Animali: "caccia" ai più belli

Animali: "caccia" ai più belli

Leoni e balene, elefanti, tigri e orsi. Dall'Africa all'Oceania, dall'Alaska alla Russia Pacifica, le venticinque riserve naturali dove è più facile, gratificante (e sicuro) avvistarli e fotografarli.
Cinque specie animali di grandi dimensioni e dai "volti" iconici, carismatici: cinque simboli che caratterizzano le immagini e la scenografia del luogo in cui vivono. Oramai siamo abituati a vederli negli scatti dei grandi fotografi e alcuni negli zoo cittadini, ma se volessimo provare la straordinaria esperienza di vederli dal vivo, dove dovremo andare? Con l'aiuto degli esperti del Wwf abbiamo stillato un elenco dei luoghi consigliati dove ammirare, nel loro habitat naturale, i leoni, gli elefanti, le tigri, gli orsi e le balene. Ecco quindi un giro del mondo alla ricerca del vostro animale guida.

LEONE
Masai Mara, Kenya. Come ci ricorda il cartoon Madagascar i leoni abitano anche Central Park, ma diverso è avvistarli nella "natura selvaggia" mentre il maschio sorveglia il suo territorio e le femmine vanno a caccia di zebre e antilopi. Il regno di Simba (nome swahili dell'africano felino) è la riserva naturale del Masai Mara nella parte sud occidentale del Kenya (appendice o prolungamento del Parco nazionale del Serengeti in Tanzania con cui forma un unico ecosistema). Benché l'icona più conosciuta sia il leone, il Masai Mara ospita tutti i cosiddetti Big Five (leoni, leopardi, rinoceronti, bufali ed elefanti) ed è divenuto famoso per la spettacolare migrazione degli gnu e delle zebre che si svolge ad ottobre e ad aprile.

Ngorongoro, Tanzania. La riserva naturale di Ngorongoro prende il nome dal cratere vulcanico situato nella pianura del Serengenti, in Tanzania. Il cratere (oltre 2mila metri di altezza e 16 chilometri di diametro) fa parte della più ampia riserva naturale omonima che si estende per 8mila e 300 chilometri quadrati all'interno dei quali le locali tribù masai hanno diritto di pascolare il bestiame. Nel cratere (al cui centro si trova anche un lago) si concentra la più alta percentuale di animali della zona: zebre, gnu, rinoceronti bianchi, elefanti e naturalmente i maestosi leoni.

Etosha, Namibia. Il parco nazionale a nord della Namibia è stato fondato nel 1907 e un quarto della sua superficie è costituita dal bianco deserto salino, da qui il suo nome che nella lingua parlata dall'etnia ovambo (che abita la regione) significa "grande luogo bianco dall'acqua asciutta". In questa depressione che 12 milioni di anni fa era un lago vivono oggi più di 400 leoni. Che quando sconfinano nella distesa bianca, e comunque durante tutta la stagione secca, che si protrae da giugno a settembre-ottobre, risultano particolarmente facili da avvistare, data la vegetazione relativamente scarsa.

Timbavati, Sudafrica. Questa riserva natura del Sudafrica, fondata nel 1956, è divenuta famosa grazie ai leoni bianchi. Il loro raro colore è dovuto ad un gene recessivo. Seppur bellissimi da ammirare, la loro condizione rende difficoltosa la caccia poiché non riescono a mimetizzarsi con l'ambiente circostante. La loro esistenza è stata per anni circondata dalla leggenda, finché nel 1975 una cucciolata di leoni bianchi è stata ritrovata proprio nella riserva di Timbavati. Il loro manto si scurisce con l'età fino a raggiungere una colorazione bionda. Non sono animali albini, poiché la pigmentazione dei loro occhi è normale.
(05 agosto 2010)

Fonte: La Repubblica.it