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Milioni di persone si spostano ogni anno verso le città
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Milioni di persone si spostano ogni anno verso le città
NAIROBI, 11 ott. - Milioni di persone si spostano ogni anno verso le città africane, andando ad ingrossare le fila dei poveri urbani. “Non possiamo cacciare la gente dalle baraccopoli”, dice Kelvin Mmangisa, direttore generale della Lilongwe City Assembly. “Ma possiamo migliorare le condizioni degli slum per rendere migliore la vita di chi ci abita”.
Mmangisa ha lanciato un appello per alloggi più accessibili per i poveri in un’intervista concessa il 10 ottobre a Nairobi, dove ha partecipato insieme a 200 delegati in una conferenza sulle sfide dell’urbanizzazione e la riduzione della povertà per gli abitanti degli slum nei paesi in via di sviluppo. Il meeting è stato organizzato dal gruppo dei paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP), Commissione Europea e UN-Habitat, l’agenzia delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani.
Il suo discorso è stato accolto tra i punti chiave dell’incontro dell’8-10 ottobre: finanziare il miglioramento degli insediamenti informali provvedendo ai servizi di base fondamentali.
Un miliardo di persone vivono nella povertà, nelle baraccopoli e negli insediamenti abusivi di tutto il mondo; nell’ottica di un aumento della popolazione degli slum a due miliardi entro il 2025, il miglioramento delle condizioni degli alloggi dei poveri urbani diventa una questione urgente. “Se non verranno stanziate risorse adeguate per lo sviluppo di alloggi migliori e servizi necessari, la popolazione sempre più numerosa resterà intrappolata nella povertà urbana, con scarse condizioni igieniche e sanitarie, continuando ad aggravare l’enorme sfida degli slum di oggi”, ha dichiarato Anna Tibaijuka, sottosegretario generale dell’Onu e direttrice esecutiva di UN-Habitat.
Il sessantadue per cento della popolazione delle aree urbane nell’Africa sub-sahariana vive negli slum, dove i servizi di base sono scarsi o inesistenti. L’accesso all’acqua potabile sicura è un problema serio, e la situazione dell’igiene è ancora più grave.
Trovare le risorse per costruire case e infrastrutture per l’acqua e le strutture igienico-sanitarie è una enorme sfida.
FONTE: IPS
Mmangisa ha lanciato un appello per alloggi più accessibili per i poveri in un’intervista concessa il 10 ottobre a Nairobi, dove ha partecipato insieme a 200 delegati in una conferenza sulle sfide dell’urbanizzazione e la riduzione della povertà per gli abitanti degli slum nei paesi in via di sviluppo. Il meeting è stato organizzato dal gruppo dei paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP), Commissione Europea e UN-Habitat, l’agenzia delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani.
Il suo discorso è stato accolto tra i punti chiave dell’incontro dell’8-10 ottobre: finanziare il miglioramento degli insediamenti informali provvedendo ai servizi di base fondamentali.
Un miliardo di persone vivono nella povertà, nelle baraccopoli e negli insediamenti abusivi di tutto il mondo; nell’ottica di un aumento della popolazione degli slum a due miliardi entro il 2025, il miglioramento delle condizioni degli alloggi dei poveri urbani diventa una questione urgente. “Se non verranno stanziate risorse adeguate per lo sviluppo di alloggi migliori e servizi necessari, la popolazione sempre più numerosa resterà intrappolata nella povertà urbana, con scarse condizioni igieniche e sanitarie, continuando ad aggravare l’enorme sfida degli slum di oggi”, ha dichiarato Anna Tibaijuka, sottosegretario generale dell’Onu e direttrice esecutiva di UN-Habitat.
Il sessantadue per cento della popolazione delle aree urbane nell’Africa sub-sahariana vive negli slum, dove i servizi di base sono scarsi o inesistenti. L’accesso all’acqua potabile sicura è un problema serio, e la situazione dell’igiene è ancora più grave.
Trovare le risorse per costruire case e infrastrutture per l’acqua e le strutture igienico-sanitarie è una enorme sfida.
FONTE: IPS
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