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THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
5 partecipanti
Pagina 1 di 1
THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
Jambo,
sono un viaggiatore che e' approdato in kenya con la famiglia, il nostro Luca solo 8 anni e un nominativo: Thomas Mboya.
Da allora il Kenya e' stato un richiamo perenne e ci siamo tornati anche comperando solo un biglietto aereo e carichi di tutto da lasciare a questa meravigliosa popolazione.
Thomas e' una guida professionale arrivata a noi su passaparola di tante famiglie che si sono appoggiate a lui da tanto tempo.
Lavora con tanto di patentino turistico per un'agenzia disafari di Watamu in regola con tutte le assicurazioni richieste dal governo del Kenya .
Thomas non e' un ragazzino ha 31 anni e 3 nipoti sulle spalle da mantenere, semplice e affidabile ci ha accompagnato in giro per la sua terra facendoci conoscere anche l'altro lato del turismo...quello solidale.
Thomas is contatta per mail a thomasmby@yahoo.co.uk
su Facebook allo stesso indirizzo o tramite il suo blog :questo :http://watamubeach.blogspot.com
dove tante famiglie e turisti al ritorno dal loro viaggio hanno lasciato foto e testimonianze del loro mal d'africa...
E noi torneremo presto ancora tra questa gente...DI SICURO!!!
jambo Kenya e asante sana Thomas.
Mido
sono un viaggiatore che e' approdato in kenya con la famiglia, il nostro Luca solo 8 anni e un nominativo: Thomas Mboya.
Da allora il Kenya e' stato un richiamo perenne e ci siamo tornati anche comperando solo un biglietto aereo e carichi di tutto da lasciare a questa meravigliosa popolazione.
Thomas e' una guida professionale arrivata a noi su passaparola di tante famiglie che si sono appoggiate a lui da tanto tempo.
Lavora con tanto di patentino turistico per un'agenzia disafari di Watamu in regola con tutte le assicurazioni richieste dal governo del Kenya .
Thomas non e' un ragazzino ha 31 anni e 3 nipoti sulle spalle da mantenere, semplice e affidabile ci ha accompagnato in giro per la sua terra facendoci conoscere anche l'altro lato del turismo...quello solidale.
Thomas is contatta per mail a thomasmby@yahoo.co.uk
su Facebook allo stesso indirizzo o tramite il suo blog :questo :http://watamubeach.blogspot.com
dove tante famiglie e turisti al ritorno dal loro viaggio hanno lasciato foto e testimonianze del loro mal d'africa...
E noi torneremo presto ancora tra questa gente...DI SICURO!!!
jambo Kenya e asante sana Thomas.
Mido
MIDO- Nuovo utente
- Numero di messaggi : 13
Data d'iscrizione : 24.04.09
Re: THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
Ciao MIdo,
metto il link così sarà + facile per gli altri accedere al blog :
http://watamubeach.blogspot.com
metto il link così sarà + facile per gli altri accedere al blog :
http://watamubeach.blogspot.com
Re: THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
jambo Mido,
ho saputo che fine agosto sei riuscito a trovare una soluzione per tornare da Thomas con la tua famiglia..e non mi dici niente???
hai paura che ti riempia la valigia come l'altra volta'''' ebbene si! abbiamo raccolto tanto materiale da portare a Siena Anthony e bella e ora che tanti turisti ci contatano per avere nfo pratiche noi chiediamo incambio un picolofavore.. per il momento siamo riusciti a spedire circa 40 kg in 4 persone
speri altrettanti in breve tempo...
mi aiuti avvocato??
jambo Cinzia
ho saputo che fine agosto sei riuscito a trovare una soluzione per tornare da Thomas con la tua famiglia..e non mi dici niente???
hai paura che ti riempia la valigia come l'altra volta'''' ebbene si! abbiamo raccolto tanto materiale da portare a Siena Anthony e bella e ora che tanti turisti ci contatano per avere nfo pratiche noi chiediamo incambio un picolofavore.. per il momento siamo riusciti a spedire circa 40 kg in 4 persone
speri altrettanti in breve tempo...
mi aiuti avvocato??
jambo Cinzia
Re: THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
Jambo a tutti!!!!Sono felicissima di leggere di quanti di "noi innamorati d'Africa"tornano in quel bellissimo paese e fanno affidamento su Thomas Mboya!!!!E' una persona straordinaria che nella settimana trascorsa da me a Malindi mi ha insegnato tanto sul Kenia,la loro cultura,gli animali e le stelle ma soprattutto mi ha dato anche grandi lezioni di vita;e' vero a 30 anni prendersi cura,crescere e dare amore a tre bambini,i figli di sua sorella purtroppo morta, in una realta' comunque non facile (anche per le cose basilari)come quella del Kenia e' assolutamente ammirevole!!!!La sua tranquillita',disponibilita' e buon umore in una vita che non e' "cieli azzurri e acque trasparenti"come appare a noi turisti e' da prendere ad esempio e riflettendoci mi rendo sempre piu' consapevole di "come mi perdevo per cose e motivi davvero inutili!!!!E' bello e riempie il cuore tornare da un viaggio e sapere di aver conosciuto un paese nuovo,altre e magari bizzarre abitudini,imparato un po' di piu' sul mondo e ...aver un nuovo amico!!!!!!Grazie Thomas!!!!!
maria anna- Nuovo utente
- Numero di messaggi : 14
Data d'iscrizione : 06.05.09
Età : 53
Località : milano
Re: THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
Cartolina dall'Africa. La storia di Thomas Mboya, ragazzo umile che ama il Kenya.
- di Alessandra Cao -
Kenya, Watamu, Jacararda Resort. Un’imponente cancello mi separa da Thomas.
Attenta e scrupolosa, in una divisa fi n troppo pesante per il sole africano, la guardia giurata ci ferma e, come se temesse per la nostra incolumità, ci chiede in perfetto italiano dove andiamo.
“Fuori”, rispondo io. Lui incalza: “Perché?”.
Ed io, che sono stanca e comincio a perdere la pazienza, rispondo: “Perché sì”. Pare
sia la risposta giusta, perché finalmente apre il cancello e le note di una canzone di Laura Pausini sembrano già lontane. Al di là di quel portone alcuni ragazzi. Uno tra tutti ci sorride e ci viene incontro: è Thomas.
Ci saluta con affetto quasi ci conoscessimo da tanto, ci ringrazia per aver portato nelle nostre valige ciò che qualcuno (Cinzia) ha conservato per lui.
In quel momento, sebbene avessi già pensato di scrivere di lui, decido di non “intervistarlo”, ma di ascoltarlo nei giorni che seguiranno e di raccontarlo così.
Thomas sarà la costante nella nostra settimana di vacanza, darà voce alle bellissime
immagini di questa meravigliosa terra, spiegherà ciò che a noi può sembrare
inconcepibile, ci aiuterà con discrezione e semplicità a capire il senso della vita in questi posti.
Thomas, incontrato per caso navigando in Internet alla ricerca di informazioni su Watamu, bellissima costa del Kenya, è uno dei protagonisti, anzi il protagonista, di una bella storia in cui povertà e disperazione,dignità e forza d’animo, si intrecciano con parole ormai divenute rare, generosità e fratellanza.
Agosto 2006 e Cinzia, da Carate Brianza, è in vacanza con la sua famiglia in
Kenya; in spiaggia, alla ricerca di qualcuno che possa accompagnarla in un orfanotrofio, tra i vari banchetti preparati come negozietti, tra i tanti beach boys che vendono i loro oggetti e ti propongono escursioni a prezzi concorrenziali, incontra Thomas.
Thomas, che spera di venderle qualche oggettino, attira la sua attenzione perché le
chiede se davvero l’Italia è così bella come dicono. Questo è l’incontro che gli cambierà la vita. A Cinzia e alla sua famiglia, che gli parlano dell’Europa e gli chiedono di sé, racconta con dignità della sua vita, li accompagna a conoscere sua madre, i due fratelli minori e i tre nipotini, figli di una sorella morta giovanissima, di cui si prende cura lui con sacrifici che lo inducono a consumare
un solo pasto al giorno per garantirne almeno due ai piccoli.
Thomas, che lavorava come cuoco e maggiordomo tutto fare presso la villa di un miliardario britannico, pagato una miseria, ha deciso di scendere in spiaggia a vendere perché non riesce più a sostenere la famiglia.
Qualcosa scatta nel cuore di Cinzia,che vuole costringere il destino segnato
di questi tre bambini a voltare pagina ed è allora che, d’accordo col marito, cambia la vita di Thomas.
Penseranno loro alle rette scolastiche dei tre nipotini, finanziano in parte l’acquisto di un mini bus che permetterà a Thomas di accompagnare i turisti nelle varie escursioni (soldi che Thomas restituirà quando avrà pagato il resto).
Ma non basta e allora tornati a casa, con l’aiuto di Rossella, anche lei in partenza
per il Kenya, decidono di aprire e curare un blog, il blog di Thomas. Dove si può, seminano pubblicità per lui e ciò che speravano avviene: il blog di Thomas funziona, cliccatissimo dai turisti che lo cercano per passaparola e arrivano in Kenya col suo contatto, con cui scambiano sms all’arrivo in Africa, proprio come è successo a me.
Oggi Thomas è su Facebook, ha ancora il suo blog, i turisti che lo incontrano, tanti,
sono entusiasti e inviano commenti e fotografie. Thomas non si sposa, perché dice
che ha già una grande famiglia a cui badare.
Thomas va su Skype e incontra Cinzia, sostenendo i costi di una connessione non
proprio all’avanguardia in un internet cafè locale. Thomas ti propone tra le sue escursioni una visita all’orfanotrofio di Timboni e ha sempre qualcosa da portare a quei bambini. Thomas ti sorride, raccontando che in Kenya si è felici con poco, perché meglio poco che niente. Thomas ha un sogno: vedere grandi i suoi nipoti, con un futuro davanti, una vita migliore, dignitosa, ma lì in Africa. Thomas ha investito su tre bambini dal destino segnato, e piano piano, pole pole come dice lui, lotta in silenzio per un Kenya migliore.
Questa è una storia che insegna a chi ha voglia di imparare che il senso della vita, a volte, sta negli occhi ridenti di un ragazzo africano.
Fonte : Profiliweb.com
- di Alessandra Cao -
Kenya, Watamu, Jacararda Resort. Un’imponente cancello mi separa da Thomas.
Attenta e scrupolosa, in una divisa fi n troppo pesante per il sole africano, la guardia giurata ci ferma e, come se temesse per la nostra incolumità, ci chiede in perfetto italiano dove andiamo.
“Fuori”, rispondo io. Lui incalza: “Perché?”.
Ed io, che sono stanca e comincio a perdere la pazienza, rispondo: “Perché sì”. Pare
sia la risposta giusta, perché finalmente apre il cancello e le note di una canzone di Laura Pausini sembrano già lontane. Al di là di quel portone alcuni ragazzi. Uno tra tutti ci sorride e ci viene incontro: è Thomas.
Ci saluta con affetto quasi ci conoscessimo da tanto, ci ringrazia per aver portato nelle nostre valige ciò che qualcuno (Cinzia) ha conservato per lui.
In quel momento, sebbene avessi già pensato di scrivere di lui, decido di non “intervistarlo”, ma di ascoltarlo nei giorni che seguiranno e di raccontarlo così.
Thomas sarà la costante nella nostra settimana di vacanza, darà voce alle bellissime
immagini di questa meravigliosa terra, spiegherà ciò che a noi può sembrare
inconcepibile, ci aiuterà con discrezione e semplicità a capire il senso della vita in questi posti.
Thomas, incontrato per caso navigando in Internet alla ricerca di informazioni su Watamu, bellissima costa del Kenya, è uno dei protagonisti, anzi il protagonista, di una bella storia in cui povertà e disperazione,dignità e forza d’animo, si intrecciano con parole ormai divenute rare, generosità e fratellanza.
Agosto 2006 e Cinzia, da Carate Brianza, è in vacanza con la sua famiglia in
Kenya; in spiaggia, alla ricerca di qualcuno che possa accompagnarla in un orfanotrofio, tra i vari banchetti preparati come negozietti, tra i tanti beach boys che vendono i loro oggetti e ti propongono escursioni a prezzi concorrenziali, incontra Thomas.
Thomas, che spera di venderle qualche oggettino, attira la sua attenzione perché le
chiede se davvero l’Italia è così bella come dicono. Questo è l’incontro che gli cambierà la vita. A Cinzia e alla sua famiglia, che gli parlano dell’Europa e gli chiedono di sé, racconta con dignità della sua vita, li accompagna a conoscere sua madre, i due fratelli minori e i tre nipotini, figli di una sorella morta giovanissima, di cui si prende cura lui con sacrifici che lo inducono a consumare
un solo pasto al giorno per garantirne almeno due ai piccoli.
Thomas, che lavorava come cuoco e maggiordomo tutto fare presso la villa di un miliardario britannico, pagato una miseria, ha deciso di scendere in spiaggia a vendere perché non riesce più a sostenere la famiglia.
Qualcosa scatta nel cuore di Cinzia,che vuole costringere il destino segnato
di questi tre bambini a voltare pagina ed è allora che, d’accordo col marito, cambia la vita di Thomas.
Penseranno loro alle rette scolastiche dei tre nipotini, finanziano in parte l’acquisto di un mini bus che permetterà a Thomas di accompagnare i turisti nelle varie escursioni (soldi che Thomas restituirà quando avrà pagato il resto).
Ma non basta e allora tornati a casa, con l’aiuto di Rossella, anche lei in partenza
per il Kenya, decidono di aprire e curare un blog, il blog di Thomas. Dove si può, seminano pubblicità per lui e ciò che speravano avviene: il blog di Thomas funziona, cliccatissimo dai turisti che lo cercano per passaparola e arrivano in Kenya col suo contatto, con cui scambiano sms all’arrivo in Africa, proprio come è successo a me.
Oggi Thomas è su Facebook, ha ancora il suo blog, i turisti che lo incontrano, tanti,
sono entusiasti e inviano commenti e fotografie. Thomas non si sposa, perché dice
che ha già una grande famiglia a cui badare.
Thomas va su Skype e incontra Cinzia, sostenendo i costi di una connessione non
proprio all’avanguardia in un internet cafè locale. Thomas ti propone tra le sue escursioni una visita all’orfanotrofio di Timboni e ha sempre qualcosa da portare a quei bambini. Thomas ti sorride, raccontando che in Kenya si è felici con poco, perché meglio poco che niente. Thomas ha un sogno: vedere grandi i suoi nipoti, con un futuro davanti, una vita migliore, dignitosa, ma lì in Africa. Thomas ha investito su tre bambini dal destino segnato, e piano piano, pole pole come dice lui, lotta in silenzio per un Kenya migliore.
Questa è una storia che insegna a chi ha voglia di imparare che il senso della vita, a volte, sta negli occhi ridenti di un ragazzo africano.
Fonte : Profiliweb.com
Re: THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
Ciao a tutti,
volevo ringraziare Alessandra Cao "aspirante giornalista" per aver pubblicato sul giornale dove scrive il racconto di Thomas.
Un grazie anche a Simona che ha capito " LA NOSTRA PASSIONE" per il Kenya e la sua gente , che continua senza interruzione da 4 anni...
Thomas e' uno solo, ma insieme a lui lavorano altrettanti bravi ragazzi scelti accuratamente per farci vedere sempre nel migliore dei modi e in tutta sicurezza , un pezzo DEL LORO KENYA
Alessandra Cao e' una turista conosciuta per e-mail, come Rossella , Rosita, Didi, Chiara, Riccardo , Alice , Anna maria, Monica e tanti altri che in 4 anni si sono offerti di portare materiale del nostro Andrea ai 3 nipotini di Thomas...senza conoscerci, solo per e-mail e il loro cuore e' stato ripagato dal Kenya e dalle sue famiglie con tanti sorrisi e tanto mal D'africa...
auguro a tutti voi Buone feste e che il 2010 sia davvero un anno migliore!
jambo
Cinzia Paolo e Andrea
volevo ringraziare Alessandra Cao "aspirante giornalista" per aver pubblicato sul giornale dove scrive il racconto di Thomas.
Un grazie anche a Simona che ha capito " LA NOSTRA PASSIONE" per il Kenya e la sua gente , che continua senza interruzione da 4 anni...
Thomas e' uno solo, ma insieme a lui lavorano altrettanti bravi ragazzi scelti accuratamente per farci vedere sempre nel migliore dei modi e in tutta sicurezza , un pezzo DEL LORO KENYA
Alessandra Cao e' una turista conosciuta per e-mail, come Rossella , Rosita, Didi, Chiara, Riccardo , Alice , Anna maria, Monica e tanti altri che in 4 anni si sono offerti di portare materiale del nostro Andrea ai 3 nipotini di Thomas...senza conoscerci, solo per e-mail e il loro cuore e' stato ripagato dal Kenya e dalle sue famiglie con tanti sorrisi e tanto mal D'africa...
auguro a tutti voi Buone feste e che il 2010 sia davvero un anno migliore!
jambo
Cinzia Paolo e Andrea
Re: THOMAS MBOYA A WATAMU http://watamubeach.blogspot.com
Questo argomento è stato chiuso in quanto è stato inerito un nuovo post con dati e informazioni aggiornate in merito all'agenzia di safari di Thomas Mboya.
Grazie
Grazie
Federica- ADMIN
- Numero di messaggi : 1935
Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
Località : Uboldo
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