Cerca
Migliori postatori
fio (3168) | ||||
Federica (1935) | ||||
dolcemagic (1817) | ||||
Amministratore (1043) | ||||
SaraJua (491) | ||||
mammussi (434) | ||||
Denise (400) | ||||
Iaiaa (306) | ||||
frab (239) | ||||
Many (233) |
Chi è online?
In totale ci sono 96 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 96 Ospiti Nessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 354 il Sab Ott 05, 2024 9:47 am
Ultimi argomenti attivi
“Salviamo la nazione”: forte preoccupazione della Chiesa cattolica keniana
Pagina 1 di 1
“Salviamo la nazione”: forte preoccupazione della Chiesa cattolica keniana
"Salviamo la nazione”: forte preoccupazione della Chiesa cattolica keniana per i gravi problemi del Paese
Nairobi 17 set.Le dispute di confine; l’insicurezza causata dalla criminalità dilagante; l’insicurezza alimentare; i danni ambientali; la situazione degli sfollati interni; la giustizia per le violenze politiche del 2007/2008; l’adozione delle raccomandazioni proposte dalle diverse commissioni che hanno indagato sulle violenze; l’impunità e la corruzione; la riforma della Costituzione. Sono questi i problemi per i quali i membri delle Commissioni “Giustizia e Pace” di tutte le diocesi del Kenya affermano di “essere estremamente preoccupati”.
L’allarme è stato lanciato nella dichiarazione finale dell’incontro annuale delle Commissioni “Giustizia e Pace” delle diocesi keniane che si è tenuto dal 6 al 10 settembre. Nel documento, inviato all’Agenzia Fides, si nota con preoccupazione “il notevole incremento nei conflitti di frontiera in Kenya, in particolare con Somalia, Sudan, Etiopia e Uganda. Questo è preoccupante, perché uno Stato che non è in grado di proteggere i suoi cittadini e la loro sovranità è uno Stato fallito. Un tale Stato che non ispira fiducia nei propri cittadini”.
Un altro problema è il forte incremento dei crimini violenti e l’uso politico della violenza, soprattutto a seguito delle contestate elezioni presidenziali di fine dicembre 2007, che provocarono forti disordini nei primi mesi del 2008. “La violenza organizzata ha distrutto l'identità africana. Questo sta avvenendo attraverso l'istigazione e lo sfruttamento da parte dell'élite politica” afferma il documento.
Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, nel documento si sollecitano gli agricoltori keniani ad adottare metodi adatti e si chiede al governo di aiutare gli agricoltori con dei sussidi. Si chiede inoltre di avviare la costituzione di opere idriche soprattutto per portare acqua nelle zone aride. La problematica agricola è inoltre connessa con quella ambientale. I rappresentanti di “Giustizia e Pace” sottolineano come “l’invasione non regolamentata dei bacini idrografici ha arrecato gravi danni al Paese. Fiumi, laghi, dighe e altre fonti d'acqua sono a secco, il cibo è scarso, vi sono razionamenti dell’energia elettrica, la desertificazione è in aumento e i sistemi di irrigazione sono in pericolo”. Si sollecita il governo ad avviare il rimboschimento della foresta distrutta e a trasferire (offrendo una sistemazione adeguata) quelle popolazioni che vi abitano.
Nel documento si sollecita il governo anche a trovare una soluzione definitiva per le centinaia di migliaia di persone che ancora vivono nei campi per sfollati, dopo essere fuggiti dalle loro case per le violenze dei primi mesi del 2008.
“Come Chiesa siamo chiamati ad essere la voce dei senza voce, e di essere solidali con gli oppressi. La Dottrina sociale della Chiesa diventa giudice e difensore dei diritti violati e non riconosciuti, in particolare di quelli dei poveri, degli ultimi e dei deboli” conclude il documento.
FONTE: (L.M.) Agenzia Fides
Nairobi 17 set.Le dispute di confine; l’insicurezza causata dalla criminalità dilagante; l’insicurezza alimentare; i danni ambientali; la situazione degli sfollati interni; la giustizia per le violenze politiche del 2007/2008; l’adozione delle raccomandazioni proposte dalle diverse commissioni che hanno indagato sulle violenze; l’impunità e la corruzione; la riforma della Costituzione. Sono questi i problemi per i quali i membri delle Commissioni “Giustizia e Pace” di tutte le diocesi del Kenya affermano di “essere estremamente preoccupati”.
L’allarme è stato lanciato nella dichiarazione finale dell’incontro annuale delle Commissioni “Giustizia e Pace” delle diocesi keniane che si è tenuto dal 6 al 10 settembre. Nel documento, inviato all’Agenzia Fides, si nota con preoccupazione “il notevole incremento nei conflitti di frontiera in Kenya, in particolare con Somalia, Sudan, Etiopia e Uganda. Questo è preoccupante, perché uno Stato che non è in grado di proteggere i suoi cittadini e la loro sovranità è uno Stato fallito. Un tale Stato che non ispira fiducia nei propri cittadini”.
Un altro problema è il forte incremento dei crimini violenti e l’uso politico della violenza, soprattutto a seguito delle contestate elezioni presidenziali di fine dicembre 2007, che provocarono forti disordini nei primi mesi del 2008. “La violenza organizzata ha distrutto l'identità africana. Questo sta avvenendo attraverso l'istigazione e lo sfruttamento da parte dell'élite politica” afferma il documento.
Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, nel documento si sollecitano gli agricoltori keniani ad adottare metodi adatti e si chiede al governo di aiutare gli agricoltori con dei sussidi. Si chiede inoltre di avviare la costituzione di opere idriche soprattutto per portare acqua nelle zone aride. La problematica agricola è inoltre connessa con quella ambientale. I rappresentanti di “Giustizia e Pace” sottolineano come “l’invasione non regolamentata dei bacini idrografici ha arrecato gravi danni al Paese. Fiumi, laghi, dighe e altre fonti d'acqua sono a secco, il cibo è scarso, vi sono razionamenti dell’energia elettrica, la desertificazione è in aumento e i sistemi di irrigazione sono in pericolo”. Si sollecita il governo ad avviare il rimboschimento della foresta distrutta e a trasferire (offrendo una sistemazione adeguata) quelle popolazioni che vi abitano.
Nel documento si sollecita il governo anche a trovare una soluzione definitiva per le centinaia di migliaia di persone che ancora vivono nei campi per sfollati, dopo essere fuggiti dalle loro case per le violenze dei primi mesi del 2008.
“Come Chiesa siamo chiamati ad essere la voce dei senza voce, e di essere solidali con gli oppressi. La Dottrina sociale della Chiesa diventa giudice e difensore dei diritti violati e non riconosciuti, in particolare di quelli dei poveri, degli ultimi e dei deboli” conclude il documento.
FONTE: (L.M.) Agenzia Fides
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Argomenti simili
» Ville private e club nel mirino della polizia alla ricerca della droga
» KENYA, GRANATE SULLA CHIESA CATTOLICA
» Kenya: il segretario dell'Amecea difende le posizioni della Chiesa sui diritti umani.
» Gli Alberghi della costa beneficiari della produzione dei film.
» Una lettera aperta alla nazione keniota
» KENYA, GRANATE SULLA CHIESA CATTOLICA
» Kenya: il segretario dell'Amecea difende le posizioni della Chiesa sui diritti umani.
» Gli Alberghi della costa beneficiari della produzione dei film.
» Una lettera aperta alla nazione keniota
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Sab Mag 27, 2017 9:11 am Da Cultural Heritage
» Presentazione
Gio Lug 02, 2015 7:15 am Da andrea corsi
» Presentarsi al forum
Lun Mag 25, 2015 5:56 pm Da giulio
» Kenya: Malindi, morto console onorario Marco Vancini.
Ven Mar 06, 2015 7:34 am Da dolcemagic
» Kenyani ospiti in Italia-Procedura
Ven Mar 06, 2015 7:19 am Da dolcemagic
» KENYA. Morta Amalia Rosso, cofondatrice FrancorossoInternational
Gio Gen 08, 2015 3:35 pm Da fio
» Kenya - Video orfanatrofio Timboni
Ven Dic 26, 2014 4:45 pm Da virginia ciaravolo
» Nuova mattanza islamica in Kenya: trucidate e decapitate 36 persone
Dom Dic 07, 2014 6:56 am Da fio
» Kenya, niente processo per presidente Kenyatta: ritirate le accuse
Dom Dic 07, 2014 6:51 am Da fio
» Kenya. Maasai – La nascita di un bimbo
Dom Dic 07, 2014 6:46 am Da fio