The David Sheldrick Wildlife Trust - Nursery per piccoli elefanti e rinoceronti

Fondato nel 1977, in memoria del marito, dalla Dottoressa Dame Daphne Sheldrick, il David Sheldrick Wildlife Trust, 12 km a sud del centro di Nairobi, intraprende progetti volti alla protezione della natura in Kenya, in particolare del Parco Nazionale Tsavo. I visitatori potranno incontrare e nutrire piccoli elefanti e rinoceronti orfani nella nursery.
La missione della fondazione da moltissimi anni è quella di curare, svezzare e rimettere in libertà, nel Parco Nazionale dello Tsavo, piccoli di elefante, di rinoceronte e di altri animali.
Entrata : 300 KSh donazione minima
Indirizzo :KWS Workshop Entrance, Nairobi National Park, vicino Magadi Road, Nairobi
Telefono:+254 (0) 20 891996
Sito internet : http://www.sheldrickwildlifetrust.org/

La storia di Kavu : l'elefantino trovato al Galdessa Camp

Il Galdessa Camp è un Lodge sulla riva sud del Galana River. Popolare tra i turisti italiani della località costiera a nord di Malindi. Durante un game-drive, dopo il pranzo del 21 settembre 2009, una signora notò un piccolo cucciolo di elefante mentre attraversavano un tratto di sabbia asciutta appena lasciato i confini del campo.
L'elefantino era solo, senza altri elefanti in vista e sembrava essere nato da pochi giorni, era troppo giovane per conoscere la paura. La situazione del piccolo è stata segnalata al personale del Camp. Più tardi Rick e Nicole Goodfellow, partirono alla ricerca del cucciolo orfano e, una volta trovato le sue condizioni sembravano disperate, dato che in un gruppo normale un elefante neonato non dovrebbe mai essere solo, ma circondato da sua madre elefante e dal branco che si occuperebbe di accarezzarlo e proteggerlo. E 'stato salvato e immediatamente portato al Galdessa Camp nella parte posteriore del veicolo. Il Kenya Wildlife e il David Sheldrick Trust sono stati avvertiti che era in corso questo trasferimento per salvare questo piccolo orfano.



Il piccolo elefante era disperatamente assetato, e ha iniziato ad inghiottire l'acqua dalla bocca con l'aiuto di due uomini e di un secchio, troppo piccolo per sapere come usare la sua proboscide. I soccorritori avevano suggerito di dargli del latte, ma essendo già un genitore adottivo e conoscendo il sito web Sheldrick's Trust, Camilla Caccia ha sconsigliato loro di farlo sapendo che il latte di mucca uccide i cuccioli di elefante. Il cucciolo è rimasto nella parte posteriore della vettura per il 1 ora e mezza in attesa dell'arrivo del KWS e dei Custodi dello Sheldrick Trust dal Stockades Voi, che hanno preso possesso del piccolo elefante e lo hanno portato al Stockades Voi per la notte sfamandolo con latte artificiale per elefanti.
Era un cucciolo stimato tra le 2 e le 3 settimane di età, dal momento che il lato posteriore delle orecchie era di colore rosa al buio e le piante dei piedi non riportavano segni di usura. Egli è stato trasportato al parco a Nairobi la mattina seguente ( 22 settembre 2009 ), per unirsi ad altri 27 elefantini orfani, 4 dei quali della sua stessa età. L'abbiamo chiamato Kavu (in swahili significa secco), visto che è nato durante quella che è probabilmente il periodo di siccità più grave nella storia del paese, e certamente il peggiore a memoria d'uomo.
Kavu è stato con noi un mese e dopo aver superato attacchi di diarrea sembrava stesse gradualmente compiendo progressi costanti. Proprio la settimana scorsa aveva iniziato il processo di dentizione che si presenta sempre con dei problemi, e sembrava un po 'più contenuta rispetto al normale, ma con un sano appetito finiva tutti i suoi pasti. E' quindi stato uno shock enorme quando Kavu è improvvisamente scomparso nel pomeriggio del 27 ottobre, poco più di un mese dopo il suo arrivo nella nostra fondazione, tempo sufficiente per tutti di affezionarsi a questo elefantino coraggioso.
È stato confermato Kavu morì di polmonite forse a causa del suo sistema immunitario indebolito.





Fonte : Sheldrick Wildlife Trust

Ragazzi qualcuno di voi sa quant'è la donazione minima per entrare? non sò se la cifra riportata nel primo post è ancora la stessa. L'entrata al pubblico c'è sia al mattino che al pomeriggio?
Ad ottobre durante il safari ci fermeremo a Nairobi ed una visita è assicurata
grazie
Federica

Orario alle 11 mattina per tutti i turisti.
Ore 15 solo su prenotazione e con permesso, costo 300$, solitamente lo fanno quelli che hanno un elefantino in adozione, perchè hanno la possibilità di dare il biberon al proprio elefantino. Ore 17 entrata con permesso riservata solo per quelli che hanno un elefante in adozione,è il momento che gli elefantini vanno a fare la nanna.

www.sheldrickwildlifetrust.org/

Grazie Fiorenzo, ma chi va a visitare il centro al mattino ha la possibilità di avvicinarsi agli elefantini? visto che l'entrata del pomeriggio è su prenotazione e con permesso, mi sembra di dedurre che chi si reca al centro alle 15 possa avvicinarsi agli elefantini e chi entra al mattino no.... o mi sbaglio?
ora provo a mandare una mail

Federica

Simona ha scritto:La storia di Kavu : l'elefantino trovato al Galdessa Camp

Durante un game-drive, dopo il pranzo del 21 settembre 2009, una signora notò un piccolo cucciolo di elefante mentre attraversavano un tratto di sabbia asciutta appena lasciato i confini del campo.
Sheldrick Wildlife Trust[/url]

Ma questo non è Kavu...ma è "GALDESSA", è l'elefantino che noi abbiamo trovato ( safari del 21 settembre 2009) dico noi perchè il nostro autista ha nottao l'elefantino solo e soletto e ci siamo precipitati, poco prima di pranzare, al Galdessa e abbiamo chiamato i ranger per cercare di salvarlo e di chiamare tempestivamente le persone competenti, lo abbiamo soprannominato noi tutti Galdessa, prorpio perchè si trovava li vicino.....altro che signora, uffi!!! Il merito va al nostro autista....velocissimo nell'averlo avvistato.
Purtroppo, è vero che è morto perchè non tollerava il latte vaccino.......
ora vi posto le foto di Galdessa, il nostro elefantino!!!!!
Cinzia





Ecco qui Galdessa....con qualche lacrimuccia lo abbiamo salutato!!!!
Cinzia

ma dai Cinzia non lo sapevo!! che esperienza....

Ecco la rispota del David Sheldrick:
Siamo aperti al pubblico ogni giorno dalle ore 11 alle ore 12, quando gli orfani entrare per il bagno di fango quotidiano e poi c'è l'alimentazione a mezzogiorno. Seguire gli Elefanti e i Rinoceronti orfani è un termine sostanziale e lungo impegno finanziario. Pertanto l'accesso a questo progetto tra i 11 -12 mezzogiorno richiede un contributo minimo di 500 / - (US $ 7) a persona.

Si Fede, bellissima esperienza ma dal finale brutto "Galdessa" è morto!!! La natura!!!

Per Natale adottate un elefantino
La bella iniziativa della Sheldrick Wildlife Trust


Una carezza , una coccola e un biberon di 5 litri….In Kenya presso il Nairobi National Park, esiste dal 1977 la David Sheldrick Wildlife Trust, la fondazione unica al mondo diretta dal Dr. Dame Daphne Sheldrick. Il Centro ha come missione la conservazione, protezione e reintroduzione nel loro habitat naturale di cuccioli orfani di elefante e di rinoceronte nero. Adotta un cucciolo, stringi con lui un forte legame per sempre e parti per il Kenya. Vai a conoscerlo e vivrai un’esperienza emozionale unica al mondo. Oggi anche dall’Italia è possibile adottare un cucciolo e vivere questa esperienza attraverso il Pengo Life Project. Progetto no-profit sorto da un’idea del Dr. Aldo Giovannella medico veterinario che condivide le finalità gli scopi e la missione del centro e del Dr. Daphne Sheldrick. Per saperne di più www.pengolifeproject.it
Fonte:Malindikenya.net

Firma la Petizione organizzata da Madam Daphne Sheldrick della David Sheldrick Wildlife Trust.

La prima cosa che puoi fare è firmare la nostra petizione per aggiungere il vostro nome alla lista di persone nel mondo che non riescono a immaginare un mondo senza elefanti. Firmando la nostra petizione online per dire no al commercio di avorio, ci aiuterai a mostrare i politici hanno partecipato alla riunione della CITES marzo 2013 come inflessibile siamo tutti che dovrebbero votare contro qualsiasi movimento di legalizzare la vendita di avorio in qualsiasi forma.

Fatto Fede...........

Cinzia ho bisogno di te
solo come
semplice amica , virtuale
per il sopra scritto in oggetto
senza disturbare ... nè...
oppure Fio
grazie
ciao ciao

Buongiorno...
mi dica Lino,come posso esserle utile!??!?!

Lino fai direttamente la domanda senza scrivere che hai bisogno di informazioni o chiarimenti
ciao Federica

ok sig.ra Federica , io non volevo disturbarla
e chiedevo a Cinzia cone firmare questa , petizizione
e aggiungere il mio nome
mi scusi

Lino nessun disturbo. clicca su questo link e puoi firmare la petizione
http://www.iworry.org/
Buona serata
Federica

Ciao Federica.............
Buongiorno Lino,ecco.........faccia quello che le ha consigliato Fede e vedrà che sarà semplicissimo. Noi siamo sempre qui a sua disposizione,
Cinzia

Daphne, l’angelo degli elefanti “Se non fermiamo i bracconieri nel 2025 non ce ne saranno più”

Daphne Sheldrick ha trasformato la sua fattoria in Kenya nel più importante centro di soccorso per gli elefantini rimasti orfani e ha inventato la formula per sostituire il latte materno. Ma ora ha davvero paura: «Ogni 15 minuti ne viene ucciso uno, l’estinzione è alle porte, ci vogliono leggi durissime. Ma il vero nemico sono i trafficanti d’avorio che fanno affari con la Cina...”.


Giordano Stabile
Per i bracconieri ci vuole, come minimo, «l’ergastolo, perché se li lasci uscire torneranno di sicuro a cacciare gli elefanti». Non ha dubbi, paure né parole tenere Daphne Sheldrick. L’hanno minacciata, le hanno fatto trovare carcasse davanti alla porta di casa ma in cinquant’anni di guerra contro lo sterminio degli elefanti in Kenya non ha mai indietreggiato di un millimetro.  
 
E i bracconieri sono soltanto il nemico numero 2 perché la causa del massacro, sa bene, è il commercio di avorio, soprattutto in Asia, soprattutto in Cina, contro il quale chiede leggi internazionali «durissime» ancora più dure che contro i bracconieri.

L’hanno definita la Diane Fossey degli elefanti anche se Daphne Sheldrick non nasce come etologa, come accademica. Suo marito, David, era un agricoltore, un piccolo possidente nel Kenya ancora sotto il dominio britannico. Insieme condividevano la passione per gli animali selvatici. Cominciano così, raccogliendo nella savana piccoli elefanti rimasti orfani, attaccati al corpo della madre abbattuta. Li portano nella loro fattoria, cercano di curarli, nutrirli. Non è facile, gli elefantini sono totalmente dipendenti dalla madre fino a tre anni, svezzarli senza il latte materno è un’impresa quasi impossibile.  

Dopo anni di tentativi Daphne trova la formula magica: «un misto di latte in polvere per bambini ed estratto di noce di cocco». Funziona. Gli elefantini crescono, cominciano a nutrirsi da soli. Sono sempre di più, decine, e vengono raggiunti da rinoceronti e antilopi. La fattoria è grande ma non abbastanza. Con il marito decidono di trasformarla in un piccolo parco per la conservazione delle specie ma David muore nel 1997, a 57 anni. Daphne fonda il David Sheldrick Wildlife Trust.

Resta il problema degli animali adulti, un elefante può arrivare a pesare sei tonnellate e mangia quintali di vegetali. Daphne sigla accordi con il Nairobi National Park, lavora con équipe di etologi stupita dalle sue conoscenze acquisite sul campo. Gli elefantini vengono rientrodotti in branchi allo stato libero nel parco. Un’esperienza che diventa un modello per tutta l’Africa. Ma dagli anni novanta in poi i bracconieri diventano sempre più aggressivi, anche nei parchi.

«Nel 2012 - spiega - 36mila elefanti sono stati uccisi in Africa, uno ogni 15 minuti. A questo ritmo saranno estinti nel 2015». Il mese scorso Daphne ha accolto 10 orfani in colpo solo, dopo che un’intera famiglia di 11 adulti era stata sterminata, «roba mai vista». Daphne moltiplica gli interventi e le interviste, chiede leggi ma anche tecnologia. «Elephants Without Borders - dice fiduciosa - ha creato una flotta di 18 aerei per il primo censimento continentale». Ogni esemplare sarà fotografato, identificato. Ma per fermare la strage non basta. Bisogna fermare il traffico. «E la Cina», punta il dito Daphne.
Fonte: www.lastampa.it