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Kenya non c'è due senza tra..
Pagina 1 di 1
Kenya non c'è due senza tra..
Marzo 2010
.. è la volta di “Kenya: non c'è due senza tre”. Ciò misura l'indice di gravità del mio mal d'africa che si cura solo in loco. L'arrivo è sempre emozionante,con un caldo umido che ti avvolge e tanti odori che ti circondano. Tra l'altro è proprio l'alba, e il cielo ci regala disegni meravigliosi nonché l'inizio di un nuovo giorno, in terra d'Africa. Dopo le 8 ore di volo e le 2 di burocrazia in aeroporto, sono distrutta ma il percorso verso Mambrui mi permette di ritornare, a poco a poco, in questa dimensione, che è veramente, un altro mondo. Mambrui è sempre incantevole, baobab che spiccano maestosi, alte dune di sabbia chiara con cespugli verdissimi e il mare blu, all'orizzonte. Uomini con asini che trainano carretti e donne a piedi coi loro secchi d'acqua sul capo, e i vestiti dai colori forti, alla luce del sole accecante.
Arriviamo e ci sistemiamo: 15 kg per me e mamma, per vestiti e prodotti per le nostre due settimane, e 35 kg.. per tutti i progetti in cui sono coinvolta. Passiamo il pomeriggio al Resort, tra spiaggia e piscina, in relax. La Domenica Dama è già da noi, in tutta la sua gioia e dolcezza. Con enorme piacere riconosce che la raccolta medicinali per il villaggio del Sabaki, che aveva ipotizzato soli due mesi fa, ha riscosso un gran successo: 37 confezioni di medicinali, antibiotici e antinfiammatori per le malattie più ricorrenti, che in caso di impossibilità di recarsi in ospedale, o acquistare i farmaci, possono essere fatali. Raccoglie tutti i farmaci e mi dice che..potrò incontrare personalmente la ragazza che si occuperà di distribuirle alle persone bisognose, nel distretto del Sabaki. Wow!!! E' bello toccare con mano qualcosa in cui si impegna ma lo si può solo idealizzare! Sigh, anche il secondo giorno è andato, uffa, perchè qua il tempo scorre così in fretta?!
Lunedì sveglia alle 4, colazione alle 4,30 e alle 5 viene a prenderci Kakà, il nostro driver, che ci accompagnerà nel safari alle falde del Kilimanjaro presso il campo tendato Voyager Safari Camp di Ziwani, per due notti! Ci vorranno oltre 8 ore per raggiungere lo Tsavo Ovest, ma i paesaggi sono spettacolari. In confronto allo Tsavo Est, l'Ovest è molto più verde, ha piante molto più alte, ma diventa più difficile intravedere gli animali..ma noi siamo tutt'occhi..!! E il nostro Kakà vede davvero lontano.. nemmeno il mio zoom 18X riesce ad arrivare dove vede Kakà!! Superiamo le Taita Hills, colline verdissime, piene di acacie, e avvistiamo le elegantissime giraffe.. tante, tantissime. Poi le zebre, poi gazzelle, antilopi, impala, gnu, bufali, elefanti, babbuini, scimmie, e tantissimi uccelli. Arriviamo vs le due per il pranzo al campo tendato, di fronte al fiume Sante, ricco di coccodrilli e ippopotami, dove si rispecchia il maestoso Kilimanjaro, e le sue nuvolette bianche, e tutta la vegetazione in riva al fiume: meraviglioso. Safari tutto il pomeriggio e la sera, cena davanti al falò, di fronte al fiume, con tutti i suoni possibili immaginabili che ci accompagneranno per tutta la notte! Il martedì ci aspetta un altro Safari in pulmino tutto il mattino, un safari a piedi nel pomeriggio, e il safari notturno di nuovo sul pulmino. La seconda notte nonostante tutti i rumori e suoni dormo come un sasso fino alla sveglia delle 6 del mattino per il rientro sulla costa. Siamo a soli 5 km dalla Tanzania, e..arriveremo al resort solo alle 3,30 del pomeriggio. Resto in ammollo in piscina fino all'ora di cena, pensando a Kaloleni, a metà strada tra Mombasa e Kilifi, che abbiamo attraversato per evitare il traffico delle strade più battute. Kaloleni è la contraddizione più incredibile che io abbia mai visto. Una strada rosso fuoco la attraversa, dissestata, ma splendida, e sorge su un succedersi di colline, con una fittissima vegetazione di palme altissime, bellissime, e decine e decine di capanne di fango e sterco col tetto in makuti, incantevoli, come se fossero disegnate. Ma le persone che vediamo sono sofferenti, in uno stato di povertà assoluto. Kakà ci spiega che questo paese lotta per la sopravvivenza ogni giorno: i km da percorrere per trovare il pozzo più vicino vanno dai 20 ai 40, il prezzo è di 30 scellini ogni 20 litri, e per poter sostenere questo costo le persone sono costrette a raccogliere dalle piante i frutti maturi e cercano di venderle nel percorso. E' già questo è durissimo, ma purtroppo accade di peggio, ovvero che talvota i pozzi, sono vuoti. Non c'è acqua, dice Kakà, non c'è una sola goccia d'acqua. E aggiunge che.. the government, doesn't care. Ci racconta che diversi italiani, sono stati qua per due settimane, facendo costruire diversi pozzi, ma.. no water. Diamo le nostre bottigliette d'acqua disponibili per il safari, alle persone più in difficoltà che troviamo sulla strada. Veramente tragica questa realtà..
Dopo la cena crollo e dormo fino all'alba..ed è già giovedì. Dopo la colazione alle 7 in punto, ci precipitiamo in spiaggia per una lunga passeggiata finchè tutto tace. Ottima scelta, perchè poco dopo siamo circondate da sei donne che ci sommergono di parei, collane, e ci gridano nelle orecchie contemporaneamente. La reazione più immediata sarebbe quella di fiondarsi in resort, ma essendo interessate a qualche articolo, vediamo di tranquillizzarle promettendo di acquistare una cosuccia che ci piaccia, da ognuna di loro..ci sono volute tre ore di contrattazione, ma ce l'abbiamo fatta e se ne vanno tutte quante felici e contente. E noi ci promettiamo che oggi è il primo e l'ultimo giorno di acquisti in spiaggia. Il tempo qui è troppo prezioso!!!
Venerdì è il turno di Che Shale, la spiaggia dorata, pochi km a nord in motorino via spiaggia, in compagnia di Dama, e Claudia, ospite di Dama per ben 46 giorni. Wow!!! C'è uno splendido residence di..”capanne” è indescrivibile ma è magnifico.. www.cheshale.com e il personale impegnato nelle pulizie ce le mostra all'interno.. Eccezionali! Chiediamo qualche prezzo a titolo informativo...e...dopo aver realizzato che è “proibitivo” ci facciamo una gran risata e ci precipitiamo a fare il bagno, in questo mare dorato che luccica, perchè questa sabbia è piena di pagliuzze dorate!
Per Venerdì sera abbiamo ricevuto un grande invito: io, mamma, Dama e Claudia siamo state invitate Da Ruben e Silvana al loro Ristorante al Coral Sea di Mambrui. Silvana è venuta a conoscenza di Dama e il Grey Village solo poche settimane fa, leggendo ciò che ho pubblicato su Internet. E' arrivata col volo di Venerdì notte, qualche ora dopo di noi, e, si è già messa in contatto con Dama, e andrà al Grey Village, ma stasera, in occasione del compleanno di Ruben, ci conosceremo tutte di persona. Un'amica di Silvana ha donato una somma di denaro in memoria di Leda, una loro cara amica morta in Kenya e sepolta a Kilifi, ed è stata devoluta al Grey Village, La serata è stata bellissima, e vedere il rapporto di Ruben con tutto il suo personale africano ci lascia a bocca aperta, loro sono così entusiasti del loro lavoro e Ruben è molto orgoglioso. Si prende cura di loro come fossero suoi figli: dopo il turno di lavoro li accompagna a casa ad uno ad uno perchè girare a piedi di notte potrebbe essere rischioso.. Conosciamo Piera e Giuseppe di Roma, che nel 2008 hanno costruito un pozzo a Kagombani Luandani, vicino a Mambrui e ora ne stanno costruendo un altro a Marafa, nei pressi del Canyon Hell's Kitchen, in memoria di Davide, Melania e Andrea. Presa da tutte queste notizie, dimenticavo di dirvi che la pizza del Coral Sea è buonissima! Così come il gelato alla panna ricoperto di cioccolato caldo.. sfiziosissimo! Se soggiornate al Karibuni Villas o all'Angel's Bay, Ruben si occupa anche di venire a prendervi prima di cena e riaccompagnarvi al vs Resort!!!
Sigh, domani è Sabato, non ci posso credere che sono già a metà!!! Agenda alla mano perchè, gli impegni sono ancora tanti e dobbiamo organizzarci..! Per Sabato mattina ci accordiamo con Piera, e andiamo a trovare gli 86 bimbi dell'orfanotrofio di Mambrui. Noi abbiamo tanti vestitini, cappelli, scarpine. Altre 3 persone del Resort che vengono insieme a noi si fermano in un “market” ad acquistare farina e biscotti e arriviamo là davvero carichi. I bimbi ci accolgono felici con le loro canzoni e poi, si avvicinano, vogliono stare in braccio, hanno bisogno di tante coccole. Quanto sono belli. Piera ci accompagna a visitare la struttura, bellissima. Una grande cucina ed un'enorme sala da pranzo, poi le camere per i bimbi e per le bimbe e i loro numerosi servizi e la scuola. E' già ora di pranzo e rientriamo al Resort. Al pomeriggio ci prepariamo.. perchè, siamo invitate al Grey Village al Sabaki, non solo per la cena ma anche per la notte, in capanna!!! Wow!!! Appena arriviamo Dama ci mostra la sua capanna, e il punto vendita di marmellate di frutta, miele di baobab, cappelli, borsette, creme di aloe e baobab, poi la cucina, il pozzo, il soggiorno esterno, e infine la doccia, e il bagno, africanissimi, ma l'igiene e la pulizia sono al primo posto, anzi, sono un vero e proprio esempio per tutti i vicini: al Sabaki vivono 1200 persone, e spesso le malattie nascono proprio a causa di mancanza di igiene e pulizia. Mamma conosce le donne, sono timidissime.. Chiedo a Dama se mi riconoscono e quando lei lo chiede loro in giriama, loro scoppiano a ridere e si nascondono il viso..mi hanno riconosciuta e come..ma sono così timideeee!!! Arriva Pauline, che carina.. è la ragazza che si occuperà della distribuzione dei medicinali al Sabaki e ci riuniamo per la traduzione dei foglietti illustrativi di ogni farmaco. Lei ha il suo quadernino e trascrive principio attivo, indicazioni e posologia, e intanto mi illustra le malattie più frequenti per cui mi impegnerò a raccogliere i farmaci. In lontananza le donne hanno inziato a cantare e a ballare e a poco a poco sopraggiungono altre donne, e poi, tutti i loro bimbi e aumentano anche i ragazzi coi secchi di plastica per suonare. Noi ci sediamo a terra e rimaniamo ad ammirarle e nel frattempo il cielo inizia a colorarsi di rosa, arancio, rosso e ci aspetta un tramonto meraviglioso. In pochi minuti il buio è totale, ma Dama ha già provveduto ad accendere 4 candele all'interno della capanna e ci riuniamo tutte in chiacchiere, saltando da un argomento all'altro, sono così tante le cose di cui parlare.. di tutte le novità che ci ha portato questo anno, dai primi passi avuti grazie al web, i primi arrivi, e a poco a poco sempre più visite e così tutto il materiale che serviva. E ora il nuovo progetto dei medicinali.. E tutto il nostro entusiasmo e soddisfazione.. ;-))
E' ora di cena e il menu è composto da riso con basilico e menta, crema di fagioli, pomodori e patate. Mmm.. E poi siamo uscite all'aperto, coricate su grandi stuoie, a guardare il cielo, e per la prima volta ho visto la polvere di stelle.. Infinite luci minuscole tra stelle più grandi.. Uno spettacolo. Crolliamo e andiamo nelle nostre camerette, più etniche che mai, da vedere.. Apriamo gli occhi con i primissimi colori dell'alba, indescrivibili e stupendi. Ci aspetta un'ottima colazione a base di pane di farina di cocco e miele di baobab.. Mmm.. Alle 7,25, con 5 minuti di anticipo arriva Stanley, un bravo ragazzo di Malindi, taxista, che ha conquistato la fiducia di Dama, pronto per portarci a Watamu, dove ci aspetta la sabbia bianchissima e accecante e quel mare azzurro trasparente. Grazie Dama, grazie per questa splendida esperienza e per il ruolo che mi hai attribuito nei progetti del Grey Village! E' un vero piacere, e orgoglio e soddisfazione.. Trascorriamo l'intera mattinata nella splendida spiaggia di Watamu, Turtle Bay! Alle 11,30 ci raggiunge Thoya, il taxista che ci accompagnato nella ns prima vacanza, insieme a sua moglie, e le sue quattro splendide bambine, due gemelle di 11 anni e le altre di 7 e di 3. Anche stavolta abbiamo diverse cose per loro, e ci rifugiamo sul suo pulmino per distribuirle, per non essere assaliti.. A mezzogiorno ci riaccompagnano al resort a Mambrui e gli auguriamo tanta fortuna e di rivederci presto, e li salutiamo. Dopo questo weekend intenso, ci concediamo un Lunedì di assoluto riposo, rigorosamente in piscina. Richiamiamo Stanley pechè Martedì invece, ci aspetta Luisa, che dopo aver trascorso tutta la sua vita lavorativa in Ospedale a Milano, 3 anni fa ha fondato un'orfanotrofio, e a distanza di un anno, da quando ci siamo conosciute, ci siamo rincontrate. L'anno scorso era arrivato da poco il piccolo Piero, nato prematuro e malato, e Luisa era molto preoccupata ed indaffarata a prendersi cura di lui. Quest'anno, al nostro arrivo, all'apertura del cancello, indovinate chi c'era all'ingresso ad accoglierci?! ..il piccolo grande Piero, meraviglioso e in splendida forma, è un'emozione che non si può spiegare. Luisa gradisce tantissimo la nostra visita e da come si comporta con noi pare che da quella prima a questa seconda volta ci fossimo viste in altre cento occasioni! Ci spiega tutte le spese che deve sostenere per l'orfanotrofio e i 57 bimbi che ospita, dalla spesa per i pasti, ai medicinali, il personale africano composto da 16 persone, gli ascari, e l'acqua, la luce, e il gas, poi il commercialista per la trasparenza della destinazione dei fondi, e le assicurazioni di tutta la struttura. Con l'arrivo della primavera, ricominceranno i banchetti organizzati dalla Onlus stessa, Children Center Mayungu (Viadana), per la vendita di manufatti kenyoti il cui ricavo sarà appunto per Luisa. Ipotizziamo anche qualche cena di beneficienza, da concordare con alcuni ristoranti, il cui menu a prezzo fisso aumentato di pochi euro, consente di ricavare, sul totale, una quota per Luisa.
E' già ora di pranzo, e Stanley ci riaccompagna al Resort.
Nel pomeriggio andiamo a piedi via spiaggia al Coral Sea, a salutare Silvana e Ruben, e organizziamo per il mercoledì, una mattinata di shopping a Malindi. Wow!!!
Alle 9 in punto arrivano a prenderci, e mentre Ruben si occupa di fare la spesa per il ristorante, con la nostra espertissima Silvana entriamo nel miglior negozio a seconda di ogni articolo che ci interessa. Da Mulla trovo il ciondolo AFRICA in argento!! Wow!! e in un negozio di tessuti.. il tessuto GIRAFFATO!! Wow!! Quando Cavalli proporrà l'abito a 1500 Euro io l'avrò già, per ben meno!! Mamma trova le ciabatte africane, qualche pensiero per chi ci aspetta a casa, soprattutto il mio capo che mi ha concesso queste due preziosissime settimane di ferie. E' già l'una, Ruben viene a recuperarci e si ritorna a Mambrui.
Mancano due soli giorni e ne approfittiamo per godere di ogni istante ad osservare il cielo, le nuvolette bianche, le palme e i baobab, e gli uccellini che si avvicinano, e sentire il sole che brucia sulla pelle.. Ahimè, il mio cuore inizia già a sentirsi male.. Ma questa volta ho deciso che lo lascierò qui, tornerò più avanti a prenderlo, anzi, a trovarlo, perchè credo che il suo posto sia proprio qui. Arrivedeci Africa, so che tu riuscirai a prenderti cura di lui molto meglio di me, con i tuoi spazi infiniti, i tuoi immensi cieli turchesi, le maestose acacie e gli imponenti baobab, la tua terra rosso fuoco, le tue spiagge infinite, le maree che si alternano, e tanti sorrisi sinceri di tante meravigliose persone. A presto.
.. è la volta di “Kenya: non c'è due senza tre”. Ciò misura l'indice di gravità del mio mal d'africa che si cura solo in loco. L'arrivo è sempre emozionante,con un caldo umido che ti avvolge e tanti odori che ti circondano. Tra l'altro è proprio l'alba, e il cielo ci regala disegni meravigliosi nonché l'inizio di un nuovo giorno, in terra d'Africa. Dopo le 8 ore di volo e le 2 di burocrazia in aeroporto, sono distrutta ma il percorso verso Mambrui mi permette di ritornare, a poco a poco, in questa dimensione, che è veramente, un altro mondo. Mambrui è sempre incantevole, baobab che spiccano maestosi, alte dune di sabbia chiara con cespugli verdissimi e il mare blu, all'orizzonte. Uomini con asini che trainano carretti e donne a piedi coi loro secchi d'acqua sul capo, e i vestiti dai colori forti, alla luce del sole accecante.
Arriviamo e ci sistemiamo: 15 kg per me e mamma, per vestiti e prodotti per le nostre due settimane, e 35 kg.. per tutti i progetti in cui sono coinvolta. Passiamo il pomeriggio al Resort, tra spiaggia e piscina, in relax. La Domenica Dama è già da noi, in tutta la sua gioia e dolcezza. Con enorme piacere riconosce che la raccolta medicinali per il villaggio del Sabaki, che aveva ipotizzato soli due mesi fa, ha riscosso un gran successo: 37 confezioni di medicinali, antibiotici e antinfiammatori per le malattie più ricorrenti, che in caso di impossibilità di recarsi in ospedale, o acquistare i farmaci, possono essere fatali. Raccoglie tutti i farmaci e mi dice che..potrò incontrare personalmente la ragazza che si occuperà di distribuirle alle persone bisognose, nel distretto del Sabaki. Wow!!! E' bello toccare con mano qualcosa in cui si impegna ma lo si può solo idealizzare! Sigh, anche il secondo giorno è andato, uffa, perchè qua il tempo scorre così in fretta?!
Lunedì sveglia alle 4, colazione alle 4,30 e alle 5 viene a prenderci Kakà, il nostro driver, che ci accompagnerà nel safari alle falde del Kilimanjaro presso il campo tendato Voyager Safari Camp di Ziwani, per due notti! Ci vorranno oltre 8 ore per raggiungere lo Tsavo Ovest, ma i paesaggi sono spettacolari. In confronto allo Tsavo Est, l'Ovest è molto più verde, ha piante molto più alte, ma diventa più difficile intravedere gli animali..ma noi siamo tutt'occhi..!! E il nostro Kakà vede davvero lontano.. nemmeno il mio zoom 18X riesce ad arrivare dove vede Kakà!! Superiamo le Taita Hills, colline verdissime, piene di acacie, e avvistiamo le elegantissime giraffe.. tante, tantissime. Poi le zebre, poi gazzelle, antilopi, impala, gnu, bufali, elefanti, babbuini, scimmie, e tantissimi uccelli. Arriviamo vs le due per il pranzo al campo tendato, di fronte al fiume Sante, ricco di coccodrilli e ippopotami, dove si rispecchia il maestoso Kilimanjaro, e le sue nuvolette bianche, e tutta la vegetazione in riva al fiume: meraviglioso. Safari tutto il pomeriggio e la sera, cena davanti al falò, di fronte al fiume, con tutti i suoni possibili immaginabili che ci accompagneranno per tutta la notte! Il martedì ci aspetta un altro Safari in pulmino tutto il mattino, un safari a piedi nel pomeriggio, e il safari notturno di nuovo sul pulmino. La seconda notte nonostante tutti i rumori e suoni dormo come un sasso fino alla sveglia delle 6 del mattino per il rientro sulla costa. Siamo a soli 5 km dalla Tanzania, e..arriveremo al resort solo alle 3,30 del pomeriggio. Resto in ammollo in piscina fino all'ora di cena, pensando a Kaloleni, a metà strada tra Mombasa e Kilifi, che abbiamo attraversato per evitare il traffico delle strade più battute. Kaloleni è la contraddizione più incredibile che io abbia mai visto. Una strada rosso fuoco la attraversa, dissestata, ma splendida, e sorge su un succedersi di colline, con una fittissima vegetazione di palme altissime, bellissime, e decine e decine di capanne di fango e sterco col tetto in makuti, incantevoli, come se fossero disegnate. Ma le persone che vediamo sono sofferenti, in uno stato di povertà assoluto. Kakà ci spiega che questo paese lotta per la sopravvivenza ogni giorno: i km da percorrere per trovare il pozzo più vicino vanno dai 20 ai 40, il prezzo è di 30 scellini ogni 20 litri, e per poter sostenere questo costo le persone sono costrette a raccogliere dalle piante i frutti maturi e cercano di venderle nel percorso. E' già questo è durissimo, ma purtroppo accade di peggio, ovvero che talvota i pozzi, sono vuoti. Non c'è acqua, dice Kakà, non c'è una sola goccia d'acqua. E aggiunge che.. the government, doesn't care. Ci racconta che diversi italiani, sono stati qua per due settimane, facendo costruire diversi pozzi, ma.. no water. Diamo le nostre bottigliette d'acqua disponibili per il safari, alle persone più in difficoltà che troviamo sulla strada. Veramente tragica questa realtà..
Dopo la cena crollo e dormo fino all'alba..ed è già giovedì. Dopo la colazione alle 7 in punto, ci precipitiamo in spiaggia per una lunga passeggiata finchè tutto tace. Ottima scelta, perchè poco dopo siamo circondate da sei donne che ci sommergono di parei, collane, e ci gridano nelle orecchie contemporaneamente. La reazione più immediata sarebbe quella di fiondarsi in resort, ma essendo interessate a qualche articolo, vediamo di tranquillizzarle promettendo di acquistare una cosuccia che ci piaccia, da ognuna di loro..ci sono volute tre ore di contrattazione, ma ce l'abbiamo fatta e se ne vanno tutte quante felici e contente. E noi ci promettiamo che oggi è il primo e l'ultimo giorno di acquisti in spiaggia. Il tempo qui è troppo prezioso!!!
Venerdì è il turno di Che Shale, la spiaggia dorata, pochi km a nord in motorino via spiaggia, in compagnia di Dama, e Claudia, ospite di Dama per ben 46 giorni. Wow!!! C'è uno splendido residence di..”capanne” è indescrivibile ma è magnifico.. www.cheshale.com e il personale impegnato nelle pulizie ce le mostra all'interno.. Eccezionali! Chiediamo qualche prezzo a titolo informativo...e...dopo aver realizzato che è “proibitivo” ci facciamo una gran risata e ci precipitiamo a fare il bagno, in questo mare dorato che luccica, perchè questa sabbia è piena di pagliuzze dorate!
Per Venerdì sera abbiamo ricevuto un grande invito: io, mamma, Dama e Claudia siamo state invitate Da Ruben e Silvana al loro Ristorante al Coral Sea di Mambrui. Silvana è venuta a conoscenza di Dama e il Grey Village solo poche settimane fa, leggendo ciò che ho pubblicato su Internet. E' arrivata col volo di Venerdì notte, qualche ora dopo di noi, e, si è già messa in contatto con Dama, e andrà al Grey Village, ma stasera, in occasione del compleanno di Ruben, ci conosceremo tutte di persona. Un'amica di Silvana ha donato una somma di denaro in memoria di Leda, una loro cara amica morta in Kenya e sepolta a Kilifi, ed è stata devoluta al Grey Village, La serata è stata bellissima, e vedere il rapporto di Ruben con tutto il suo personale africano ci lascia a bocca aperta, loro sono così entusiasti del loro lavoro e Ruben è molto orgoglioso. Si prende cura di loro come fossero suoi figli: dopo il turno di lavoro li accompagna a casa ad uno ad uno perchè girare a piedi di notte potrebbe essere rischioso.. Conosciamo Piera e Giuseppe di Roma, che nel 2008 hanno costruito un pozzo a Kagombani Luandani, vicino a Mambrui e ora ne stanno costruendo un altro a Marafa, nei pressi del Canyon Hell's Kitchen, in memoria di Davide, Melania e Andrea. Presa da tutte queste notizie, dimenticavo di dirvi che la pizza del Coral Sea è buonissima! Così come il gelato alla panna ricoperto di cioccolato caldo.. sfiziosissimo! Se soggiornate al Karibuni Villas o all'Angel's Bay, Ruben si occupa anche di venire a prendervi prima di cena e riaccompagnarvi al vs Resort!!!
Sigh, domani è Sabato, non ci posso credere che sono già a metà!!! Agenda alla mano perchè, gli impegni sono ancora tanti e dobbiamo organizzarci..! Per Sabato mattina ci accordiamo con Piera, e andiamo a trovare gli 86 bimbi dell'orfanotrofio di Mambrui. Noi abbiamo tanti vestitini, cappelli, scarpine. Altre 3 persone del Resort che vengono insieme a noi si fermano in un “market” ad acquistare farina e biscotti e arriviamo là davvero carichi. I bimbi ci accolgono felici con le loro canzoni e poi, si avvicinano, vogliono stare in braccio, hanno bisogno di tante coccole. Quanto sono belli. Piera ci accompagna a visitare la struttura, bellissima. Una grande cucina ed un'enorme sala da pranzo, poi le camere per i bimbi e per le bimbe e i loro numerosi servizi e la scuola. E' già ora di pranzo e rientriamo al Resort. Al pomeriggio ci prepariamo.. perchè, siamo invitate al Grey Village al Sabaki, non solo per la cena ma anche per la notte, in capanna!!! Wow!!! Appena arriviamo Dama ci mostra la sua capanna, e il punto vendita di marmellate di frutta, miele di baobab, cappelli, borsette, creme di aloe e baobab, poi la cucina, il pozzo, il soggiorno esterno, e infine la doccia, e il bagno, africanissimi, ma l'igiene e la pulizia sono al primo posto, anzi, sono un vero e proprio esempio per tutti i vicini: al Sabaki vivono 1200 persone, e spesso le malattie nascono proprio a causa di mancanza di igiene e pulizia. Mamma conosce le donne, sono timidissime.. Chiedo a Dama se mi riconoscono e quando lei lo chiede loro in giriama, loro scoppiano a ridere e si nascondono il viso..mi hanno riconosciuta e come..ma sono così timideeee!!! Arriva Pauline, che carina.. è la ragazza che si occuperà della distribuzione dei medicinali al Sabaki e ci riuniamo per la traduzione dei foglietti illustrativi di ogni farmaco. Lei ha il suo quadernino e trascrive principio attivo, indicazioni e posologia, e intanto mi illustra le malattie più frequenti per cui mi impegnerò a raccogliere i farmaci. In lontananza le donne hanno inziato a cantare e a ballare e a poco a poco sopraggiungono altre donne, e poi, tutti i loro bimbi e aumentano anche i ragazzi coi secchi di plastica per suonare. Noi ci sediamo a terra e rimaniamo ad ammirarle e nel frattempo il cielo inizia a colorarsi di rosa, arancio, rosso e ci aspetta un tramonto meraviglioso. In pochi minuti il buio è totale, ma Dama ha già provveduto ad accendere 4 candele all'interno della capanna e ci riuniamo tutte in chiacchiere, saltando da un argomento all'altro, sono così tante le cose di cui parlare.. di tutte le novità che ci ha portato questo anno, dai primi passi avuti grazie al web, i primi arrivi, e a poco a poco sempre più visite e così tutto il materiale che serviva. E ora il nuovo progetto dei medicinali.. E tutto il nostro entusiasmo e soddisfazione.. ;-))
E' ora di cena e il menu è composto da riso con basilico e menta, crema di fagioli, pomodori e patate. Mmm.. E poi siamo uscite all'aperto, coricate su grandi stuoie, a guardare il cielo, e per la prima volta ho visto la polvere di stelle.. Infinite luci minuscole tra stelle più grandi.. Uno spettacolo. Crolliamo e andiamo nelle nostre camerette, più etniche che mai, da vedere.. Apriamo gli occhi con i primissimi colori dell'alba, indescrivibili e stupendi. Ci aspetta un'ottima colazione a base di pane di farina di cocco e miele di baobab.. Mmm.. Alle 7,25, con 5 minuti di anticipo arriva Stanley, un bravo ragazzo di Malindi, taxista, che ha conquistato la fiducia di Dama, pronto per portarci a Watamu, dove ci aspetta la sabbia bianchissima e accecante e quel mare azzurro trasparente. Grazie Dama, grazie per questa splendida esperienza e per il ruolo che mi hai attribuito nei progetti del Grey Village! E' un vero piacere, e orgoglio e soddisfazione.. Trascorriamo l'intera mattinata nella splendida spiaggia di Watamu, Turtle Bay! Alle 11,30 ci raggiunge Thoya, il taxista che ci accompagnato nella ns prima vacanza, insieme a sua moglie, e le sue quattro splendide bambine, due gemelle di 11 anni e le altre di 7 e di 3. Anche stavolta abbiamo diverse cose per loro, e ci rifugiamo sul suo pulmino per distribuirle, per non essere assaliti.. A mezzogiorno ci riaccompagnano al resort a Mambrui e gli auguriamo tanta fortuna e di rivederci presto, e li salutiamo. Dopo questo weekend intenso, ci concediamo un Lunedì di assoluto riposo, rigorosamente in piscina. Richiamiamo Stanley pechè Martedì invece, ci aspetta Luisa, che dopo aver trascorso tutta la sua vita lavorativa in Ospedale a Milano, 3 anni fa ha fondato un'orfanotrofio, e a distanza di un anno, da quando ci siamo conosciute, ci siamo rincontrate. L'anno scorso era arrivato da poco il piccolo Piero, nato prematuro e malato, e Luisa era molto preoccupata ed indaffarata a prendersi cura di lui. Quest'anno, al nostro arrivo, all'apertura del cancello, indovinate chi c'era all'ingresso ad accoglierci?! ..il piccolo grande Piero, meraviglioso e in splendida forma, è un'emozione che non si può spiegare. Luisa gradisce tantissimo la nostra visita e da come si comporta con noi pare che da quella prima a questa seconda volta ci fossimo viste in altre cento occasioni! Ci spiega tutte le spese che deve sostenere per l'orfanotrofio e i 57 bimbi che ospita, dalla spesa per i pasti, ai medicinali, il personale africano composto da 16 persone, gli ascari, e l'acqua, la luce, e il gas, poi il commercialista per la trasparenza della destinazione dei fondi, e le assicurazioni di tutta la struttura. Con l'arrivo della primavera, ricominceranno i banchetti organizzati dalla Onlus stessa, Children Center Mayungu (Viadana), per la vendita di manufatti kenyoti il cui ricavo sarà appunto per Luisa. Ipotizziamo anche qualche cena di beneficienza, da concordare con alcuni ristoranti, il cui menu a prezzo fisso aumentato di pochi euro, consente di ricavare, sul totale, una quota per Luisa.
E' già ora di pranzo, e Stanley ci riaccompagna al Resort.
Nel pomeriggio andiamo a piedi via spiaggia al Coral Sea, a salutare Silvana e Ruben, e organizziamo per il mercoledì, una mattinata di shopping a Malindi. Wow!!!
Alle 9 in punto arrivano a prenderci, e mentre Ruben si occupa di fare la spesa per il ristorante, con la nostra espertissima Silvana entriamo nel miglior negozio a seconda di ogni articolo che ci interessa. Da Mulla trovo il ciondolo AFRICA in argento!! Wow!! e in un negozio di tessuti.. il tessuto GIRAFFATO!! Wow!! Quando Cavalli proporrà l'abito a 1500 Euro io l'avrò già, per ben meno!! Mamma trova le ciabatte africane, qualche pensiero per chi ci aspetta a casa, soprattutto il mio capo che mi ha concesso queste due preziosissime settimane di ferie. E' già l'una, Ruben viene a recuperarci e si ritorna a Mambrui.
Mancano due soli giorni e ne approfittiamo per godere di ogni istante ad osservare il cielo, le nuvolette bianche, le palme e i baobab, e gli uccellini che si avvicinano, e sentire il sole che brucia sulla pelle.. Ahimè, il mio cuore inizia già a sentirsi male.. Ma questa volta ho deciso che lo lascierò qui, tornerò più avanti a prenderlo, anzi, a trovarlo, perchè credo che il suo posto sia proprio qui. Arrivedeci Africa, so che tu riuscirai a prenderti cura di lui molto meglio di me, con i tuoi spazi infiniti, i tuoi immensi cieli turchesi, le maestose acacie e gli imponenti baobab, la tua terra rosso fuoco, le tue spiagge infinite, le maree che si alternano, e tanti sorrisi sinceri di tante meravigliose persone. A presto.
Ospite- Ospite
Re: Kenya non c'è due senza tra..
Wooowww grazie per averci reso partecipe alle tue esperienze in questo paese stupendo, complimenti per quello che hai fatto e farai per loro! Sai mi piacerebbe davvero andare a trovare Dama. Poi sei brava a raccontare
asante
Federica
asante
Federica
Federica- ADMIN
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Data d'iscrizione : 16.04.09
Età : 47
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