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Il ricordo di Fabio Mari
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Il ricordo di Fabio Mari
IL RICORDO DI FABIO MARI, IL RAGAZZO DEL VINTAGE DI MALINDI
ORA E' CERTO: E' STATO UN ATTACCO DI CUORE A UCCIDERLO
E’ stata una settimana malinconica per noi di malindikenya.net. Così come è avvilente per i parenti e gli amici di Fabio in Italia, non poterlo ancora avere vicino per dargli l’ultimo saluto e dirgli grazie di esserci stato, anche se per così poco tempo. Trentasei anni appena.
Una settimana. Tanto è passato dall’assurda morte di Fabio Mari, nel letto del suo appartamentino di Malindi, a neanche cento metri dall’Oceano, di cui poteva sentire il rumore prima di addormentarsi. Abbiamo voluto attendere i risultati dell’autopsia disposta dalla polizia locale, a seguito dell’impossibilità del medico di accertare le cause del decesso. Ora sappiamo con certezza anatomopatologica che è stato il suo cuore a cedere.
Si dice sempre così: “ma come, era un ragazzone, così pieno di vita…”. Frasi fatte, parole inutili che non hanno mai riportato in vita nessuno.
Era un bravo ragazzo, Fabio.
A Malindi quasi nessuno ha fatto a tempo a conoscerlo per quello che era veramente, una persona dalla grande sensibilità, un giovane (perché a trentasei anni si è giovani) che ancora non sapeva cosa avrebbe fatto “da grande”. Certo, non era mica obbligatorio che la gente sapesse che aveva perso entrambi i genitori, che ogni tanto faceva lo spaccone per mascherare una timidezza latente, o che a lui bastava una stretta di mano per fidarsi delle persone.
Qui c’è chi si ricorda del simpatico gestore del Vintage Lounge ma manco sapeva come si chiamasse, chi ci scambiava due chiacchiere in qualche altro locale dopo che aveva finito il lavoro. Lo incrociavi in spiaggia a farsi arrostire dal sole, lo beccavi mentre divorava, sorridendo, un’aragosta. Qui molti invece sanno dirti solo che quella sera aveva bevuto qualche bicchiere di troppo o che si era infervorato in qualche discorso un po’ incazzato.
Può essere. Ma almeno adesso si può star certi che quel che ha scritto o lasciato intendere la stampa keniota (overdose, soffocamento, avvelenamento) non è la verità. Ma Fabio resta qua, perché c’è un’indagine, quindi i medici si riservano di fare altre analisi per capire cosa realmente possa avere causato l’infarto. Martedì a Nairobi ci diranno che aveva bevuto champagne.
Sissignori, "Fabietto", come lo chiamavano gli amici, se n’è andato bevendo champagne. Tutto il resto ci interessa poco, chi lo piange sa che non c’è più, questo è il dato terribile. E che ancora non può tornare nella sua Roma, bloccato dalla burocrazia.
E’ la prassi, dicono. Già, ma la vita di un uomo non è “prassi”, anche se qui nessuno quasi lo conosceva. Chi scrive invece lo aveva conosciuto in Italia, in un bel bar di Capalbio, e ne aveva apprezzato l’entusiasmo e la voglia di intraprendere una nuova avventura. L’Africa è una grande avventura e spesso fa innamorare proprio perché assomiglia all’avventura più avventura di tutte, che è la vita. Fabio aveva capito l’Africa e credo proprio che gli piacesse.
Perché la vita, quella di sicuro gli piaceva moltissimo.
Fonte: Malindikenya.net
ORA E' CERTO: E' STATO UN ATTACCO DI CUORE A UCCIDERLO
E’ stata una settimana malinconica per noi di malindikenya.net. Così come è avvilente per i parenti e gli amici di Fabio in Italia, non poterlo ancora avere vicino per dargli l’ultimo saluto e dirgli grazie di esserci stato, anche se per così poco tempo. Trentasei anni appena.
Una settimana. Tanto è passato dall’assurda morte di Fabio Mari, nel letto del suo appartamentino di Malindi, a neanche cento metri dall’Oceano, di cui poteva sentire il rumore prima di addormentarsi. Abbiamo voluto attendere i risultati dell’autopsia disposta dalla polizia locale, a seguito dell’impossibilità del medico di accertare le cause del decesso. Ora sappiamo con certezza anatomopatologica che è stato il suo cuore a cedere.
Si dice sempre così: “ma come, era un ragazzone, così pieno di vita…”. Frasi fatte, parole inutili che non hanno mai riportato in vita nessuno.
Era un bravo ragazzo, Fabio.
A Malindi quasi nessuno ha fatto a tempo a conoscerlo per quello che era veramente, una persona dalla grande sensibilità, un giovane (perché a trentasei anni si è giovani) che ancora non sapeva cosa avrebbe fatto “da grande”. Certo, non era mica obbligatorio che la gente sapesse che aveva perso entrambi i genitori, che ogni tanto faceva lo spaccone per mascherare una timidezza latente, o che a lui bastava una stretta di mano per fidarsi delle persone.
Qui c’è chi si ricorda del simpatico gestore del Vintage Lounge ma manco sapeva come si chiamasse, chi ci scambiava due chiacchiere in qualche altro locale dopo che aveva finito il lavoro. Lo incrociavi in spiaggia a farsi arrostire dal sole, lo beccavi mentre divorava, sorridendo, un’aragosta. Qui molti invece sanno dirti solo che quella sera aveva bevuto qualche bicchiere di troppo o che si era infervorato in qualche discorso un po’ incazzato.
Può essere. Ma almeno adesso si può star certi che quel che ha scritto o lasciato intendere la stampa keniota (overdose, soffocamento, avvelenamento) non è la verità. Ma Fabio resta qua, perché c’è un’indagine, quindi i medici si riservano di fare altre analisi per capire cosa realmente possa avere causato l’infarto. Martedì a Nairobi ci diranno che aveva bevuto champagne.
Sissignori, "Fabietto", come lo chiamavano gli amici, se n’è andato bevendo champagne. Tutto il resto ci interessa poco, chi lo piange sa che non c’è più, questo è il dato terribile. E che ancora non può tornare nella sua Roma, bloccato dalla burocrazia.
E’ la prassi, dicono. Già, ma la vita di un uomo non è “prassi”, anche se qui nessuno quasi lo conosceva. Chi scrive invece lo aveva conosciuto in Italia, in un bel bar di Capalbio, e ne aveva apprezzato l’entusiasmo e la voglia di intraprendere una nuova avventura. L’Africa è una grande avventura e spesso fa innamorare proprio perché assomiglia all’avventura più avventura di tutte, che è la vita. Fabio aveva capito l’Africa e credo proprio che gli piacesse.
Perché la vita, quella di sicuro gli piaceva moltissimo.
Fonte: Malindikenya.net
Iaiaa- Utente
- Numero di messaggi : 306
Data d'iscrizione : 18.05.09
Età : 34
Località : na
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