FAO il flop di questa settimana

Iil flop di questa settimana al United Nations World Food Security Summit a Roma.

Snobbata dai leader più importanti del mondo, non è riuscito a fornire un aiuto con impegni vincolanti, o di fissare una data limite per la sradicazione della fame.
Nel migliore dei casi essa riflette i limiti delle Nazioni Unite e il suo corpo di punta nella lotta contro la fame
Nel peggiore dei casi, ai leader dei paesi ricchi 'manca la volontà nel risolvere un problema ingiusto e scandaloso, in un mondo con più che sufficienti mezzi per sfamare tutti.

In entrambi i casi è una notizia cattiva, per il 1,02 miliardi di persone, quasi un sesto della popolazione mondiale, che vanno a letto ogni notte con lo stomaco vuoto.

Il Direttore Generale della FAO Jacques Diouf "abbiamo, cercato di fare del nostro meglio".

Egli ha sottolineato che il consenso è stato raggiunto sulla necessità di porre fine al declino di lunga durata degli investimenti agricoli, che è uno dei motivi principali per molte persone nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo.

Ma, Diouf ha ammesso "con rammarico" che i paesi non sono riusciti a impegnarsi a debellare la fame entro il 2025 e che le nazioni sviluppate non hanno deciso di stanziare 44 miliardi di dollari in aiuti al settore agricolo.

Tale cifra sembra un sacco di soldi, ma non era così un obiettivo ambizioso, se si considerano gli altri modi di come il denaro viene speso.

"Eliminare la fame dalla faccia della Terra richiede 44 miliardi di dollari di aiuti pubblici allo sviluppo da investire in infrastrutture, tecnologie e mezzi di produzione moderni", Diouf ha detto in una conferenza stampa. "Si tratta di una piccola quantità se si considerano i 365 miliardi di dollari di sostegno ai produttori dell'agricoltura nei paesi OCSE nel 2007, e se si considerano i 1.340 miliardi di dollari di spese militari da parte del mondo nello stesso anno."

Ma la FAO non ha nessuna corazzata o sanzioni finanziarie da utilizzare per costringere le nazioni ad una azione. Prima del vertice Diouf ha detto che il bilancio della FAO non le consente di fare molto sull'enorme problema, sottolineando che i singoli Stati, la Banca mondiale, Fondo monetario internazionale (FMI) e le banche regionali di sviluppo sono quelli destinano il denaro.

Inoltre, gran parte del problema della fame è legata alla condizioni sleali di commercio internazionale, in cui la FAO non ha alcun ruolo. Spetta all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) per progettare un accordo per eliminare tali distorsioni.
Fonte: AFRICAONLINE