Cerca
Migliori postatori
fio (3168) | ||||
Federica (1935) | ||||
dolcemagic (1817) | ||||
Amministratore (1043) | ||||
SaraJua (491) | ||||
mammussi (434) | ||||
Denise (400) | ||||
Iaiaa (306) | ||||
frab (239) | ||||
Many (233) |
Chi è online?
In totale ci sono 45 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 45 Ospiti :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 354 il Sab Ott 05, 2024 9:47 am
Ultimi argomenti attivi
Film : Spiriti nelle tenebre
3 partecipanti
Pagina 1 di 1
Film : Spiriti nelle tenebre
Nel 1898, John Patterson, ingegnere e progettista, viene inviato in Africa per seguire da vicino e concludere entro breve tempo la costruzione di strade e ponti di collegamento per permettere il trasporto di merci. Nella zona in cui arriva, capisce dopo qualche tempo che incombe un grave pericolo: due feroci leoni in preda ad una furia incontrollabile ogni tanto si avvicinano ai luoghi di lavoro e fanno alcune vittime. I nativi sono spaventati e ben presto si diffonde la leggenda sulla invincibilità dei due animali. Per cercare di cambiare la situazione, Patterson capisce che i leoni devono venire eliminati, ma non ha gli aiuti necessari e allora chiama in soccorso Remington, noto cacciatore di animali selvaggi. Comincia allora uno scontro basato soprattutto sulla saldezza dei nervi e sulla precisione delle mosse da affrontare. I leoni, soprannominati Spirito e Tenebra, non si limitano a difendersi ma prendono a loro volta di mira i due uomini. Solo dopo molta fatica, e quando Remington ha perso la vita, Patterson riesce ad avere la meglio sulle belve e a far capire a tutti che la macabra profezia circa il luogo del massacro non si potrà avverare. Ma ancora oggi, Spirito e Tenebra continuano ad alimentare molte leggende in gran parte del continente africano.
Ultima modifica di mammussi il Dom Giu 21, 2009 10:27 am - modificato 2 volte.
mammussi- Amico del forum
- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 17.04.09
Età : 78
Località : Milano
Re: Film : Spiriti nelle tenebre
Bellissimo....veramente bellissimo film...
Pensare che è una storia vera fa venire i brividi..eppure è così!!!
L'avrò visto già una decina di volte, non mi stanca mai...ora che Tsavo l'ho visitato mi manca di andare a vedere il Museo negli USA dove sono conservati i due leoni imbalsamati!!!
Pensare che è una storia vera fa venire i brividi..eppure è così!!!
L'avrò visto già una decina di volte, non mi stanca mai...ora che Tsavo l'ho visitato mi manca di andare a vedere il Museo negli USA dove sono conservati i due leoni imbalsamati!!!
I mangiatori di uomini
I leoni dello Tsavo
Alla fine del XIX secolo, la Imperial British East Africa Company intraprese la costruzione della Uganda Railway, la ferrovia che avrebbe unito il porto di Mombasa all'entroterra ugandese. Nel marzo del 1898 iniziò la costruzione di un ponte sul fiume Tsavo.
Durante la costruzione, una coppia di leoni maschi solitari, senza criniera, iniziò ad aggirarsi intorno al cantiere e attaccare gli operai. Gli attacchi avvenivano di notte; i leoni aggredivano gli uomini nelle loro tende e li trascinavano fuori per divorarli.
La costruzione di bomas (i recinti di piante spinose dei Masai) e altri sistemi di difesa non furono sufficienti a tenere i leoni lontani dall'accampamento. I tentativi di catturare o abbattere i felini fallirono, e gli attacchi continuarono per mesi. La frequenza degli attacchi aumentò quasi al punto di causare l'interruzione dei lavori. Stando a quanto raccontato da Patterson, gli operai neri iniziarono a credere che i due leoni fossero spiriti che si opponevano alla costruzione della ferrovia. Lo stesso Patterson, in alcuni passaggi del suo racconto, sembra attribuire caratteri soprannaturali ai due animali, per esempio affermando che erano in grado di resistere in modo straordinario ai proiettili, tanto che il secondo leone morì solo dopo essere stato colpito ripetutamente per dieci giorni consecutivi.
Patterson tentò di uccidere i due leoni usando trappole e piazzandosi di vedetta su un albero, armato di fucile. Riuscì ad abbattere il primo leone il 9 dicembre 1898, e il secondo tre settimane dopo. Quando i due leoni morirono, avevano ucciso 135 operai. Nel 1924 Patterson vendette le pelli dei due leoni al Field Museum di Chicago, dove sono conservate ed esposte ancora oggi.
Quanta verità e quanta leggenda?
Secondo gli studiosi, le linee generali della vicenda raccontata da Patterson (i due leoni che attaccavano gli operai della ferrovia) sono veritiere, mentre molti dettagli sono romanzati. Gli studiosi ritengono che il numero delle vittime sia notevolmente inferiore a quello riportato da Patterson (28 o anche meno) e che lo stesso fenomeno non sia da considerarsi così eccezionale come l'ingegnere britannico lo dipinse: i leoni della regione dello Tsavo avevano probabilmente iniziato a predare gli uomini prima del 1890, e continuarono forse fino agli anni '40.,
Sono state avanzate numerose ipotesi sui motivi che possono aver spinto i leoni di Tsavo a predare l'uomo in modo così sistematico. Uno dei fattori predominanti potrebbe essere stata l'epidemia di peste bovina degli anni 1890, che decimò la popolazione delle prede preferite dai leoni della zona (zebù e bufali). Con la carestia che seguì, anche la popolazione umana locale fu gravemente colpita da fame e vaiolo, ed è possibile che i leoni abbiano iniziato a familiarizzare col sapore della carne umana divorando cadaveri. Anche il traffico di schiavi può aver contribuito alla disponibilità di cadaveri umani: si stima che ogni anno oltre 80.000 persone morissero di stenti nelle carovane dei mercanti di schiavi che transitavano nella zona.
FONTE: I racconti di Patterson
Alla fine del XIX secolo, la Imperial British East Africa Company intraprese la costruzione della Uganda Railway, la ferrovia che avrebbe unito il porto di Mombasa all'entroterra ugandese. Nel marzo del 1898 iniziò la costruzione di un ponte sul fiume Tsavo.
Durante la costruzione, una coppia di leoni maschi solitari, senza criniera, iniziò ad aggirarsi intorno al cantiere e attaccare gli operai. Gli attacchi avvenivano di notte; i leoni aggredivano gli uomini nelle loro tende e li trascinavano fuori per divorarli.
La costruzione di bomas (i recinti di piante spinose dei Masai) e altri sistemi di difesa non furono sufficienti a tenere i leoni lontani dall'accampamento. I tentativi di catturare o abbattere i felini fallirono, e gli attacchi continuarono per mesi. La frequenza degli attacchi aumentò quasi al punto di causare l'interruzione dei lavori. Stando a quanto raccontato da Patterson, gli operai neri iniziarono a credere che i due leoni fossero spiriti che si opponevano alla costruzione della ferrovia. Lo stesso Patterson, in alcuni passaggi del suo racconto, sembra attribuire caratteri soprannaturali ai due animali, per esempio affermando che erano in grado di resistere in modo straordinario ai proiettili, tanto che il secondo leone morì solo dopo essere stato colpito ripetutamente per dieci giorni consecutivi.
Patterson tentò di uccidere i due leoni usando trappole e piazzandosi di vedetta su un albero, armato di fucile. Riuscì ad abbattere il primo leone il 9 dicembre 1898, e il secondo tre settimane dopo. Quando i due leoni morirono, avevano ucciso 135 operai. Nel 1924 Patterson vendette le pelli dei due leoni al Field Museum di Chicago, dove sono conservate ed esposte ancora oggi.
Quanta verità e quanta leggenda?
Secondo gli studiosi, le linee generali della vicenda raccontata da Patterson (i due leoni che attaccavano gli operai della ferrovia) sono veritiere, mentre molti dettagli sono romanzati. Gli studiosi ritengono che il numero delle vittime sia notevolmente inferiore a quello riportato da Patterson (28 o anche meno) e che lo stesso fenomeno non sia da considerarsi così eccezionale come l'ingegnere britannico lo dipinse: i leoni della regione dello Tsavo avevano probabilmente iniziato a predare gli uomini prima del 1890, e continuarono forse fino agli anni '40.,
Sono state avanzate numerose ipotesi sui motivi che possono aver spinto i leoni di Tsavo a predare l'uomo in modo così sistematico. Uno dei fattori predominanti potrebbe essere stata l'epidemia di peste bovina degli anni 1890, che decimò la popolazione delle prede preferite dai leoni della zona (zebù e bufali). Con la carestia che seguì, anche la popolazione umana locale fu gravemente colpita da fame e vaiolo, ed è possibile che i leoni abbiano iniziato a familiarizzare col sapore della carne umana divorando cadaveri. Anche il traffico di schiavi può aver contribuito alla disponibilità di cadaveri umani: si stima che ogni anno oltre 80.000 persone morissero di stenti nelle carovane dei mercanti di schiavi che transitavano nella zona.
FONTE: I racconti di Patterson
fio- Sostenitore
- Numero di messaggi : 3168
Data d'iscrizione : 21.04.09
Età : 77
Località : Como-Malindi-Africa
Re: Film : Spiriti nelle tenebre
Curiosità : Per motivi fiscali, il film fu girato principalmente in Sudafrica, nella riserva di Songimwelo. Per le scene in cui appaiono i leoni furono impiegati soprattutto due maschi dello zoo di Bowmanwille (Ontario), "Caesar" e "Bongo". Altri quattro leoni provenivano da zoo in Francia e negli Stati Uniti.
Molti attori che interpretano i Masai sono in effetti di origine sudafricana. Fanno eccezioni il gruppo di cacciatori al seguito di Remington, interpretati da veri Masai.
Fonte : Nonsolocinema forumcommunity
Molti attori che interpretano i Masai sono in effetti di origine sudafricana. Fanno eccezioni il gruppo di cacciatori al seguito di Remington, interpretati da veri Masai.
Fonte : Nonsolocinema forumcommunity
Argomenti simili
» Kenya: fantasmi e spiriti maligni, scuola chiusa a Malindi
» La Masai Bianca
» Film : Nowhere in Africa
» Film tv: Un coccodrillo per amico
» UN ALTRO MONDO
» La Masai Bianca
» Film : Nowhere in Africa
» Film tv: Un coccodrillo per amico
» UN ALTRO MONDO
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Sab Mag 27, 2017 9:11 am Da Cultural Heritage
» Presentazione
Gio Lug 02, 2015 7:15 am Da andrea corsi
» Presentarsi al forum
Lun Mag 25, 2015 5:56 pm Da giulio
» Kenya: Malindi, morto console onorario Marco Vancini.
Ven Mar 06, 2015 7:34 am Da dolcemagic
» Kenyani ospiti in Italia-Procedura
Ven Mar 06, 2015 7:19 am Da dolcemagic
» KENYA. Morta Amalia Rosso, cofondatrice FrancorossoInternational
Gio Gen 08, 2015 3:35 pm Da fio
» Kenya - Video orfanatrofio Timboni
Ven Dic 26, 2014 4:45 pm Da virginia ciaravolo
» Nuova mattanza islamica in Kenya: trucidate e decapitate 36 persone
Dom Dic 07, 2014 6:56 am Da fio
» Kenya, niente processo per presidente Kenyatta: ritirate le accuse
Dom Dic 07, 2014 6:51 am Da fio
» Kenya. Maasai – La nascita di un bimbo
Dom Dic 07, 2014 6:46 am Da fio