Kenya,Malindi italiano fermato per droga

Kenya,Malindi italiano fermato per droga
Turista aveva 16 pacchetti di cocaina
Un turista italiano è stato fermato dalla polizia di Malindi in Kenya con l'accusa di detenere un chilogrammo di cocaina. Secondo quanto scrive il quotidiano The Standard, che pubblica in prima pagina la foto del connazionale, le autorità keniane lo accusano di traffico di droga diretto verso l'Italia. L'uomo, 30 anni, è stato fermato alla dogana con 16 pacchetti sospetti, che una volta aperti hanno mostrato che contenevano cocaina.
Fonte:TGCOM

Con due arresti separati della polizia si sospetta che Mombasa e Malindi hanno un ruolo importante e crescente in Kenya come centri per il traffico di droga nella regione.
Nel primo caso, un funzionario doganale ha scoperto un italiano: Fabio Pompini di 30 anni,che cercava di esportare 16 pacchetti di cocaina in Italia.

Il secondo caso coinvolge un barone della droga,indagato dall'unità speciale della polizia e arrestato a Majengo-King'orani, dopo un raid in un edificio dove abita il sospetto.
Una fonte ha detto che l'uomo Ali Mcheni popolarmente noto come Pecorella è ritenuto essere una mente nel business della droga in città.

A Malindi, dopo che il turista ha confessato,i funzionari KRA e agenti di polizia anti-narcotici, guidati dal Sig. David Kerina,hanno cercato in un hotel locale turistico dove il sospettato era ospite da una settimana, e confermato che gli ufficiali hanno trovato altra cocaina, di cui era ancora da stabilire il suo valore.

Malindi sale così agli onori della cronaca come uno dei principali punti di transito della droga in regione Coast. Dieci anni fa,Sh 6.4 miliardi di cocaina erano stati ritrovata in una villa privata in zona Casaurina all'interno della città di Malindi.
Si sospetta che migliaia di ville private di lusso ed esclusive nella località sono utilizzati come depositi di droga.
Enormi pareti perimetrali, cani feroci e guardie armate proteggono le ville. Motoscafi veloci portano la droga dalle navi ancorate a 100 chilometri in mare aperto. Alcune delle proprietà hanno anche piste di atterraggio private.
La corruzione nella polizia e di altri rappresentanti del governo ha consentito il commercio di droghe illecite e uno sviluppo ben organizzato a Mombasa, Malindi e Nairobi.
Fonte:The Citizen

come sempre ci facciamo riconoscere ovunque!!!!!
Sti italiani!!!!
mah!

che schifo