennali come l'Afghanistan, in cui ogni trenta minuti una donna muore per parto o complicazioni legate alla gravidanza, o la Repubblica Democratica del Congo, dove le stime parlano di 3500 donne vittime di stupro nei primi sei mesi dell'anno". Nelle situazioni di poverta' e conflitto, ha argomentato Beatrice Costa, "la violenza contro le donne e' ancor piu' diffusa, anche se nessuna classe e condizione sociale ne rimane esclusa". Secondo ActionAid la violenza fisica e psicologica e' uno dei volti della discriminazione che si annida anche nel mancato accesso alle risorse naturali, nell'istruzione negata, nelle leggi ingiuste e negli stereotipi dell'immagine della donna veicolata dai media. La ong coordina la piattaforma di organizzazioni e associazioni che promuove la campagna di sensibilizzazione 'Lavori in corsa - 30 anni della Convenzione Onu'.
Fonte: AGI
La battaglia per l'uguaglianza di genere "e' lontana dall'essere vinta". Lo sottolinea, nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la ong internazionale ActionAid. Quest'anno la Giornata cade nel trentesimo anniversario dell'approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne. La Convenzione, ha spiegato Beatrice Costa di ActionAid, "e' stata ratificata da 186 Paesi tra cui l'Italia ed e' considerata uno dei trattati internazionali piu' completi sui diritti delle donne". La realta', ha osservato, "dimostra pero' che anche se al 2006 erano 89 gli Stati che avevano approvato leggi che affrontano la violenza domestica, questo non e' bastato a prevenire il fenomeno o a facilitare l'accesso alla giustizia e ai servizi sanitari e psico-sociali per le vittime". Situazioni di violenza drammatica, ha raccontato l'attivista, "continuano a riscontrarsi in Paesi africani o teatro di conflitti decennali come l'Afghanistan, in cui ogni trenta minuti una donna muore per parto o complicazioni legate alla gravidanza, o la Repubblica Democratica del Congo, dove le stime parlano di 3500 donne vittime di stupro nei primi sei mesi dell'anno". Nelle situazioni di poverta' e conflitto, ha argomentato Beatrice Costa, "la violenza contro le donne e' ancor piu' diffusa, anche se nessuna classe e condizione sociale ne rimane esclusa". Secondo ActionAid la violenza fisica e psicologica e' uno dei volti della discriminazione che si annida anche nel mancato accesso alle risorse naturali, nell'istruzione negata, nelle leggi ingiuste e negli stereotipi dell'immagine della donna veicolata dai media. La ong coordina la piattaforma di organizzazioni e associazioni che promuove la campagna di sensibilizzazione 'Lavori in corsa - 30 anni della Convenzione Onu'.
Fonte: AGI
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