L'Africa non è pronta per il vaccino contro la malaria

L'Africa non è pronta per il vaccino contro la malaria

Nairobi 3 nov.-I Paesi africani non sono preparati a ricevere il vaccino contro la malaria ha detto questa mattina uno scienziato.

Il Dr Wlifred Mbachama dal Laboratorio per la sanità pubblica Biotecnologie in Camerun ha invitato i governi del continente a creare strutture che agevolino la base a ricevere il vaccino.

"ll Last minute può interferire con la realizzazione della distribuzione del vaccino", ha detto il dottor Mbachama sottolineando il carattere di lassismo come un attributo della maggior parte dei paesi africani".

Parlando in occasione della Conferenza Pan malaria in Africa a Nairobi, il ricercatore ha sfidato i leader africani a dare il via ad una legislazione necessaria prima che il vaccino arrivi nei rispettivi paesi.

Egli ha sottolineato la mancanza di adeguati impianti di stoccaggio e di altri requisiti normativi, come alcuni degli ostacoli per un'ottimo ricevimento effettivo del vaccino.

"Non si tratta solo ricevere e ad utilizzare il vaccino", ha detto il dottor Mbachama aggiungendo che occorrono da tre a cinque anni per sviluppare la capacità di ottenere qualunque vaccino.

Ha citato che la mancanza del rispetto delle istruzioni sulle condizioni di conservazione del vaccino porterebbe a denaturazione del prodotto riducendo così l'efficacia del prodotto.

Dr Mbachama ha sfidato inoltre i governi a verificare per migliorare il tasso al quale gli organi nazionali di regolamentazione hanno autorizzato il 'flusso' di forniture mediche nel paese.

"Il periodo di conservazione, la portata di efficienza e l'interazione della malattia con la popolazione deve essere considerato in una fase precedente", ha detto chiedendo il coinvolgimento degli istituti di ricerca nei paesi.

Ha raccomandato agli scienziati di fare un addestramento per aumentare la capacità di distribuzione e conservazione del vaccino, una volta arrivato.

Ha inoltre invitato i politici e i partnership in stretto contatto con gli scienziati di tutto il mondo, ad aiutare i paesi per migliorare la ricerca sulla malaria e la mortalità dovuta alle malattie legate ad essa.
Fonte: Daily Nation