Articolo

su www.aduc.it è apparso il seguente articolo, da non credere:

Due Barbie identiche, cambia solo il colore della pelle. Ma il prezzo è diverso: le bambole nere sono in saldo, costano quasi la metà di
quelle bianche, 3 dollari invece di 5,93. E' la nuova strategia di marketing di Wal-Mart, che sta facendo scalpore negli Stati Uniti. La comunità
afroamericana è infuriata: accusa il colosso delle vendite al dettaglio di razzismo.
"Indirettamente si sminuisce il valore delle persone di colore", protesta Thelma Dye, afroamericana, direttrice del Northside Center for Child
Development, un'organizzazione non-profit con sede ad Harlem, New York. "E' un messaggio pericoloso".
Wal-Mart si difende: non si tratta di razzismo. ma di una normale operazione di marketing per vendere gli ultimi prodotti della stagione invernale.
"Bisogna preparare la nostra offerta per la primavera e terminare le scorte", ha detto Melissa O'Brien. "Abbiamo abbassato il prezzo della
bambola nera per aumentare le vendite, fino a questo momento non molto alte".

Cara Karol, interessante questo articolo, ma mi chiedo il nesso con il Kenya e l'africa in generale, a parte il colore della pelle delle barbie, che purtroppo quasi tutti i bambini kenyoti non potranno mai avere...
L'angolo delle curiosita' riguarda il Kenya e l'africa in generale...
Con simpatia
Marco72

Se posso permettermi: penso che l'utente Karol postando il pezzo "Articolo" abbia voluto evidenziare lo sdegno della comunità afroamericana, di fronte alla strategia di marketing dell'azienda in questione, reputandola una forma di "razzismo" questo secondo il mio parere con una buona dose di esagerazione.
Io penso che un sito che si occupa di Kenya in principal modo, e di riflesso si occupa anche giustamente di Africa, debba dare spazio anche a quelle notizie che trattano di argomenti inerenti al continente nero.
Il pezzo in questione "Articolo" con un altro titolo è uscito oltre che sul Daily Nation quotidiano del Kenya, anche su alcuni giornali americani,suscitando nei vari bloog un bel vespaio a dimostrazione che l'articolo in questione ha suscitato giusto o non giusto, lo sdegno degli afroamericani tra cui senz'altro parecchi kenyoti.
Fio

x me la sdegno è esagerato, bisogna guardare il fatturato che ha dato ogni articolo, se in magazzino sono rimaste molte bambole nere, è logico che le svendano, questo si fa x ogni tipo di merce, abbigliamento ecc.......un'azienda non può permettersi di avere merce ferma altrimenti chiude.....x me ogni scusa è buona x far casino