Kenya scade il termine ICC per la post-sondaggio tribunale

Kenya scade il termine ICC per la post-sondaggio tribunale

Nairobi 23 set Il Kenya ha detto che scade il termine di istituire un tribunale locale per chi ha architettato la violenza post elettorale, aumentando la possibilità della Corte penale internazionale (CPI) per azioni penali.
L'Aia-based Corte è pronto a intervenire se il governo non trova un modo di giudicare le persone accusate di provocare la violenza che ha ucciso almeno 1.300 persone.
Mentre alcuni vedono la giustizia per il caos dello scorso anno, come cruciale per la stabilità futura in Kenya, che affronta le sue prossime elezioni presidenziali nel 2012, altri hanno avvertito che qualsiasi processo giudiziario potrebbe destabilizzare il paese per fomentare odi antichi.
"Mi dispiace, ma non possiamo essere in grado di formare un tribunale locale, come ordinato dal Tribunale penale internazionale," il ministro della Giustizia Mutula Kilonzo ha detto un incontro nella serata di Lunedi nella città di Naivasha Rift Valley, che ha visto alcuni dei peggiori massacri etnici.
"Abbiamo solo nove giorni e non è possibile battere il termine per la produzione di un tribunale delle norme internazionali".
FONTE: Agenzia REUTERS Africa

Kenya/ Cpi aprirà inchiesta su violenze post-elettorali del 2007

Procuratore generale Moreno Ocampo: crimini contro l'umanità

La Corte Penale Internazionale avvierà un'inchiesta nelle violenze post-elettorali avvenute dopo il voto del dicembre 2007: lo ha annunciato il Procuratore generale Luis Moreno Ocampo, in visita a Nairobi. Come riporta il sito della Bbc Ocampo ha incontrato il presidente Mwai Kibaki e il premier Raila Odinga, che dal febbraio 2008 guidano un governo di unità nazionale formato con la mediazione dell'ex Segretario generale dell'Onu, Kofi Annan: "Ho spiegato loro che i reati commessi in Kenya costituiscono dei crimini contro l'umanità e che dunque chiederò ai giudici del Cpi di aprire un'inchiesta". Nel corso delle violenze morirono oltre 1.300 persone e 300mila furono costrette ad abbandonare le loro abitazioni: diversi dirigenti politici, fra cui alcuni Ministri, sono sospettati di aver orchestrato i disordini. Nell'accordo che diede vita al governo di unità veniva specificata anche la creazione di un tribunale locale che giudicasse i responsabili: la clausola non è però mai stata applicata ed Annan ha consegnato la lista dei dieci sospetti - le cui identità non sono state rese note - al Cpi.
Fonte: APCOM