Due mesi di Kenya

Prima di tutto scusate la latitanza....

Sono quasi due mesi di Kenya, mi sembra di esserci sempre stata qui è il mio quinto viaggio ma è come se mai me ne fossi andata. Diciamo però che è il mio primo viaggio da “NON TURISTA” certo i primi giorni non mi sono fatta mancare sole e mare ma piano piano ho imparato a conoscere cose e posti nuovi che da turista di solito non servono. Ho imparato fare la spesa nei loro piccoli negozietti e soprattutto al mercato invece di frequentare solo i soliti comodi grandi “grocers” perchè anche qua il cibo costa, certo non sono il tipo da comprare per forza la pasta Barilla da 5 euro, anzi direi che ho dimenticato il sapore della vera pasta di grano duro ma non importa, ho imparato a fare tante rinunce a “tavola”, a cucinare prodotti locali che costano meno, a limitare la carne e soprattutto a mangiare fuori nei locali dove mangiano solo kenioti che con 2/3 euro te la cavi. La pizza ogni tanto è l'unico lusso culinario che mi concedo, a quella ancora non riesco a rinunciare.
Non sono arrivata qui sprovveduta sull'argomento lavoro, ho avuto la conferma che per noi Mzungo lavorare qua è un problema, i costi per assumere un extracomunitario sono elevati ed è troppo rischioso lavorare senza permesso, ma c’è chi lo fa, fino a che va bene.
A volte mi domando se sia stato proprio necessario ricreare una “ piccola Italia in Africa”…persone che vengono qui frequentano solo Italiani, mangiano nei posti Italianissimi e la sera vanno a divertirsi nei locali che di africano hanno solo il personale di servizio…poi ci si lamenta che per fare un foglio al comune anziché 500 KSH te ne chiedono 2.000 KSH per averlo subito e senza problemi ma chi credete che anni fa li ha abituati così???E’ già proprio noi…e mi sono fatta tante risate leggendo fuori dalla porta degli uffici manifesti che parlavano di DIRE BASTA ALLA CORRUZIONE, e come no???Basta pensare alla polizia ai posti di blocco alla quale devi allungare sempre una piccola mazzetta se non vuoi problemi…e la sera se ne vanno con le tasche piene felici e contenti e il giorno dopo si ricomincia, non so quando finirà tutto questo, forse mai perché ha nessuno interessa farlo.
Mi piace stare al di fuori della Malindi Italiana starmene nel villaggio alle porte di Malindi, adoro stare lì mi aiuta a capire la cultura Giriama che sempre riesce a stupirmi, ogni giorno c’è sempre qualcosa da imparare, non sempre belle anzi come tipo l’’altro giorno un ragazzo è uscito di chiesa urlando, come indemoniato diciamo, dicono che è il “cognato” che sempre li fa la “ magia nera” lo hanno portato in ospedale legato mani e piedi, io domando forse è uscito di testa o ha bevuto o preso qualche droga, ma loro no dicono che è magia e poi un brivido mi sale lungo la schiena e finisco per crederci anche io.
Ne ho sentite molte di storie di magia..” In Africa la magia esiste davvero” mi hanno detto…e qui si pensa spesso alla morte, ogni giorno muore qualcuno…”e come???” domando io a volte…” non so ieri stava bene ma stamattina non si è più svegliato” e così non si cercano motivi ma si cercano i soldi per pagare la camera mortuaria e la “ festa” del funerale.
Non so ancora quale sarà la mia strada, non so ancora quanto resterò qua, so solo che non posso fare a meno del Kenya che mi è entrato nel sangue dal primo momento in cui sono arrivata, non è per niente facile vivere qui, ma al tempo stesso non puoi lasciarlo, a volte la odi Malindi a volte la ami, ho ancora molto da imparare queste sono solo le mie prime impressioni, penso che potrei stare qui 10 anni e ancora non capire tutto di questo posto pieno di contraddizioni, come dico sempre un po’ paradiso un po’ inferno.
Rileggendo queste righe sembra solo che qua ci siano cose brutte invece le emozioni quelle belle ci sono basta saperle vivere, magari ve le scrivo la prossima volta
Jambo rafiki

Scrive Sarajua
Rileggendo queste righe sembra solo che qua ci siano cose brutte invece le emozioni quelle belle ci sono basta saperle vivere, magari ve le scrivo la prossima volta


E per fortuna ci sono anche le cose belle, magari anche piccole cose che viste comunque con un occhio diverso da quel che vedono i turisti dei 15 giorni, riempiono il cuore e contribuiscono a fare amare il Kenya.
Per il resto niente altro da aggiungere, ma vorrei che il tuo scritto, venisse letto da tutti quelli che:"lascio tutto e vado a vivere in Kenya" quel Kenya che hanno conosciuto solo dai cataloghi patinati o dopo avere fatto 15 giorni coccolati e trincerati nei vari villaggi.
Fio

Verissimo Fio...io ero una di quella dagli occhi patinati ma per fortuna a questa mia scelta sono arrivata preparata...sapevo che quella "benda" su gli occhi sarebbe caduta presto. Si ci sono le cose belle e sono quelle semplici, cose che a vivere in Italia avevo dimenticato...quando ci sarà il sole magari sarò ispirata a scrivervi di questo ma piove da stamattina sarà per questo???

Sara i tuoi occhi vorrebbero essere i miei, ma purtroppo ( al momento ) non ho vto il tuo stesso coraggio e la "mi" africa è qui con me. Lo amo, follemente, mi ama follemente.....anzi, credo che lui sia disperatamento innamorato, semplicemente perchè lasciare la sua terra non è da "furbi", come tanti pensano, no.....non lo è per nulla. E....per non farmi sentire in colpa per averlo sdradicato, mi dice sempre:" amore, l'iportante è stare insieme, non esiste terra migliore se non la nostra INSIEME, per sempre". Spero un domani di poter fare 1/2anno li e 1/2 qui!!
Sara......tvtb e lo sai!!!
Sei un'emozione unica,
Cinzia

e si cara Sara, e già caro Fio...
ci sono cose che a parole non si possono descrivere.
vivere qui non é come molti pensano "una passeggiata perché in Africa la roba te la tirano dietro", o meglio lo é davvero (o quasi), ma quasi nessuno riuscirebbe davvero a fare quelle rinuncia "troppo importanti" per continuare a vivere "come in Europa".
ripeto, una minimissima parte, e di questo ne sono proprio convinta.
Sara hai la testa per vivere a Malindi (anche se dobbiamo mettere ancora a punto qualcosina, ma ti concedo un altro po' di tempo tesoro... ahahahahhaha )
io sono qui da più di una hanno e non avevo firgorifero e lavatrice.
certo che bisogna avere le palle per fare certe scelte, ma la maggior parte non che non decide davvero di cambiare vita, prendere ed andare, non lo fà per i soldi, ma perché ha paura del nuovo stile di vita (a meno che non si possano concedere davvero ciò che vogliono), ne conosco tante di persone così, ma ognuno é liberissimo di vivere la propria vita come meglio crede, dove meglio crede, e spendendo ciò che vuole, su questo, proprio niente da dire!
tipiche esclamazioni di persone convinte di volersi trasferire, ma che alla fine l'unico posto dove vivono, oltre alla propria casa ed i ristoranti italiani é fondamentalmente il 7 to 7:
le strade sono sporche, i vestiti ed i capelli sempre pieni di polvere, l'acqua la dovrei comprare se no chissà che malattie prendo della rete idrica pubblica, la tovaglia del ristorante locale é sporca (quando c'é) e spesso manca il sapone per lavarsi le mani (ma questo ipotetico posto é davvero locale!), manca l'elettricità 1 giorno si e 1 anche, la barilla e la mulino bianco costano troppo, i negozi (italiani, chiaramente) che vendono vestiti nuovi e non usati costano il triplo che in europa... e potrei andare avanti, ma sto finendo il credito della chiavetta!!!
no, sono fermamente convinta che mooolti non si migliorerebbero la vita come pensano! gli altri sono tutti benvenuti a trasferirsi, vi aspettiamo a braccia aperte!
ragazzi, prendetela con molta ironia, si vive meglio... soprattutto a malindi!

già proprio vero condivido tutto Fra esclusa la frase rivolta a me..."SOLO QUALCOSINA DA METTERE A PUNTO?!??!?!??!...

P.S scusate dimenticavo anche il GELATO è l'altro lusso culinario che mi concedo ma indovinate di chi è la colpa???

Ciao ragazze....leggo con piacere e ammirazione i racconti di chi si è saputo mettere in discussione, in gioco, senza esitare ( pur pensandoci molto ), ma la forza, e chissà quale altra forza della natura ha spinto per un trasferimento così rdicale, impegnativo, ma come dice bene sara, seppur non è facile vivere in quella terra, per lo stesso motivo non si capiscono poi le motivazioni per la quale non puoi farne a meno, brave ragazze!!!
Cinzia

"non avevo frigorifero...."

Tamu Tortella, i tamburi africani mi avevano comunicato che ti sei accattata il frigorofero....
Meno male, brinderemo con la Tusker baridi sana.....
Quindi sospendo l'ordinazione di ghiaccio che avevo provveduto a fare in previsione del mio arrivo.....

fio ha scritto: "non avevo frigorifero...."

Tamu Tortella, i tamburi africani mi avevano comunicato che ti sei accattata il frigorofero....
Meno male, brinderemo con la Tusker baridi sana.....
Quindi sospendo l'ordinazione di ghiaccio che avevo provveduto a fare in previsione del mio arrivo.....

Quando torni da Malindi lascia il frigo pieno...potrebbe essere che vado io a bere una Tusker baridi sana.
Baba Jumba

PS insegnatemi a mettere le emoticon.

PS insegnatemi a mettere le emoticon.

Bisogna propri insegnatat tuscoss....
Klikki sulla faccina gialla che vedi sopra quando scrivi,
Ti si apre la paginetta delle emoticon clikki sopra a quella che ti interessa e il gioco è fatto, si posizione dove c'è l'astina di scrittura.
E mo ciau stasera in di alpini sa mangia pulenta e asan in salmì.

Ma noooo Fio, anche tu scrivi con la K e non più con la tanto amata C!!!! BOCCIATO....
Cinzia

Ciao Saretta!!!!! che piacere ritrovarti qui ancora! Sono contenta di leggere della tua esperienza in Kenya, brava.
Io invece leggendo le tue parole capisco che hai vissuto tante esperienze e tante emozioni, alcune cose ti hanno lasciato senza parole ma mi sembra di intravedere che sei fatta per vivere lì........se ancora non sai qual'è la tua strada presto lo capirai.
busu
Federica

Bentornata qui su passionekenya anche a te Fra!!! Condivido in pieno le tue parole, spesso molti pensano di andare in Africa per cambiare vita....ma pensando di rinunciare a poco, o forse a niente......??
io non ci riuscirei a fare il passo che hai fatto tu. Ma come scrive anche Cinzia: " seppur non è facile vivere in quella terra, per lo stesso motivo non si capiscono poi le motivazioni per la quale non puoi farne a meno"
Federica

Condivido al 100% la scelta di Fra e Sara e auguro loro tutto il bene possibile.
Baba Jumba

eh si vero, il frigo non ce l'AVEVO davvero, non ho detto bugie!!! sono stata piÛ di un anno senza, ora mi serve "solo" a conservare il latte (che prima si beveva più in fretta) e la feta: si anche io ora posso concedermi il lusso di un pezzettino di formaggio, ogni tanto. carne e pesce non arrivano nemmeno a vederlo invece!
Sara, mi riferivo proprio al gelato! ahahhahah sei troppo perspicace!
ho visto ora che il nostro "rientro" nel forum coincide, casualità o telepatia??? credo sia stata la pioggia, molto probabilmente!
Federica grazie mille! sai é proprio così, poi tali persone si lamentano che la vita costi come in Italia... te credo!!!

@Fede spero di trovarla la mia strada davvero, ma spero presto come dice FRa di raccontarvi le mie esperienze e aggiornare il forum

@FRA no no è telepatia sicuro

A scusate sai quale cosa devo rinunciare qua????Al safari e forse mi fa più male di rinunciare alla bistecca alla fiorentina....forse

Già, rinunciare!!!! Cosa difficile per chi ha radicate delle abitudine, m, le circostanze portano anche a decisioni e cambi di vita radicali.
Personalmene non sarei in grado di rinunciare ad alcune cose, anche se strettamenti materiali, non riuscirei e non per questo mi sentirei meno intenzionata di conoscere le vere abitudini.
Dico questo, perchè spesso leggo di persone che stortano il naso nel sapere di persone che si trasferiscono mantenendo le loro abitudini, ecco.....personalmente non le biasimo, se poi, uno ha le possibilità, non vedo perchè non potersi "organizzare" anche li in maniera "comoda"!!! Preciso che non mi riferisco nè a Fran nè a Sara, personalmente non le conosco e non so nemmeno le loro condizioni di vita al momento....forse Sara lìho più a cuore per diverse situazioni :-) la sento davvero una preziosa ragazza!!!!
Al momento con Marc stiamo cercando un plot, possibilmente fuori Malindi, per costruirci una nostra casetta, magari vicino ai suoi, e cercare il più possibile di creare anche a loro delle comodità che al momento non hanno, ma che farebbe cmq piacere. Questo intendo io per comodità, possibilità di aiutare anche loro. Poi, che io non mangi la carne, la pasta, le merendine, dico...chissenefrega, amo la loro cultura e in questo mi piacerebbe assimilare il più possibile, usi e modi locali. Sicuramente mi trovo dccordo con Frab quando dice che qui alcuni Italiani cercano l'Italia anche qui, ecco...questo no, io non lo cerco nè lo voglio.
In bocca al lupo a tutte e ragazze,
Cinzia

ma sai Cinzia, ognuno é libero di vivere come gli pare, il mio discorso era riferito più a quelli che si aspettano di trovarsi qui come in italia, soprattutto per quanto riguarda servizi, usanze, pulizia delle strade, stili di vita in generale.
se uno se lo può permettere, perché non piazzarsi qui a fare la bella vita? come no!
poi però, l'altro problema che sorgerebbe é che tali persone (di regola ma per fortuna non tutte), sono quelli che convinti di avere in mano il mondo perché c'hanno la grana, lo fanno pesare, soprattutto agli indigeni. non faccio di un'erba un fascio, ma ti assicuro che si tratta della triste maggioranza.
personalmente nel mio piccolo sto bene, sono a casa, vivo tranquillamente con la gente del posto, mangio come la gente del posto e sto benissimo
non giudico le rinunce e non degli altri, ma mi faccio i fatti miei! ho una casa con un bel giardino e questo mi basta, cosa che se fossi rimasta in svizzera non avrei mai potuto permettermi, quindi non so cosa chiedere di più!!! la cosa che mi manca davvero sono gli affetti, la mia famiglia ed i miei amici, ma non tutto é perduto con la lontananza!!!
ti auguro di poter trovare un posticino dove condividere con Marc le tue esperienze kenyote e di essere felice con tutto quello che vuoi, non importa cosa sia!
baci
ps crepi sto lupo!!!

Cara Sara, purtroppo quello che scrivi è verità assoluta, se non fosse che ho accanto mio marito che può solo confermare il tuo scritto.
Italiani che vengono e fanno i padroni , come se fossero ancora al tempo del colonialismo...... (per fortuna no) ma molti atteggiamenti fanno pensare di si. Nel mio piccolo ho potuto vedere anch'io, ed è per questo che quando scendo preferisco frequentarei loro posti e frequentare il meno possibile Italiani saccenti, presuntuosi. Questo non per essere la solita italiana che eviata e fa la snob, assolutamente, è solo che amo la semplicità, amo i rapport umani. Ti sarà capitato di vedere personaggi che qui in Italia non si potrebbero permettero nulla e arivati li hanno il cuoco, il maggiordomo, la servitù, ecco......ODIO, DETESTO, RABBRIVIDISCO davant a tutto ciò. Questo non è dare lavoro, ma è solo farsi grandi con la povertà altrui....è un mio pensiero!!!!
Cinzia