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Lettera di Natale, bilancio di fine anno?
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Lettera di Natale, bilancio di fine anno?
Lettera di Natale, bilancio di fine anno?
La fine, il punto, servono solo, per chi ha dimestichezza con la penna, a ricominciare un nuovo racconto.
E per uno che ha questa dimestichezza, non puo' stare senza scrivere, così' come mangia beve dorme.
Non è la prima volta, nè sarà l'ultima, in cui si chiude un anno e si riparte da zero, succede nel lavoro negli affetti nelle amicizie.
Fatto il punto, che andava fatto, dopo una congrua pausa di riflessione meditazione riposo, mentale e fisico, si riparte da un punto interrogativo, senza risposte, ma aperto a infinite possibilita' e strade.
Basta volerle vedere.
Siamo vecchi leoni, sì' vero un pò spelacchiati, ma avvezzi alle difficoltà, ne abbiamo passate tante e di più, chi non ha mai pensato di fuggire in un paese lontano, ma poi, vuoi l'istinto di sopravvivenza, vuoi quei pochi rari tesori che coltiviamo nel cuore, che per alcuni si chiamano figli per altri un compagno una compagna, ci tengono ancorati ad una realtà, che piacevole o meno, è comunque il nostro piccolo mondo di vissuto.
Ognuno di noi è teso, come un elastico sull'orlo di spezzarsi, e le prove, la fatica del vivere sono tante, che talvolta si vorrebbe lasciarsi andare, abbandonarsi al silenzio, allo sguardo perso nel vuoto.
Ma comunque ci si prende per mano, anche se non c'è nessuno, perchè solo se prima accogli, accetti il tuo essere, puoi poi offrire una mano a un disperato, e riprendere il cammino.
Ti chiameranno il matto folle, ti sentirai alieno, crederai alle cose belle rinnegherai le brutte, scambierai energie con quei pochi esseri che senti simili a te, e non importa da dove trasmetterai, un'isola deserta una radio via cavo un giornale.
Gli anni il tempo che passa servono a vivere alla giornata, a fare progetti a breve termine, a perdere certezze sicurezze e ad acquisire consapevolezza di quanto tutto sia labile, aleatorio.
E imparare ad apprezzare non più parole ma piccoli gesti sorrisi carezze, rendendo importanza al significato di amicizia, amore, carità, fratellanza.
Tra poco è Natale, è consuetudine che agli adulti non piaccia il Natale, poichè la gente non sa più vivere la magia del momento, o meglio, non sa più rendere magico ciò che vive.
Nessun albero presepe messa luci stelle, possono ridare ciò che si è perso, l'essere bambino, ancora in grado di stupirsi, di gioire per un piccolo dono, di accoccolarsi la sera di natale con chi ami, e di sentire la magia di un tocco sui capelli, amorevole.
Cogli l'attimo e trasforma ciò che è consueto in un evento, magico per te e per chi ti sta vicino.
Si vive di momenti magici, persone e luoghi, ma il miglior trasformista della tua vita sei te stesso.
Non tanto in quello che fai o che farai, ma come la vivi, con quali emozioni sensazioni creatività, nuovi stimoli.
Nessuno viene a suonarti al campanello, se non Babbo Natale o la Befana.
O il Bambinello, ma non si fanno più bambini data la crisi e l'età, il vero miracolo, il solo possibile, è far rinascere il bambino in noi, liberarsi dei panni di anziani saggi, e roteare chiome al vento.
Bussa e Ti sara' aperto. E che Nostra Signora ci aiuti.
Fio
La fine, il punto, servono solo, per chi ha dimestichezza con la penna, a ricominciare un nuovo racconto.
E per uno che ha questa dimestichezza, non puo' stare senza scrivere, così' come mangia beve dorme.
Non è la prima volta, nè sarà l'ultima, in cui si chiude un anno e si riparte da zero, succede nel lavoro negli affetti nelle amicizie.
Fatto il punto, che andava fatto, dopo una congrua pausa di riflessione meditazione riposo, mentale e fisico, si riparte da un punto interrogativo, senza risposte, ma aperto a infinite possibilita' e strade.
Basta volerle vedere.
Siamo vecchi leoni, sì' vero un pò spelacchiati, ma avvezzi alle difficoltà, ne abbiamo passate tante e di più, chi non ha mai pensato di fuggire in un paese lontano, ma poi, vuoi l'istinto di sopravvivenza, vuoi quei pochi rari tesori che coltiviamo nel cuore, che per alcuni si chiamano figli per altri un compagno una compagna, ci tengono ancorati ad una realtà, che piacevole o meno, è comunque il nostro piccolo mondo di vissuto.
Ognuno di noi è teso, come un elastico sull'orlo di spezzarsi, e le prove, la fatica del vivere sono tante, che talvolta si vorrebbe lasciarsi andare, abbandonarsi al silenzio, allo sguardo perso nel vuoto.
Ma comunque ci si prende per mano, anche se non c'è nessuno, perchè solo se prima accogli, accetti il tuo essere, puoi poi offrire una mano a un disperato, e riprendere il cammino.
Ti chiameranno il matto folle, ti sentirai alieno, crederai alle cose belle rinnegherai le brutte, scambierai energie con quei pochi esseri che senti simili a te, e non importa da dove trasmetterai, un'isola deserta una radio via cavo un giornale.
Gli anni il tempo che passa servono a vivere alla giornata, a fare progetti a breve termine, a perdere certezze sicurezze e ad acquisire consapevolezza di quanto tutto sia labile, aleatorio.
E imparare ad apprezzare non più parole ma piccoli gesti sorrisi carezze, rendendo importanza al significato di amicizia, amore, carità, fratellanza.
Tra poco è Natale, è consuetudine che agli adulti non piaccia il Natale, poichè la gente non sa più vivere la magia del momento, o meglio, non sa più rendere magico ciò che vive.
Nessun albero presepe messa luci stelle, possono ridare ciò che si è perso, l'essere bambino, ancora in grado di stupirsi, di gioire per un piccolo dono, di accoccolarsi la sera di natale con chi ami, e di sentire la magia di un tocco sui capelli, amorevole.
Cogli l'attimo e trasforma ciò che è consueto in un evento, magico per te e per chi ti sta vicino.
Si vive di momenti magici, persone e luoghi, ma il miglior trasformista della tua vita sei te stesso.
Non tanto in quello che fai o che farai, ma come la vivi, con quali emozioni sensazioni creatività, nuovi stimoli.
Nessuno viene a suonarti al campanello, se non Babbo Natale o la Befana.
O il Bambinello, ma non si fanno più bambini data la crisi e l'età, il vero miracolo, il solo possibile, è far rinascere il bambino in noi, liberarsi dei panni di anziani saggi, e roteare chiome al vento.
Bussa e Ti sara' aperto. E che Nostra Signora ci aiuti.
Fio
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Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
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