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Il 58enne scienziato: passi audaci a tutela privacy e libertà di opinione online
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Il 58enne scienziato: passi audaci a tutela privacy e libertà di opinione online
Il 58enne scienziato: passi audaci a tutela privacy e libertà di opinione online
Dopo datagate, papà del WWW dice "più controllo è meno democrazia"
Regno Unito e Stati Uniti devono fare di più per tutelare la privacy degli utenti Internet. A lanciare l'appello è il creatore della Rete, Sir Tim Berners-Lee. Il consistente "aumento di sorveglianza e censura" è una minaccia per il futuro della libertà, ha dichiarato in occasione della pubblicazione del Web Index 2013, la seconda edizione dell'indice (81 i Paesi presi in considerazione, Italia al 22° posto) che misura la crescita del Web, la sua utilità ed il suo impatto su popoli e nazioni
-Il controllo di Internet sempre più stringente da parte dei governi "mette a rischio il futuro della democrazia". A lanciare l'allarme è il fondatore del 'World Wide Web', Sir Tim Berners-Lee, nel corso della presentazione dello studio annuale Web Index, realizzato dalla sua Fondazione, sul contributo della rete nello sviluppo sociale, economico e politico e nel campo dei diritti umani. "Una delle scoperte più incoraggianti nello studio di quest'anno è come il web e i social media stiano spronando le persone a organizzarsi, a portare avanti iniziative e a tentare di portare alla luce violazioni in tutto il mondo", ha sottolineato Berners-Lee.
Secondo lo studio, nell'80 % degli 81 Paesi presi in esame (Italia all 22.mo posto) , nel 2012 Internet e i social media hanno giocato un ruolo importante nelle mobilitazioni in tutto il mondo, "ma alcuni governi si sono sentiti minacciati e ora un'ondata crescente di controlli e di censura minaccia il futuro della democrazia", ha spiegato il 'padre' del web. "In questo momento, sono necessari passi coraggiosi per proteggere i nostri fondamentali diritti alla privacy, alla liberta' di opinione e all'associazione online", ha aggiunto Berners-Lee.
Secondo il rapporto della World Wide Web Foundation's, nei Paesi in via di sviluppo il controllo sulle comunicazioni online è molto più rigido, ma dalle rivelazioni dell'Nsagate e' emerso uno spionaggio diffuso anche nei Paesi occidentali. Cina, Russia, Arabia Saudita e Pakistan sono gli Stati dove la censura del web è piùstringente. Ma Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e India sono inseriti, assieme al Mali, allo Yemen e al KENYA, tra i Paesi dove non vi è una "adeguata" tutela della riservatezza su Internet.
Per il 58enne scienziato informatico “bisognerà compiere passi audaci a tutela dei nostri fondamentali diritti alla privacy ed alla libertà di opinione ed associazione online".
FONTE:GR
Dopo datagate, papà del WWW dice "più controllo è meno democrazia"
Regno Unito e Stati Uniti devono fare di più per tutelare la privacy degli utenti Internet. A lanciare l'appello è il creatore della Rete, Sir Tim Berners-Lee. Il consistente "aumento di sorveglianza e censura" è una minaccia per il futuro della libertà, ha dichiarato in occasione della pubblicazione del Web Index 2013, la seconda edizione dell'indice (81 i Paesi presi in considerazione, Italia al 22° posto) che misura la crescita del Web, la sua utilità ed il suo impatto su popoli e nazioni

Secondo lo studio, nell'80 % degli 81 Paesi presi in esame (Italia all 22.mo posto) , nel 2012 Internet e i social media hanno giocato un ruolo importante nelle mobilitazioni in tutto il mondo, "ma alcuni governi si sono sentiti minacciati e ora un'ondata crescente di controlli e di censura minaccia il futuro della democrazia", ha spiegato il 'padre' del web. "In questo momento, sono necessari passi coraggiosi per proteggere i nostri fondamentali diritti alla privacy, alla liberta' di opinione e all'associazione online", ha aggiunto Berners-Lee.
Secondo il rapporto della World Wide Web Foundation's, nei Paesi in via di sviluppo il controllo sulle comunicazioni online è molto più rigido, ma dalle rivelazioni dell'Nsagate e' emerso uno spionaggio diffuso anche nei Paesi occidentali. Cina, Russia, Arabia Saudita e Pakistan sono gli Stati dove la censura del web è piùstringente. Ma Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e India sono inseriti, assieme al Mali, allo Yemen e al KENYA, tra i Paesi dove non vi è una "adeguata" tutela della riservatezza su Internet.
Per il 58enne scienziato informatico “bisognerà compiere passi audaci a tutela dei nostri fondamentali diritti alla privacy ed alla libertà di opinione ed associazione online".
FONTE:GR
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 73
Località : Como-Malindi-Africa
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