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La forza di sorridere....
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La forza di sorridere....
La forza di sorridere.
BARGE – L’attività dell’associazione bargese Harambée, che si occupa di progetti per lo sviluppo in Kenya, si fonda sull’attività di molti volontari, che dedicano parte del proprio tempo per questo nobile scopo.
Da alcune settimane è tornata da un mese di servizio a Nanyuki, presso la sede di Harambée, la 24enne bargese Monica Bresadola, studentessa di Studi Internazionali, facoltà di Scienze Politiche a Torino. Ha deciso di trascorrere un periodo di volontariato in Kenya. Con Harambée svolto il tirocinio curricolare universitario e mi è anche occupata di alcuni progetti, concludendo l’esperienza con un mese di volontariato in Africa...
Ecco il racconto della sua esperienza.
Ogni esperienza lascia un segno indelebile nell’anima, ma alcune rivestono un’importanza fondamentale ed influenzano inevitabilmente ed inesorabilmente il nostro modo di agire e pensare: una di queste è il contatto e la conoscenza di popoli diversi da noi "occidentali", popoli da noi definiti "in via di sviluppo".
In via di sviluppo per quanto riguarda l’economia, le scienze, la tecnologia, non certo per ciò che concerne la morale e la capacità di reagire di fronte a qualsiasi situazione, per quanto insormontabile possa apparire. In tale categoria rientrano tutte le popolazioni del continente africano, per anni sfruttate, torturate, segregate e depredate dai Paesi cosiddetti"sviluppati", ma in grado di risollevare il capo e camminare sempre a testa alta, nonostante tutto.
Le esperienze in Africa cambiano completamente la nostra concezione di povertà, di fede, di felicità: i bambini, come spesso vediamo in televisione, muoiono di denutrizione e malattie, gli adolescenti vivono per strada, senza possibilità di emergere e la vita della maggior parte degli adulti si conclude quando quella degli adulti "occidentali" è appena iniziata, a quaranta o cinquant’anni.
Tuttavia i loro volti esprimono gioia ed i loro cuori sono colmi di fede, qualunque sia la religione professata: "Dio, prima o poi, volterà lo sguardo verso di noi – sostengono – e allora anche l’Africa potrà rinascere".
E’ incredibile ed impensabile per noi veder sorridere una bambino senza giocattoli, eppure accade, ed è meraviglioso: è stupendo sapere che qualcuno, al mondo, creda che non siano soltanto l’abbigliamento, le automobili ed il denaro in generale ad essere importanti, ma ciò che abbiamo dentro, poiché nessun regalo può donare più emozioni di un sorriso sincero, di un abbraccio, di una carezza.
Perciò siamo davvero sicuri di essere noi i popoli "sviluppati"? Per esserlo, bisognerebbe tenere conto ogni giorno del fatto che "Every day is a gift, this is the reason why we call it Present" ("Ogni giorno è un regalo, per questo lo chiamiamo Presente") e, a quel punto, nessuna crisi, economica o no, potrà toccarci veramente, perché la vera ricchezza la riscopriremo in noi, nella nostra forza di reagire, nella nostra capacità di affrontare ogni giorno sorridendo, come se avessimo appena ricevuto il regalo più bello della nostra vita.
monica bresadola
Fonte: IlCorriere di Saluzzo
BARGE – L’attività dell’associazione bargese Harambée, che si occupa di progetti per lo sviluppo in Kenya, si fonda sull’attività di molti volontari, che dedicano parte del proprio tempo per questo nobile scopo.
Da alcune settimane è tornata da un mese di servizio a Nanyuki, presso la sede di Harambée, la 24enne bargese Monica Bresadola, studentessa di Studi Internazionali, facoltà di Scienze Politiche a Torino. Ha deciso di trascorrere un periodo di volontariato in Kenya. Con Harambée svolto il tirocinio curricolare universitario e mi è anche occupata di alcuni progetti, concludendo l’esperienza con un mese di volontariato in Africa...
Ecco il racconto della sua esperienza.
Ogni esperienza lascia un segno indelebile nell’anima, ma alcune rivestono un’importanza fondamentale ed influenzano inevitabilmente ed inesorabilmente il nostro modo di agire e pensare: una di queste è il contatto e la conoscenza di popoli diversi da noi "occidentali", popoli da noi definiti "in via di sviluppo".
In via di sviluppo per quanto riguarda l’economia, le scienze, la tecnologia, non certo per ciò che concerne la morale e la capacità di reagire di fronte a qualsiasi situazione, per quanto insormontabile possa apparire. In tale categoria rientrano tutte le popolazioni del continente africano, per anni sfruttate, torturate, segregate e depredate dai Paesi cosiddetti"sviluppati", ma in grado di risollevare il capo e camminare sempre a testa alta, nonostante tutto.
Le esperienze in Africa cambiano completamente la nostra concezione di povertà, di fede, di felicità: i bambini, come spesso vediamo in televisione, muoiono di denutrizione e malattie, gli adolescenti vivono per strada, senza possibilità di emergere e la vita della maggior parte degli adulti si conclude quando quella degli adulti "occidentali" è appena iniziata, a quaranta o cinquant’anni.
Tuttavia i loro volti esprimono gioia ed i loro cuori sono colmi di fede, qualunque sia la religione professata: "Dio, prima o poi, volterà lo sguardo verso di noi – sostengono – e allora anche l’Africa potrà rinascere".
E’ incredibile ed impensabile per noi veder sorridere una bambino senza giocattoli, eppure accade, ed è meraviglioso: è stupendo sapere che qualcuno, al mondo, creda che non siano soltanto l’abbigliamento, le automobili ed il denaro in generale ad essere importanti, ma ciò che abbiamo dentro, poiché nessun regalo può donare più emozioni di un sorriso sincero, di un abbraccio, di una carezza.
Perciò siamo davvero sicuri di essere noi i popoli "sviluppati"? Per esserlo, bisognerebbe tenere conto ogni giorno del fatto che "Every day is a gift, this is the reason why we call it Present" ("Ogni giorno è un regalo, per questo lo chiamiamo Presente") e, a quel punto, nessuna crisi, economica o no, potrà toccarci veramente, perché la vera ricchezza la riscopriremo in noi, nella nostra forza di reagire, nella nostra capacità di affrontare ogni giorno sorridendo, come se avessimo appena ricevuto il regalo più bello della nostra vita.
monica bresadola
Fonte: IlCorriere di Saluzzo
dolcemagic- Sostenitore
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