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Ideato un gioco di società per promuovere 'Stati Uniti d'Africa'
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Ideato un gioco di società per promuovere 'Stati Uniti d'Africa'
Africa - Ideato un gioco di società per promuovere 'Stati Uniti d'Africa'
Qual'è la lingua più parlata in Africa? Lo swahili. E il fiume più lungo dell'Africa? Il Nilo. Sono queste due delle domande del nuovo gioco di società "panafricano" ideato da un senegalese per promuovere il progetto politico degli Stati Uniti d'Africa. Nell'insieme somiglia a un gioco dell'oca, con in mezzo un puzzle per costruire "un'Africa unita, forte e ricca" e tutto intorno le caselle che fanno guadagnare un bonus, intitolate "ritorno degli sportivi", "ritorno dei cervelli", "solidarietà", "infrastrutture", e quelle che invece denunciano i rischi per il continente, quali "malaria", "Aids", "conflitti". "Viaggio in tutto il continente da 15 anni, soprattutto per progetti di lotta all'Aids, e ho visto la differenza di sviluppo con l'Europa o l'Asia. Quindi mi sono detto: 'forse c'è bisogno che tutti gli stati africani si uniscano'", racconta alla France presse l'ideatore del gioco, Salif T. Ba, dirigente di un'agenzia di comunicazione. Far conoscere meglio l'Africa è uno degli obiettivi del gioco chiamato 'Jeka ben' ("Uniamoci e decidiamo insieme" in lingua bambara), anche se l'intento principale del suo ideatore è quello di "abituare le popolazioni al progetto degli Stati Uniti d'Africa". Nel mazzo delle carte allegate al gioco, ci sono 16 ritratti che rappresentano i "saggi" africani. All'obiezione sul fatto che l'epiteto sia rivolto tanto a Nelson Mandela quanto a Muammar Gheddafi, a Omar Bongo come Sekou Touré, Ba risponde: "Ogni uomo politico che esprime l'intenzione di sostenere gli Stati Uniti d'Africa diventa un saggio nel gioco". L'ideatore ha quindi precisato che non intende mettere sul mercato il gioco: "Vorrei piuttosto che le autorità lo comprassero per diffonderlo nelle scuole, in francese, inglese e arabo", con la speranza che le future generazioni africane arrivino ad avere "una moneta unica, un passaporto unico, o anche un solo presidente per l'Africa"..
FONTE: Afp
Qual'è la lingua più parlata in Africa? Lo swahili. E il fiume più lungo dell'Africa? Il Nilo. Sono queste due delle domande del nuovo gioco di società "panafricano" ideato da un senegalese per promuovere il progetto politico degli Stati Uniti d'Africa. Nell'insieme somiglia a un gioco dell'oca, con in mezzo un puzzle per costruire "un'Africa unita, forte e ricca" e tutto intorno le caselle che fanno guadagnare un bonus, intitolate "ritorno degli sportivi", "ritorno dei cervelli", "solidarietà", "infrastrutture", e quelle che invece denunciano i rischi per il continente, quali "malaria", "Aids", "conflitti". "Viaggio in tutto il continente da 15 anni, soprattutto per progetti di lotta all'Aids, e ho visto la differenza di sviluppo con l'Europa o l'Asia. Quindi mi sono detto: 'forse c'è bisogno che tutti gli stati africani si uniscano'", racconta alla France presse l'ideatore del gioco, Salif T. Ba, dirigente di un'agenzia di comunicazione. Far conoscere meglio l'Africa è uno degli obiettivi del gioco chiamato 'Jeka ben' ("Uniamoci e decidiamo insieme" in lingua bambara), anche se l'intento principale del suo ideatore è quello di "abituare le popolazioni al progetto degli Stati Uniti d'Africa". Nel mazzo delle carte allegate al gioco, ci sono 16 ritratti che rappresentano i "saggi" africani. All'obiezione sul fatto che l'epiteto sia rivolto tanto a Nelson Mandela quanto a Muammar Gheddafi, a Omar Bongo come Sekou Touré, Ba risponde: "Ogni uomo politico che esprime l'intenzione di sostenere gli Stati Uniti d'Africa diventa un saggio nel gioco". L'ideatore ha quindi precisato che non intende mettere sul mercato il gioco: "Vorrei piuttosto che le autorità lo comprassero per diffonderlo nelle scuole, in francese, inglese e arabo", con la speranza che le future generazioni africane arrivino ad avere "una moneta unica, un passaporto unico, o anche un solo presidente per l'Africa"..
FONTE: Afp
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Località : Como-Malindi-Africa
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