APPELLO A PRIVATI PER SALVARE FORESTA MAU

APPELLO A PRIVATI PER SALVARE FORESTA MAU

Nairobi, 11 set. - Il governo del Kenya ha lanciato un appello agli investitori privati per salvaguardare il complesso forestale Mau, colpito dagli effetti del surriscaldamento del pianeta. "Non si tratta di un problema che deve essere affrontato solo dal nostro Paese, anche la Tanzania e l'Egitto risentono della siccita' che ha colpito la foresta", ha spiegato il primo ministro keniota, Raila Odinga. "Al di la' delle conseguenze per l'ambiente -ha aggiunto- si potrebbe anche scatenare un conflitto per l'approvvigionamento delle risorse". La foresta Mau e' la fonte piu' importante di acqua nella Rift Valley e nel Kenya occidentale. La deforestazione e la siccita' hanno causato anche il razionamento dell'energia elettrica..
FONTE: AGI News

Kenya, sfratti nella foresta.
Il governo vuole sfrattare 20mila famiglie che hanno contribuito al disboscamento della foresta Mau e alla siccità della zona

Peter Ole Nkolia mostra lo scheletro a terra di una delle sue mucche. Fino a poco tempo fa ne possedeva una cinquantina. Ora gliene sono rimaste solo quattro.

Il Kenya sta affrontando una delle siccità peggiori degli ultimi anni, ma a differenza di quanto successo nel passato, questa volta sono stati trovati dei "colpevoli: " Spero solo che i coloni della foresta Mau vengano sfrattati - dice Nkolia - Se prosegue la distruzione della foresta, moltissime persone finiranno per soffrire e presto non si vedranno in giro solo gli scheletri degli animali, ma che anche quelli degli uomini"
La foresta Mau è considerata, insieme con il ghiacciaio del Kilimangiaro e i laghi della Rift Valley, una delle riserve d'acqua più importanti del Paese, il cui ecosistema è stato però messo gravemente in crisi dal disboscamento prodotto dagli insediamenti agricoli, dal commercio di legname e dalla produzione di carbone. Tutte attività per la maggior parte illegali, che negli ultimi dieci anni hanno distrutto più di un quarto della foresta.

Le colline Mau, una volta fitte di vegetazione lussureggiante, ora appaiono spoglie e divise in possedimenti. Enormi distese nere mostrano i fuochi dove la legna viene bruciata per produrre carbone. Il disboscamento di queste colline ha alimentato, per 24 anni, il potere dell'ex presidente Daniel arap Moi, che ha dato in concessione le terre in cambio di voti. La corruzione di alcuni funzionari statali ha fatto il resto, con il risultato che ora più di ventimila famiglie cercano di sopravvivere su quei campi. Ventimila famiglie che il governo ha deciso di sfrattare, che abbiano i titoli legali per possedere quella terra o meno. "Siamo spaventati - dice Kipkorir Ngeno, un insegnate che si è trasferito su queste colline nel 2001 e che qui ha avuto sei figli - Ci chiamano "abusivi" ... ma questa è la mia terra e non è illegale". Ha ragione Ngeno ad essere spaventato perché solo coloro che potranno mostrare dei documenti validi, e non falsificati, avranno diritto ad essere trasferiti da qualche altra parte nel Paese: sostanzialmente, secondo i primi calcoli, solo il 10 percento.

Il Fiume Njoro, che nasce nella foresta Mau e scorre giù per le colline, è completamente secco. Il problema è grave perché l'acqua che si forma nella foresta alimenta diversi fiumi usati per produrre energia idroelettrica, e numerosi laghi, fra i quali il lago Vittoria, oltre che le riserve naturali di Serengeti, Masai Mara e Nakuru. La siccità rischia di colpire milioni di persone, ben al di là dei confini kenioti, e il danno economico viene stimato in 300 milioni di euro. Ma questo potrebbe non essere il problema peggiore, in un Paese in cui ogni tensione viene acuita dalle differenze etniche. Gli agricoltori Masai come Nkolia sono esasperati e le milizie Masai sono già pronte a colpire i coloni della foresta, per la maggior parte di etnia Kalenjin. Il rischio di un conflitto interno è alto. "Non posso starmene qui a soffrire mentre loro stanno bene - conclude Nkolia - Quando il mio campo sarà completamente secco andrò da loro e il risultato sarà un conflitto. Così come stanno andando le cose non va affatto bene".

Fonte: www.peacereporter.net

Sfratti: le forze di sicurezza si trasferiscono nella foresta Mau

Corpo Forestale, con una cache di armi dopo il suo arrivo nel sud-ovest Mau in cui un periodo di 14 giorni di preavviso per migliaia di coloni per uscire si è concluso Martedì. Anche se il governo ha sostenuto che non si userà la forza per lo sgombero dei coloni, c'era tensione palpabile tra la gente del posto mentre guardavano i camion che arrivavano. Photo/GEORGE SAYAGIE Foto / GEORGE SAYAGIE

Il governo inizierà sfrattando milioni di squatters Mau Forest in qualsiasi momento da Mercoledì.
Centinaia di agenti di sicurezza sono stati inviati nella zona sud occidentale Mau, la prima parte della foresta di 400.000 ettari che deve essere liquidati dei coloni.

Il governo aveva dato i coloni un termine di Martedì a lasciare pacificamente.

Per mostrare la determinazione del governo di risanare i Mau, due conferenze stampa che annunciavano gli sfratti si sono tenute a Nairobi e Nakuru, ma gli alti funzionari sono stati in silenzio sul ruolo degli agenti di sicurezza schierati nel complesso.

Il governo ha promesso di non usare la forza, come ha fatto in passato, per cancellare i coloni. A Nairobi, il ministro delle foreste e della fauna selvatica Noè Wekesa ha detto che avrebbero prima sfrattato 16.000 famiglie nel sud-ovest Mau, una superficie di 19.000 ettari (46.930 ettari), in modo "umano".

Dr Wekesa ha voluto fornire dettagli su come e quando avrebbe avuto inizio. Alla domanda se il governo dovrebbe usare la forza se i coloni resistito, ha detto che sarebbe stato "persuaso" a muoversi.

Tocca a loro
"Il invasori sono da vari quartieri, e non possiamo essere sicuri dove vanno a finire. E 'a loro stato in cui vogliono spostare. Molti di loro sono buoni kenioti hanno cominciato a muoversi ", ha detto.

In Nakuru, segreteria Mau restauro Forest boss Hassan Noor Hassan, ha ripetuto lo stesso messaggio e ha inoltre affermato di essere ottimista, che famiglie avrebbero lasciato volontariamente la zona.

"L'avviso di sfratto scade oggi (Martedì) e siamo sicuri che i coloni si sposteranno di loro volontà. Il segretariato continuerà convincere la gente a uscire pacificamente ", ha detto.

Nessun documento :
Kenya Forest Service (KFS), il regista David Mbugua detto coloni nella zona mirata non aveva i documenti a sostegno della loro presenza in Mau.

Circa 300 agenti di sicurezza sono stati dispiegati nella zona che è un tratto di 42 chilometri.
Circa 100 guardie forestali sono stati dispiegate per 15km prima striscia.
Un centinaio di Amministrazione poliziotti sono stati nella seconda parte, mentre altri 100 Rangers erano sparsi su tutto il resto della zona.
Sono arrivati a bordo di camion a Chematich, Kapkembu e Saino e hanno eretto le tende lungo i 40 chilometri di frontiera tra il regime di liquidazione e la foresta "in attesa di ulteriori istruzioni".
Gli ufficiali, che ha viaggiato nella zona a bordo di camion da KWS e veicoli a quattro ruote motrici, cominciarono ad arrivare a mezzogiorno, con la vista del convoglio, gli abitanti del villaggio sentivano i brividi lungo la spina dorsale.

Anche se il governo ha sempre sostenuto che nessuna forza potrebbe essere usato per rimuovere i coloni fuori della foresta, la tensione era evidente tra la gente del posto mentre guardavano i camion che arrivavano.

Sono venuti fuori e allineati lungo il Molo-Stoito-road Ndoinet per assistere all'arrivo degli agenti.

Gli ufficiali avevano una breve sosta presso l'ufficio forestale Ndoinet in cui sono stati informati dal responsabile della foresta, il signor Isaac Wafula, che poi li ha portati a Chematich, con l'altro gruppo era in viaggio verso Saino.
Gli ufficiali si è recato dal Londiani Forestry College dopo una lunga giornata di briefing con i funzionari del governo, il Lunedi.

Residenti che ha parlato alla nazione a Ndoinet ha fatto buon viso a cattivo gioco, dicendo che non erano pronti ad andarsene. La riabilitazione della foresta Mau, che è sostenuta dal primo ministro Raila Odinga, è stato a volte opposizione da parte della Rift Valley parlamentari, che vorrebbe tutti i coloni compensati prima di trasferirsi fuori.

Mercoledì il ministro Raila Odinga dovrebbe sottolineare la necessità di conservare i Mau durante il suo tempo delle interrogazioni in Parlamento. La riabilitazione della foresta Mau, che comprende gli sfratti, la riabilitazione, messa a dimora di alberi e la scherma, richiederà Sh38 miliardi.

Dr Wekesa detto che il governo sarebbe in corso una "silenziosa mendicare missione" in occasione del vertice mondiale il mese prossimo sul clima a Copenhagen.
Fonte: www.nation.co.ke/